- Avvertenza
- Cos’è l’omeprazolo?
- A cosa serve?
- Serve ricetta?
- È mutuabile?
- Posologia e dosaggio
- Quando prenderlo? Prima di dormire? Prima o dopo i pasti?
- In quanto tempo agisce?
- Per quanto tempo si può prendere?
- Effetti collaterali
- Controindicazioni
- Si può prendere in gravidanza?
- Omeprazolo o pantoprazolo? Che differenza c’è?
- Fonti e bibliografia
Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Omeprazolo sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
- Foglietto illustrativo Omeprazen (specialità a base di Omeprazolo)
Cos’è l’omeprazolo?
L’omeprazolo è un principio attivo che riduce la quantità di acido prodotta dallo stomaco. È ampiamente usato per trattare disturbi quali indigestione, bruciore di stomaco e reflusso acido. Viene anche utilizzato per prevenire e curare le ulcere gastriche.
Fa parte della classe dei farmaci inibitori della pompa protonica (PPI). Le pompe protoniche sono enzimi che trovano posto nel rivestimento dello stomaco, dove contribuiscono alla produzione di acido per digerire il cibo. L’omeprazolo ostacola il normale funzionamento di queste pompe, riducendo così la quantità di acido prodotta dallo stomaco.
Essendo scaduto il brevetto è possibile trovare in commercio numerosi equivalenti, alcuni branded (come Omeprazen e Antra, ad esempio) e altri generici.
A cosa serve?
Omeprazolo può essere usato per:
- Adulti:
- Malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD). Questa malattia si verifica quando l’acido risale dallo stomaco all’esofago, il tubo che collega la gola allo stomaco, causando dolore, infiammazione e bruciore di stomaco.
- Ulcere nella parte superiore dell’intestino (ulcera duodenale) o dello stomaco (ulcera gastrica).
- Ulcere infettate da un batterio chiamato ‘Helicobacter pylori’, in associazione a una terapia antibiotica per l’eradicazione dell’infezione.
- Prevenzione e trattamento di ulcere causate da antinfiammatori FANS (Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei)
- Eccessiva presenza di acido nello stomaco causata dalla sindrome di Zollinger-Ellison.
- Bambini (le indicazioni possono variare in base a età e peso):
- Malattia da reflusso gastro-esofageo
- Ulcere infettate da Helicobacter pylori
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Omeprazolo è necessaria la presentazione di ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
Omeprazolo è mutuabile solo in specifiche condizioni, a giudizio medico, descritte nella nota 48.
Posologia e dosaggio
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal medico; quelle riportate di seguito sono le posologie indicative per ciascun disturbo, ma che possono essere personalizzate dal curante sulla base delle esigenze del singolo paziente.
- indigestione e dispepsia: da 10 mg a 20 mg al giorno
- bruciore di stomaco e reflusso acido: da 20 mg a 40 mg al giorno
- ulcere gastriche: 20 mg a 40 mg al giorno
- sindrome di Zollinger-Ellison: da 20 mg a 120 mg al giorno.
In commercio è possibile trovare formulazioni di omeprazolo la cui compressa contiene 10 o 20 mg di principio attivo.
Quando prenderlo? Prima di dormire? Prima o dopo i pasti?
- Si raccomanda di prendere le capsule al mattino (nel caso di prescrizione che prevede due capsule al giorno si consiglia di far trascorrere 12 ore tra le somministrazioni).
- Le capsule possono essere assunte con il cibo oppure a stomaco vuoto.
- Le capsule vanno ingerite intere con mezzo bicchiere di acqua. Le capsule non devono essere masticate o frantumate, poiché contengono granuli rivestiti in modo tale da impedire che il medicinale venga decomposto dall’acido presente nello stomaco. È importante non danneggiare i granuli.
In quanto tempo agisce?
Omeprazolo viene in genere assorbito entro 30-60 minuti e il sollievo dall’episodio occasionale dal bruciore di stomaco/indigestione è quindi piuttosto rapido; nei casi di condizioni specifiche (ad esempio reflusso gastroesofageo) possono essere necessari 2-3 giorni per i primi benefici, ma fino a 4 settimane per un completo sollievo dai sintomi.
Per quanto tempo si può prendere?
Il medico prescriverà una terapia il più ridotta possibile, ma sufficiente alla risoluzione dei sintomi; terapie prolungate aumentano il rischio di effetti collaterali (vedi paragrafo successivo).
Nei Paesi dove l’omeprazolo è di libera vendita si consiglia in genere di non superare i 14 giorni senza previo parere medico.
Effetti collaterali
Parlando di effetti collaterali in relazione a omeprazolo, come per tutti gli inibitori di pompa, è importante distinguere due categorie di possibili disturbi, in relazione alla durata della terapia.
L’assunzione per lunghi periodi (più di 3 mesi) provoca ad esempio una riduzione dei livelli circolanti di magnesio nel sangue, che può manifestarsi con:
- stanchezza,
- confusione,
- stordimento,
- contrazioni muscolari,
- tremore
- e battito cardiaco irregolare (aritmie).
L’assunzione di omeprazolo per più di un anno può aumentare le probabilità di:
- fratture ossee (a causa del ridotto assorbimento di minerali)
- infezioni intestinali (a causa della ridotta acidità gastrica, prima linea di difesa da batteri patogeni)
- carenza di vitamina B12 (per ridotto assorbimento) i cui sintomi includono:
- sensazione di stanchezza,
- lingua dolorante e arrossata,
- ulcere in bocca
- e formicoli.
