Effetti collaterali durante la terapia
Le radiazioni utilizzate per combattere i tumori non solo uccidono (o rallentano) la crescita delle cellule tumorali, ma possono anche colpire le cellule sane che si trovano nelle vicinanze: questa è la causa più comune degli effetti collaterali da radioterapia.
Il disturbo sistemico più frequente è la stanchezza: i pazienti sottoposti a cicli di radioterapia spesso lamentano di essere stanchi, esausti e di sentirsi in qualche modo consumati. La sensazione può apparire all’improvviso o insorgere gradualmente ed è difficilmente prevedibile, anche a parità di età, stato di salute e zona trattata.
Altri effetti collaterali della radioterapia dipendono più strettamente dall’area trattata:
- Cervello:
- perdita di capelli,
- nausea e vomito,
- cambiamenti sulla pelle (dolore, prurito, fastidio, alterazioni del colore, secchezza cutanea),
- mal di testa,
- visione sfocata;
- Seno:
- perdita di capelli,
- cambiamenti sulla pelle,
- gonfiore,
- modifiche della consistenza;
- Petto:
- perdita di capelli,
- cambiamenti sulla pelle,
- disturbi alla gola, come difficoltà a deglutire,
- tosse,
- mancanza di respiro;
- Testa e collo:
- perdita di capelli,
- disturbi in bocca,
- cambiamenti sulla pelle,
- disturbi del gusto,
- disturbi alla gola, come difficoltà a deglutire,
- ipotiroidismo;
- Distretto pelvico e retto:
- diarrea
- perdita di capelli,
- nausea e vomito,
- disturbi a sessualità e fertilità,
- cambiamenti sulla pelle,
- disturbi urinari;
- Stomaco e addome:
- diarrea,
- perdita di capelli,
- nausea e vomito,
- cambiamenti sulla pelle,
- disturbi urinari.
È inoltre possibile sviluppare
- dolori muscolari e articolari (la pratica di regolare esercizio fisico può essere d’aiuto in termini di prevenzione),
- difficoltà psicologiche (il percorso della radioterapia può diventare un’esperienza frustrante, stressante e traumatica; è naturale sentirsi ansiosi e chiedersi se il trattamento avrà successo, al punto che stress e ansia possono aumentare il rischio di depressione).
Le cellule sane che vengono danneggiate durante il trattamento radioterapico in genere vanno incontro a guarigione entro pochi mesi dal termine del trattamento, permettendo quindi una graduale scomparsa dei disturbi, anche se purtroppo non è sempre così.
Per approfondire:
- Stanchezza durante la radioterapia
- Diarrea e stitichezza durante la radioterapia
- Caduta dei capelli e problemi in bocca e gola
- Sessualità, fertilità e vie urinarie
- Nausea, vomito e problemi della pelle
Effetti collaterali tardivi
Si definiscono effetti collaterali tardivi quelli che compaiono per la prima volta dopo almeno sei mesi dalla’ultima seduta di radioterapia: sono rari, ma il paziente dovrebbe comunque esserne informato per sottoporsi ai controlli necessari.
La presenza di eventuali effetti collaterali tardivi dipende da:
- parte del corpo trattata,
- dose di radiazioni e durata della radioterapia,
- somministrazione della chemioterapia prima, durante o dopo la radioterapia.
Il medico
- vi informerà degli eventuali effetti collaterali tardivi,
- vi insegnerà come prevenirli,
- quali sono i sintomi a cui fare attenzione
- e come curarli qualora si presentino.
Tra gli effetti collaterali tardivi della radioterapia più comuni ricordiamo:
- problemi al cervello,
- sterilità,
- problemi articolari,
- linfedema,
- problemi alla bocca,
- tumori secondari.

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Problemi al cervello
La radioterapia al cervello può causare problemi anche a distanza di mesi o anni, per esempio sotto forma di:
- perdita di memoria,
- incapacità di risolvere semplici problemi matematici,
- problemi di movimento,
- incontinenza,
- mente offuscata,
- cambiamenti della personalità.
In alcuni casi le cellule tumorali morte possono formare una massa nel cervello (necrosi).
Rimedi
È fondamentale sottoporsi a regolari controlli per tutta la vita; in caso di comparsa di sintomi anomali sarà necessario approfondire per chiarire se l’origine sia una ripresa del tumore o la conseguenza di effetti collaterali tardivi della terapia.
Se soffrite di effetti collaterali tardivi il vostro medico:
- vi dirà come tenerli sotto controllo,
- vi consiglierà un fisioterapista o un logopedista in grado di aiutarvi,
- vi prescriverà dei farmaci o vi consiglierà di sottoporvi a un intervento chirurgico per alleviare i sintomi.
