- Avvertenza
- A cosa serve
- Nome commerciale e principio attivo
- Serve ricetta?
- È mutuabile
- Posologia e dose minima efficace
- Prima o dopo i pasti?
- Per quanto tempo?
- Alcool e altri alimenti
- Dopo quanto fa effetto?
- Sospendere citalopram
- Effetti collaterali
- Controindicazioni
- Che differenza c’è tra citalopram ed escitalopram?
Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su citalopram sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
A cosa serve
Citalopram è un principio attivo che appartiene a un gruppo di antidepressivi noti come inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
Citalopram viene usato per il trattamento di:
- malattie depressive (episodi depressivi maggiori)
- disturbi da attacchi di panico con o senza agorafobia (ad esempio forte paura di lasciare la propria abitazione, di entrare nei negozi o di frequentare luoghi pubblici).
È disponibile in commercio in forma di compresse e gocce:
- Citalopram 28 compresse da 20 mg
- Citalopram 14 compresse da 40 mg
- Citalopram gocce.
Effetti positivi
Gli antidepressivi come il citalopram esercitano un effetto sul tono dell’umore, aumentandolo, e contribuendo così a far sentire il paziente più sereno e sollevato; possono anche migliorare la qualità del sonno e ridurre l’ansia, riducendo così le preoccupazioni nel quotidiano.
Citalopram non modifica la personalità del paziente.
Citalopram dà energia?
Non nel senso comune del termine (e soprattutto non in soggetti sani), ma possono restituire il la necessaria forza e soprattutto la volontà d’impegnarsi nelle attività quotidiane (professionali e non) in pazienti depressi.
Nome commerciale e principio attivo
Citalopram è il nome del principio attivo, disponibile in commercio in forma di generico, ad esempio come
- Citalopram DOC
- Citalopram EG
- Citalopram Ratio
- Citalopram Sandoz
- Citalopram Zentiva
- …
oppure come farmaco branded (originale) con il nome commerciale di
- Elopram
- Seropram
- …
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di citalopram è necessaria ricetta medica ripetibile.
È mutuabile
Sì, citalopram è mutuabile.
Posologia e dose minima efficace
Citalopram dev’essere assunto una volta al giorno, al mattino o alla sera. Beva un bicchiere
d’acqua insieme al medicinale; può essere assunto con o senza cibo.
- Depressione: Il dosaggio raccomandato è 20 mg al giorno. Il dosaggio può essere aumentato dal medico fino a un massimo di 40 mg al giorno.
- Disturbo da attacchi di panico: Il dosaggio iniziale corrisponde a 10 mg al giorno per le prime settimane prima di aumentare il dosaggio a 20-30 mg una volta al giorno. Il dosaggio può essere aumentato fino a un massimo di 40 mg al giorno. Per raggiungere una piena risposta terapeutica possono essere richiesti fino a tre mesi di trattamento.
Nei pazienti anziani (età superiore ai 65 anni) trattati per depressione e disturbo da attacchi di panico il dosaggio iniziale dev’essere diminuito a metà della dose raccomandata, ad esempio 10-20 mg al giorno. I pazienti anziani non devono solitamente assumere più di 20 mg al giorno.
Prima o dopo i pasti?
Citalopram deve essere assunto una volta al giorno, al mattino o alla sera, a prescindere dai pasti. È importante essere quanto più possibile regolari mantenendo l’orario di assunzione.
Per quanto tempo?
Il trattamento deve continuare fino a 4-6 mesi dopo la scomparsa dei sintomi. Quando è il momento di interrompere la terapia il dosaggio dev’essere ridotto gradualmente nell’arco di un periodo di almeno 1-2 settimane.
Alcool e altri alimenti
L’assunzione concomitante di alcol non è raccomandata, perché può aumentare la probabilità di sviluppare sonnolenza.
Non sono note interazioni con gli alimenti.
Dopo quanto fa effetto?
In genere sono necessarie dalle 4 alle 6 settimane per arrivare all’effetto pieno, ma tipicamente si avvertono i primi benefici già dopo 1 o 2 settimane.
È importante ricordare che alcuni pazienti percepiscono un momentaneo peggioramento durante le prime settimane di trattamento, prima di iniziare a sentirsi meglio.
