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Introduzione

La congestione nasale (naso chiuso) è uno dei problemi più diffusi e fastidiosi dell’apparato respiratorio. Per alcune persone può rappresentare un semplice fastidio, mentre per altre può essere causa di forte disagio, soprattutto quando associata a:

Le membrane nasali sono raggiunte da una gran quantità di arterie, vene e capillari, tutti in grado di dilatarsi e di contrarsi. In condizioni normali i vasi sanguigni sono parzialmente contratti o semiaperti, ma sono numerosi e vari gli stimoli in grado di modularne il grado di apertura:

  • in seguito ad esercizio fisico intenso, aumentano i livelli di adrenalina nel sangue, un ormone in grado di stimolare tra l’altro una contrazione delle mucose nasali, permettendo alle vie respiratorie di aprirsi migliorando così la respirazione e l’afflusso di ossigeno;
  • in seguito all’esposizione al freddo, come meccanismo di difesa verso la secchezza cutanea indotta dalla temperatura, i vasi vanno incontro a vasodilatazione e produzione di muco,
  • In caso di attacco allergico, raffreddore, … i vasi sanguigni si dilatano e le membrane si congestionano: si inizia quindi ad avere il naso chiuso.

A livello medico la più importante distinzione che si pone quando si cerca la causa del naso congestionato è fra

  • rinite allergica,
  • rinite non allergica.

Nel caso di condizioni come polipi nasali o setto deviato il risultato è lo stesso, una respirazione resa più difficile, ma in questi casi si tratta di ostruzioni al flusso d’aria dovute a cause differenti rispetto alla congestione nasale e non verranno trattate in questo articolo.

A seconda della causa può cambiare la cura, ma da un punto di vista generale i rimedi più comuni ed efficaci per liberare il naso chiuso sono:

  1. Utilizzo di un umidificare per l’ambiente domestico o lavorativo.
  2. Dormire con un cuscino in più per sollevare la testa e cercare di non addormentarsi di lato.
  3. Fare una doccia calda (umidità e calore libereranno il naso).
  4. Bere abbondantemente per mantenersi idratati (le bevande calde libereranno il naso, ancora di più se balsamiche).
  5. Impacchi con un panno caldo-umido sul naso.
  6. Suffumigi con bicarbonato o essenze balsamiche.
  7. Lavaggi nasali con acqua fisiologica o ipertonica.
  8. Soffiare il naso delicatamente, eccedere con la pressione può peggiorare la situazione.
  9. Evitare sbalzi termici.
  10. Farmaci:
    • spray nasali decongestionati (massimo per 5-7 giorni),
    • spray nasali antistaminici,
    • spray nasali cortisonici,
    • antistaminici e decongestionanti ad uso orale.

La congestione nasale può arrivare ad interferire con l’udito, la parola e anche il sonno, causando per esempio il fenomeno del russamento.

Bambina che si soffia il naso

iStock.com/AnneMS

Rinite allergica

Febbre da fieno”, “allergia alle graminacee” e “raffreddore estivo” sono i diversi nomi della rinite allergica. L’allergia è una risposta infiammatoria anomala a sostanze che, nel caso del naso chiuso, di solito sono i pollini, la muffa, la forfora degli animali o alcuni elementi della polvere domestica.

  • I pollini possono causare problemi in primavera, in estate e in autunno, mentre le allergie alla polvere di solito sono più evidenti d’inverno.
  • Le muffe possono provocare sintomi per tutto l’anno.

Nel paziente allergico, il rilascio dell’istamina e di sostanze simili fa chiudere il naso e fa produrre una quantità eccessiva di muco nasale acquoso.

Chi soffre di allergie corre un rischio maggiore di sviluppare sinusite.

Le iniezioni antiallergiche (il cosiddetto vaccino) sono una terapia specifica ed efficace. I prick test e, in alcuni casi, anche gli esami del sangue sono effettuati per predisporre fiale di agenti allergici personalizzate per ogni paziente. Il medico decide la miglior concentrazione per la prima iniezione. Una volta iniettate, queste terapie formano anticorpi nel sangue del paziente, che bloccano la reazione allergica. Le iniezioni di norma vengono somministrate per un periodo dai tre ai cinque anni.

Rinite non allergica

Infezione

In media gli adulti contraggono il raffreddore due o tre volte all’anno.

Quest’infezione virale si verifica con maggior frequenza durante l’infanzia, perché le difese immunitarie dei bambini sono più deboli di quelle degli adulti. Il raffreddore può essere causato da diversi virus, alcuni dei quali si trasmettono per via aerea, mentre altri per contatto tra le mani e il naso.

