Cosa sono i globuli rossi?
I globuli rossi, anche detti eritrociti o emazie, sono cellule presenti nel sangue, la cui funzione principale è quella di trasportare l’ossigeno dai vasi ai tessuti.
Hanno una forma particolare, a disco biconcavo, dalle dimensioni di circa otto micrometri di diametro e presentano una parete flessibile, in grado di adattarsi al passaggio attraverso la parete dei vasi sanguigni, anche quelli più piccoli. I globuli rossi maturi inoltre sono più agevolati nei movimenti anche attraverso i vasi più piccoli, poiché privi di nucleo e delle altre strutture citoplasmatiche.

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Contengono principalmente acqua, potassio ed emoglobina; quest’ultima in particolare è una struttura proteica costituita da quattro sub-unità, due alfa e due beta, ripiegate su se stesse, al centro delle quali è presente un gruppo Eme contenente un atomo di ferro. Ogni sub-unità è in grado di legare un atomo di ossigeno, per cui una molecola di emoglobina può contenere fino a quattro atomi di ossigeno in totale.
Mediamente si contano circa cinque milioni di eritrociti per ogni microlitro di sangue.
Produzione dei globuli rossi
I globuli rossi nell’adulto sono formati nel midollo osseo dello scheletro assiale (testa, tronco ed estremità prossimali agli arti);

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mentre durante lo sviluppo fetale la loro formazione si svolge dapprima nel sacco vitellino, successivamente nel fegato e nella milza e infine nelle ossa.
Il processo di produzione dei globuli rossi prende il nome di eritropoiesi, e ha una durata di circa quattro o cinque giorni. Le prime cellule prodotte sono i proeritroblasti, che attraverso una serie di divisioni cellulari maturano in eritroblasti, reticolociti e infine eritrociti. Durante questo processo la cellula progenitrice perde il nucleo, l’apparato di Golgi e il nucleolo. L’eritropoiesi è un processo altamente selettivo, regolato dall’ormone eritropoietina, che inibisce la maturazione delle cellule che non hanno i requisiti idonei per lo sviluppo e stimola l’accrescimento dei progenitori adeguati. Una volta formatosi l’eritrocita maturo, questo ha una vita media di circa centoventi giorni e durante la quale coprono una distanza di 300- 500 Km, dopo i quali viene degradato dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale, ovvero i monociti e i macrofagi a livello di milza e fegato. In seguito all’eritrocateresi vengono riutilizzate le componenti proteiche dell’eritrocita per la sintesi di nuove proteine, mentre il gruppo eme viene scomposto per idrolisi o scissione ossidativa fino a ricavarne la bilirubina.
Gruppi sanguigni
Sulla membrana possono essere esposte delle proteine antigeniche che determinano il gruppo sanguigno, ed eventualmente anche il fattore Rh. Le proteine anitgeniche possono essere A, B, entrambe o nessuna e determinano il gruppo sanguigno:
- Gruppo 0: nessun antigene
- Gruppo A: antigene A
- Gruppo B: antigene B
- Gruppo AB: entrambi gli antigeni

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L’individuo inoltre viene definito Rh positivo se è esposto il fattore Rh, altrimenti è Rh negativo.
A cosa servono?
I globuli rossi hanno diverse funzioni vitali per l’organismo, ma la funzione principale consiste nel trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti; gli eritrociti riescono a captare fino a quattro atomi di ossigeno a livello dei capillari polmonari e viaggiano nel circolo sanguigno per rifornire le cellule e i tessuti di tutto l’organismo. Inoltre riescono anche a legare l’anidride carbonica, che deve essere trasportata al contrario dai tessuti verso il polmone, dove viene poi eliminata tramite l’espirazione.

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Il legame dell’ossigeno all’eritrocita si verifica a livello dell’emoglobina, per cui quando questa presenta tutti e quattro i siti di legame per l’ossigeno occupati, viene definita emoglobina satura. Il legame viene influenzato da diversi fattori, come la temperatura, il pH e la concentrazione di anidride carbonica. Inoltre nel feto l’emoglobina presenta una struttura differente, con maggiore affinità per l’ossigeno rispetto a quella dell’adulto..

