Medrol: a cosa serve e altre domande frequenti

Ultima modifica

Avvertenza

Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni sulle diverse referenze di Medrol sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.

In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

Cos’è e a cosa serve Medrol?

Medrol è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo metilprednisolone.

Il metilprednisolone appartiene ad una categoria di medicinali chiamati corticosteroidi (cortisonici), sostanze prodotte naturalmente dall’organismo e determinanti per molte funzioni del corpo.

Medrol in particolare è utilizzato per il trattamento di malattie:

Medrol, in virtù della sua azione antinfiammatoria, antiallergica e antidolorifica, può comunque essere prescritto a giudizio del medico per trattare patologie anche diverse da quelle elencate nel foglietto illustrativo.

È cortisone?

Sì, Medrol è un farmaco che appartiene alla categoria dei cortisonici.

Va bene per il mal di schiena?

Sì, a giudizio medico può essere utilizzato per il trattamento di dolore alla schiena.

Donna con mal di schiena

Shutterstock/AstroStar

Serve ricetta?

Sì, per l’acquisto di Medrol è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.

È mutuabile?

È mutuabile, a giudizio medico, solo la referenza da 16 mg.

Posologia e dosaggio

La dose iniziale raccomandata varia da 4 mg a 48 mg al giorno, in base alle condizioni e al tipo di malattia; una volta ottenuto il miglioramento è possibile che il medico opti per una graduale riduzione della dose fino ad arrivare alla dose minima più adatta (dose di mantenimento).

Le necessità di dosaggio sono variabili e devono essere individualizzate sulla base della malattia che viene curata e sulla base della risposta del paziente.

Le compresse devono essere deglutite intere, con un sorso d’acqua.

Quando prenderlo? Prima o dopo i pasti?

Medrol può essere assunto durante i pasti per ridurre il rischio di effetti collaterali a carico dell’apparato digerente.

Si raccomanda di evitare il consumo di succo di pompelmo durante il trattamento con Medrol, perché l’efficacia e la tossicità di questo medicinale potrebbero aumentare.

Quante volte al giorno

La frequenza di somministrazione giornaliera viene decisa dal medico in relazione al dosaggio somministrato e alla gravità della condizione da trattare.

Dopo quanto fa effetto

L’assorbimento di Medrol è molto rapido, nell’arco di circa 30-60 minuti, tempo dopo il quale il paziente inizia in genere a percepire sollievo dai sintomi acuti.

Possono ovviamente esserci differenze importanti a seconda della patologia da trattare (ad esempio il sollievo dal dolore può essere più rapido di quello dal gonfiore).

Per quanti giorni?

La durata della terapia è stabilita dal medico in base alla condizione per cui viene prescritto.

Interrompere Medrol

Soprattutto in caso di trattamenti prolungati, è importante che l’interruzione dell’assunzione di Medrol non sia improvvisa; l’assunzione può causare una riduzione del funzionamento delle ghiandole surrenali che producono i corticosteroidi naturali e l’interruzione brusca può condurre allo sviluppo di gravi effetti collaterali da sospensione (a morte, nei casi più gravi), tra cui:

In caso di sospensione, le dosi devono essere ridotte gradualmente. Il medico consiglierà il modo corretto per farlo.

Effetti collaterali

Si raccomanda di avvisare immediatamente il medico in caso di comparsa o peggioramento di una qualsiasi delle seguenti condizioni DURANTE il trattamento con Medrol:

  • infezioni. Questo medicinale può aumentare la suscettibilità alle infezioni o peggiorare infezioni in corso. Ad esempio, varicella e morbillo possono avere un decorso più serio, a volte fatale;
  • sarcoma di Kaposi, un tumore della pelle. In questo caso è necessario interrompere il  trattamento con Medrol;
  • reazioni allergiche gravi;
  • gonfiori in diverse parti del corpo, soprattutto alle gambe e alle caviglie, oppure alterazioni dei normali livelli di sali minerali nel sangue;
  • comparsa o peggioramento di disturbi mentali (es. depressione). È opportuno informare le persone che vivono con il paziente dei possibili effetti di questo medicinale;
  • problemi agli occhi, visione offuscata o altri disturbi visivi;
  • grave infiammazione del pancreas;
  • osteoporosi (ossa fragili);
  • accumulo di grasso che comprime il midollo spinale;
  • patologie epatobiliari (comunque reversibili dopo l’interruzione).

Come tutti i medicinali, anche Medrol può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le
persone li manifestino:

Neonati e bambini

Trattamenti con Medrol per lunghi periodi di tempo o a dosi elevate possono provocare nei neonati e nei bambini ritardi nella crescita, aumento della pressione all’interno del cranio e infiammazione del pancreas.

Anziani

Nei pazienti anziani un trattamento con Medrol per lunghi periodi di tempo può aumentare il rischio di sviluppare osteoporosi, ritenzione eccessiva di liquidi nell’organismo e aumento della  pressione del sangue.

