Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni sulle diverse referenze di Medrol sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
- Foglietto illustrativo Medrol (compresse da 2 mg, 4 mg e 16 mg)
Cos’è e a cosa serve Medrol?
Medrol è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo metilprednisolone.
Il metilprednisolone appartiene ad una categoria di medicinali chiamati corticosteroidi (cortisonici), sostanze prodotte naturalmente dall’organismo e determinanti per molte funzioni del corpo.
Medrol in particolare è utilizzato per il trattamento di malattie:
- in cui l’organismo non è in grado di produrre una quantità sufficiente di corticosteroidi naturali, a causa per esempio di problemi alle ghiandole surrenali quali
l’insufficienza surrenalica; - delle articolazioni (es. artrite reumatoide o artrite psoriasica);
- della pelle (es. pemfigo e psoriasi grave);
- allergiche (es. rinite allergica e asma bronchiale);
- degli occhi (es. uveite posteriore diffusa, neurite ottica, irite e iridociclite);
- dei polmoni (es. sarcoidosi ed enfisema);
- del sangue (es. leucemia);
- dell’intestino (es. enterite regionale e colite ulcerosa);
- del cervello (es. meningite tubercolare).
Medrol, in virtù della sua azione antinfiammatoria, antiallergica e antidolorifica, può comunque essere prescritto a giudizio del medico per trattare patologie anche diverse da quelle elencate nel foglietto illustrativo.
È cortisone?
Sì, Medrol è un farmaco che appartiene alla categoria dei cortisonici.
Va bene per il mal di schiena?
Sì, a giudizio medico può essere utilizzato per il trattamento di dolore alla schiena.

Shutterstock/AstroStar
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Medrol è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
È mutuabile, a giudizio medico, solo la referenza da 16 mg.
Posologia e dosaggio
La dose iniziale raccomandata varia da 4 mg a 48 mg al giorno, in base alle condizioni e al tipo di malattia; una volta ottenuto il miglioramento è possibile che il medico opti per una graduale riduzione della dose fino ad arrivare alla dose minima più adatta (dose di mantenimento).
Le necessità di dosaggio sono variabili e devono essere individualizzate sulla base della malattia che viene curata e sulla base della risposta del paziente.
Le compresse devono essere deglutite intere, con un sorso d’acqua.
Quando prenderlo? Prima o dopo i pasti?
Medrol può essere assunto durante i pasti per ridurre il rischio di effetti collaterali a carico dell’apparato digerente.
Si raccomanda di evitare il consumo di succo di pompelmo durante il trattamento con Medrol, perché l’efficacia e la tossicità di questo medicinale potrebbero aumentare.
Quante volte al giorno
La frequenza di somministrazione giornaliera viene decisa dal medico in relazione al dosaggio somministrato e alla gravità della condizione da trattare.
Dopo quanto fa effetto
L’assorbimento di Medrol è molto rapido, nell’arco di circa 30-60 minuti, tempo dopo il quale il paziente inizia in genere a percepire sollievo dai sintomi acuti.
Possono ovviamente esserci differenze importanti a seconda della patologia da trattare (ad esempio il sollievo dal dolore può essere più rapido di quello dal gonfiore).
Per quanti giorni?
La durata della terapia è stabilita dal medico in base alla condizione per cui viene prescritto.
Interrompere Medrol
Soprattutto in caso di trattamenti prolungati, è importante che l’interruzione dell’assunzione di Medrol non sia improvvisa; l’assunzione può causare una riduzione del funzionamento delle ghiandole surrenali che producono i corticosteroidi naturali e l’interruzione brusca può condurre allo sviluppo di gravi effetti collaterali da sospensione (a morte, nei casi più gravi), tra cui:
- anoressia,
- nausea e vomito,
- sonnolenza,
- mal di testa,
- febbre,
- dolore ai muscoli e alle articolazioni,
- desquamazione della pelle,
- diminuzione di peso,
- abbassamento della pressione sanguigna
- e disturbi mentali.
In caso di sospensione, le dosi devono essere ridotte gradualmente. Il medico consiglierà il modo corretto per farlo.
Effetti collaterali
Si raccomanda di avvisare immediatamente il medico in caso di comparsa o peggioramento di una qualsiasi delle seguenti condizioni DURANTE il trattamento con Medrol:
- infezioni. Questo medicinale può aumentare la suscettibilità alle infezioni o peggiorare infezioni in corso. Ad esempio, varicella e morbillo possono avere un decorso più serio, a volte fatale;
- sarcoma di Kaposi, un tumore della pelle. In questo caso è necessario interrompere il trattamento con Medrol;
- reazioni allergiche gravi;
- gonfiori in diverse parti del corpo, soprattutto alle gambe e alle caviglie, oppure alterazioni dei normali livelli di sali minerali nel sangue;
- comparsa o peggioramento di disturbi mentali (es. depressione). È opportuno informare le persone che vivono con il paziente dei possibili effetti di questo medicinale;
- problemi agli occhi, visione offuscata o altri disturbi visivi;
- grave infiammazione del pancreas;
- osteoporosi (ossa fragili);
- accumulo di grasso che comprime il midollo spinale;
- patologie epatobiliari (comunque reversibili dopo l’interruzione).
