Metastasi e tumori, tutto quello che serve sapere

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Introduzione

La ragione principale per cui un tumore è così pericoloso è la sua capacità di diffondersi nel resto dell’organismo:

  • le cellule tumorali possono diffondersi localmente muovendosi nei tessuti sani adiacenti,
  • possono diffondersi a livello regionale, ai linfonodi, ai tessuti o agli organi circostanti,
  • ma possono anche diffondersi a tessuti e organi molto più distanti.

Quando si verifica questa diffusione si parla di formazione di un tumore metastatico e il nome del processo prende il nome di metastasi.

Quando osservato al microscopio e/o testato in altri modi, le cellule tumorali metastatiche hanno caratteristiche del tutto sovrapponibili a quelle del tumore di origine e non a quelle dell’organo raggiunto e questo è un aspetto di fondamentale importanza anche in termini di scelta della terapia.

Sempre per questa ragione il cancro metastatico prende lo stesso nome del cancro primario, ad esempio un tumore al seno che si diffonde al polmone è chiamato tumore al seno metastatico, non tumore del polmone, e viene trattato come tale.

In alcuni casi può succedere di trovarsi di fronte a una diagnosi di tumore metastatico senza riuscire a capirne l’origine, in questi casi si parla di tumori con sede primaria sconosciuta.

Se non ci fossero le metastasi, la maggior parte dei tumori sarebbe già guaribile. Fonte: AIRC

Rappresentazione grafica di cellule tumorali che attaccano un tessuto sano

iStock.com/image_jungle

Diffusione

La capacità di causare la formazione di metastasi è la caratteristica determinante che contraddistingue i tumori maligni da quelli benigni, ma oltre a questo sono numerosi gli altri fattori in gioco:

  • caratteristiche genetiche del tumore,
  • organo colpito,
  • vicinanza di flussi sanguigni e/o linfatici.

Le cellule tumorali si diffondono attraverso l’organismo in una serie di passaggi consecutivi:

  1. Il tumore primario cresce e invade il tessuto sano circostante.
  2. Alcune cellule malate riescono ad attraversare le pareti dei linfonodi o dei vasi sanguigni adiacenti.
  3. Trasportate dal flusso sanguigno o da quello linfatico riescono quindi a raggiungere posizioni anche molto distanti da quella di partenza.
  4. Raggiungono piccoli capillari lontani, ne attraversano le pareti e si diffondono nel tessuto circostante.
  5. Trovando condizioni favorevoli la cellula si moltiplica e cresce fino alla formazione di un tumore.
  6. Viene innescata la creazione di nuovi vasi sanguigni utilizzati dal tumore per alimentarsi e crescere sempre più.
Esempio di diffusione di metastasi, dal polmone al fegato

iStock.com/ttsz

In realtà nella maggior parte dei casi le cellule tumorali vanno incontro a morte in uno qualsiasi dei punti esposti (anche grazie alle difese opposte dal nostro sistema immunitario), ma sulla quantità basta purtroppo anche un’unica singola cellula a causare lo sviluppo di un tumore metastatico, in alcuni casi anche ad anni di distanza (ecco il motivo dei controlli nel tempo cui sono soggetti i malati di tumore, che proseguono talvolta fino a 10 anni o più dopo la guarigione).

Dove si diffondono le metastasi?

Un cancro può essere veicolato in pressoché qualsiasi parte del corpo, anche se diversi tipi di tumore hanno maggiori probabilità di diffondersi in specifiche aree rispetto ad altre.

Da un punto di vista generale i siti più comuni dove tendono a diffondersi i tumori sono le aree più vascolarizzate, come:

  • ossa,
  • fegato,
  • polmone.

Vediamo ora a seconda del tipo di tumore i distretti più colpiti dalle metastasi (linfonodi esclusi):

  • Vescica: ossa, fegato, polmone.
  • Seno: ossa, cervello, fegato, polmone.
  • Colon e retto: fegato, polmone, peritoneo.
  • Rene: ghiandole surrenali, ossa, cervello, fegato.
  • Melanoma: ossa, cervello, fegato, polmone, pelle, muscoli.
  • Ovaie: fegato, polmone, peritoneo.
  • Pancreas: fegato, polmone, peritoneo.
  • Prostata: ghiandole surrenali, ossa, fegato, polmone.
  • Stomaco: fegato, polmone, peritoneo.
  • Tiroide: ossa, fegato, polmone.
  • Utero: ossa, fegato, polmone, peritoneo, vagina.

Ricordiamo che un tumore metastatico eredita lo stesso nome del cancro primario, anche quando si sviluppa su una sede completamente diversa.

Sintomi

Il cancro metastatico non sempre causa sintomi, ma quando questi si verificano la loro natura e frequenza dipendono dalla dimensione e dalla posizione; tra i più comuni ricordiamo:

Cura

Una volta che il cancro si è metastatizzato può purtroppo diventare ancora più difficile da controllare; anche se alcuni tipi di tumore metastatico possono essere curati con i trattamenti che abbiamo a disposizione, nella maggior parte dei casi non è così.

L’obiettivo di questi trattamenti è quello di fermare o almeno rallentare la crescita del tumore o, nel peggiore dei casi, alleviarne i sintomi (in alcuni casi i trattamenti scelti per i tumori metastatici permettono di allungare significativamente la vita).

La scelta del tipo di cura dipende

  • dal tipo di tumore primario,
  • da dove si è diffuso,
  • dai trattamenti subiti in passato,
  • dallo stato di salute generale.

A seconda dei casi è dunque possibile ricorrere a:

La principale difficoltà legata alla cura delle metastasi è la loro resistenza a chemio/radioterapia, nonché al fatto che sono spesso disseminate su zone estese.

Prevenzione

Una diagnosi precoce è la strategia di prevenzione dei tumori metastatici più efficace, ma chiaramente si tratta di un qualcosa che spesso prescinde dalle possibilità del paziente; l’unica eccezione è la regolarità nel sottoporsi ai controlli e agli esami previsti e prescritti (compresi quelli di screening), in modo da poter evidenziare precocemente eventuali riattivazioni della malattia.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Le metastasi si possono trasmettere da un paziente all’altro? In che modo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, il tumore (metastasi comprese) non è un malattia contagiosa.