Affaticamento
L’affaticamento dovuto alla chemioterapia può variare da una sensazione di stanchezza moderata all’incapacità di affrontare le comuni attività nel quotidiano; molti pazienti lamentano sensazioni di
- debolezza,
- stanchezza,
- esaurimento,
- pesantezza
- o rallentamento.
Il riposo non sempre si rivela sufficiente a superare il sintomo, inoltre molti pazienti affermano di essere stanchi sia durante il ciclo di chemioterapia che nelle le settimane o mesi dopo la fine della cura.
L’affaticamento può essere causato, sostenuto e/o peggiorato
- dal tumore stesso,
- dagli effetti collaterali delle terapie,
- dallo sforzo necessario a recarsi spesso in ospedale,
- oppure dalle sensazioni di
- stress,
- ansia
- e depressione.
Se siete sottoposti a terapia radiologica contestualmente alla chemio, il disturbo potrebbe essere più grave.
L’affaticamento può anche essere causato da:
- anemia,
- dolore,
- assunzione di altri farmaci,
- alterazioni dell’appetito,
- alterazioni del sonno,
- mancanza di attività fisica,
- problemi respiratori,
- infezioni,
- pretesa di fare troppe cose nello stesso momento,
- altri problemi di salute.
Il disturbo può manifestarsi improvvisamente, tutto in una volta, oppure comparire e aumentare gradualmente. La sensazione di fatica è estremamente variabile e soggettiva, potreste sentirvi affaticati di più o di meno rispetto a un’altra persona sottoposta allo stesso tipo di terapia.
Rimedi
- Rilassatevi. Potreste avvicinarvi alla meditazione, alla preghiera, allo yoga, agli esercizi di visualizzazione guidata o altri modi per rilassarvi e diminuire lo stress.
- Mangiate e bevete correttamente. Spesso questo significa fare 5 o 6 piccoli pasti e spuntini anziché i 3 pasti principali a cui siete abituati. Tenete a portata di mano molti alimenti facili da cucinare, come ad esempio: minestre preparate, surgelati, yogurt e formaggi molli freschi. Bevete una gran quantità di liquidi nel corso della giornata: circa 8 bicchieri d’acqua o di succo di frutta.
- Pianificate dei momenti da dedicare al riposo. Potreste sentirvi meglio se vi riposate o vi concedete un breve sonnellino nel corso della giornata. Molte persone affermano che riposarsi soltanto per 10 o 15 minuti alla volta aiuta di più che stare a letto per più tempo. Se fate un pisolino, provate a dormire per meno di un’ora. I sonnellini di breve durata vi aiuteranno ad affrontare la giornata, senza impedirvi di addormentarvi alla sera.
- Praticate attività fisica. Le ricerche dimostrano che l’esercizio fisico regolare può diminuire la sensazione di affaticamento e aiutarvi a dormire meglio di notte. Provate a camminare per un quarto d’ora, a fare yoga o a fare un po’ di cyclette. Pianificate l’attività fisica per i momenti in cui avete più energia, valutando con il medico quali tipi di attività siano compatibili con il vostro stato di salute.
- Non affaticatevi troppo. Con la stanchezza potreste non avere abbastanza energia per realizzare tutto ciò che avete in mente di fare. Scegliete le attività che volete svolgere e fatevi aiutare da qualcun altro per tutto il resto. Provate a dedicarvi a passatempi sedentari, potete ad esempio leggere, lavorare a maglia o imparare una lingua straniera utilizzando un corso multimediale.
- Dormite almeno 8 ore per notte. Potrebbe essere necessario dormire di più rispetto a prima della chemioterapia. Probabilmente dormirete meglio la notte se fate attività fisica durante il giorno. Potreste anche trovare utile il rilassamento prima di dormire. Ad esempio, potreste leggere un libro, fare un puzzle, ascoltare musica o dedicarvi ad altri hobby tranquilli.
- Pianificate un orario di lavoro adatto alle vostre esigenze. L’affaticamento potrebbe diminuire la quantità di energia a vostra disposizione per lavorare. Potreste sentirvi abbastanza bene da lavorare a tempo pieno. Oppure potrebbe essere utile una riduzione dell’orario: magari potreste lavorare solo poche ore al giorno o pochi giorni alla settimana. Se il vostro lavoro ve lo permette, potreste discutere con il vostro capo la possibilità di lavorare da casa. Oppure potreste prendervi un periodo di aspettativa (interruzione del lavoro) durante i periodi di chemioterapia.
