Chemioterapia: effetti positivi ed effetti collaterali

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Introduzione alla chemioterapia

Che cos’è la chemioterapia?

La chemioterapia, spesso chiamata semplicemente chemio, è un tipo di cura dei tumori che usa farmaci per distruggere le cellule malate.

Come funziona la chemioterapia?

La chemioterapia rallenta o arresta del tutto la crescita delle cellule malate, che altrimenti aumenterebbero velocemente di numero e volume; purtroppo può anche danneggiare le cellule sane caratterizzate da un elevato tasso di replicazione (cioè che si dividono velocemente), come quelle della cavità orale e dell’intestino, oppure quelle che fanno crescere i capelli. I danni alle cellule sane rappresentano la causa della maggior parte degli effetti collaterali possibili e che, spesso, regrediscono o scompaiono del tutto con la fine della terapia.

Che cosa fa la chemioterapia?

A seconda del tipo di tumore e dello stadio a cui si trova, la chemioterapia può:

  • Curare il cancro: la chemioterapia distrugge tutte le cellule malate fino all’eliminazione completa del tumore.
  • Controllare il cancro: la chemioterapia evita che il cancro si diffonda, ne rallenta la crescita o distrugge le cellule malate che si sono diffuse in altre parti del corpo (metastasi).
  • Dare sollievo ai sintomi (cura palliativa): la chemioterapia riduce il dolore o l’oppressione causate dal tumore, ma non è più in grado di curarlo.
Mamma abbraccia figlia adulta con tumore

Shutterstock/Ground Picture

Come fa il mio medico a decidere quale chemioterapico usare?

La scelta dipende da vari fattori:

  • Tipo di tumore: Alcuni chemioterapici sono usati per varie forme di cancro, mentre altri farmaci, invece, possono essere usati solo per uno o due forme di tumore molto specifiche.
  • Terapie precedenti (ad esempio se una persona sia già stata sottoposta in precedenza alla chemioterapia).
  • Stato di salute generale (la presenza di altri problemi di salute, come il diabete o malattie cardiache, può ridurre il ventaglio delle possibili scelte).

Dove si svolge la chemioterapia?

È possibile sottoporsi alla chemio durante il ricovero ospedaliero, a casa, nello studio medico, in clinica o in un ambulatorio ospedaliero (in quest’ultimo caso non è necessario il ricovero).

Indipendentemente dal luogo scelto per la cura, il vostro medico e gli infermieri controlleranno gli eventuali effetti collaterali e modificheranno la terapia, se necessario.

Ogni quanto tempo dovrò sottopormi alla chemio?

La frequenza delle sedute di chemioterapia varia ampiamente e dipende da vari fattori:

  • tipo di tumore e dallo stadio in cui si trova,
  • scopi della terapia (a seconda che la chemio venga usata per curare il cancro, controllarne la crescita o alleviare i sintomi),
  • tipo di chemioterapia,
  • reazioni del vostro corpo alla cura.

È possibile dover affrontare diversi cicli di chemioterapia.

Un ciclo è un periodo di chemioterapia seguito da un periodo di riposo.

Ad esempio potreste essere sottoposti a chemioterapia per una settimana e poi avere tre settimane di riposo. Queste 4 settimane costituirebbero un ciclo. Il periodo di riposo dà al vostro corpo la possibilità di costruire nuove cellule sane.

Posso saltare una seduta di chemioterapia?

Non è consigliabile saltare una seduta di chemio, ma a volte il medico potrebbe modificare in corso la frequenza della terapia; il cambiamento potrebbe essere imposto dall’insorgenza di effetti collaterali: se vi trovate in questa situazione vi spiegheranno che cosa fare e quando potrete ricominciare la terapia.

Come viene somministrata la chemioterapia?

La cura può essere somministrata in diversi modi.

  • Iniezione. La sostanza chemioterapica viene somministrata tramite un’iniezione nel braccio, nella coscia, sul fianco oppure sottocute nel braccio, nella gamba o sulla pancia.
  • Per via intraarteriosa (IA). La sostanza chemioterapica va a finire direttamente nell’arteria che nutre il tumore.
  • Per via intraperitoneale (IP). La sostanza chemioterapica va direttamente a finire nella cavità peritoneale (la zona che contiene organi come l’intestino, lo stomaco, il fegato e le ovaie).
  • Endovenosa (EV). La sostanza chemioterapica va direttamente in vena.
  • Per via topica. La sostanza chemioterapica viene somministrata in forma di crema da spalmare sulla pelle.
  • Per via orale. La sostanza chemioterapica si presenta sotto forma di pillole, capsule o liquidi da assumere per bocca.

