Cos’è la ferritina?
La ferritina è una proteina che gioca un ruolo cruciale nel metabolismo del ferro nel corpo umano.
È la principale forma di deposito del ferro all’interno delle cellule, soprattutto nel fegato, nella milza e nel midollo osseo.
La ferritina può contenere fino a 4.500 ioni ferro, allo stato di ione ferroso (Fe3+), che se fossero liberi di circolare come tali diventerebbero invece rapidamente tossici per le cellule che lo contengono. Il metallo viene invece immagazzinato e rilasciato al bisogno, in modo controllato, quando il corpo ne ha bisogno, ad esempio per la produzione di emoglobina, la proteina nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno dai polmoni ai tessuti.
Quando richiesto il ferro viene liberato e trasportato a destinazione mediante la transferrina, una proteina circolante nel sangue.
Sebbene nel sangue la ferritina si trovi in quantità limitate, dove svolge il ruolo di vettore, la sua concentrazione è direttamente correlata alle riserve complessive di ferro nell’organismo. Di conseguenza, misurando i livelli di ferritina nel sangue, è possibile ottenere una valutazione accurata delle scorte totali di ferro presenti nel corpo.
Dal punto di vista clinico, i livelli di ferritina nel sangue vengono spesso misurati per valutare le riserve di ferro del corpo.
- Bassi livelli di ferritina possono indicare una carenza di ferro, che potrebbe portare allo sviluppo di anemia sideropenica, una condizione in cui il corpo non ha abbastanza ferro per produrre una quantità sufficiente di emoglobina.
- Livelli elevati di ferritina possono indicare una sovraccarico di ferro, condizioni infiammatorie o malattie croniche, o anche patologie come l’emocromatosi, una malattia che causa un assorbimento eccessivo di ferro dal cibo.
Cosa indica il valore della ferritina?
Il dosaggio della ferritina viene richiesto per valutare le riserve di ferro nell’organismo. Questo esame è utile come supporto alla diagnosi di carenza o eccesso di ferro, ad esempio
- quando l’esame dell’emocromo rivela livelli bassi di emoglobina ed ematocrito, suggerendo una possibile anemia,
- oppure nei casi in cui si ipotizza un accumulo eccessivo di ferro nell’organismo.
Permette di valutare le riserve di ferro dell’organismo e diagnosticare o monitorare varie condizioni, tra cui:
- Anemia: Quando un paziente presenta sintomi di anemia, come stanchezza, debolezza, pallore o difficoltà respiratorie, il dosaggio della ferritina può aiutare a determinare se l’anemia è dovuta a una carenza di ferro.
- Sospetto di carenza di ferro: Nei casi esista il sospetto di una carenza di ferro senza segni evidenti di anemia, come in alcune donne in gravidanza, atleti o individui con una dieta povera di ferro.
- Sovraccarico di ferro: Quando c’è il sospetto di condizioni come l’emocromatosi, una malattia genetica che causa l’accumulo eccessivo di ferro nel corpo, il dosaggio della ferritina può aiutare a confermare la diagnosi.
- Valutazione della risposta al trattamento: Nei pazienti trattati per carenza di ferro o sovraccarico di ferro, il dosaggio della ferritina può essere utilizzato per monitorare l’efficacia del trattamento.
- Disturbi gastrointestinali: In presenza di sintomi gastrointestinali come dolori addominali, crampi o emorragie, il dosaggio della ferritina può essere utile per escludere o confermare la carenza di ferro dovuta a perdite croniche di sangue (in genere in associazione all’emoglobina).
In sintesi, il dosaggio della ferritina è uno strumento diagnostico versatile e importante per valutare le riserve di ferro del corpo e per la diagnosi e il monitoraggio di diverse condizioni mediche.
Valori normali
I valori normali di ferritina variano in funzione di età, sesso e di particolari condizioni come la gravidanza.
- Bambini: 6 – 55 ng/mL o microgrammi/L
- Donne: 20 – 200 ng/mL o microgrammi/L
- Uomini: 20 – 500 ng/mL o microgrammi/L
- Donne in gravidanza: 10 – 150 ng/mL o microgrammi/L
Si raccomanda di fare riferimento al referto del proprio laboratorio, in quanto a seconda della strumentazione utilizzata i valori di riferimento possono variare leggermente.
Alla valutazione della ferritina sierica spesso si associa la valutazione di
- ferro (sideremia),
- transferrina (la principale proteina di trasporto del ferro a livello ematico),
- UIBC (capacità di riserva della transferrina, ossia la quantità disponibile a legare il ferro),
- percentuale di saturazione transferrina (rapporto tra quantità di ferro circolante e la quantità totale di ferro che può essere legato dalle proteine del sangue).
Malattia | Ferro | TIBC/Transferrin | UIBC | %Saturazione transferrina | Ferritina |
Carenza ferro | Basso | Alto | Alto | Basso | Basso |
Emocromatosi | Alto | Basso | Basso | Alto | Alto |
Malattia cronica | Basso | Basso | Basso/Normale | Basso | Normale/Alto |
Anemia emolitica | Alto | Normale/Basso | Basso/Normale | Alto | Alto |
Anemia sideroblastica | Normale/Alto | Normale/Basso | Basso/Normale | Alto | Alto |
Avvelenamento da ferro | Alto | Normale | Basso | Alto | Normale |
Fonte tabella: LabTestOnLine
Ferritina alta (iperferritinemia)
Cause
I livelli aumentano fisiologicamente con l’età e sono in genere più elevati negli uomini rispetto alle donne (dove risultano ulteriormente aumentati in caso di assunzione di anticoncezionali ormonali come la pillola); anche un eccessivo consumo di carne rossa può far aumentare le concentrazioni.