- Fatevi aiutare. Chiedete ai vostri famigliari e agli amici di aiutarvi quando vi sentite affaticati. Magari potrebbero aiutarvi con i lavori di casa, oppure portarvi alle visite mediche. Potrebbero anche aiutarvi a fare le commissioni e a cucinare, sia pasti da consumare sul momento, sia alimenti da surgelare e da consumare in un secondo momento.
- Imparate dagli altri malati di cancro. I malati di tumore possono aiutarsi condividendo i vari modi per gestire la stanchezza. Un modo per incontrare gli altri è quello di partecipare a un gruppo di mutuo aiuto, dal vivo oppure su Internet.
- Parlate apertamente con il medico. Il medico potrebbe prescrivervi dei farmaci che vi aiutino a diminuire la stanchezza, vi diano una sensazione di benessere e aumentino l’appetito. Potrebbe anche suggerirvi una terapia, nel caso in cui la stanchezza derivi da uno stato di anemia.
Dolore
Alcune forme di chemioterapia possono causare effetti collaterali fonte di dolore, che può essere percepito come
- bruciore,
- intorpidimento,
- formicolio,
- fitte alle mani e ai piedi,
- dolori alla bocca,
- mal di testa,
- dolori ai muscoli,
- mal di stomaco.
Il dolore può essere causato dal tumore stesso o dalla chemioterapia, ma a prescindere dalle cause il medico è in grado di suggerire farmaci e strategie efficaci per diminuire e/o alleviare i sintomi.
Si raccomanda di segnalare immediatamente al curante l’eventuale insorgenza di dolore, perché prima viene trattato e più rapidamente risponde alla cura.
Diagnosi
Parlate del vostro dolore con il medico e siate precisi, non tralasciando informazioni come:
- localizzazione (Si trova solo in una parte del corpo o lo sentite dappertutto?),
- tipologia (È improvviso, sordo o pulsante? Va e viene, oppure è continuo?),
- intensità (Descrivetela usando una scala da 0 a 10),
- durata (Dura per pochi minuti, per un’ora o per più tempo?),
- fattori che migliorano o peggiorano il dolore (Ad esempio, è utile la borsa del ghiaccio? Oppure il dolore peggiora se si fa un certo movimento?),
- farmaci antidolorifici eventualmente assunti (Sono efficaci? Quanto dura l’effetto? Quanti ne prendete? Con quale frequenza?).
Rimedi
Per trovare sollievo:
- Fate sapere alla famiglia e agli amici che provate dolore. Devono sapere che avete male, così potranno aiutarvi. Se siete molto stanchi o provate molto dolore possono chiamare il medico al posto vostro. Capire il vostro dolore li aiuterà anche a capire perché potreste avere comportamenti diversi dal solito.
- Attenetevi a quanto prescritto per il controllo del dolore. Assumete gli analgesici a intervalli regolari (abituatevi a controllare l’orologio!) anche quando non sentite dolore. È molto importante agire così quando provate dolore per la maggior parte della giornata.
- Non saltate le dosi di analgesico. Il dolore è più difficile da controllare e da gestire se aspettate di aver molto male prima di prendere i farmaci appropriati.
- Provate gli esercizi di respirazione, lo yoga o altre tecniche di rilassamento. Contribuiranno a ridurre la tensione muscolare, l’ansia e il dolore.
- Fissate un appuntamento con uno specialista di medicina del dolore o palliativa. Potrebbe trattarsi di un oncologo, di un anestesista, di un neurologo, di un neurochirurgo che discuteranno con voi le varie possibilità di controllo del dolore.
- Informate il medico o lo specialista se il vostro dolore cambia. Il dolore può modificarsi nel corso della terapia. Se questo avviene, potrebbe essere necessario cambiare i farmaci per combattere meglio il dolore.
Fonte principale
Le domande più frequenti
Si può assumere un multivitaminico per aiutarsi durante i cicli di chemioterapia?
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.