Leucociti (globuli bianchi) alti, bassi e valori normali

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Cosa sono i leucociti?

I leucociti (più spesso indicati come globuli bianchi) sono cellule del sistema immunitario che si occupano di proteggere l’organismo da malattie infettive e, più in generale, da qualsiasi forma di minaccia esterna, come

  • virus,
  • batteri,
  • funghi,
  • parassiti,
  • corpi estranei.

Sono prodotti dal midollo osseo, un tessuto spugnoso che si trova all’interno delle ossa, e poi distribuiti attraverso sangue sistema linfatico in tutto l’organismo.

Tutti i globuli bianchi sono provvisti di nucleo, a differenza delle altre cellule del sangue (globuli rossi e piastrine); rappresentano circa l’1% del volume del sangue, contro il 40-45% dei globuli rossi, ma a dispetto della notevole differenza di quantità sono entrambi indispensabili per la vita.

A seconda di morfologia e funzione possiamo suddividere i leucociti in 5 tipi diversi:

L’esame di laboratorio che ne stima le concentrazioni nel sangue fa parte dell’emocromo ed è un utile indicatore di malattia, in quanto

  • valori significativamente elevati (leucocitosi) possono indicare che il sistema immunitario sta combattendo per difendersi da un’infezione in corso,
  • mentre un valore troppo basso (leucopenia) indica un indebolimento delle difese.

È possibile aumentare il numero di globuli bianchi circolanti? Magari attraverso la dieta?

Per rispondere a questa domanda, che ricorre frequentemente soprattutto nei soggetti un po’ più sensibili ai piccoli e grandi malanni da raffreddamento, è innanzi tutto necessario operare una distinzione fondamentale.

Posto che il dubbio nasce in genere dalla volontà di potenziare le difese immunitarie, distinguiamo il caso in cui:

  • i valori siano nella norma,
  • i valori siano inferiori al minimo.

Nel primo caso è importante sottolineare che non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri che un aumento generalizzato del numero di leucociti circolanti offra una maggior protezione, quindi perseguire l’ottenimento di valori numericamente più elevati (ad esempio attraverso l’assunzione di integratori o farmaci) probabilmente non modifica l’efficacia del sistema immunitario.

Anzi, è ormai noto come un valore aumentato dei globuli bianchi sia a tutti gli effetti considerabile con un indice infiammatorio, quindi non desiderabile; alcuni medici (ad esempio l’americando Dr. Greger) ritengono inoltre che i valori normali siano sì i più comuni nella popolazione apparentemente sana, ma non per questo necessariamente i più desiderabili se prendiamo in considerazione il limite di normalità superiore.

Se inferiori al minimo è invece necessario indagare con il medico per individuarne la causa e, se necessario, risolverla in modo mirato.

Da un punto di vista più generale per migliorare il funzionamento delle proprie difese l’unica strada perseguibile è attraverso un attento stile di vita:

Ricostruzione grafica dell'aspetto di un globulo bianco

Shutterstock/Luca9257

Valori normali

I valori di riferimento possono cambiare leggermente da un laboratorio all’altro, quindi si raccomanda di interpretare i risultati sempre in base al proprio referto e con l’aiuto del medico.

A titolo di esempio riportiamo i seguenti intervalli di normalità (fonte: Medscape):

  • Totale: 3.2 – 11.6 x109/L
    • Neutrofili – 2.0–7.0×10 9/l (40–80%)
    • Linfociti – 1.0–3.0×10 9/l (20–40%)
    • Monociti – 0.2–1.0×10 9/l (2–10%)
    • Eosinofili – 0.02–0.5×10 9/l (1–6%)
    • Basofili – 0.02–0.1×10 9/l (< 1–2%)

Oltre alle tolleranze legate allo strumento, sono possibili spostamenti legati a età e sesso del paziente.

Leucociti alti

Un valore superiore al limite massimo è definito leucocitosi e indica generalmente un’attivazione del sistema immunitaria verso una minaccia esterna o interna, che può essere costituita da:

  • virus,
  • batteri,
  • funghi (miceti),
  • parassiti,
  • tumore,
  • emorragia,
  • farmaci.

In presenza di un un processo infettivo e/o infiammatorio l’organismo reagisce stimolando la produzione di nuovi globuli bianchi nel midollo osseo, che li rilascia poi attraverso il sangue per permettere loro di raggiungere il distretto interessato; più raramente l’aumento può essere dovuto a malattie del midollo osseo, che in alcuni casi diventano responsabili di un’eccessiva ed immotivata produzione di cellule.