Esistono infine alcune ipotesi che correlano una cronica assunzione di inibitori di pompa con l’aumento del rischio di sviluppo di tumore dello stomaco, benché il rischio assoluto rimanga comunque ridotto.
Altri effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche omeprazolo può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. In caso di comparsa dei seguenti effetti collaterali si raccomanda di rivolgersi immediatamente a un medico (si tratta comunque di reazioni rare):
- Improvviso ansimare, gonfiore delle labbra, della lingua e della gola o del corpo, eruzione cutanea, svenimento o difficoltà nel deglutire (reazione allergica grave).
- Arrossamento della pelle con comparsa di bolle o desquamazione. Può apparire anche una grave formazione di vesciche con sanguinamento delle labbra, degli occhi, della bocca, del naso e dei genitali. Potrebbe trattarsi della “sindrome di Stevens-Johnson” o “necrolisi epidermica tossica”.
- Eruzione cutanea diffusa, temperatura corporea elevata e linfonodi ingrossati (sindrome DRESS o sindrome da ipersensibilità al farmaco).
- Eruzione cutanea rossa e squamosa diffusa con protuberanze sotto la pelle e vesciche accompagnate da febbre. I sintomi di solito compaiono all’inizio del trattamento (pustolosi esantematica acuta generalizzata).
- Ingiallimento della pelle, colorazione scura delle urine e stanchezza potrebbero essere sintomi di problemi al fegato.
Gli altri effetti indesiderati comprendono:
- Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- Mal di testa
- Effetti sullo stomaco o sull’intestino: diarrea, mal di stomaco, stitichezza, emissione di aria (flatulenza)
- Sensazione di malessere (nausea) o stato di malessere (vomito)
- Polipi benigni nello stomaco
- Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- Gonfiore dei piedi e delle caviglie
- Sonno disturbato (insonnia)
- Capogiri, formicolio, senso di sonnolenza
- Sensazione di giramento (vertigini)
- Alterazioni degli esami del sangue relativi alla funzionalità del fegato
- Eruzione cutanea, eruzione cutanea con rigonfiamento della pelle (orticaria) e prurito sulla pelle.
- Sensazione generale di malessere e mancanza di energia.
Per gli effetti collaterali più rari si invita il paziente a fare riferimento al foglietto illustrativo.
Controindicazioni
Omeprazolo è controindicato in caso:
- allergia al principio attivo o agli eccipienti del medicinale
- allergia a medicinali contenenti altri inibitori di pompa protonica (ad esempio pantoprazolo, lansoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo)
- assunzione di nelfinavir (utilizzato per le infezioni da HIV).
Omeprazolo potrebbe nascondere i sintomi di altre malattie, si raccomanda quindi il preventivo parere del medico in caso di:
- Perdita di peso immotivata e problemi di deglutizione
- Dolore di stomaco o indigestione
- Vomito di cibo o con sangue
- Colorazione scura delle feci (presenza di sangue nelle feci)
- Diarrea grave o persistente, perché omeprazolo è stato associato ad un lieve aumento di diarrea contagiosa
- Gravi problemi di fegato
- Precedenti di reazione cutanea dopo il trattamento con altri inibitori di pompa.
Serve particolare cautela nei pazienti che soffrono di
- osteoporosi
- oppure in terapia con cortisonici.
Segnalare al medico l’eventuale contemporanea assunzione di:
- Ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo o voriconazolo (usati per trattare le infezioni causate da funghi)
- Digossina (usato per il trattamento dei problemi cardiaci)
- Diazepam (usato per il trattamento dell’ansia, per rilassare la muscolatura o per l’epilessia)
- Fenitoina (usata per l’epilessia)
- Medicinali usati per fluidificare il sangue, come warfarin o altri bloccanti della vitamina K
- Rifampicina (usata per il trattamento della tubercolosi)
- Atazanavir (usato per il trattamento dell’infezione da HIV)
- Tacrolimus (utilizzato nei trapianti di organo)
- Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) (usata per il trattamento della depressione lieve)
- Cilostazolo (usato per il trattamento della claudicazione intermittente)
- Saquinavir (usato per il trattamento dell’infezione da HIV)
- Clopidogrel (usato per prevenire coaguli del sangue (trombi))
- Erlotinib (usato per il trattamento del cancro)
- Metotrexato (un medicinale chemioterapico utilizzato in dosi elevate per il trattamento del cancro).
Si può prendere in gravidanza?
L’omeprazolo è considerato sicuro durante la gravidanza, anche se per il principio di cautela viene ovviamente prescritto solo quando le alternative (stile di vita e antiacidi) non fornissero un adeguato sollievo dai sintomi.
Per approfondire: Gravidanza e bruciore di stomaco.
Omeprazolo o pantoprazolo? Che differenza c’è?
Esistono almeno altri 4 medicinali simili all’omeprazolo:
- lansoprazolo
- esomeprazolo
- pantoprazolo
- rabeprazolo
Come l’omeprazolo, anche questi sono inibitori della pompa protonica e ne condividono il meccanismo d’azione e l’efficacia (oltre che gran parte degli effetti collaterali), con poche o nulle differenze.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.