Come tutti i medicinali, anche Medrol può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le
persone li manifestino:
- infezioni, comprese infezioni che insorgono quando le difese immunitarie del corpo umano
sono molto basse - aumento del numero di globuli bianchi nel sangue
- infiammazione dell’addome (peritonite)
- ipersensibilità al medicinale
- grave reazione allergica, ad es. gonfiore del viso, della lingua e della gola con difficoltà a deglutire e respirare (angioedema)
- faccia rotonda o a luna piena (aspetto cushingoide)
- ridotta secrezione di ormoni da parte dell’ipofisi (una ghiandola posta alla base del cervello)
- sindrome da sospensione del trattamento (vedere paragrafo “Interrompere Medrol”)
- disturbi dovuti a interferenza dell’equilibrio tra gli ormoni prodotti dalla ghiandola ipofisi e quelli prodotti dalle ghiandole surrenali
- perdita o aumento di sostanze acide dall’organismo
- ritenzione di liquidi e sodio nell’organismo
- elevata quantità di grassi nel sangue
- diminuzione dei livelli di potassio nel sangue
- anomalia del metabolismo del glucosio (alterata tolleranza al glucosio)
- peggioramento del diabete esistente
- accumulo di tessuto adiposo in parti del corpo localizzate
- aumento dell’appetito e del peso corporeo
- disturbi mentali quali:
- disturbi nel vivere le emozioni (depressione, euforia, dipendenza affettiva e da farmaci, ideazione suicidaria), comportamento maniacale, delirio, allucinazioni, schizofrenia, disturbi del pensiero, cambiamento di personalità, confusione, ansia, sbalzi d’umore, comportamento anomalo, insonnia, irritabilità
- accumulo di grasso che comprime il midollo spinale
- aumento della pressione del liquido presente nel cranio
- convulsioni
- difficoltà a ricordare
- disturbi del pensiero che permette la consapevolezza della realtà
- capogiri
- vertigini
- mal di testa
- cataratta
- occhi sporgenti
- aumento della pressione interna dell’occhio (glaucoma)
- riduzione della vista nella parte centrale del campo visivo
- malattie della retina e della membrana coroidea
- aumento o diminuzione della pressione del sangue
- aumentata coagulazione del sangue
- singhiozzo
- formazione di coaguli di sangue nelle vene e nei polmoni
- disturbi dello stomaco e dell’intestino, come ulcere dello stomaco con possibile sanguinamento e perforazione
- distensione e dolore addominale
- diarrea, nausea
- difficoltà a digerire
- sanguinamento dello stomaco
- perforazione dell’intestino
- infiammazione dell’esofago con o senza ulcere
- infiammazione del pancreas
- lividi
- arrossamento della pelle, eruzioni cutanee
- aumento dei peli
- sudorazione eccessiva
- comparsa di piccole macchie rosse o di sottili strisce violacee sulla pelle
- prurito
- orticaria
- acne
- atrofia della pelle (assottigliamento)
- alterazione dei livelli di acqua e sali minerali. Questa condizione può causare raramente pressione sanguigna elevata e problemi al cuore (insufficienza cardiaca)
- debolezza muscolare
- dolore ai muscoli e alle articolazioni, malattie muscolari, riduzione della massa dei muscoli
- fragilità delle ossa (osteoporosi), morte e perdita di tessuto osseo
- rottura delle articolazioni (soprattutto del piede) che causa dolore e/o gonfiore
- fratture delle vertebre (da trauma o spontanee), rottura dei tendini, in particolare del tendine di Achille
- mestruazioni irregolari
- ritardata guarigione delle ferite
- stanchezza
- malessere
- alterazione degli esami di laboratorio per valutare il funzionamento del fegato
- aumento degli enzimi epatici
- aumento dei livelli di calcio nelle urine
- ridotta risposta ai test cutanei
- aumento dell’urea nel sangue
- tendenza a perdere dall’organismo più proteine di quelle introdotte con la dieta (acidosi metabolica)
- visione offuscata.
Neonati e bambini
Trattamenti con Medrol per lunghi periodi di tempo o a dosi elevate possono provocare nei neonati e nei bambini ritardi nella crescita, aumento della pressione all’interno del cranio e infiammazione del pancreas.
Anziani
Nei pazienti anziani un trattamento con Medrol per lunghi periodi di tempo può aumentare il rischio di sviluppare osteoporosi, ritenzione eccessiva di liquidi nell’organismo e aumento della pressione del sangue.
Controindicazioni
Medrol è controindicato in caso di:
- allergia al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (l’allergia ai cortisonici è rara, ma possibile)
- infezione causata da funghi che si è diffusa ad alcuni organi o all’intero organismo.
