- Avvertenza
- A cosa serve?
- Serve ricetta?
- È mutuabile?
- Dosaggio e posologia
- A stomaco pieno o vuoto? Prima dei pasti o dopo?
- Si possono bere alcolici?
- Dopo quanto fa effetto?
- Per quanto tempo si deve assumere? Si può assumere a vita?
- Come interrompere Cipralex
- Effetti collaterali
- Fa ingrassare?
- Controindicazioni
- Bambini e adolescenti
- Interazioni
Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni sulle diverse referenze di Cipralex sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

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A cosa serve?
Cipralex è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo escitalopram.
Cipralex appartiene al gruppo dei medicinali antidepressivi chiamati Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI). Questi medicinali aiutano ad aumentare i livelli di serotonina nel cervello. Le alterazioni del sistema serotoninergico del cervello sono considerate fattori importanti per lo sviluppo di depressione e dei disturbi ad essa correlati.
Cipralex è utilizzato per trattare la depressione (episodi depressivi maggiori) e l’ansia (come disturbi da attacchi di panico con o senza agorafobia, disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia generalizzato).
È importante ricordare che possono essere necessarie almeno un paio di settimane prima che di iniziare a sentirsi meglio, per questo è importante continuare con fiducia la terapia anche qualora dovesse servire tempo prima di percepire un miglioramento della condizione.
Si raccomanda di rivolgersi al medico in assenza di sollievo o in caso di peggioramento.
Sono disponibili in commercio tre diverse referenze:
- Cipralex 10 mg compresse
- Cipralex 20 mg compresse
- Cipralex gocce
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Cipralex è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
Sì, per le indicazioni previste Cipralex è concedibile attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (mutuabile).
Dosaggio e posologia
Negli adulti le dosi consigliate sono le seguenti (una goccia corrisponde a 1 mg):
- Depressione: La dose abituale raccomandata di Cipralex è di 10 mg al giorno, in dose singola. Tale dose può essere aumentata dal medico fino ad un massimo di 20 mg al giorno.
- Disturbo da attacchi di panico: La dose iniziale di Cipralex per la prima settimana di trattamento è di 5 mg al giorno per poi essere aumentata a 10 mg al giorno. Il medico può aumentare tale dose sino ad un massimo di 20 mg al giorno.
- Disturbo d’ansia sociale: La dose di Cipralex normalmente raccomandata è di 10 mg al giorno, in dose singola. Il medico può diminuire la dose a 5 mg al giorno o aumentarla fino a un massimo di 20 mg al giorno, sulla base della risposta individuale al trattamento.
- Disturbo d’ansia generalizzato: La dose di Cipralex normalmente raccomandata è di 10 mg al giorno, in dose singola. Tale dose può essere aumentata dal medico fino ad un massimo di 20 mg.
Nei pazienti anziani (sopra i 65 anni di età) la dose iniziale raccomandata di Cipralex è di 5 mg al giorno, in dose singola. Tale dose può essere aumentata dal medico fino a 10 mg al giorno.
A stomaco pieno o vuoto? Prima dei pasti o dopo?
Cipralex può essere preso a stomaco vuoto o pieno.
Si possono bere alcolici?
Non ci si aspetta che Cipralex interagisca con l’alcool. Tuttavia, come avviene con molti medicinali, l’associazione di Cipralex ed alcool non è consigliabile.
Dopo quanto fa effetto?
Possono essere necessarie un paio di settimane prima di avvertire qualche miglioramento., ma si raccomanda di continuare ad assumere Cipralex anche in caso di mancanza immediata di miglioramento della sua malattia.
Il dosaggio non deve mai essere modificato senza aver prima consultato il medico.
Per quanto tempo si deve assumere? Si può assumere a vita?
Si raccomanda di continuare la terapia con Cipralex per tutto il tempo suggerito dal medico; se il trattamento viene interrotto troppo presto possono ricomparire i sintomi.
Si raccomanda di continuare il trattamento per almeno sei mesi dopo la risoluzione dei sintomi.
In alcuni pazienti potrebbe essere necessario proseguire a lungo termine, eventualmente a vita a giudizio medico.
Come interrompere Cipralex
Si raccomanda di non sospendere l’assunzione di Cipralex fino a quando non sarà il medico a suggerirlo; al termine del trattamento è generalmente consigliato che la dose di Cipralex sia ridotta gradualmente in un paio di settimane.