Controindicazioni

Medrol è controindicato in caso di:

  • allergia al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (l’allergia ai cortisonici è rara, ma possibile)
  • infezione causata da funghi che si è diffusa ad alcuni organi o all’intero organismo.

Si raccomanda di non praticare vaccinazioni con con vaccini “vivi” o “vivi attenuati” durante il trattamento con Medrol; è invece possibile vaccinarsi con vaccinazione con vaccini morti o inattivi, anche se l’efficacia di questi vaccini può risultare diminuita.

L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.

Si raccomanda inoltre cautela in caso di:

  • presenza o storia clinica di tubercolosi;
  • situazioni di forte stress (potrebbe essere necessaria una dose più alta);
  • sindrome di Cushing, una malattia caratterizzata dalla produzione eccessiva di corticosteroidi naturali nel corpo. Medrol può aggravare la condizione;
  • tiroide che funziona meno del normale (ipotiroidismo). In questo caso, le dosi di Medrol
    devono essere ridotte;
  • diabete;
  • miastenia gravis, una malattia che causa debolezza muscolare e affaticabilità, o prossimo intervento chirurgico che richieda anestesia generale mediante farmaci che bloccano i muscoli (es. pancuronio). In questo caso è maggiore il rischio che Medrol provochi
    problemi ai muscoli;
  • convulsioni;
  • infezione agli occhi causata dal virus Herpes simplex;
  • pressione alta del sangue (ipertensione);
  • elevati livelli di grassi nel sangue (dislipidemia);
  • problemi al cuore (insufficienza cardiaca);
  • presenza o predisposizione allo sviluppo di coaguli di sangue nelle vene;
  • ulcera allo stomaco o altri problemi gravi allo stomaco o all’intestino;
  • cirrosi epatica, una malattia del fegato;
  • problemi ai reni;
  • sclerodermia (nota anche come sclerosi sistemica, una malattia autoimmune), poiché
    l’utilizzo di corticosteroidi può aumentare il rischio di una grave complicanza chiamata crisi
    renale da sclerodermia;
  • lesione al cervello causata da un trauma;
  • trattamento con medicinali antinfiammatori non steroidei (es. aspirina);
  • imminenti test allergici;
  • feocromocitoma;
  • peritonite o altre patologie gastrointestinali perché la terapia glucocorticoide può mascherare sintomi come perforazione, ostruzione o pancreatite;
  • contemporanea assunzione di medicinali che possono influenzare l’attività di Medrol (oppure la cui azione possa essere influenzata da Medrol)
    • isoniazide, troleandomicina, claritromicina ed eritromicina (antibiotici);
    • rifampicina (antibiotico contro la tubercolosi);
    • fenobarbital, fenitoina e carbamazepina (medicinali contro le convulsioni);
    • aprepitant e fosaprepitant (medicinali contro il vomito);
    • itraconazolo, ketoconazolo e amfotericina B (medicinali contro le infezioni da funghi);
    • medicinali per il trattamento dell’HIV come indinavir, ritonavir e cobicistat (medicinali contro il virus dell’HIV);
    • aminoglutetimide (medicinale contro la produzione eccessiva di corticosteroidi naturali);
    • diltiazem (medicinale usato per il trattamento di problemi cardiaci o della pressione sanguigna elevata);
    • etinilestradiolo/noretindrone (ormoni usati in associazione come contraccettivi orali);
    • ciclosporina, ciclofosfamide e tacrolimus, medicinali contro il rigetto dopo il trapianto di organi e contro malattie di tipo autoimmune;
    • anticoagulanti orali, medicinali usati per fluidificare il sangue;
    • bloccanti neuromuscolari (medicinali che provocano rilassamento dei muscoli);
    • anticolinesterasici (medicinali contro le malattie dei muscoli, come la miastenia gravis e
      l’Alzheimer);
    • antidiabetici (medicinali contro il diabete);
    • aspirina (acido acetilsalicilico);
    • diuretici (medicinali che aumentano la produzione di urina);
    • xantine e beta-2-agonisti (medicinali contro l’asma).

Medrol, Deltacortene e Bentelan

Sebbene le considerazioni in fase di prescrizione siano molteplici, può essere utile valutare le differenze di efficacia tra diversi principi attivi cortisonici (fonte tabella: Wikipedia):

Caratteristiche dei glucocorticoidi naturali e sintetici (l’attività è relativa all’idrocortisone):

Dose equivalente (mg) Attività antinfiammatoria Attività mineralcorticoide Emivita
(durata d’azione)
Idrocortisone 20 1 1 8-12
Prednisone 5 4 0.3 12-36
Metilprednisolone 4 5 0.25-0.5 12-36
Betametasone 0.6 25-40 0 36-72

Medrol e Deltacortene sono quindi abbastanza simili tra loro, sebbene Medrol risulti un poco più potente; Bentelan, a parità di dose, risulta invece più potente e con una più lunga durata d’azione.

Nella scelta del farmaco intervengono comunque anche ulteriori considerazioni, che vanno al di là della semplice potenza.

Altre fonti

Articoli Correlati
Articoli in evidenza