Cos’è la candida
La candidosi (o candidiasi) è un’infezione fungina causata da lieviti appartenenti al genere Candida. Si possono individuare almeno 20 specie diverse in grado di causare un’infezione negli esseri umani, ma la più comune è la Candida albicans.
I lieviti della Candida in genere colonizzano il tratto intestinale, ma possono anche proliferare sulle membrane mucose e sulla pelle pur senza causare infezione. Una loro crescita eccessiva, tuttavia, può determinare l’insorgenza di disturbi. I sintomi di candidosi variano secondo la parte anatomica interessata e sono a maggior rischio le zone caldo-umide del corpo e le aree della pelle più soggette a sudorazione e umidità.
- L’infezione che si sviluppa nella bocca o nella gola è chiamata “mughetto” o candidosi orofaringea.
- L’esofagite da Candida è l’infezione si diffonde a livello dell’esofago, il tubo che porta il cibo dalla bocca allo stomaco. Può rendere difficile o addirittura doloroso deglutire.
- La candida intestinale (candidosi intestinale) è l’infezione che interessa l’intestino.
- Si possono verificare infezioni cutanee, che si manifestano in forma di sintomi sulla pelle.
- L’infezione vaginale viene di solito detta candida vaginale e si tratta dell’oggetto di questo articolo, mentre nell’uomo è spesso causa di balanopostiti (infezioni del pene).
- La candidosi invasiva avviene quando i funghi penetrano nel circolo sanguigno e si diffondono a tutto il corpo.
Le infezioni vaginali da candida sono molto comuni tra le adolescenti e le donne adulte, si stima infatti che il 75% circa delle donne prima o poi nella vita sarà colpita dalla candidosi.
Le infezioni vaginali da candida possono causare:
- dolore,
- prurito,
- rossore,
- perdite vaginali torbide e di colore bianco,
- dolore durante la minzione
- e, a volte, macchie bianche sulla pelle della zona vaginale.
Nella maggior parte dei casi le infezioni da candida possono essere evitate tenendo asciutta e pulita la zona genitale, ma in caso di infezione il medico può prescrivere una terapia appropriata che faccia scomparire i sintomi in un giorno o due e curi l’infezione entro una settimana.
I farmaci antimicotici che abbiamo a disposizioni sono efficaci nella maggior parte dei pazienti, ma in caso di sistema immunitario indebolite il trattamento potrebbe essere più difficile.

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Cause
Il fungo Candida è la causa dell’omonima infezione.
In condizioni normali la vagina contiene famiglie bilanciate di lieviti (tra cui la Candida) e batteri. I Lattobacilli producono sostanze acide, che impediscono una crescita eccessiva di lieviti. Questo equilibrio può rompersi e determinare l’infezione da lieviti, che si manifesta con prurito, bruciore e altri segni e sintomi tipici di infezione.
La Candida albicans è il più comune tipo di fungo all’origine delle infezioni vaginali micotiche, anche se talvolta ne sono responsabili altri tipi di Candida. Le infezioni causate da altri funghi possono essere più difficili da trattare e richiedere terapie più aggressive.
La candida può proliferare negli ambienti umidi e bui, quindi gli abiti (soprattutto la biancheria intima) troppo stretti o fatti di materiali come il nylon che intrappolano il calore e l’umidità potrebbero favorire la comparsa dell’infezione.
Con lo sviluppo e la pubertà i cambiamenti ormonali possono rendere le ragazze maggiormente soggette alle infezioni da candida: a volte queste infezioni si presentano subito prima della mestruazione.
Anche le donne incinte sono maggiormente soggette alle infezioni da candida, ma questa non rappresenta in genere un pericolo per la gravidanza.
La candidosi è invece meno probabile nelle bambine ancora in fase prepuberale, ma è comunque possibile anche nel loro caso; se vostra figlia si lamenta per prurito o per una sensazione di disagio nella zona vaginale è importante consultare il pediatra.
Anche se l’infezione può manifestarsi dopo alcune pratiche sessuali, come i rapporti oro-genitali, queste infezioni non sono considerate malattie trasmesse sessualmente dalla maggior parte dei ginecologi. Anche donne non sessualmente attive possono avere infezioni da lieviti.