Quando si interrompe l’assunzione di Cipralex, specialmente se lo si sospende improvvisamente, potrebbero comparire sintomi da sospensione (il rischio è maggiore quando l’assunzione sia stata per lunghi periodi e/o in dosi elevate e/o se la dose viene ridotta troppo velocemente). La maggior parte dei pazienti ha riscontrato che tali sintomi sono di lieve entità e
che in genere scompaiono spontaneamente nell’arco di un paio di settimane. In alcuni pazienti i sintomi da sospensione possono essere di intensità grave o possono prolungarsi nel tempo (2-3
mesi o più).
In caso di comparsa di sintomi da sospensione gravi si raccomanda di informare il medico, che valuterà se ripristinare il trattamento e continuare riducendo le dosi più gradualmente.
I sintomi da sospensione includono:
- capogiri (sentirsi instabili o senza equilibrio),
- sensazione di punture da spilli e aghi,
- sensazione di bruciore (meno frequente),
- sensazione di scossa elettrica, anche nella testa,
- disturbi del sonno (sogni vividi, incubi, difficoltà nel dormire),
- ansia,
- cefalea,
- nausea,
- sudorazione (inclusa sudorazione notturna),
- irrequietezza o agitazione,
- tremore (scuotimento),
- confusione o disorientamento,
- eccessiva emotività o irritabilità,
- diarrea (feci liquide),
- disturbi visivi,
- disturbi del battito cardiaco (palpitazioni).
Effetti collaterali
Alcuni pazienti affetti da malattia maniaco-depressiva possono entrare in una fase maniacale. Questa è caratterizzata da idee insolite che cambiano rapidamente, felicità inappropriata ed eccessiva attività fisica. Avvertire il medico in caso di comparsa di queste sensazioni.
Sintomi come irrequietezza o difficoltà a star seduti o fermi in piedi possono verificarsi durante le prime settimane di trattamento, ma è necessario informare immediatamente il medico.
I medicinali come Cipralex (i cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e della serotonina-noradrenalina (SNRI) possono causare sintomi di disfunzione sessuale. In alcuni casi, si è osservata la persistenza di questi sintomi dopo l’interruzione del trattamento (disfunzione sessuale post SSRI).
Come tutti i medicinali, anche Cipralex può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati solitamente scompaiono dopo alcune settimane di trattamento. È importante tenere presente che molti degli effetti indesiderati possono essere anche sintomi della malattia che si desidera curare e, pertanto, diminuiscono quando si inizia a sentirsi meglio.
Contattare immediatamente il medico o recarsi in ospedale in caso di:
- Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100):
- sanguinamento anomalo, incluso emorragia gastrointestinale.
- Raro (può interessare fino a 1 persona su 1000):
- Gonfiore della pelle, della lingua, delle labbra, della faringe o del viso, orticaria o difficoltà respiratoria o senso di soffocamento (grave reazione allergica).
- Febbre elevata, agitazione, confusione, tremore ed improvvise contrazioni muscolari possono essere i sintomi di una rara affezione denominata sindrome serotoninergica.
- Non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili)
- difficoltà urinarie
- convulsioni (attacchi)
- colorazione gialla della pelle e del bianco degli occhi (ittero) sono segni di compromissione della funzionalità del fegato (epatite)
- battito cardiaco rapido, irregolare, sensazione di svenimento, che possono essere sintomi di una condizione pericolosa per la vita nota come Torsione di Punta
- pensieri di autolesionismo (farsi del male) o di suicidio
- improvviso gonfiore della pelle o delle mucose (angioedema)
Oltre agli effetti indesiderati sopra menzionati, sono stati segnalati anche i seguenti:
- Molto comune (può interessare più di 1 persona su 10):
- nausea
- mal di testa
- Comune (può interessare fino a 1 persona su 10):
- naso ostruito o secrezioni nasali (sinusite)
- diminuzione o aumento dell’appetito
- ansia, irrequietezza, sogni anomali, difficoltà ad addormentarsi, sonnolenza, capogiri, sbadigli, tremori, alterazioni della pelle
- diarrea, costipazione, vomito, bocca secca
- aumento della sudorazione
- dolori muscolari e delle articolazioni (artralgia e mialgia)
- disturbi sessuali (ritardata eiaculazione, problemi di erezione, diminuzione degli impulsi sessuali e le donne possono avere difficoltà nel raggiungere l’orgasmo)
- stanchezza, febbre
- aumento di peso
- Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100):
- orticaria, eruzioni cutanee, prurito
- digrignare i denti, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
- sonno disturbato, alterazioni del gusto, svenimento (sincope)
- dilatazione delle pupille (midriasi), disturbi visivi, suoni nelle orecchie (tinnito)
- perdita di capelli
- aumento del flusso mestruale
- ciclo mestruale irregolare
- perdita di peso
- aumento della frequenza cardiaca
- gonfiore di braccia o gambe
- sanguinamento nasale
- Raro (può interessare fino a 1 persona su 1000):
- aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
- rallentamento del battito cardiaco.