Che cosa è necessario sapere per sottoporsi alla chemio per via endovenosa?

Il farmaco chemioterapico viene spesso somministrato mediante un piccolo ago collocato in una vena della mano o dell’avambraccio inferiore. L’infermiere inserirà l’ago all’inizio di ogni seduta e lo toglierà alla fine della stessa. Informate immediatamente il medico o l’infermiere se sentite dolore o bruciore mentre siete sottoposti a chemioterapia per via endovenosa. La chemioterapia per via endovenosa viene spesso somministrata tramite cateteri o cateteri di tipo port, a volte con l’ausilio di una pompa.

  • Cateteri: Un catetere è un tubicino flessibile e sottile. Un chirurgo colloca un’estremità del catetere in una vena importante, spesso nella zona del torace. L’altra estremità del catetere rimane fuori del corpo. La maggior parte dei cateteri non viene rimossa finché il ciclo di chemioterapia non giunge al termine. I cateteri possono anche essere usati per somministrare farmaci non chemioterapici e per i prelievi di sangue. Controllate attentamente eventuali segni di infezione presenti vicino al catetere.
  • Cateteri port: Il port è un piccolo disco di plastica o di metallo inserito sottopelle. Un catetere collega il port a una vena, spesso a una vena importante che si trova nel torace. L’infermiere può inserire l’ago nel port per somministrarvi il farmaco chemioterapico o per effettuare un prelievo di sangue. L’ago può essere lasciato lì per le cure chemioterapiche che si protraggono per più di un giorno. Controllate attentamente eventuali segni di infezione presenti vicino al port.
  • Pompe:spesso ai cateteri o ai port vengono attaccate delle pompe. Esse controllano il flusso e la velocità con cui il farmaco chemioterapico viene immesso nel torrente circolatorio. Le pompe possono essere interne o esterne, quelle esterne rimangono fuori dal corpo e la maggior parte delle persone possono portarle con sé, mentre le pompe interne vengono collocate sottocute mediante un intervento chirurgico.

Cos’è la chemioterapia neoadiuvante?

La chemioterapia neoadiuvante indica un trattamento a cui viene sottoposto il paziente prima dell’intervento chirurgico al seno, con l’obiettivo di ridurne la massa (dimensione) e permettere una maggior scelta in termini di opzioni chirurgiche (scongiurando per esempio la necessità di una mastectomia, ossia della rimozione del seno).

Cos’è la chemioterapia adiuvante?

La chemioterapia adiuvante (il termine significa “in aggiunta a”), talvolta chiamata anche precauzionale, fa riferimento ad un approccio chemioterapico che segue l’intervento chirurgico per il trattamento del tumore al seno; lo scopo di questo trattamento è la prevenzione della recidiva, ossia della ricomparsa del tumore, andando a colpire le cellule tumorali eventualmente diffuse in altre parti dell’organismo pur non essendo ancora diagnosticabili come metastasi.

Non sempre è necessaria, è spesso prescritta in caso di cancro invasivo, di grande dimensione e/o diffuso ai linfonodi vicini.

Si noti che è possibile ricorrere in alcuni casi a terapie adiuvanti di natura diversa, come ad esempio terapie ormonali, radioterapia, …

Seguire una cura chemioterapica

Che sensazioni proverò durante la chemioterapia?

Le reazioni alla chemioterapia sono decisamente variabili e dipendono da

  • stato di salute precedente la terapia,
  • tipo di tumore,
  • stadio in cui si trova il tumore,
  • tipo e dose di farmaco chemioterapico.

È quindi impossibile prevedere con certezza come vi sentirete durante la chemioterapia.

Alcune persone non si sentono per niente bene dopo la seduta. L’effetto collaterale più frequente è l’affaticamento, ovvero la sensazione di esaurimento e di stanchezza estrema. Potete prepararvi ad affrontarlo in questo modo:

  1. Chiedendo a qualcuno di portarvi nel luogo in cui farete la chemio e di riportarvi a casa al termine.
  2. Prendendovi tutto il riposo necessario il giorno della seduta e il giorno successivo.
  3. Facendovi aiutare a preparare i pasti e a prendervi cura dei vostri figli il giorno della seduta e almeno per il giorno successivo.

