Introduzione
“Bruxismo” è il termine medico che indica la tendenza a digrignare i denti, serrando con forza la mascella; sebbene chiunque possa manifestare occasionalmente la condizione, ad esempio a causa di stress, e senza per questo causare alcuna conseguenza, soffrirne in modo persistente può favorire lo sviluppo di sintomi come
- dolori,
- disagio
- e danni permanenti ai denti.
La maggior parte dei casi di bruxismo si verifica inconsciamente durante il sonno, spesso a causa di stress o ansia, ma il disturbo può verificarsi anche da svegli (bruxismo diurno), per esempio quando si è tesi o profondamente concentrati.
In molti casi il problema può andare e venire nel tempo, ma tendenzialmente peggiora nei periodi stressanti.
Per scoprire se si soffre di bruxismo è sufficiente mettersi davanti allo specchio con i denti allineati ed appoggiati i superiori sugli inferiori; se non è possibile individuare alcuno spazio tra incisivi superiori ed inferiori è probabile che sia presente il disturbo.
Il bruxismo causato da stress continuerà fino a quando non si elimina la fonte di disagio, sia nei bambini che negli adulti; il bruxismo infantile, che è di solito riscontrabile durante l’adolescenza, tende tuttavia a risolversi spontaneamente nella maggior parte dei casi.
Cause: perché si digrignano i denti?
Non è sempre possibile individuare la causa scatenante del bruxismo, ma tra i più importanti fattori di rischio si annoverano:
- Stress e ansia: Il disturbo è spesso associato a difficoltà mentali o psicologiche, tanto che si stima che fino al 70% dei casi di bruxismo notturno sia legato a stress ed ansia. È noto che una tensione eccessiva e costante possa disturbare il sonno e uno dei meccanismi che interviene è proprio questo. In alcuni casi sono i farmaci antidepressivi a favorire la comparsa del comportamento.
- Disturbi del sonno: Alcuni disturbi del sonno, come le apnee notturne, possono favorire la comparsa del disturbo secondo meccanismi ancora da chiarire.
- Farmaci: Alcuni antidepressivi e antipsicotici possono essere causa di bruxismo come effetto collaterale, per esempio paroxetina, fluoxetina e sertralina; si tratta ovviamente di un possibile effetto collaterale, che quindi non è detto che si verifichi per forza.
- Stile di vita: Alcuni fattori inerenti lo stile di vita possono aumentare la probabilità di digrignare i denti durante la notte, per esempio:
- abuso di alcolici,
- fumo,
- uso di droghe ricreative (ecstasy, cocaina, …),
- eccessivo consumo di caffeina.
- Familiarità: Alcune ricerche suggeriscono che potrebbe esserci un certo grado di suscettibilità famigliare al disturbo.
Bambini
Il bruxismo infantile si verifica in circa il 20% dei bambini sotto i 12 anni, anche se spesso non viene diagnosticato e nemmeno notato dai genitori; in genere l’abitudine tende a sparire con la crescita.
In alcuni casi è il sintomo attraverso cui viene scoperta un’infestazione da parassiti intestinali (ossiuri), il cui prurito notturno induce al digrignamento.
Sintomi
Un persistente bruxismo può causare diversi sintomi, tra cui
- dolore al viso,
- mal di testa,
- consumo dei denti.
I sintomi della forma notturna sono generalmente più intensi immediatamente dopo il risveglio, per poi attenuarsi lentamente nelle ore successive; in caso di bruxismo diurno, al contrario, non si avverte fastidio al risveglio per poi andare incontro a peggioramento nell’arco della giornata.
Alcuni dei sintomi come il dolore al volto spesso scompaiono quando si smette di digrignare i denti ma altri, come i danni causati ai denti stessi, potrebbero essere permanenti e richiedere specifici trattamenti.
Più in generale il bruxismo può causare:
- bruciore alla lingua,
- eccessivo sviluppo dei muscoli legati alla masticazione,
- dolore e rigidità alla mascella e ai muscoli collegati,
- mal di testa,
- dolore muscolare del viso (mialgia del viso),
- mal d’orecchie,
- tensione a livello delle spalle,
- disturbi del sonno (spesso anche per il partner, che in alcuni casi può essere addirittura disturbato dal rumore),
- consumo dei denti, che ha come conseguenza
- aumento della sensibilità (a caldo, freddo e dolci),
- fratture,
- difficoltà a aprire la bocca.
È importante notare che un’usura significativa dei denti si verifica solo in gravi casi di bruxismo.
Quando rivolgersi al dentista
Si raccomanda di contattare il dentista se:
- i denti sono consumati, eccessivamente sensibili o danneggiati,
- compare dolore alla mascella, al volto o all’orecchio,
- il partner si lamenta di percepire un suono di sfregamento durante la notte.