- Non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili):
- diminuzione del livello di sodio nel sangue (i sintomi sono senso di malessere con debolezza muscolare o confusione)
- capogiri assumendo una posizione eretta dovuti ad un abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione ortostatica)
- alterazioni dei valori di funzionalità epatica (aumento della quantità degli enzimi epatici nel sangue)
- disturbi del movimento (movimenti muscolari involontari)
- erezioni dolorose (priapismo)
- segni di sanguinamento anormale, ad esempio della pelle e delle mucose (ecchimosi)
- aumento della produzione di un ormone chiamato ADH, che causa ritenzione idrica e diluizione del sangue, con conseguente riduzione delle quantità di sodio (inappropiata secrezione ADH)
- secrezione di latte in uomini e in donne che non allattano
- mania
- un aumentato rischio di fratture ossee è stato osservato nei pazienti che assumono questo tipo di medicinali
- alterazione del ritmo cardiaco (chiamata “prolungamento dell’intervallo QT”, valutata
attraverso un ECG che registra l’attività elettrica del cuore). - abbondante sanguinamento vaginale poco dopo il parto (emorragia postpartum).
Sono inoltre noti una serie di effetti indesiderati relativamente ai farmaci che agiscono come escitalopram (principio attivo di Cipralex):
- irrequietezza motoria (acatisia)
- perdita dell’appetito.
Pensieri di suicidio e peggioramento dei sintomi
I pazienti che soffrono di depressione e/o disturbi d’ansia possono talvolta pensare di farsi del male o di suicidarsi. Questi pensieri possono essere più frequenti all’inizio del trattamento con gli antidepressivi, poiché questi medicinali impiegano generalmente circa due settimane o più per mostrare il loro effetto.
È più probabile sviluppare questi pensieri in caso di:
- pazienti che in passato avessero già maturato l’idea di suicidarsi o di farsi del male;
- pazienti giovani adulti.
I dati da studi clinici hanno mostrato un maggior rischio di comportamento correlato al suicidio in adulti di età inferiore a 25 anni con disturbi psichiatrici trattati con un antidepressivo.
Si raccomanda di contattare il medico immediatamente in caso di comparsa di questi pensieri, oppure di recarsi in ospedale; può essere d’aiuto informare un parente o un amico stretto della situazione, invitandolo a leggere il foglietto illustrativo del farmaco.
Cipralex danneggia il cervello?
Non sono noti effetti collaterali a lungo termine e irreversibili sul cervello.
Fa ingrassare?
Tra gli effetti collaterali noti di Cipralex sono riportati sia l’aumento che la diminuzione di peso (oltre che aumento e diminuzione di appetito); l’aumento di peso è più frequente rispetto alla perdita.
Controindicazioni
Cipralex è controindicato in caso di:
- allergia al principio attivo (escitalopram) o ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale
- assunzione di altri medicinali che appartengono ad un gruppo noto come inibitori delle MAO, inclusi selegilina (utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson), moclobemide
(utilizzata nel trattamento della depressione) e linezolid (un antibiotico) - anomalia del ritmo cardiaco (congenito o meno) rilevata con un elettrocardiogramma (un esame condotto per valutare come funziona il cuore)
- assunzione di medicinali per problemi del ritmo cardiaco o che possono influenzare il
ritmo del cuore.
Si raccomanda particolare cautela e un’attenta valutazione medica in caso di:
- epilessia: il trattamento con Cipralex deve essere interrotto se
- per la prima volta si manifestano convulsioni
- o se si verifica un aumento della frequenza degli attacchi
- compromissione della funzionalità epatica o renale: può essere necessario un aggiustamento del dosaggio da parte del medico
- diabete: il trattamento con Cipralex può alterare la glicemia e per questa ragioen potrebbe essere necessario modificare la dose di insulina e/o di farmaci orali
- abbassamento dei livelli di sodio nel sangue.
- tendenza a sviluppare sanguinamenti ed ecchimosi, o se è in corso una gravidanza
- concomitante trattamento elettroconvulsivante
- cardiopatia coronarica (malattia coronarica cardiaca)
- problemi cardiaci, attuali o passati, o in caso di recente attacco di cuore
- ritmo cardiaco a riposo basso e/o carenze saline a seguito di una prolungata grave diarrea e vomito o conseguente all’utilizzo di diuretici
- episodi di ritmo cardiaco rapido o irregolare, svenimento, collasso o giramento di testa alzandosi in piedi, sintomi che possono indicare un’anomalia di funzionamento del ritmo
cardiaco - problema agli occhi, attuale o passato, ad esempio alcuni tipi di glaucoma (aumento della pressione oculare).