Sterilità
Un uomo sterile non è in grado di fecondare la propria partner, mentre una donna sterile non è in grado di rimanere incinta.
Per diventare comunque padre è possibile:
- ricorrere a un donatore di sperma,
- adottare un figlio.
Per diventare comunque madri è possibile:
- Ricorrere alla donazione di embrioni. Un’altra coppia dona un ovulo fecondato che il medico impianta nel vostro utero.
- Ricorrere alla donazione di ovuli (fecondazione eterologa). L’ovulo (donato da un’altra donna) è fecondato dallo sperma del vostro partner.
- Adottare un figlio.
È infine possibile valutare con il medico la crioconservazione delle cellule sessuali (rispettivamente spermatozoi e ovuli per uomo e donna) prima di iniziare la terapia.
Problemi articolari
La radioterapia può causare cicatrici e debolezza nella parte del corpo che viene trattata, che può inoltre sviluppare disturbi legati alla mobilità articolare, ad esempio a livello di
- mandibola,
- spalle
- o femore.
I problemi articolari possono comparire anche mesi o anni dalla fine della radioterapia.
Rimedi
Tra i sintomi precoci dei problemi articolari ricordiamo:
- Problemi ad aprire bene la bocca.
- Dolore quando si eseguono determinati movimenti, ad esempio quando si afferra qualcosa più in alto della propria testa o ci si mette le mani nelle tasche posteriori dei pantaloni.
Segnalate al medico curante i sintomi comparsi, per venire indirizzati a uno specialista o a un fisioterapista in grado di aiutarvi con i problemi articolari.
Il fisioterapista può consigliarvi degli esercizi per
- ridurre il dolore,
- aumentare la forza,
- migliorare la mobilità.
Linfedema
Il linfedema è l’un accumulo di liquidi (linfa) che tipicamente si sviluppa a livello degli arti; il linfedema può comparire se i linfonodi sono stati rimossi durante l’intervento chirurgico oppure danneggiati dalla radioterapia.
Consultate il medico se avete notato un gonfiore sospetto agli arti dal lato trattato sottoposto a radioterapia.
Rimedi
- Consultate il medico, valutate con lui e se siete a rischio di linfedema e informatevi su come prevenirlo. Il medico potrà suggerirvi
- degli esercizi,
- dei farmaci
- o delle fasce elastiche (fasce apposite da indossare nelle braccia o nelle gambe). Potrebbe essere consigliabile rivolgervi anche a un fisioterapista.
- Non siate sedentari. L’esercizio fisico può aiutarvi a prevenire e a curare il linfedema. Chiedete al medico o al fisioterapista quali esercizi siano indicate nel vostro caso.
- Prendetevi cura degli arti.
- Usate una crema protettiva almeno una volta al giorno.
- Evitate le scottature. Usate una crema solare con fattore di protezione pari o superiore a 30 e, se dovete stare al sole, indossate una maglia con le maniche lunghe e i pantaloni lunghi.
- Quando lavorate in giardino o cucinate, indossate i guanti.
- Non arrotondate le unghie dei piedi, limate le unghie e non tagliate le pellicine.
- Tenete i piedi puliti e indossate calzini asciutti di cotone.
- Lavate le ferite con acqua e sapone e poi disinfettatele.
- Evitate le temperature molto alte o molto basse, ad esempio non usando la borsa del ghiaccio o quella dell’acqua calda.
- Non comprimete le braccia o le gambe. Ad esempio non incrociate le gambe e non mettete il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni dal lato in cui avete ricevuto la radioterapia.
- Indossate abiti comodi, senza elastici stretti né cinture.
- Fate attenzione ai sintomi del linfedema ed informate il medico se avete:
- senso di pesantezza in un arto,
- sensazione di tensione agli arti,
- problemi a mettervi le scarpe o a indossare gli anelli,
- debolezza degli arti,
- rossore, gonfiore o altri sintomi di infezione.
Problemi della cavità orale
La radioterapia della testa o del collo può causare effetti collaterali in grado di interessare la bocca, manifestandosi sotto forma di
- bocca secca,
- carie,
- o indebolimento della mandibola e della mascella.
Rimedi
- Andate dal dentista. Dopo la fine della radioterapia, potrà essere necessario recarsi dal dentista una volta al mese o una volta ogni due mesi per almeno sei mesi. In questo periodo, il dentista individuerà eventuali problemi della bocca, dei denti e della mascella.