Le diverse famiglie di globuli bianchi possiedono specifiche capacità di reazione, quindi l’analisi di quale componente risulti aumentata consente al medico formulare ipotesi sulla natura dell’obiettivo:

Ovviamente molto più spesso le cause di un aumento sono più banali degli esempi riportati, anche un semplice raffreddore può essere causa di temporanei aumenti; alla luce dei sintomi e della storia clinica il medico saprà spiegare le ragioni più probabili di eventuali valori alti dei leucociti.

Tra i fattori non patologici che possono alterare la conta ricordiamo infine:

Leucociti bassi

Una diminuzione della conta leucocitaria (leucopenia) si verifica in genere a seguito di

  • infezioni virali (che mettono a dura prova le difese dell’organismo, andando ad esaurire le scorte di globuli bianchi),
  • trattamenti medici (chemioterapia, radioterapia) in grado di ridurre la produzione a livello del midollo osseo,
  • alcuni specifici tumori (come la leucemia).

Tendenzialmente la riduzione più significativa si nota in genere a carico dei neutrofili (neutropenia).

Si sottolinea che piccoli spostamenti dai valori normali spesso non sono significativi e non devono destare preoccupazioni, ma ovviamente nessuno meglio del medico potrà valutare il referto nel contesto generale dello specifico paziente.

Alcune carenze nutrizionali possono spiegare una riduzione della produzione di cellule del sangue, per esempio di

Anche gli antibiotici possono essere causa di riduzione della quantità in circolo, ma più in generale sono numerosi i farmaci in grado di ridurre la quantità di globuli bianchi circolante:

  • antiepilettici,
  • chemioterapici,
  • clozapina (farmaco antipsicotico),
  • diuretici,
  • anti-H2 (antistaminici usati per problemi di stomaco),
  • ticlopidina (farmaco anticoagulante),
  • terbinafina (farmaco antimicotico),

Sintomi

Non esistono sintomi specifici che possano far pensare a valori alti o bassi dei leucociti, perché eventuali manifestazioni sarebbero strettamente dipendenti dalla causa che ha portato alle variazioni riscontrate, ad esempio la febbre può suggerire la presenza di un’infezione batterica (febbre molto alta) o virale.

Quando viene richiesto

L’esame fa parte dei test richiesti di routine (la valutazione è parte dell’emocromo), ma può venire prescritto in contesti specifici per valutare l’andamento di patologie come la leucemia, la polmonite, …

Viene molto spesso prescritto in presenza di sintomi tipici di infezione, come

  • febbre,
  • dolore diffuso (spesso descritto dal paziente come senso di ossa rotte),
  • mal di testa,
  • sintomi specifici localizzati.

Può essere infine utile nel caso di malattie che colpiscono i globuli bianchi, come ad esempio:

  • allergie,
  • leucemie,
  • patologie autoimmuni (in cui il sistema immunitario attacca il proprio stesso organismo),
  • condizioni che causano immuno-depressione (HIV, chemioterapia, …).

La conta dei leucociti può essere eseguita anche su altri fluidi corporei, come ad esempio le urine od il liquido cerebrospinale.

Preparazione

L’esame consiste in un normale prelievo di sangue da una vena nel braccio e non necessita di specifiche norme di preparazione (ma spesso è richiesto insieme a parametri che richiedono il digiuno da almeno 8 ore).

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Ho un po’di raffreddore e mi hanno trovato i leucociti leggermente aumentati, devo preoccuparmi?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Va ovviamente valutato con il medico il risultato, ma un aumento modesto era del tutto prevedibile, il suo sistema immunitario è impegnato nella lotta al virus che ha causato il raffreddore.

  2. Che farmaco possono prendere per abbassare i globuli bianchi nel sangue?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Un valore elevato dei leucociti nel sangue non è una malattia di per sé, ma un segno di una qualche altra condizione; andrà quindi valutato dal medico il risultato, la storia clinica, la presenza di altri sintomi/segni, …

  3. Cosa significa inversione della formula leucocitaria?

    1. Dr. Roberto Gindro

      È il nome che si dà al fenomeno di riduzione neutrofili ed aumento linfociti, due tipi diversi di globuli bianchi; è in genere legato a infezioni virali, più o meno comuni.