Crampi addominali e alla pancia: cause, pericoli e rimedi

Ultima modifica

Introduzione

I crampi addominali sono un sintomo frequente, comune a molte patologie di natura gastrica e/o intestinale. Ne possono soffrire ugualmente uomini e donne, di qualsiasi età compresi i bambini.

  • Crampo: Dolore crampiforme, ossia una contrazione muscolare dolorosa e transitoria, cioè di breve durata e/o intermittente
  • Addominale: che interessa la porzione del corpo compresa tra il petto e l’inguine.

Per sua stessa definizione il sintomo presenta quindi numerose caratteristiche variabili:

  • Può avere diversi livelli d’intensità: da leggero, a moderato, a molto forte.
  • Può insorgere immediatamente dopo il pasto, migliorare mangiando, o non avere correlazione col cibo.
  • Può essere di breve durata con risoluzione spontanea (senza che sia richiesta una terapia) o perdurare per più tempo.
  • Può essere avvertito in tutto la pancia (dolore sordo) o localizzarsi in una zona specifica (localizzato).
  • Può ricorrere più volte nell’arco della vita sempre con le stesse caratteristiche o presentarsi come episodio unico.
  • In genere non è mai isolato, ma si associa ad altri disturbi quali:

La diagnosi si basa sulla obiettività clinica ed eventuali esami strumentali o di laboratorio (non sempre necessari).

La cura viene valutata in modo mirato in base alla causa scatenante.

Donna che tiene la pancia a causa del dolore

iStock.com/spukkato

Cause

I crampi addominali sono nella maggior parte dei casi dovuti ad un problema di natura gastrica e/o intestinale; si tratta di un sintomo molto comune e generalmente non preoccupante e destinato a risolversi spontaneamente entro un breve lasso di tempo.

Se compaiono all’improvviso, in modo violento, la causa potrebbe essere un’emergenza medica, come ad esempio un attacco acuto di appendicite, una peritonite od un’occlusione intestinale, e si raccomanda quindi di rivolgersi in Pronto Soccorso.

È tuttavia importante notare che la severità del dolore non sempre riflette la gravità della condizione scatenante, ad esempio:

  • una gastroenterite virale e la presenza di gas intestinali possono causare dolore severo,
  • tuttavia condizioni potenzialmente fatali come il tumore al colon e l’appendicite acuta potrebbero esordire con un dolore lieve o anche presentarsi in assenza di dolore (in genere i tumori nelle fasi più avanzate causano comunque altri sintomi quali sangue nelle feci (visibile od occulto), anemia e severa perdita di peso in pochi mesi).

Le cause dei crampi addominali dunque possono essere svariate, più o meno gravi, più o meno frequenti. In questo elenco raccogliamo le più note, tra cui ricordiamo:

Altre possibili cause di crampi addominali, che esulano dall’apparato digerente e in alcuni casi parafisiologici, sono anche:

Bambini

Nei bambini piccoli, di età inferiore ai 2 anni, possibili cause di crampi addominali sono:

Nei bambini più grandi possibili cause di crampi addominali sono:

Crampi addominali e gravidanza

I crampi addominali cosiddetti “da impianto” sono avvertiti da alcune donne all’inizio di una gravidanza: insieme alla scomparsa del ciclo mestruale, questo sintomo può far parte dei primi segnali che è avvenuto l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero e la donna è ufficialmente in dolce attesa.

Piccoli crampi sono abbastanza comuni in tutto l’arco della gestazione, ma tendono ad intensificarsi nelle ultime settimane, con la comparsa delle contrazioni preparatorie al parto.

Se i crampi addominali

è necessario che la paziente vada al Pronto Soccorso per sottoporsi ad una visita ginecologica di controllo. Il medico potrà valutare che tutto stia procedendo bene ed escludere problemi di una certa gravità come aborto spontaneo, gravidanza ectopica o parto prematuro.

Sintomi di accompagnamento

In presenza di crampi addominali il paziente avverte contrazioni dolorose dei muscoli dello stomaco o dell’intestino:

  • di tipo spastico, cioè non continuo,
  • diffusi in tutto l’addome o localizzati in una parte precisa della pancia,
  • più o meno intensi.