- Esercitate la mascella. Aprite e chiudete la bocca 20 volte o più che potete, senza farvi male. Ripetete l’esercizio tre volte al giorno, anche quando la mandibola non vi fa male.
- Fate attenzione all’igiene orale. Passate il filo interdentale, usate tutti i giorni i prodotti a base di fluoro e lavatevi i denti dopo i pasti e prima di andare a dormire.
- Prima di sottoporvi a un intervento dentistico, assicuratevi che il dentista contatti l’oncologo. Così facendo eviterete di farvi estrarre i denti dal lato della bocca che deve ricevere le radiazioni e valuterete le alternative alla chirurgia dentistica.
Tumore secondario
La radioterapia può provocare la comparsa di un altro tumore anche dopo anni dalla fine della terapia. Si tratta comunque di un’eventualità rarissima.
Rimedi
Una volta terminata la radioterapia dovrete sottoporvi a controlli regolari per tutta la vita, per escludere la comparsa di un nuovo tumore o la recidiva di quello per cui vi siete fatti curare.
Fonti e bibliografia
Domande e risposte
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Salve Dott. Mia figlia gaia di soli tre anni ë stata operata a maggio 2015 con asportazione totale di tumore( ependimoma di 2 grado) al Iv ventricolo cervelletto. Ha fatto 33 sedute di radioterapia tra luglio ed agosto. Il 1 di ottobre ha fatto il primo controllo andato benissimo. La piccola gioca corre e si diverte. Negli ultimi 15 giorni nel sentire grida di altri bambini oppure il semplice fono x asciugare i capelli di mette le dita nelle orecchie. Ma questo la fatto 5/6 volte .la cosa strana che a rumori più forti non fa nulla anzi balla . da premettere che vede e sente bene. Secondo lei ë tutto normale? E poi un’ altra domanda la piccola da poco ha fatto tre anni ma ancora non parla bene come i bambini della sua età anche se piano piano migliora. Anche questo ë normale? Graziecx la risposta
1. Mi dispiace, ma su questo non mi sento di esprimere giudizi.
2. Se vede miglioramenti direi che non c’è problema, probabilmente le numerose ore passate in ospedale (legate allo stress della terapia) hanno solo posticipato lo sviluppo del linguaggio.
Buongiorno, in ottobre 2014 ho fatto 8 cicli di radioterapia per un tumore al retto.sono passate 7 messi dall ultimo intervento per la ricanalizzazione e io ho ancora il colon irritato dall radioterapia a quanto mi dice il chirurgo. Vorrei sapere se esiste una cura per questi effetti collaterali.grazie
Purtroppo non che io sappia, si agisce in genere con farmaci sintomatici.
Salve , io sono stato operato nel 7/2013 di tumore maligno alla cavità nasale , subito dopo mi sono sottoposto a radioterapia da 30 sedute , verso 10 /10/ 2013 ho finito la radioterapia , subito dopo mi si è sviluppata una forte cefalea che dopo aver intrapreso numerose terapie farmacologiche tra cui molte ad elevati dosaggi , io non ho ancora risolto , dove posso rivolgermi ?? Grazie
È già stato seguito da centri per la cura della cefalea?
Si , sono stato al centro cefalee a Varese , prescritto Tegretol sono arrivato a prenderne dosi alte , ma niente, laroxil gocce e niente , lirica e niente , e qualche altro , alla fine mi hanno proposto il cerotto Durogesic quello ha dato un po di beneficio a dose da 75 microgrammi/ora , ma anche quello ora non fa più niente , sono prenotato al Besta di Milano tra qualche gg
Probabilmente le avrei dato lo stesso consiglio, il Besta dovrebbe essere il punto di riferimento a livello italiano.
Dopo un ciclo di radioterapie per metastasi ossee vertebrali,derivate da un tumore al polmone, è possibile che il dolore aumenti? Dopo i primi trattamenti si era alleviato…
Purtroppo è possibile, lo segnali all’oncologo.
Salve, mio padre aveva un carcinoma maligno alla gola. Ha eseguito 6 cicli di chemio e 33 radio. Una volta terminata la cura il tumore era regredito del tutto circa 4 mesi fa. Tuttora però ha la tracheotomia per prevenzione.Qualche giorno fa siamo stati in ospedale per la PET e la visita dall’otorino che ha riscontrato del tessuto necrotico. Questa necrosi è dovuta alla radioterapia? Ora il medico ha deciso di far fare una cura antibiotica di un mese per poi fare una risonanza magnetica per vedere se al di sotto della necrosi ci sia altro. Lei cosa ne pensa?