Sospendere citalopram
Quando s’interrompe il trattamento con citalopram, specie se questo avviene in modo improvviso, possono manifestarsi sintomi da sospensione.
Questi sintomi si manifestano comunemente all’atto dell’interruzione del trattamento.
Il rischio è maggiore quando citalopram viene usato per un lungo lungo periodo o a dosaggi elevati, oppure quando la riduzione del dosaggio viene effettuata troppo rapidamente. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono di lieve entità e scompaiono da soli entro due settimane.
n alcuni pazienti possono tuttavia presentarsi in forma grave e persistente (2-3 mesi o più).
Se quando s’interrompe la terapia si manifestano gravi sintomi da sospensione, contattare
il medico, che potrebbe suggerire di riprendere l’assunzione delle compresse e di sospendere il trattamento in modo più graduale.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche citalopram può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si raccomanda di interrompere immediatamente il trattamento e di rivolgersi al medico o in Pronto Soccorso in caso di:
- Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- disturbi del ritmo cardiaco gravi con polso accelerato, irregolare
- Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- grave prurito della pelle (con grumi in rilievo).
- Effetti indesiderati rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)
- Nausea, debolezza muscolare, confusione, stanchezza e spasmi muscolari a causa di bassi livelli di sodio nel sangue. In alcuni pazienti questo può sviluppare un effetto indesiderato grave
- epatite, ittero
- crisi convulsive, che possono diventare più frequenti in caso di precedenti episodi.
- Effetti indesiderati molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10000)
- reazione allergica improvvisa (entro pochi minuti o ore), ad esempio eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, capogiri e svenimenti (reazione anafilattica)
- eruzione cutanea (orticaria) e gonfiori. Casi che riguardano gonfiore di viso, labbra e lingua possono essere pericolosi per la vita (angioedema).
- Effetti indesiderati con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
- pensieri suicidi, comportamenti suicidi. Casi di pensieri suicidi e comportamenti suicidi sono stati segnalati durante il trattamento con citalopram o subito dopo la sospensione del trattamento. Rivolgersi al medico o al pronto soccorso
- febbre alta, brividi e contrazioni muscolari improvvise, confusione, euforia patologica e agitazione
- riduzione della conta piastrinica, che porta ad un aumentato rischio di sanguinamento e di lividi
- sanguinamenti insoliti, tra cui sanguinamenti gastrointestinali (vomito di sangue e/o feci nere dovute a sanguinamento nello stomaco e nell’intestino) e sanguinamento dall’utero
- battito cardiaco irregolare, veloce, svenimento che potrebbe essere sintomo di una condizione pericolosa per la vita nota come torsione di punta
- sviluppo di crisi convulsive per la prima volta.
Sono stati segnalati anche i seguenti effetti indesiderati:
- Effetti indesiderati molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10)
- palpitazioni, tremori, aumento della sudorazione
- letargia (bisogno di dormire), sonnolenza, debolezza e fragilità
- disturbi del sonno
- agitazione, nervosismo
- capogiri
- vista offuscata (difficoltà di lettura dei caratteri piccoli)
- secchezza della bocca che può aumentare il rischio di carie (è necessario lavarsi i denti più spesso del solito durante l’assunzione di citalopram)
- nausea, stipsi
- mal di testa
- Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- diminuzione dell’appetito, perdita di peso, aumento dell’appetito, disturbi del gusto.
- diarrea, vomito, disturbi gastrici (compresi reflusso acido, bruciore di stomaco), mal di stomaco, flatulenza, aumento della salivazione
- pressione sanguigna alta (è necessario che venga segnalata al medico)
- senso di vertigine ed eventualmente svenimenti (probabilmente solo quando ci si alza) a causa della bassa pressione sanguigna
- bassa pressione sanguigna
- febbre
- formicolio, sensazioni di formicolio o pizzicore sulla pelle
- stanchezza, difficoltà a dormire, sogni anormali
- emicrania, ronzio nelle orecchie (tinnito)
- disturbi visivi
- naso che cola, sinusite, sbadigli
- difficoltà a urinare.
- prurito, eruzione cutanea.
- dolore muscolare, dolore alle articolazioni
- problemi di eiaculazione, impotenza (disfunzione erettile)
- dolore mestruale, difficoltà a raggiungere l’orgasmo
- riduzione della libido.
