Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su claritromicina sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

Immagine d’archivio, la compressa in foto potrebbe non essere a base di claritromicina (Shutterstock/fizkes)
A cosa serve?
Claritromicina è il nome di un antibiotico (appartenente ad un gruppo di farmaci chiamati
antibiotici macrolidi) che viene usato nei casi in cui la penicillina (un altro antibiotico) per una qualsiasi ragione potrebbe non trovare impiego, ad esempio
- Alcune infezioni a carico delle vie respiratorie, come ad esempio:
- sinusite acuta (infiammazione dei seni) dovuta a infezione batterica;
- faringite (mal di gola) e tonsillite (infezione alle tonsille) nei casi in cui non è possibile usare un antibiotico più mirato oppure quando è stata dimostrata la sensibilità dei batteri Streptococcus pyogenes, alla base dell’infezione;
- peggioramento acuto di una bronchite (infiammazione a lungo termine dei bronchi), di tipo batterico;
- polmonite sostenuta da batteri atipici.
- Alcune infezioni della cute e dei tessuti molli, quali ad esempio:
- eritrasma (una malattia della pelle che può dare luogo a macchie rosa);
- acne vulgaris (una malattia della pelle, caratterizzata da papule rossastre o pustole);
- erisipela (arrossamento locale della pelle).
- In associazione con altri antibiotici e per il trattamento dell’ulcera in presenza di Helicobacter pylori (un’infezione collegata alle ulcere dello stomaco).
Nome commerciale
Essendo scaduto il brevetto a copertura della molecola, è possibile trovare in commercio numerosi farmaci generici a base di claritromicina, il cui nome è “claritromicina” seguita dal nome dell’azienda produttrice (ad esempio Claritromicina EG, Claritromicina Mylan, Claritromicina Teva, …).
I nomi commerciali dei farmaci originali (branded) sono invece:
- Klacid,
- Macladin,
- Veclam
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di claritromicina serve ricetta (sia per i farmaci originali che per i relativi generici).
È mutuabile?
Sì, i farmaci a base di claritromicina sono mutuabili nel rispetto delle indicazioni autorizzate.
Dosaggio e posologia
In adulti, anziani e bambini con più di 12 anni la dose raccomandata è di 250 mg due volte al giorno. Tale dose può essere aumentata a 500 mg due volte al giorno in caso di infezioni gravi.
La dose raccomandata per H. pylori come parte di un trattamento per le ulcere duodenali è 500 mg due volte al giorno.
Dopo quanto fa effetto?
Ci si aspetta un sollievo dai sintomi entro 24/48 ore dalla prima dose, ma talvolta può essere necessaria maggior pazienza, ad esempio:
- in caso di infezioni della pelle come la cellulite infettiva, potrebbe essere necessario assumere il medicinale per circa 7 giorni prima di notare qualsiasi miglioramento,
- in caso di infezione da Helicobacter pylori, anche se i batteri non sono più nello stomaco, potrebbe servire tempo prima di una risoluzione dei sintomi.
Per quanto tempo?
La durata della terapia viene stabilita dal medico; in genere è compresa tra 6 e 14 giorni.
Di norma il trattamento deve essere continuato per almeno altri 2 giorni dopo la scomparsa dei sintomi dell’infezione.
Prima o dopo i pasti? A stomaco pieno o vuoto?
Claritromicina può essere presa con o senza cibo, ma è raccomandabile mantenere un costante intervallo di tempo tra le soministrazioni, ogni 12 ore, ad esempio alle ore 08:00 e poi alle 20:00, oppure alle ore 07:00 e poi alle 19.
Nei bambini la dose è stabilita dal pediatra in base a peso e gravità dell’infezione.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche claritromicina può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Tutti i medicinali possono inoltre causare reazioni allergiche, anche se raramente in forma molto grave. All’insorgenza di affanno improvviso, difficoltà respiratorie, rigonfiamento delle palpebre, del viso o delle labbra, eruzioni cutanee o prurito (soprattutto se interessa il corpo intero) è necessario rivolgersi immediatamente al medico.
Contatti immediatamente il medico anche in caso di comparsa di una grave reazione cutanea rossa e squamosa con formazione di pustole e vescicole (pustolosi esantematica). La frequenza di questa reazione non è nota (non può essere valutata sulla base dei dati disponibili).
Sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:
- Comune (può interessare fino a 1 persona su 10)
- difficoltà ad addormentarsi o insonnia;
- mal di testa;
- nausea (senso di malessere);
- vomito;
- diarrea;
- mal di stomaco;
- indigestione;
- dolori nella regione gastrica;
- eruzione cutanea;
- aumento della sudorazione;
- alterazione del senso del gusto (ad esempio sapore metallico o amaro);
- alterazione dei test di funzione epatica.
- Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100)
- reazioni allergiche come prurito cutaneo, eruzioni cutanee o shock (calo della pressione, irrequietezza,polso accelerato e debole, cute umida, riduzione dello stato di coscienza): rivolgersi immediatamente al medico;
- capogiri;
- sonnolenza;
- sensazione di vertigini o di capogiro;
- tinnito (fischi nelle orecchie);
- problemi di udito;
- secchezza della bocca;
- eruttazione;
- gonfiore addominale (completa sensazione di disagio e presenza di brontolio allo stomaco);
- flatulenza;
- infiammazione del rivestimento dello stomaco;
- diminuzione dell’appetito e perdita di appetito;
- ansia;
- difficoltà a evacuare feci (costipazione);
- malessere generale;
- sensazione di debolezza;
- dolore al petto;
- stanchezza;
- brividi;
- tremori;
- valori cardiaci anomali nel tracciato ECG (prolungamento dell’intervallo QT);
- percezione del battito cardiaco (palpitazioni);
- disturbi del fegato (aumento degli enzimi epatici durante un esame del sangue);
- epatite (infiammazione del fegato);
- colestasi (alterazione della bile);
- infezioni varie tra cui infezione della vagina e infezioni fungine in bocca;
- infiammazione della bocca o della lingua;
- bassa conta di globuli bianchi;
- aumento anomalo degli eosinofili (un tipo di globuli bianchi);
- alterazioni di altri esami del sangue.
- Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
- grave reazione allergica che provoca difficoltà nella respirazione o capogiri – se questo accade è necessario informare il medico immediatamente;
- reazioni allergiche inclusi eruzione cutanea e esantema (sindrome DRESS);
- angioedema (grave reazione allergica che causa gonfiore, specialmente di viso, bocca, lingua o gola) – se questo accade è necessario informare il medico immediatamente;
- colite pseudo membranosa (una malattia con diarrea, febbre e dolore addominale – nei casi più gravi, possono svilupparsi complicazioni pericolose per la vita);
- insufficienza epatica (in particolare nei pazienti con malattia epatica o pazienti che prendono altri medicinali che possono essere dannosi per il fegato);
- battito cardiaco accelerato;
- variazioni del ritmo cardiaco;
- battito cardiaco irregolare con pericolo di vita, infiammazione del pancreas (combinato con un forte dolore nella regione addominale superiore che si irradia alla schiena, con nausea e vomito);
- cambiamento o perdita del senso del gusto o dell’olfatto;
- alterazione del colore dei denti e della lingua;
- dolore o debolezza muscolare;
- disgregazione muscolare anormale che può portare a problemi renali;
- infiammazione dei reni (in combinazione con sangue nelle urine, febbre e dolore ai fianchi);
- funzione renale gravemente ridotta (insufficienza renale);
- grave riduzione del numero di globuli bianchi che rende più probabili le infezioni;
- anormale bassa conta delle piastrine nel sangue (che può provocare lividi o maggiore tendenza a sanguinare);
- sanguinamento (emorragia);
- tempo di coagulazione del sangue lungo;
- visioni (allucinazioni);
- pensieri anormali (disturbi psicotici);
- disorientamento (non sapere dove sei);
- depersonalizzazione (sensazione di trovarsi fuori dal proprio corpo);
- brutti sogni;
- sensazione di euforia o sovreccitazione (mania);
- confusione;
- convulsioni (attacchi);
- sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica (grave spellamento e formazione di vesciche sulla pelle);
- perdita dell’udito;
- depressione;
- ittero (ingiallimento della pelle o degli occhi);
- eruzioni cutanee (acne);
- pelle molto rossa (erisipela);
- urine scure;
- sensazione di “spilli e aghi” nella pelle (parestesia).
È stato anche segnalato che la claritromicina può peggiorare i sintomi della miastenia grave (una condizione in cui i muscoli si indeboliscono e ci si stanca facilmente) in pazienti che già soffrono di questa condizione.