Salve, si concordo con la rmn, la necrosi può essere dovuta sia alla radioterapia che a qualcos’altro, non possiamo saperlo però senza ulteriori accertamenti. In bocca al lupo!
Salve dottore ho tante domande da farvi.
Ho il mio ragazzo che all’età di 17 anni con un incidente ha scoperto di avere un tumore benigno al cervello,per fortuna tutto risolto,il tumore gli è stato tolto ed è stato tranquillo per 12 anni (ovviamente sempre a controllo ).poi è successo che non si sentiva bene,mancanza di equilibrio ,vomito e mal di testa al che al inizio si pensava insolazione ma poi è stato operato per edema cerebrale e hanno visto che aveva un altro tumore benigno al cervello,per il tumore gli hanno fatto la radio terapia venosa 5 incontri e non aveva più nulla,tutto sconfitto dopo questo lui doveva farsi un intervento nelle parti intime ma avendo avuto tutto ciò il medico gli ha chiesto le analisi e quando le ha fatte sono uscite tutte sballate , ha fatto una tac ed è uscito un altro tumore benigno dietro l’orecchio e ora vogliono fargli la radio terapia però non in vena.vorrei sapere finirà mai questo inferno?Perché gli escono di continuo?avevano detto che non gli sarebbe uscito perché non se ne sono accorti dalla risonanza magnetica???? Aiutatemi vi prego,io con lui voglio avere una famiglia,riusciremo mai????
Mi dispiace davvero, ma si tratta di una situazione che va al di là delle mie competenze e che ritengo possa essere discussa solo con l’oncologo che conosce dettagliatamente la storia clinica del suo ragazzo.
Dopo due anni dalla radioterapia si può avere sangue nelle urine
Salve, è una domanda molto vaga, dopo radioterapia per cosa intanto?
Operato tumore alla prostata
È un sintomo che va immediatamente segnalato all’urologo; potrebbe trattarsi di renella, magari un piccolo capillare rotto, ma non trascuriamo nulla data la storia clinica.
buonasera dottore,
mio fratello ha fatto cyberknife per una metastasi linfonodale di 13 mm .a distanza di 2 mesi ha fatto tac che ha riscontrato la stessa situazione di due mesi prima .stessa morfologia (colliquato) e le stesse dimensioni.il radiologo dice che la terapia ha funzionato perchè è come se il linfonodo si fosse cementificato.ma io ho dei dubbi.lei che ne pensa?
Salve, non conosco bene questa tecnica, che è nuova e ultraspecialistica; da chirurgo posso ragionevolmente sostenere che laddove possibile i tessuti interessati da metastasi si asportano chirurgicamente; metastasi di quali linfonodi e da che tumore? Perché non hanno fatto una linfectomia (asportazione dei linfonodi)?
Mi é venuto un tumore nella cavitá orale, guancia e zona retromascellare destra. Fatto 4 Chemio e ora sto finendo un ciclo di 35 Radio (mancano ancora 10 sedute). E’ un inferno, non immaginavo. Ho perso la salivazione, il gusto, lesioni e infiammazioni per tutta la bocca… E naturalmente perso giá ben 8 kg. (ero 46, sono 38) sono pelle e ossa…. Non so quanto ancora resisteró. Sto alimentandomi con frullati di supplementi alimentari iperproteinici ecc. costosissimi. Ma quasi non riesco a mandarli giu’, é piú forte di me se qualcosa non mi piace non riesco a ingoiarla… Ha qualche suggerimento extra x alimentarmi senza vomitare quello che ingerisco???
Purtroppo non molti; può essere utile assumere cibo o frullati pochissimo alla volta, ma spesso durante il giorno. Inutile sforzarsi di fare grandi pasti, non andranno giù.
Ulteriori indicazioni:
http://www.farmacoecura.it/malattie/#chemioterapia
Sto facendo delle sedute di radioterapia, ma fortunatamente per ora mi sento abbastanza bene; secondo lei posso continuare a correre come facevo prima della diagnosi?
La decisione spetta all’oncologo, ma a patto di non esagerare probabilmente non solo potrà continuare, ma potrebbe essere addirittura consigliabile.
Ciao Anonimo, anch’io sono un runner come te e ho chiesto all’oncologo che mi ha dato il via libera. Ovviamente alcune prestazioni sono calate, ma ne ho tratto ugualmente enormi benefici in termini di umore e benessere fisico. Secondo il medico inoltre sto reagendo bene alla terapia anche grazie al fisico in salute (tumore a parte…) con cui sto affrontando la cura.