Questi sono generalmente associati ad altri sintomi, tra cui i più comuni sono:

Quando preoccuparsi

Si raccomanda di rivolgersi ad un medico od eventualmente in Pronto Soccorso quando:

  • i crampi addominali non migliorano entro 1-2 giorni,
  • tendono a peggiorare nonostante le cure, in termini d’intensità e/o frequenza,
  • oppure sono associati a sintomi più gravi quali:

In caso di complicanze di alcune malattie gastro-intestinali possono inoltre comparire sintomi extra-intestinali come disturbi

  • urinari,
  • visivi,
  • cardiaci,
  • polmonari,
  • ossei o muscolari,

Bambini

Il mal di pancia è un sintomo comune nei bambini, generalmente legato all’abuso di cibi spazzatura, ad un litigio con un piccolo amico o un fratello, oppure alla poca voglia d’andare a scuola. Si tratta in questi casi di episodi sporadici che non devono destare particolari preoccupazioni nei genitori. A volte però, la comparsa di crampi addominali nei bambini può associarsi a sintomi di allarme che è sempre bene non sottovalutare e che richiedono un controllo pediatrico. Questo ad esempio è il caso di:

  • comparsa di crampi addominali di intensità tale da far interrompere il gioco o svegliare durante il riposo notturno,
  • pallore,
  • febbre,
  • diarrea profusa o stitichezza ostinata,
  • vomito,
  • calo di peso,
  • sangue,
  • rallentamento della crescita,
  • durata dei crampi per più di 3-4 ore,
  • dolore diffuso in tutta la pancia, con esordio improvviso (tipico dell’appendicite acuta nei bambini).

Diagnosi

In presenza di un paziente che lamenta dolore addominale per prima cosa il medico raccoglie la storia clinica (anamnesi) del paziente, attraverso una lunga serie di domande quali:

  • come si sono manifestati i crampi all’addome? Il medico annoterà:
    • sede,
    • intensità,
    • durata,
    • risoluzione (spontanea o con l’uso di farmaci),
    • andamento (spastico-crampiforme o continuo),
    • associati o no al pasto,
    • comparsa dei crampi di notte,
    • associazioni con altri disturbi, quali: diarrea, stitichezza, febbre, nausea, vomito, manifestazioni extra-intestinali, …
  • familiarità per malattie gastro-intestinali (ad esempio sindrome dell’intestino irritabile, celiachia, tumori),
  • familiarità per altre malattie, in particolare malattie autoimmuni,
  • nella donna informazioni quali:
  • abitudini al fumo e/o all’alcool,
  • intolleranze alimentari note,
  • malattie note,
  • interventi chirurgici pregressi,
  • assunzione/abusi di farmaci (in particolare FANS o antibiotici),
  • è sottoposto a trattamenti medici come chemioterapia e/o radioterapia.

Ricordiamo che secondo gli studi di anatomia topografica la pancia può essere distinta in 4 quadranti (superiore destro e sinistro, inferiore destro e sinistro) e 9 regioni che, andando dall’alto verso il basso, comprendono:

  • ipocondrio destro e sinistro con in mezzo l’epigastrio,
  • fianco destro e sinistro con in mezzo il mesogastrio,
  • fossa iliaca destra e sinistra con in mezzo l’ipogastrio.

Ogni regione contiene specifici organi addominali per cui localizzare, quando possibile, con precisione dove i crampi addominali si sono avvertiti può essere utile al medico per formulare un sospetto diagnostico (insieme alle altre caratteristiche del dolore). Spetta al medico inoltre capire quando un paziente riferisce un dolore crampiforme localizzato in un punto, se davvero in quell’area vada ricercato il problema o se, di contro, si tratti di un dolore riflesso: ad esempio il riflesso di un’infiammazione localizzata altrove.

Durante la visita medica, il medico:

  • misura la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca,
  • segna il peso corporeo e calcola il BMI (indice di massa corporea),
  • palpa l’addome apponendo le mani una sopra l’altra e seguendo pressioni superficiali e profonde in tutti i quadranti addominali. La palpazione consente di avvertire se la pancia è trattabile (morbida) o è tesa o dura al tatto, se c’è aria nell’intestino, se c’è una zona particolarmente dolorante, eventuali masse sospette o distensioni intestinali, …,
  • ausculta con il fonendoscopio l’addome alla ricerca di eventuali rumori intestinali anomali (la fisiologica peristalsi è presente? è accentuata? è assente?),
  • può, in base ai sintomi riferiti dal paziente, ispezionare la regione perianale e compiere un’esplorazione rettale,
  • valuta le condizioni generali del paziente con particolare attenzione a stati di magrezza, pallore, ritardo di crescita (nei bambini).