- ansia, confusione, indifferenza
- difficoltà di concentrazione, disturbi all’attenzione, sogni anormali, perdita di memoria
- eccessiva secrezione di urina (poliuria).
- Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- allucinazioni. Possono essere gravi. Rivolgersi al medico o al pronto soccorso
- svenimento
- crisi convulsive
- disturbi nel movimento e movimenti involontari
- pupille dilatate
- tosse
- difficoltà a urinare, possibile ritenzione urinaria, che può essere o diventare grave e richiede quindi attenzione medica
- edema (ritenzione di liquidi)
- perdita di capelli
- orticaria, eruzione cutanea pruriginosa, eruzione cutanea, aumento della sensibilità della pelle alla luce (fotosensibilità)
- sanguinamento mestruale insolitamente abbondante
- aggressività (comportamento minaccioso, eventualmente violento), sensazione di irrealtà o di estraneità alla sua persona
- esaltazione patologica (mania)
- esaltazione (euforia)
- aumento della libido
- anoressia
- malessere
- aumento di peso
- battito cardiaco più lento.
- Effetti indesiderati rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)
- movimenti involontari
- sanguinamento
- incapacità a stare fermi e gambe senza riposo
- Effetti indesiderati molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10000)
- secrezione di latte dal seno
- Effetti indesiderati con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
- debolezza, potenza muscolare ridotta, ritmo cardiaco anormale e tremori a causa dei bassi livelli di potassio nel sangue (ipopotassiemia). In alcuni pazienti può trasformarsi in un effetto indesiderato grave che richiede quindi immediata attenzione medica
- sangue dal naso
- macchie di sangue sotto la pelle
- sanguinamento mestruale irregolare, abbondante
- erezione dolorosa, persistente (richiede immediata assistenza medica)
- attacchi di panico
- digrignamento dei denti
- È stato osservato un aumento del rischio di fratture ossee in pazienti che prendono questo tipo di medicinali.
Inoltre citalopram può causare effetti indesiderati che di solito non si notano. Si tratta di cambiamenti di alcuni risultati dei test di laboratorio, come valori epatici, che tornano normali una volta che il trattamento viene interrotto.
Fa ingrassare?
Citalopram può ridurre l’appetito nelle prime settimane di trattamento, inducendo quindi indirettamente anche una possibile perdita di peso; in seguito è possibile tuttavia recuperare quanto perso con il il ritorno dell’appetito.
Pensieri suicidi e peggioramento della depressione o disturbi d’ansia
Se il paziente fosse depresso e/o soffrisse di disturbi d’ansia potrebbe a volte sviluppare pensieri relativi al farsi del male o uccidersi; tali pensieri potrebbero aumentare all’inizio della terapia, poiché tutti gli antidepressivi attuali richiedono un certo tempo per poter agire, di solito circa due settimane ma a volte anche di più.
Il paziente potrebbe essere più incline a sviluppare pensieri di questo genere se:
- avesse avuto in passato pensieri di uccidersi o farsi del male
- fosse un giovane adulto (informazioni provenienti da studi clinici hanno mostrato un aumento del rischio di comportamento suicida in adulti di età inferiore a 25 anni affetti da patologie psichiatriche trattate con antidepressivi).
Se il paziente avesse pensieri relativi al farsi del male o uccidersi dovrebbe contattare immediatamente il medico o recarsi in ospedale.
Potrebbe essere il caso di informare un amico o un parente della situazione, chiedendo loro di leggere il foglio illustrativo del medicinale, ed eventualmente di intervenire se ritenessero che la depressione o ansia stiano peggiorando, oppure in caso di preoccupazione da eventuali cambiamenti nel comportamento.
Irrequietezza e difficoltà a stare fermi
Nel corso delle prime settimane di trattamento potrebbero manifestarsi sintomi quali irrequietezza o impossibilità a stare seduti o fermi (acatisia). In caso di comparsa di uno di questi sintomi, informare immediatamente il medico perché potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Aumento dello stato ansioso
Nel trattamento del disturbo da attacchi di panico ci vogliono in genere 2-4 settimane prima che si possa osservare un miglioramento. All’inizio del trattamento alcuni pazienti potrebbero sperimentare un aumento dello stato ansioso, che tuttavia somparirà con la continuazione della terapia. Per questa ragione è molto importante seguire esattamente le prescrizioni del medico e non interrompere il trattamento né modificare il dosaggio senza averlo prima consultato.