Una volta che il virus penetra nel naso, induce l’organismo al rilascio di istamina, una sostanza chimica che fa aumentare il flusso sanguigno diretto al naso e ne fa gonfiare i tessuti. Le membrane nasali quindi si infiammano e si congestionano, producendo una quantità eccessiva di muco che ostruisce le vie aeree nasali e impedisce un’agevole respirazione.

I sintomi del raffreddore possono essere alleviati dagli antistaminici e dai decongestionanti, però non esistono farmaci per curarli: l’unica strada percorribile è quindi attendere che l’infezione si risolva spontaneamente.

Durante le infezioni virali il naso è poco resistente ai batteri: questo è il motivo per cui le infezioni del naso e le sinusiti di solito si presentano subito dopo il raffreddore. Se il muco nasale, da trasparente, diventa giallastro o verdastro, normalmente significa che potrebbe essere in corso un’infezione batterica e quindi diventa opportuno consultare un medico.

  • Le sinusiti acute fanno chiudere il naso e ispessire il muco. Ci può essere dolore alle guance e nell’arcata dentale superiore, tra gli occhi e dietro gli occhi, oppure a livello della fronte, a seconda dei seni coinvolti.
  • Le sinusiti croniche possono causare dolore o meno, ma di solito provocano sempre l’ostruzione nasale e un grave gocciolamento nasale o retronasale. Alcuni pazienti, a causa della sinusite, possono sviluppare polipi (cioè delle escrescenze) all’interno del naso, e l’infezione può diffondersi nelle vie aeree inferiori, trasformandosi in

Le sinusiti acute di norma reagiscono bene alla terapia antibiotica, mentre per la sinusite cronica può essere necessario l’intervento chirurgico.

Anomalie strutturali

Tra le anomalie anatomiche più frequenti ricordiamo le deformazioni del naso e del setto nasale, cioè della parete sottile e piatta, fatta di cartilagine e di tessuto osseo, che divide il naso in due narici.

Fino al 7% dei neonati riporta traumi nasali significativi durante il parto. I traumi al naso sono frequenti sia tra i bambini sia tra gli adulti. Se dopo il trauma le vie respiratorie sono ostruite, può essere necessaria la correzione chirurgica.

Una delle cause più frequenti dell’ostruzione nasale nei bambini sono le adenoidi ingrossate. Le adenoidi sono tessuti simili alle tonsille che si trovano nel retro del naso, dietro al palato. I bambini che hanno questo problema con ogni probabilità respirano rumorosamente durante la notte, oppure russano. I bambini che respirano abitualmente con la bocca possono presentare un allungamento del viso e deformità ai denti. In questi casi può essere consigliabile rimuovere chirurgicamente le adenoidi e/o le tonsille.

Tra le altre cause strutturali ricordiamo i tumori del naso e i corpi estranei. Spesso i bambini inseriscono piccoli oggetti nel naso. Se da una narice fuoriesce muco maleodorante, è opportuno consultare il medico.

Farmaci

La congestione nasale può insorgere anche come effetto collaterale di alcuni farmaci, per esempio:

Un caso particolare riguarda i decongestionanti nasali in spray (come Rinazina®, Otrivin®, Vicks Synex®, …), che in caso di utilizzo prolungato (più di 5-7 giorni) possono dare come effetto collaterale paradosso proprio la condizione di naso chiuso. Da un punto di vista del meccanismo fisiopatologico avviene la stessa cosa nei forti utilizzatori di cocaina.

Fluttuazioni ormonali

Si pensa che gli ormoni giochino un ruolo fondamentale nella regolazione dell’allargamento dei vasi sanguigni nasali, tanto che una rinite non allergica può essere causata anche da:

Rinite vasomotoria

In alcuni soggetti il naso chiuso sembra essere una reazione (non allergica) verso fattori ambientali e non, come ad esempio:

  • fumo,
  • profumo,
  • vapori di vernici,
  • cambiamenti nel tempo, come ad esempio un calo della temperatura,
  • alcol,
  • cibo piccante,
  • stress.

Il termine medico che descrive questa condizione è rinite vasomotoria:

  • la parola rinite significa infiammazione del naso e delle membrane nasali;
  • l’aggettivo “vasomotoria”, invece, è relativo ai nervi che controllano i vasi sanguigni.

Nei primi stadi di questi disturbi l’ostruzione nasale è temporanea e reversibile. Di norma, però, migliora quando si riesce a correggere la causa primaria; tuttavia, se il disturbo persiste, i vasi sanguigni perdono la capacità di contrarsi, più o meno come accade per le vene varicose.