Posso continuare a lavorare anche nei periodi di chemioterapia?

Molte persone possono continuare a lavorare anche quando si sottopongono alla chemioterapia, a patto che riescano ad adeguare l’orario di lavoro al loro stato di salute. Ovviamente questa considerazione dipende dal tipo di lavoro: se la vostra attività ve lo permette, potreste considerare una riduzione dell’orario di lavoro, oppure il lavoro a domicilio nei giorni in cui non vi sentite bene.

Posso assumere altri farmaci durante i cicli di chemioterapia?

Dipende dal tipo di sostanza chemioterapica prescritta e dagli altri tipi di farmaci che avete intenzione di assumere. Assumete soltanto i farmaci approvati dal vostro medico: comunicategli tutti i farmaci che assumete (siano essi con o senza ricetta, naturali e tradizionali), compresi lassativi,  antiallergici, quelli contro il raffreddore, gli analgesici e l’aspirina.

Per essere più precisi potreste portare dal medico tutte le scatole di medicinali che assumete. È necessario che il medico sappia:

  • Il nome di ciascun farmaco.
  • il motivo per cui lo assumete,
  • la dose,
  • la frequenza con cui lo assumete.

Consultate il medico prima di assumere qualsiasi altro farmaco, vitamine, sali minerali, integratori alimentari o farmaci erboristici.

Posso assumere vitamine, minerali, integratori alimentari o farmaci erboristici durante i cicli di chemioterapia?

Alcuni di questi farmaci possono influenzare il funzionamento della chemioterapia. Proprio per questo è importante comunicare al medico, prima dell’inizio della chemioterapia, quali vitamine, minerali, integratori alimentari e rimedi naturali siete soliti assumere. Durante la chemioterapia chiedete consiglio al vostro medico prima di assumere uno di questi prodotti.

È importante ricordare che alcune vitamine, se assunte in forma di integratore, possono interferire con la terapia e devono quindi essere preventivamente discusse con il medico: principi attivi antiossidanti come il coenzima Q10, il selenio e le vitamine A, C ed E possono aiutare a prevenire il danno cellulare, ma esistono alcune evidenze che suggeriscono che l’assunzione ad alte dosi potrebbe rendere il trattamento meno efficace.

Come faccio a sapere se la chemioterapia sta facendo effetto?

Il vostro medico vi prescriverà esami fisici e medici (come ad esempio analisi del sangue e radiografie). Vi chiederà anche come vi sentite. Non potete valutare l’efficacia della chemioterapia basandovi soltanto sui suoi effetti collaterali: alcune persone pensano che effetti collaterali gravi significhino che la chemioterapia sta facendo bene il suo dovere, oppure che la mancanza di effetti collaterali significhi che la chemioterapia non sta funzionando: la verità è che gli effetti collaterali non hanno nulla a che vedere con l’efficacia della chemioterapia nella lotta contro il tumore.

Quanto costa la chemioterapia?

In Italia in genere il costo è interamente sostenuto dal Sistema Sanitario Nazionale.

Che cosa sono gli studi sperimentali? Fanno al caso mio?

Gli studi clinici sul cancro (definiti anche come studi sulla cura del cancro o studi sperimentali) sperimentano nuove terapie per le persone affette da tumore. Possono essere sperimentazioni di

  • nuovi tipi di farmaci chemioterapici,
  • altri tipi di terapie,
  • nuovi modi per combinare le terapie.

Lo scopo di questi studi clinici è quello di trovare modi migliori per aiutare le persone affette da tumore. Il medico potrebbe proporvi di entrare a far parte di uno studio clinico, in altri casi potreste essere voi a proporre l’idea, anche se questa è una realtà più comune negli Stati Uniti. Prima di dare il vostro consenso alla partecipazione a uno studio clinico, documentatevi su:

  • Benefici. Tutti gli studi clinici offrono terapie all’avanguardia contro il cancro. Informatevi su come questi studi clinici possano aiutare voi o gli altri. Ad esempio, potreste essere una delle prime persone a ricevere una nuova terapia o farmaco.
  • Rischi. Le nuove terapie non sono sempre migliori o ugualmente efficaci di quelle standard e, anche se la nuova terapia funziona, potrebbe non fare al caso vostro.
  • Copertura sanitaria. Il sistema sanitario nazionale potrebbe non coprire le terapie che fanno parte di uno studio clinico. Prima di dare il vostro consenso alla partecipazione controllate e valutate questo aspetto.