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Valori normali
Essendo un importante indicatore del nostro stato di salute, il numero degli eritrociti deve mantenersi stabile e rientrare entro determinati valori. A titolo indicativo possono essere presi come riferimento i seguenti intervalli:
- 4.7 – 6.1 x106 per microlitro negli uomini;
- 4.2 – 5.4 x106 per microlitro nelle donne.
Poiché gli intervalli di riferimento possono variare da un laboratorio all’altro, suggeriamo di fare fede al range presente sul referto del proprio esame diagnostico.
Globuli rossi alti
Si definiscono eritrocitosi quelle condizioni caratterizzate da un’aumentata produzione di globuli rossi.
In questo caso dobbiamo distinguere :
- Eritrocitosi o policitemia primitiva: aumento dei globuli rossi senza un motivo apparente.
- Policitemia secondaria: aumento di
- globuli rossi,
- globuli bianchi
- e piastrine.
I globuli rossi possono aumentare nel sangue quando si ha una diminuzione della componente plasmatica, per cui lo stesso numero di elementi corpuscolati si riscontra in una concentrazione di soluzione inferiore. Si verifica ad esempio in caso di
- disidratazione, per esempio da
- ustioni
- e anche nei soggetti diabetici in cui non ci sia un efficace controllo della glicemia, in cui il glucosio si lega a due molecole d’acqua, eliminandole.
In altri casi invece la quantità di plasma è nella norma (non c’è disidratazione), mentre i globuli rossi sono in elevata concentrazione; si può verificare in caso di eritropoiesi intensa, ad esempio se aumenta la quantità di eritropoietina, in caso di patologie neoplastiche o altre condizioni (come la policitemia vera).
Si riscontra un aumento dei globuli rossi circolanti anche nelle condizioni in cui questo rappresenta un tentativo dell’organismo di compensare altre disfunzioni, ad esempio:
- Malattie polmonari in cui il paziente non è in grado di respirare adeguatamente ed assorbire una quantità sufficiente di ossigeno (l’organismo tenta di compensare producendo più globuli rossi),
- Malattie cardiache congenite: il cuore non è in grado di pompare efficacemente il sangue e, per sopperire alla riduzione della quantità di ossigeno che raggiunge i tessuti, aumenta la produzione di eritrociti.
L’aumento della concentrazione può anche essere legato ad alterazioni genetiche o all’uso di sostanze dopanti come l’epo.
Globuli rossi bassi
Le cause che possono determinare una concentrazione di globuli rossi inferiore alla norma possono essere racchiuse in due macro-categorie:
- eccessiva distruzione dei globuli rossi,
- carente produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo.
Cause legate ad un’eccessiva distruzione degli eritrociti
Se il numero dei globuli rossi è basso, potrebbe dipendere dal fatto che queste cellule vengono distrutte dal nostro organismo, oppure che vi è un’eccessiva perdita di sangue (emorragia). Le cause più frequenti, in questo caso, sono le seguenti:
- Emorragia (perdita di sangue in quantità considerevole). L’emorragia può verificarsi in seguito ad una ferita, ma anche in caso di flusso mestruale particolarmente abbondante. Più pericolose sono le emorragie occulte, che generalmente interessano il tratto gastrointestinale e che possono essere causate a loro volta da tumori o polipi.
- Anemia emolitica. L’anemia emolitica è una patologia che provoca un’eccessiva distruzione degli eritrociti, che richiede cure specifiche.