In alcuni casi viene aggiunta una copertura ansiolitica di fondo limitatamente alle prime settimane di terapia.
Mania (comportamenti o pensieri iperattivi)
In caso di sviluppo di una fase maniacale, caratterizzata da variazioni insolite e repentine dei pensieri, contentezza anomala ed eccessiva attività fisica, si raccomanda di rivolgersi al medico.
Controindicazioni
Citalopram è controindicato in caso di:
- allergia al principio attivo o agli eccipienti contenuti
- ritmo cardiaco anormale, congenito o acquisito, evidenziato ad esempio con un elettrocardiogramma (ECG)
- assunzione di farmaci per problemi del ritmo cardiaco o che lo possano comunque alterare.
Si raccomanda grande cautela in caso di contemporanea assunzione di inibitori della MAO (monoamino ossidasi), che a seconda dei casi possono richiedere uno stretto monitoraggio, un aggiustamento delle dosi o una definitiva sospensione (fare riferimento al foglietto illustrativo e soprattutto al medico in caso di dubbi).
Si raccomanda grande cautela e un attento parere del medico in caso di:
- comparsa di febbre, rigidità muscolare o tremore ed estrema agitazione, sintomi suggestivi della cosiddetta sindrome da serotonina. Questa sindrome, sebbene si manifesti raramente, può dare origine a condizioni potenzialmente fatali. Contattare immediatamente il medico, perché potrebbe essere necessario interrompere il trattamento
- assunzione di prodotti erboristici contenenti Erba di San Giovanni (Iperico o Hypericum perforatum)
- assunzione di medicinali serotoninergici, come sumatriptan o altri triptani, tramadolo, oxitriptano e triptofano
- pazienti sensibili ad alterazioni del ritmo cardiaco (prolungamento dell’intervallo QT) o in caso di una sospetta sindrome congenita del QT lungo o di bassi livelli di potassio o di magnesio nel sangue (ipokaliemia/ipomagnesemia)
- problemi cardiaci o recente attacco di cuore
- bassa frequenza cardiaca a riposo e/o carenza di sali a causa di una prolungata diarrea grave, vomito o per l’utilizzo di diuretici
- battito cardiaco veloce o irregolare, svenimento, collasso o capogiri stando in piedi, sintomi che possono indicare il funzionamento anomalo della frequenza cardiaca
- pazienti a rischio di cali del livello di sodio nel sangue (iponatremia), per esempio a causa di terapie concomitanti o di cirrosi. Iponatremia associata a sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH) è stata segnalata raramente durante la terapia con citalopram, prevalentemente in pazienti anziani
- diabete (potrebbe necessario un aggiustamento del dosaggio del medicinale antidiabetico)
- epilessia (in caso di attacco convulsivo il trattamento deve essere interrotto)
- disturbi del sanguinamento, per esempio emorragie ginecologiche o gastriche, oppure a causa di terapie con medicinali che influenzano la coagulazione del sangue e aumentano il rischio di sanguinamento, poiché l’uso di citalopram può aumentare il rischio di sanguinamento
- difficoltà a prendere sonno o stato di eccitazione all’inizio del trattamento (potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose)
- necessità di sottoporsi a terapia elettroconvulsiva
- psicosi con episodi depressivi, poiché i sintomi psicotici possono intensificarsi
- sviluppo, presente o passato, di disturbi di panico
- disturbi agli occhi, come alcuni tipi di glaucoma.
Fare riferimento al foglietto illustrativo per l’elenco dei medicinali in grado di interagire con citalopram.
Che differenza c’è tra citalopram ed escitalopram?
Citalopram ed escitalopram sono entrambi farmaci usati per trattare la depressione e anche chimicamente sono molto simili (tecnicamente l’escitalopram è l’enantiomero “S” del citalopram).
Le principali differenze sono:
- le dosi di citalopram sono il doppio di quelle di escitalopram, perché è necessario più citalopram per avere lo stesso effetto
- il tipo e la frequenza dei possibili effetti indesiderati sono diversi per ciascun medicinale
- escitalopram è usato per trattare uno spettro di disturbi più ampio, che comprende anche:
- disturbo d’ansia sociale
- disturbo d’ansia generalizzato
- disturbo ossessivo-compulsivo.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.