Effetti collaterali della chemioterapia

Che cosa s’intende per “effetti collaterali”?

Gli effetti collaterali sono problemi causati dalla terapia contro il cancro. Tra gli effetti collaterali più frequenti della chemioterapia troviamo:

Che cosa provoca gli effetti collaterali?

La chemioterapia viene effettuata per uccidere le cellule tumorali che crescono molto rapidamente, ma può anche avere conseguenze sulle cellule sane con un alto tasso di ricambio. Tra di esse troviamo le cellule della bocca e dell’intestino, le cellule del midollo osseo che fabbricano le cellule ematiche e le cellule che responsabili della crescita dei capelli. La chemioterapia causa effetti collaterali proprio quando danneggia queste cellule sane.

Anche nel mio caso la chemioterapia provocherà effetti collaterali?

Potreste avere molti effetti collaterali, alcuni, o nessuno, dipende dal tipo e della quantità di sostanza chemioterapica che assumete e dalle reazioni del vostro corpo. Prima di iniziare la chemio, parlate apertamente con il medico dei probabili effetti collaterali che potreste dover affrontare.

Quanto durano gli effetti collaterali?

La durata degli effetti collaterali dipende dal vostro stato di salute e dal genere di chemioterapia alla quale siete sottoposti; spesso gli effetti collaterali scompaiono del tutto quando la chemioterapia è finita, ma alle volte possono passare mesi o persino anni prima di scomparire del tutto.

A volte la chemioterapia causa effetti collaterali a lungo termine con cui dovrete imparare a convivere. Tra di essi possiamo trovare danni a:

  • cuore,
  • polmoni,
  • nervi,
  • reni,
  • apparato riproduttore.

Alcuni tipi di chemioterapia potrebbero causare un secondo tumore a distanza di anni: chiedete al medico quali possibilità avete di sviluppare effetti collaterali a lungo termine.

Che cosa si può fare contro gli effetti collaterali?

I medici conoscono diversi modi per prevenire o curare gli effetti collaterali della chemioterapia e aiutare a riprendervi dopo ogni seduta. Parlate con il vostro oncologo degli effetti collaterali che potreste avere e che temete e lui vi suggerirà che cosa fare. Fate sempre sapere al medico tutti i cambiamenti che notate: potrebbero essere sintomi di un effetto collaterale.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Quanto durano gli effetti collaterali della chemioterapia?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Molti effetti collaterali scompaiono abbastanza rapidamente, mentre altri potrebbero richiedere mesi o addirittura anni per risolversi (effetti tardivi o a lungo termine); in alcuni casi si tratta di conseguenze permanenti (se causate da danni irreversibili ad uno o più organi), oppure complicazioni che insorgono a distanza di tempo (come un secondo tumore).

      Per questa ragione la scelta e la pianificazione della terapia è sempre basata su un attento esame del rapporto rischio-beneficio.

      Fonte: https://www.cancer.org/treatment/treatments-and-side-effects/treatment-types/chemotherapy/chemotherapy-side-effects.html

  2. Quanto dura una seduta di chemioterapia? E un ciclo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Nel caso di chemioterapia somministrata per via endovenosa la durata della seduta è variabile tra pochi minuti ed alcune ore.

      Per ciclo di trattamento s’intende il periodo di trattamento più la fase di intervallo che precede il ciclo seguente; tipicamente la chemioterapia viene somministrata per un periodo compreso tra tre e sei mesi, durante i quali verranno somministrati da tre a otto cicli di trattamento. La pianificazione variabile in base a tumore, stato di salute del paziente e risposta alla terapia.

      Fonte: https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-alle-terapie/chemioterapia

  3. Dopo quanti giorni fa effetto la chemioterapia?

    1. Dr. Roberto Gindro

      La chemioterapia inizia ad aggredire le cellule tumorali fin dalla prima seduta, ma la risposta a livello di sintomi è variabile in base al singolo caso.