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Cause legate ad una riduzione della produzione degli eritrociti
Se le analisi del sangue evidenziano globuli rossi bassi, le cause potrebbero essere legate a disfunzioni o patologie che interessano il midollo osseo. Questo naturalmente determina una minor produzione degli eritrociti, che quindi sono presenti in quantità inferiori nel sangue.
Tra le cause più comuni ricordiamo:
- anemia mediterranea,
- carenze nutrizionali: una carenza di vitamina B9 (acido folico) e vitamina B12 può portare ad una carenza di ferro e con il tempo anche dei globuli rossi. Le carenze nutrizionali di ferro possono dipendere anche da altri fattori: le donne incinte ad esempio possono andare incontro ad una carenza di questo nutriente e devono spesso integrarlo nell’organismo;
- anemia falciforme, una condizione in cui i globuli rossi assumono forma di mezzaluna (che causa maggiori difficoltà di spostamento nei vasi più piccoli) e vita media ridotta (10-20 giorni);
- terapie come la chemioterapia o la radioterapia,
- esposizione a radiazioni ionizzanti,
- leucemia.
La valutazione diagnostica del volume corpuscolare medio (MCV) può essere utile a fare chiarezza nella diagnosi differenziale tra carenza di ferro e talassemia:
- un rapporto MCV/RBC inferiore a 13 depone per talassemia,
- un rapporto superiore a 13 suggerisce una possibile carenza di ferro.
Anemia sideropenica
La causa più frequente nella pratica clinica di un numero insufficiente di globuli rossi è probabilmente l’anemia sideropenica, ossia
- anemia: riduzione della concentrazione di emoglobina,
- sideropenica: dovuta alla carenza di ferro.
Questa condizione può essere priva di sintomi, soprattutto quando sopraggiunge in modo graduale senza diventare mai eccessivamente severa (dando quindi tempo e modo all’organismo di instaurare meccanismi di compensazione), oppure manifestarsi con la comparsa di:
- stanchezza e debolezza (astenia),
- pallore,
- mal di testa,
- insonnia,
- fiato corto e mancanza di respiro,
e, nei casi più gravi, anche
Se non è presente una quantità sufficiente di ferro nell’organismo, non sarà possibile produrre la quantità richiesta di globuli rossi, e la causa generalmente va cercata nelle seguenti possibilità:
- insufficiente apporto con l’alimentazione,
- mestruazioni abbondanti,
- emorragia,
- ridotto assorbimento dalla dieta (per esempio a causa di farmaci o malattie).
Globuli rossi bassi, cosa fare? Quando preoccuparsi?
Il riscontro di valori insufficienti di eritrociti è piuttosto comune nella pratica clinica e solo raramente è indicativo di patologie gravi, ciononostante è necessario sempre rivolgersi al medico per una corretta diagnosi differenziale (tra le possibili cause viste in precedenza) e le relative indicazioni su come porre rimedio.
Altri fattori
Esistono alcuni fattori in grado di influenzare in modo anche significativo la quantità dei globuli rossi circolanti, tra i più importanti ricordiamo:
- In caso di gravidanza il volume del plasma aumenta, quindi diminuisce la concentrazione di eritrociti perché dispersi in una quantità superiore di sangue.
- Benché rara, anche un’eccessiva idratazione può condurre allo stesso risultato.
- Vivere ad alta quota conduce ad valori più alti, perché l’organismo reagisce alla diminuzione dell’ossigeno aumentando la produzione di eritrociti.
- Per lo stesso principio l’abitudine al fumo è causa di aumento dei valori.
Preparazione
L’esame del sangue per la conta dei globuli rossi prevede un normale prelievo venoso; non richiede alcuna preparazione specifica, né di essere a digiuno, ma viene spesso prescritto in contemporanea ad altri parametri che invece potrebbero necessitare di essere valutati dopo un digiuno di almeno 8 ore.
Esami di laboratorio
La quantità di globuli rossi presente nel sangue può essere facilmente rilevata sul campione ematico attraverso diversi test.
Emocromo o emocromocitometrico
Viene eseguito un prelievo di sangue venoso, conservato in una provetta con anticoagulante e analizzato da un’apposita macchina contaglobuli, che rileva la quantità di
- globuli rossi,
- globuli bianchi,
- piastrine,
- emoglobina
- e basofili
presenti in un microlitro di sangue.
Il valore normale è nella donna tra i 4.2 – 5.4 x106 per microlitro, mentre tra i 4.7 – 6.1 x106 per microlitro negli uomini.
Ematocrito
L’analisi dell’ematocrito serve per valutare la percentuale di globuli rossi presente nel campione di sangue.
Dopo aver sottoposto la provetta a centrifugazione, si avrà la separazione del plasma, più della metà del campione e della componente cellulare. In particolare, sul fondo si depositeranno i globuli rossi, dal colore più tendente al rosso, mentre tra le due porzioni va ad interporsi una lente molto sottile, composta dai globuli bianchi e le piastrine, solitamente in misura inferiore all’1%.
La colonna di sangue centrifugato viene quindi misurata in base all’altezza percentuale, per cui normalmente si avrà circa il 55% di plasma, mentre la parte corpuscolata del sangue, cioè i globuli e le piastrine, dovrebbero mantenersi intorno a valori tra 38 e 52% nell’uomo, mentre nella donna lievemente inferiori, tra 36 e 46%.
L’aumento del valore dell’ematocrito può indicare:
- disidratazione,
- ustioni,
- policitemia,
- poliglobulia,
- vomito,
- diarrea,
- permanenza ad altitudine elevata,
- insufficienza renale.
Il rischio dell’aumento dei globuli rossi, principalmente dell’ematocrito è che il sangue diventa più viscoso, e quindi la circolazione è ostacolata per l’elevata pressione. Possono quindi aumentare i rischi che si sviluppino dei trombi nei vasi, ictus o infarto.
Emoglobina
il conteggio dell’emoglobina prevede la misurazione in grammi per decilitro di sangue.
Nell’uomo normalmente dovrebbe essere tra i tredici e i diciotto, mentre nella donna tra dodici e sedici.
L’aumento del valore dell’emoglobina può essere indice di:
- enfisema,
- disidratazione,
- diarrea,
- poliglobulia,
- policitemia,
- ustioni.
Autore
Dr. Giovanni Abramo
Biologo e pubblicistaDottore in biologia, iscritto all'ordine dei biologi (tessera numero 51635) e dei giornalisti (tessera numero 129991).