Non sempre giungere ad una diagnosi è semplice, basti pensare che tanti sono gli organi contenuti in addome e tutti direttamente o per via riflessa possono esser causa di crampi addominali. Il medico deve controllare la buona salute di:

  • stomaco,
  • intestino,
  • fegato,
  • cistifellea,
  • pancreas,
  • milza,
  • reni e ureteri,
  • utero e ovaio (nella donna),
  • e per ultimo il peritoneo, che non è un organo, ma una membrana che avvolge, protegge e nutre gli organi addominali.

Talvolta il medico può richiedere un prelievo di sangue per controllare il valore di alcuni parametri come:

In alcuni casi è richiesto un esame delle feci per valutare l’eventuale presenza di sangue occulto e/o una coprocoltura per valutare la presenza di infezioni. La comparsa di febbre e bruciore alla minzione, può essere indagato con un esame delle urine ed eventuale antibiogramma.

Se c’è un sospetto, il medico può richiedere l’esecuzione dei test allergici e di intolleranze alimentari.

Tra gli esami strumentali, in base al sospetto diagnostico, il medico può richiedere:

Raramente è richiesta una laparotomia esplorativa, cioè un intervento chirurgico che ha lo scopo di esaminare direttamente gli organi addominali per valutarne lo stato di salute e trovare una causa ai sintomi riferiti dal paziente, fino a quel momento privi di spiegazione. Questa procedura diagnostica è indicata anche nel caso di traumi addominali, addome acuto o tumori, al fine di valutarne la gravità.

Rimedi

In caso di crampi addominali lievi, dovuti ad esempio al ciclo mestruale, può essere utile l’uso di una borsa d’acqua calda sulla pancia, avvolta da un panno, così come tisane e camomille calde o dormire in posizione fetale, accovacciati con le ginocchia raccolte al petto.

La cura specifica è invece strettamente correlata al problema che ha causato l’insorgenza dei crampi addominali. Trattandosi generalmente di un disturbo di natura gastrica e/o intestinale, tra i possibili rimedi medici al primo posto non si può prescindere da alcune indicazioni dietetiche::

  • preferire cibi leggeri e secchi, bere molta acqua, assumere probiotici nel caso di gastroenteriti, coliti, …
  • assumere fibre, ossia cereali integrali, frutta, verdura, legumi (fa eccezione la fase acuta della diarrea),
  • finocchio, carbone vegetale, tisane allo zenzero ed avere l’abitudine di non mangiare velocemente, sono buoni rimedi nel caso di gonfiore addominale per assorbire i gas intestinali in caso di meteorismo
  • eliminare i cibi ritenuti responsabili di intolleranze, o contenenti glutine nel caso della celiachia
  • alimenti ricchi di ferro (legumi, frutta secca, verdure a foglia verde scuro, fegato, carni, tuorlo d’uovo, …) e vitamina C (per favorirne l’assorbimento) vanno assunti nel caso di anemia da malassorbimento, stanchezza o ciclo mestruale abbondante,
  • evitare gli abusi di alcool, caffè e bibite contenenti caffeina e quelle gassate in generale,
  • evitare gli abusi di cibi grassi, fritti e “cibi spazzatura” (merendine, pizza surgelata, patatine fritte, insaccati e salumi, wurstel, bevande light, dolci e dolcificanti, …) in generale.

Tra i farmaci comunemente utilizzati ci sono, a seconda dei casi:

La depressione, l’ansia e lo stress sono sovente causa di crampi addominali: praticare uno sport o un hobby o tecniche di rilassamento aiuta al benessere psichico.

Cure specifiche come chirurgia, chemioterapia e/o radioterapia vanno presi in considerazione nel caso di un tumore.

La chirurgia d’urgenza è richiesta nel caso di crampi addominali acuti e violenti da cause particolari come occlusione intestinale, appendicite acuta, volvolo, emorragie, traumi addominali, …

Bibliografia

  • Harrison, Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill, 2006
Articoli Correlati
Articoli in evidenza