Tra le diverse possibili cause patologiche di un livello elevato di ferritina nel sangue. Le possibili cause includono:
- Emocromatosi: Una malattia genetica che porta all’assorbimento eccessivo di ferro dall’alimentazione, causando accumulo nei tessuti e organi.
- Porfiria: Un gruppo di disturbi causati dalla carenza di enzimi coinvolti nella produzione dell’eme, che colpisce il sistema nervoso e la pelle.
- Condizioni infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide, che causano un aumento della ferritina come parte della risposta infiammatoria dell’organismo.
- Malattie del fegato: Varie patologie epatiche possono causare il rilascio di ferritina dalle cellule del fegato danneggiate.
- Ipertiroidismo: Condizione in cui la ghiandola tiroidea produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei, accelerando il metabolismo del corpo e influenzando il metabolismo del ferro.
- Leucemia: Un tipo di tumore che colpisce il sangue e il midollo osseo, causando la produzione anomala di globuli bianchi. Questo può influenzare i livelli di ferritina a causa della rapida crescita delle cellule tumorali.
- Linfoma di Hodgkin: Un tipo di cancro del sistema linfatico, che può influenzare i livelli di ferritina a causa della proliferazione delle cellule tumorali nei linfonodi.
- Trasfusioni di sangue ripetute: Le trasfusioni frequenti possono portare a un accumulo di ferro nell’organismo, poiché ogni unità di sangue trasfuso contiene una quantità significativa di ferro.
- Abuso di alcol: Il consumo eccessivo di alcol può causare danni al fegato, alterando il metabolismo del ferro e aumentando i livelli di ferritina nel sangue.
- Eccessiva assunzione di integratori di ferro: L’assunzione di dosi eccessive di integratori di ferro può portare a un accumulo di ferro nel corpo, causando livelli elevati di ferritina e potenziali danni agli organi.
- Sindrome metabolica: Un insieme di condizioni, tra cui obesità, ipertensione e resistenza all’insulina, che aumentano il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Questa sindrome è spesso associata a livelli moderatamente elevati di ferritina.
Spesso sono comunque necessari ulteriori esami per determinare la causa specifica, ma in tutti questi casi è importante una valutazione medica approfondita per determinare la causa sottostante dell’elevata ferritina e stabilire il trattamento più appropriato.
Sintomi
I sintomi associati ad una elevata ferritinemia variano in funzione della causa.
Quando preoccuparsi per un valore di ferritina alto?
Molti laboratori considerano anormali livelli di ferritina sierica superiori a
- 200 ng/mL nelle donne
- e 300 ng/mL negli uomini.
Tuttavia una grande percentuale della popolazione generale mostra un livello di ferritina sierica compreso tra 200 e 1.000 ng/mL (probabilmente come conseguenza della diffusione di obesità e fegato grasso, che potrebbero aumentare i livelli di ferritina come conseguenza dello stato infiammatorio cronico).
Un valore elevato deve sempre essere chiarito, ma diventa più urgente quando supera questa soglia.
Ferritina bassa (ipoferritinemia)
Cause
Valori bassi di ferritina indicano una condizione di carenza di ferro, ma senza suggerire la causa scatenante. Una delle più frequenti ragioni di ferritina bassa è l’anemia sideropenica, una forma di anemia (ridotta concentrazione di globuli rossi) causata da carenze di ferro per
- malnutrizione (anche in caso di diete sbilanciate o dieta vegetariana/vegana non correttamente pianificate)
- alterato assorbimento, per esempio a causa di
- malattie infiammatorie croniche intestinali come la celiachia,
- ipocloridria: cattivo funzionamento dello stomaco che secerne un insufficiente quantitativo di succhi gastrici, necessari al corretto assorbimento del metallo,
- o da aumentata eliminazione:
- Emorragie dovute a traumi, ulcere, … ma anche ulcere gastroduodenali (lesioni dello stomaco e del duodeno che si accompagnano a perdite di sangue).
- Stillicidi (lenta ma costante perdita di sangue, per esempio stillicidi gastrointestinali dovuti a tumore).
- flusso mestruale abbondante o frequente.
Si noti che negli stadi iniziali di una carenza di ferro generalmente si osserva solo una riduzione delle riserve (ferritina); in questa situazione la quantità di ferro disponibile è ancora adeguata per mantenere la produzione di eritrociti, ma non è sufficiente per reintegrare completamente i depositi di ferro. Durante questo periodo, è possibile che i livelli di ferro nel sangue (sideremia) risultino nella norma, mentre si riscontra una diminuzione della concentrazione di ferritina. Questo scenario riflette un primo segnale di squilibrio nel metabolismo del ferro, dove le scorte stanno iniziando a esaurirsi, ma l’organismo riesce ancora a mantenere le funzioni essenziali legate al ferro.
Gravidanza
Anche la gravidanza è una condizione (parafisiologica) frequentemente associata allo sviluppo di carenza di anemia e carenza di ferro, per far fronte alle necessità del feto in crescita.
Sintomi
Anche se nelle sue fasi iniziali la carenza di ferro può non presentare alcun sintomo grazie alla capacità di adattamento dell’organismo, man mano che le riserve finiscono e che il corpo inizia a richiedere più ferro di quanto ne venga immesso, il soggetto può notare alcuni sintomi, tra cui:
- spossatezza,
- pallore,
- inappetenza o anoressia,
- irritabilità,
- maggiore suscettibilità al freddo,
- perdita di capelli,
- mancanza di concentrazione,
- facile irritabilità.
Preparazione all’esame
Il prelievo si deve eseguire a digiuno e preferibilmente al mattino.
Le domande più frequenti
Come abbassare subito la ferritina?
Che differenza c'è tra il ferro e la ferritina?
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.