Si raccomanda di contattare il medico curante nel caso il bruxismo fosse causato da livelli elevati di stress o ansia, in modo da poter trattare direttamente la causa del disturbo.
Rimedi e cura
Purtroppo ad oggi non esistono trattamenti mirati e specifici per risolvere il problema in tutti i casi, ma in base alle cause scatenanti è possibile trovare rimedio ai sintomi e ridurre il rischio di complicazioni.
Nonostante numerosi casi clinici, le evidenze disponibili relativamente ai diversi approcci di terapia sono ancora limitate.
Bite
Se si digrignano i denti mentre si dorme potrebbe essere necessario indossare una protezione (bite) durante la notte, in modo da assorbire parte della pressione esercitata dalla mascella e interporre una barriera fisica tra le due arcate dei denti; il bite permette anche di proteggere i denti da ulteriori danni causati dal bruxismo, nonché evitare il fastidioso rumore notturno.
I bite usati a questo scopo assomigliano a quelli utilizzati a scopo sportivo (per esempio nella boxe), sono di materiale plastico e disponibili sia in farmacia che fatti su misura dal dentista.
Si tratta di dispositivi altamente efficaci per controllare il disturbo, ma purtroppo non sono in grado di curarlo.
Curare la causa sottostante
Percorsi di trattamento psicologico, come la terapia cognitivo comportamentale, possono essere utilizzati per trattare eventuali problemi psicologici sottostanti, come lo stress e l’ansia che possono essere la causa del disturbo. Questo approccio mira ad aiutare il paziente cambiando il modo di pensare e di agire nei confronti delle difficoltà.
Quando la causa è lo stress è essenziale ritagliarsi del tempo per rilassarsi e fare il possibile per migliorare la qualità del sonno, magari attraverso la pratica di:
- yoga,
- respirazione profonda,
- massaggio,
ma anche attraverso
- la lettura,
- la musica,
- …
Farmaci
Raramente i medicinali rientrano nelle strategie terapeutiche del bruxismo; possono essere talvolta prescritti antiinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene con lo scopo di alleviare qualsiasi dolore o infiammazione causato dalla tensione.
In certe condizioni potrebbero essere utili i miorilassanti assunti la sera prima di coricarsi, che possono aiutare a rilassare la muscolatura del viso.
Prevenzione
- Sottoporsi a regolari controlli dal dentista.
- Essere consapevoli dei danni causati da stress e ansia e trovare tecniche di rilassamento che affrontarsi efficacemente.
- Ridurre il consumo di alcool, che può peggiorare il disturbo.
- Rinunciare al fumo.
- Evitare l’uso droghe ricreative, come l’ecstasy e la cocaina.
- Evitare la masticazione di penne, matite e altri oggetti non alimentari.
- Essere consapevoli di quando si digrignano i denti (da sveglio) e cercare interrompere il comportamento rilassando i muscoli della mascella.
Fonti e bibliografia
- NHS, licensed under the OGL
- Bruxism: A Literature Review
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Cos’è il bruxismo?
Il bruxismo è una condizione caratterizzata da un persistente digrignamento dei denti, in conseguenza della contrazione della muscolatura masticatoria, che si verifica soprattutto durante il sonno.
Perché si digrignano i denti?
La causa non è nota, anche se si ritiene che nella maggior parte dei pazienti possa essere il risultato di uno stato di ansia, tensione e stress; talvolta si rileva una predisposizione familiare. Ci sono poi alcuni fattori in grado di innescare/peggiorare il fenomeno (disturbi del sonno, farmaci, consumo di alcool e altre droghe, …).
Nei bambini può talvolta essere sintomo di infestazione da parassiti intestinali (tipicamente ossiuri).
Il bruxismo causa altri sintomi?
Nei casi in cui la forza applicata sia importante e persistente possono comparire mal di testa, dolore al viso, all’orecchio e all’articolazione della mascella, disturbo del sonno (anche eventualmente del partner, a causa del rumore provocato), usura dei denti.
Come curare il bruxismo?
Secondo l’NHS inglese (https://www.nhs.uk/conditions/teeth-grinding/) l’uso di un bite (una sorta di paradenti) è in grado di ridurre gli effetti del digrignamento e prevenire l’usura dei denti. Una corretta igiene del sonno ed esercizi di rilassamento muscolare possono contribuire a ridurre il fenomeno, così come un percorso di terapia cognitivo comportamentale nei soggetti ansiosi e/o incapaci di sopportare gli stress quotidiani.
Quando il disturbo è causato da parassiti intestinali nei bambini trattando questi passa anche il digrignamento?
Di norma sì.