Si raccomanda di non praticare vaccinazioni con con vaccini “vivi” o “vivi attenuati” durante il trattamento con Medrol; è invece possibile vaccinarsi con vaccinazione con vaccini morti o inattivi, anche se l’efficacia di questi vaccini può risultare diminuita.
L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.
Si raccomanda inoltre cautela in caso di:
- presenza o storia clinica di tubercolosi;
- situazioni di forte stress (potrebbe essere necessaria una dose più alta);
- sindrome di Cushing, una malattia caratterizzata dalla produzione eccessiva di corticosteroidi naturali nel corpo. Medrol può aggravare la condizione;
- tiroide che funziona meno del normale (ipotiroidismo). In questo caso, le dosi di Medrol
devono essere ridotte; - diabete;
- miastenia gravis, una malattia che causa debolezza muscolare e affaticabilità, o prossimo intervento chirurgico che richieda anestesia generale mediante farmaci che bloccano i muscoli (es. pancuronio). In questo caso è maggiore il rischio che Medrol provochi
problemi ai muscoli; - convulsioni;
- infezione agli occhi causata dal virus Herpes simplex;
- pressione alta del sangue (ipertensione);
- elevati livelli di grassi nel sangue (dislipidemia);
- problemi al cuore (insufficienza cardiaca);
- presenza o predisposizione allo sviluppo di coaguli di sangue nelle vene;
- ulcera allo stomaco o altri problemi gravi allo stomaco o all’intestino;
- cirrosi epatica, una malattia del fegato;
- problemi ai reni;
- sclerodermia (nota anche come sclerosi sistemica, una malattia autoimmune), poiché
l’utilizzo di corticosteroidi può aumentare il rischio di una grave complicanza chiamata crisi
renale da sclerodermia; - lesione al cervello causata da un trauma;
- trattamento con medicinali antinfiammatori non steroidei (es. aspirina);
- imminenti test allergici;
- feocromocitoma;
- peritonite o altre patologie gastrointestinali perché la terapia glucocorticoide può mascherare sintomi come perforazione, ostruzione o pancreatite;
- contemporanea assunzione di medicinali che possono influenzare l’attività di Medrol (oppure la cui azione possa essere influenzata da Medrol)
- isoniazide, troleandomicina, claritromicina ed eritromicina (antibiotici);
- rifampicina (antibiotico contro la tubercolosi);
- fenobarbital, fenitoina e carbamazepina (medicinali contro le convulsioni);
- aprepitant e fosaprepitant (medicinali contro il vomito);
- itraconazolo, ketoconazolo e amfotericina B (medicinali contro le infezioni da funghi);
- medicinali per il trattamento dell’HIV come indinavir, ritonavir e cobicistat (medicinali contro il virus dell’HIV);
- aminoglutetimide (medicinale contro la produzione eccessiva di corticosteroidi naturali);
- diltiazem (medicinale usato per il trattamento di problemi cardiaci o della pressione sanguigna elevata);
- etinilestradiolo/noretindrone (ormoni usati in associazione come contraccettivi orali);
- ciclosporina, ciclofosfamide e tacrolimus, medicinali contro il rigetto dopo il trapianto di organi e contro malattie di tipo autoimmune;
- anticoagulanti orali, medicinali usati per fluidificare il sangue;
- bloccanti neuromuscolari (medicinali che provocano rilassamento dei muscoli);
- anticolinesterasici (medicinali contro le malattie dei muscoli, come la miastenia gravis e
l’Alzheimer); - antidiabetici (medicinali contro il diabete);
- aspirina (acido acetilsalicilico);
- diuretici (medicinali che aumentano la produzione di urina);
- xantine e beta-2-agonisti (medicinali contro l’asma).
Medrol, Deltacortene e Bentelan
Sebbene le considerazioni in fase di prescrizione siano molteplici, può essere utile valutare le differenze di efficacia tra diversi principi attivi cortisonici (fonte tabella: Wikipedia):
- Medrol (metilprednisolone)
- Deltacortene (prednisone)
- Bentelan (betametasone)
Caratteristiche dei glucocorticoidi naturali e sintetici (l’attività è relativa all’idrocortisone):
Dose equivalente (mg) | Attività antinfiammatoria | Attività mineralcorticoide | Emivita (durata d’azione) |
|
Idrocortisone | 20 | 1 | 1 | 8-12 |
Prednisone | 5 | 4 | 0.3 | 12-36 |
Metilprednisolone | 4 | 5 | 0.25-0.5 | 12-36 |
Betametasone | 0.6 | 25-40 | 0 | 36-72 |
Medrol e Deltacortene sono quindi abbastanza simili tra loro, sebbene Medrol risulti un poco più potente; Bentelan, a parità di dose, risulta invece più potente e con una più lunga durata d’azione.
Nella scelta del farmaco intervengono comunque anche ulteriori considerazioni, che vanno al di là della semplice potenza.
Altre fonti
- Methylprednisolone – Antonio Ocejo; Ricardo Correa
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.