Rinorrea da freddo

Un’aumentata produzione di muco è particolarmente comune durante i mesi invernali a causa della bassa temperatura esterna, a causa dalla reazione delle mucose al freddo; uno degli scopi del muco nasale è infatti quello di riscaldare l’aria inspirata prima che raggiunga i polmoni, con il freddo è necessario aumentare la produzione per contrastare la normale tendenza alla secchezza cutanea.

Quando chiamare il medico

Si consiglia di contattare il curante in caso di sintomi severi e/o che persistono da più di 10-15 giorni.

Rimedi e cura

I rimedi per il naso chiuso dipendono in gran parte dalla causa sottostante: per esempio, se la rinite è causata da una infezione virale (raffreddore), il trattamento può non essere necessario, perché l’infezione responsabile tende a risolversi spontaneamente dopo circa 7-10 giorni.

Si raccomanda di soffiare il naso delicatamente, eccedere con la pressione può peggiorare la situazione.

Nei neonati è invece particolarmente utile il ricorso agli aspiratori nasali, in grado di rimuovere il muco in eccesso dalle cavità nasali (in genere dopo aver effettuato il lavaggio delle cavità nasali con acqua fisiologica).

Vari tipi di spray nasale sono a disposizione per contribuire ad alleviare i sintomi della rinite non allergica, per esempio:

  • spray con acqua fisiologica per effettuare lavaggi,
  • spray con acqua ipertonica per decongestionare,
  • spray nasale antistaminico, che aiuta ad alleviare la congestione e il naso che cola, riducendo l’infiammazione
  • spray cortisonici, che come gli antistaminici agiscono riducendo l’infiammazione
  • spray nasali decongestionanti, che riducono la quantità di muco prodotto; molto efficaci, ma da limitare a 5-6 giorni di terapia.

Molti di questi spray possono essere acquistati in farmacia senza obbligo di ricetta, ma è importante controllare il foglietto illustrativo perché possono avere importanti controindicazioni; in caso di dubbi consultare il medico o il farmacista.

Gli antistaminici ad uso orale (compresse e sciroppi) possono essere utili per alleviare gli starnuti e il naso che cola dovuti alle allergie, ma sono in alcuni casi prescritti per dare sollievo anche ad altre forme di naso chiuso; ricordiamo per esempio Clarityn®, Polaramin®, Zirtec®, Clever® e Kestine®, molti dei quali in vendita in farmacia senza ricetta, e anche in diverse forme generiche.

Sono anche in commercio prodotti combinati, a base di antistaminici e decongestionanti (Reactine®).

Ricordiamo infine l’esistenza di cerottini in grado di indurre e mantenere una dilatazione fisica delle narici, utile ad aumentare il flusso d’aria.

Rinite da decongestionanti

Alcuni casi di rinite non allergica sono causati da un uso eccessivo di spray decongestionanti nasali. In queste situazioni il trattamento migliore è smettere di usare questi spray, scelta che può rivelarsi molto difficile, specialmente se l’uso è stato particolarmente prolungato (mesi o anni).

Per far fronte a queste difficoltà può essere utile partire interrompendo l’uso da una sola narice; riuscendo a resistere alla tentazione di ricorrere alla spray in genere la narice tenderà a liberarsi dopo qualche giorno e si potrà così passare all’altra.

Può essere utile aiutarsi con un uso frequente di lavaggi di acqua fisiologica (vedi sotto) ed eventualmente valutare l’assunzione di antistaminici alla sera, che riducono la congestione nasale e causano un’utile sonnolenza.

Alcuni specialisti ricorrono a una progressiva sostituzione dello spray da un decongestionante (che è dannoso nel lungo termine) ad uno spray cortisonico (che generalmente può essere utilizzato per periodi più lunghi).

Altri rimedi

  • In molti casi può essere di sollievo lavare le cavità nasali con acqua fisiologica, la stessa che si usa per pulire il nasino dei neonati. Risciacquare le narici aiuta a lavare via ogni eccesso di muco e gli eventuali irritanti all’interno del naso, riducendo così l’infiammazione e alleviando i sintomi. È possibile ripeterla più volte al giorno. L’eventuale passaggio in gola non è pericolosa, ma può essere utile cercare di sputarla.
  • Umidificare l’aria dell’ambiente in cui si vive/lavora può essere di grande aiuto, soprattutto nei mesi invernali quando il riscaldamento tende a seccare eccessivamente l’aria. Fare una doccia calda è l’esempio classico che dimostra l’utilità di questo rimedio, in quanto è esperienza comune che il naso tende a liberarsi; lo stesso effetto può essere riprodotto attraverso il ricorso a suffumigi (con bicarbonato o essenze balsamiche) o con l’assunzione di bevande calde, che sono utili anche a mantenere una corretta idratazione.
  • Quando il paziente dorme sdraiato su un lato, il lato più basso si congestiona, interferendo con il sonno. Proprio per questo può essere utile dormire con la testiera del letto sollevata di cinque, dieci centimetri. L’intervento chirurgico è un’altra possibilità che può essere necessaria per alleviare i sintomi in maniera profonda e definitiva.