Bambini e adolescenti
Normalmente Cipralex non deve essere assunto da bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.
In caso di assunzione di questa classe di medicinali, i pazienti al di sotto di 18 anni di età presentano un rischio aumentato di effetti collaterali quali tentativi di suicidio, ideazione suicida e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera). Malgrado quanto sopra, il medico può decidere di prescrivere Cipralex a pazienti di età inferiore ai 18 anni, se ritiene che questa sia la soluzione migliore per loro.
Gli effetti sulla sicurezza a lungo termine di Cipralex relativi alla crescita, alla maturazione e allo sviluppo cognitivo e comportamentale non sono ancora stati dimostrati in questa fascia di età.
Contattare il medico in caso di qualsiasi dubbio o domanda.
Interazioni
Segnalare al medico l’assunzione di qualunque altro farmaco e in particolare:
- “inibitori non selettivi delle monoammino-ossidasi (IMAO)” contenenti fenelzina, iproniazide,
isocarbossazide, nialamide e tranilcipromina come principio attivo. In caso di assunzione di uno di questi medicinali è necessario attendere 14 giorni prima di iniziare il trattamento con Cipralex. Allo stesso modo dopo l’interruzione del trattamento con Cipralex devono trascorrere 7 giorni prima di assumere uno di questi medicinali. - “Inibitori selettivi delle MAO-A reversibili” contenenti moclobemide (utilizzata nel trattamento della depressione).
- “Inibitori delle MAO-B irreversibili”, contenenti selegilina (utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson). Questi aumentano il rischio di effetti indesiderati.
- Antibiotico linezolid.
- Litio (utilizzato nel trattamento del disturbo maniaco-depressivo) e triptofano.
- Imipramina e desipramina (entrambe utilizzate per curare la depressione).
- Sumatriptan e medicinali simili (utilizzati per trattare l’emicrania) e tramadolo (utilizzato per
combattere il dolore grave). Questi aumentano il rischio di effetti indesiderati. - Cimetidina, lansoprazolo ed omeprazolo (utilizzati per trattare l’ulcera gastrica), fluconazolo (usato per trattare le infezioni fungine) fluvoxamina (antidepressivo) e ticlopidina (utilizzata per ridurre il rischio di ictus). Questi possono causare un aumento dei livelli di escitalopram nel sangue.
- Iperico (hypericum perforatum, Erba di San Giovanni) un prodotto di erboristeria usato contro la depressione.
- Acido acetilsalicilico e antinfiammatori non steroidei (medicinali utilizzati per il sollievo del dolore o per ridurre la densità del sangue, anche chiamati anti-aggreganti). Questi possono aumentare la tendenza a sanguinare.
- Warfarin, dipiridamolo e fenprocumone (medicinali utilizzati per ridurre la densità del sangue, anche chiamati anti-coagulanti). Potrebbe essere necessario condurre controlli sul tempo di coagulazione all’inizio e al termine del trattamento con Cipralex per verificare se la dose di anticoagulante è comunque appropriata.
- Meflochina (utilizzato per trattare la malaria), bupropione (utilizzato per trattare la depressione) e tramadolo (utilizzato nel trattamento del dolore grave) a causa del possibile rischio di una ridotta soglia convulsivante.
- Neurolettici (medicinali utilizzati per trattare la schizofrenia, la psicosi) e antidepressivi (antidepressivi triciclici e SSRI) a causa del possibile rischio di abbassamento della soglia convulsiva,
- Flecainide, propafenone e metoprololo (utilizzati nelle patologie cardio-vascolari), clomipramina e nortriptilina (antidepressivi) e risperidone, tioridazina e aloperidolo (antipsicotici). Può rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio di Cipralex.
- Medicinali che riducono i livelli di potassio o magnesio nel sangue poiché queste condizioni aumentano il rischio di disturbi del ritmo cardiaco pericolosi per la vita
Si raccomanda di non assumere Cipralex in caso di assunzione di medicinali per problemi del ritmo cardiaco o che possono influenzare il ritmo del cuore, quali, ad esempio, antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici (come derivati delle fenotiazine, pimozide, aloperidolo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (come sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (astemizolo, idrossizina, mizolastina).
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.