Controindicazioni
Claritromicina è controindicata in caso di
- allergia alla claritromicina, altri macrolidi (antibiotici simili come eritromicina o azitromicina) o a uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco.
Una reazione allergica può manifestarsi con- eruzione cutanea,
- prurito,
- difficoltà respiratorie
- oppure rigonfiamento di viso, labbra, gola o lingua (angioedema);
- assunzione di
- farmaci ergotamino-simili (solitamente usati per trattare l’emicrania);
- terfenadina o astemizolo (assunti per la febbre da fieno o le allergie) o cisapride (usato per i disturbi e il bruciore dello stomaco) o pimozide (farmaco antipsicotico) perché la
combinazione di questi medicinali potrebbe causare gravi disturbi del ritmo cardiaco. - statine come simvastatina o lovastatina (trattamenti per abbassare i livelli di colesterolo);
- ticagrelor (un medicinale che previene la coagulazione del sangue);
- ranolazina (un medicinale usato per il trattamento dell’angina pectoris);
- colchicina (assunta di solito per la gotta);
- altri medicinali che sono noti per causare gravi disturbi del ritmo cardiaco;
- precedenti episodi o familiarità per disturbi del ritmo cardiaco (aritmia cardiaca ventricolare, tra cui torsioni di punta) o un’anomalia dell’elettrocardiogramma (ECG) chiamata “sindrome del QT lungo“;
- bassi livelli di potassio nel sangue (ipopotassiemia);
- gravi problemi epatici o renali.
Si raccomanda grande cautela e un’attenta valutazione medica in caso di:
- grave diarrea che insorge durante o dopo il trattamento (contattare il medico e non assumere medicinali che prevengono la peristalsi come gli antidiarroici prima che venga chiarita la causa del disturbo)
- insorgenza di un’altra infezione (rivolgersi al medico);
- problemi renali e/o epatici;
- allergia ad altri antibiotici;
- disturbo cardiaco;
- bassi livelli di magnesio nel sangue (ipomagnesiemia).
Interazioni
Segnalare al medico qualsiasi altro farmaco in uso o assunto recentemente.
Non assumere claritromicina in concomitanza ai farmaci elencati nel paragrafo Controindicazioni e valutare con il medico la dose da assumere in caso di utilizzo di:
- digossina, chinidina o disopiramide (per disturbi cardiaci);
- triazolam, alprazolam, midazolam (sedativi);
- cilostazolo (per problemi di circolazione);
- erba di san Giovanni (iperico, prodotto erboristico per la cura della depressione);
- ciclosporina, tacrolimus o sirolimus (contribuiscono a prevenire il rigetto dopo un trapianto);
- teofillina (per l’asma);
- metilprednisolone (un corticosteroide);
- vinblastina (per curare il cancro);
- rifabutina, rifampicina, rifapentina, fluconazolo, itraconazolo (trattamenti antimicotici contro le infezioni da funghi);
- ritonavir, efavirenz, nevirapina, atazanavir, saquinavir, etravirina o zidovudina (farmaci anti-virali per il trattamento del HIV);
- warfarin (medicinale per diluire il sangue);
- atorvastatina, o rosuvastatina (inibitori dell’HMG-CoA reduttasi, comunemente noti come statine, e usati per abbassare i livelli di colesterolo (un tipo di grasso) nel sangue);
- omeprazolo (usato per trattare indigestione e ulcere gastriche) a meno che il medico non lo abbia prescritto per curare l’infezione da Helicobacter pylori associata a ulcera duodenale;
- aprepitant (per problemi di stomaco);
- fenitoina, carbamazepina, valproato o fenobarbital (per l’epilessia);
- insulina o altri antidiabetici (come tolbutamide, gliclazide, glibenclamide, nateglinide, repaglinide);
- colchicina (di solito assunta per il trattamento della gotta);
- antibiotici aminoglicosidi come streptomicina o gentamicina;
- verapamil, amlodipina, diltiazem (per la pressione sanguigna alta e il battito cardiaco irregolare);
- tolterodina (per vescica iperattiva);
- sildenafil, vardenafil e tadalafil (per l’impotenza negli adulti maschi o per il trattamento della ipertensione arteriosa polmonare (pressione sanguigna alta nei vasi polmonari));
- quetiapina (un antipsicotico).
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.