Gravidanza

Le gestanti dovrebbero chiedere consiglio all’ostetrica o al ginecologo prima di assumere qualsiasi medicina o ricorrere a qualsiasi rimedio.

Controindicazioni

  • I pazienti che lamentano sonnolenza dopo l’assunzione di antistaminici non dovrebbero guidare o usare macchinari pericolosi.
  • I decongestionanti fanno aumentare il battito cardiaco e alzano la pressione, quindi devono essere evitati da chi soffre di ipertensione, aritmie cardiache, glaucoma o difficoltà a urinare; vanno sempre limitati a pochi giorni di terapia. Devono essere evitati anche in caso di problemi di prostata o di tiroide.
  • I farmaci della famiglia del cortisone (corticosteroidi) sono decongestionanti potenti, somministrati in genere sotto forma di spray nasali per minimizzare i gravi rischi di effetti collaterali connessi alle altre forme di somministrazione. Chi usa gli spray nasali a base di corticosteroidi dovrebbe seguire le istruzioni e consultare immediatamente un medico se inizia a sanguinare dal naso, ad avere croste nel naso, se il naso gli fa male o se presenta alterazioni della visione.

Fonti e bibliografia

NHS, licensed under the OGL

Domande e risposte
Come liberare il naso chiuso?
Il rimedio più efficace consiste nell'applicazione di spray decongestionanti, il cui utilizzo va tuttavia limitato a non più di 5-6 giorni (dopo i quali possono, paradossalmente, PEGGIORARE i sintomi e innescare lo sviluppo di tolleranza e dipendenza al farmaco).

Tra i rimedi casalinghi più efficaci ricordiamo:
  • suffumigi con vapori (eventualmente con l'aggiunta di essenze balsamiche)
  • lavaggi nasali con acqua fisiologica/ipertonica
  • applicazione di impacchi caldi sul naso
  • bere molto per favorire l'idratazione delle mucose.
L'utilizzo di un umidificatore può aiutare a decongestionare il naso (lo stesso effetto si ottiene respirando in una doccia calda).

Nei casi di naso chiuso per cause allergiche gli spray cortisonici sono il rimedio di prima scelta, essendo adatti anche ad un utilizzo prolungato, eventualmente associati all'assunzione di antistaminici nei pazienti in cui si renda necessario per un miglior controllo dei sintomi.
Il naso chiuso può essere un sintomo legato a COVID-19?
Secondo una meta-analisi pubblicata sul Journal of Medical Virology NON è un sintomo caratteristico nei pazienti positivi.
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Domande e risposte
  1. È da qualche settimana che non respiro, ma quando soffio il naso non esce letteralmente niente. Continuo ad usare il vix nasale per due volte al giorno che riesce a farmi respirare. Cosa posso fare?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Potrebbe essere congestione da rebound dovuta al farmaco, che va tassativamente interrotto subito (si usa al massimo 7-10 giorni di seguito); proceda quindi a una visita medica.

  2. Salve dottore, è da un paio di mesi che mi sento una delle narici tappate, soprattutto la mattina appena sveglio, non ho nessuna influenza, la notte durante la notte mi capita di russare secondo lei cosa può essere? Grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Salve, ipertrofia dei turbinati, setto nasale deviato…ci sono varie cause, dovrebbe fare una visita otorinolaringoiatrica.

  3. Credo di essermi preso un bel raffreddore causato dall’aria condizionata sull’aereo e il medico per liberarmi il naso mi ha prescritto Aerius; leggo ora dal bugiardino che serve solo per le allergie, devo contattare il medico per un possibile fraintendimento?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il ricorso agli antistaminici è piuttosto comune in questi casi, con lo scopo di ridurre la congestione nasale.

  4. Che differenza c’è tra acqua fisiologica e ipertonica?

    1. Dr. Roberto Gindro

      L’ipertonica contiene una quantità superiore di sale, che la rende più concentrata della fisiologica (che è pari ai liquidi dell’organismo); questo le conferisce un’azione leggermente decongestionante, a differenza della prima che ha più che altro un’azione di pulizia.

    2. Possono essere usate anche dagli adulti?

    3. Dr. Roberto Gindro

      Certamente!