Fattori di rischio
Le infezioni da candida si presentano più frequentemente e con sintomi più severi nei soggetti con sistema immunitario indebolito; tra le altre condizioni favorenti ricordiamo:
- terapie antibiotiche, che riducono i Lattobacilli vaginali modificando il pH,
- uso di detergenti non adatti,
- gravidanza (ma l’infezione non rappresenta in genere un pericolo per la gestazione),
- diabete (soprattutto in caso di glicemia fuori controllo),
- sistema immunitario alterato (a causa di una malattia o di farmaci come i chemioterapici, cortisonici, antibiotici),
- stress,
- assunzione di contraccettivi orali o terapie ormonali che aumentino i livelli di estrogeni.
Sintomi
I principali sintomi delle infezioni vaginali da candida sono:
- dolore,
- prurito,
- irritazione,
- arrossamento,
- perdite vaginali grigio-biancastre,
- dolore durante la minzione,
- macchie bianche sulla pelle della zona vaginale.
In caso di infezioni genitali maschili queste possono essere prive di sintomi, oppure manifestarsi attraverso la comparsa di:
- rossore,
- presenza di piccole piaghe,
- prurito,
- bruciore.
Come si distingue un’infezione da candida da una cistite?
Poiché le due infezioni possono avere sintomi simili, per esempio anche la cistite può causare bruciore durante la minzione, è importante consultare il medico per determinare la causa dei sintomi e trattarli in modo adeguato.
Candida in gravidanza
Le infezioni da candida durante la gravidanza sono molto comuni, probabilmente più che in ogni altra fase della vita di una donna, a causa delle variazioni ormonali che si verificano, che si riflettono in cambiamenti cui va incontro la composizione del muco cervicale (che diventa più zuccherino, a differente pH, …); il periodo maggiormente interessato è il secondo trimestre.
Il trattamento può essere pianificato con la prescrizione di numerosi farmaci del tutto sicuri anche durante la gestazione e, fortunatamente, l’infezione non è causa di complicazioni né per la mamma né per il feto.
Complicazioni
I sintomi, che possono essere anche molto fastidiosi, possono persistere nel tempo; purtroppo è sempre più comune il riscontro di ceppi di candida multi-resistenti a numerosi principi attivi antimicotici.
L’infezione può quindi diventare particolarmente fastidiosa e fonte di disagio psicologico per la paziente, ma non è in genere associata a rischi importanti per la salute.
Esiste anche una possibilità di contagio verso i partner sessuali, ma di norma l’infezione non è considerata una malattia sessualmente trasmessa.
Quando rivolgersi al medico
È necessario contattare il medico nel caso di sintomi persistenti da candida che non regrediscono dopo qualche giorno di terapia scrupolosa con farmaci da banco, oppure rivolgersi immediatamente nel caso di sintomi molto severi.
Cura e terapia
Esistono vari farmaci antimicotici efficaci contro le candidosi vaginali, in genere vengono usati ovuli vaginali o creme e la durata del trattamento varia da uno a sette giorni di terapia.
Infezioni lievi o moderate possono talvolta essere trattate con una singola dose orale di farmaco. Questo tipo di medicinale di solita cura l’infezione (percentuale di successo tra 80 e 90%), ma in alcune pazienti l’infezione si mostra resistente o ricorrente. I trattamenti di breve durata non dovranno essere presi in considerazione nelle infezioni ricorrenti o resistenti.
È molto importante aderire perfettamente alle cure suggerite dai foglietti illustrativi dei rimedi da automedicazione o, quando prescritte, alle indicazioni del ginecologo/dermatologo; purtroppo, come nel caso dei batteri e degli antibiotici, anche per le infezioni fungine stanno emergendo numerosi ceppi dotati di multiresistenza ai normali antimicotici, rendendo sempre più ostica la terapia di alcune infezioni.
Quando gli approcci locali non permettono la risoluzione dell’infezione si ricorre a terapie ad uso orale (per bocca).
In attesa di rivolgersi al medico può essere utile ricorrere a impacchi e lavaggi con il bicarbonato di sodio.
Farmaci da banco
Sono disponibili vari trattamenti da banco per la candida vaginale, di conseguenza molte donne si fanno da sole diagnosi per poi prescriversi autonomamente una cura.
È tuttavia importante essere sicure della diagnosi prima di trattare un’infezione genitale / vulvovaginale con farmaci antimicotici da banco, in quanto il cattivo uso e l’abuso di questi medicinali aumenta il rischio di inefficacia perché i funghi diventano resistenti al trattamento.
Prevenzione
Nella maggior parte dei casi, è possibile prevenire le infezioni da candidosi vaginale usando saponi non profumati ed evitando qualsiasi tipo di spray o lavanda vaginale. Per alcune donne alcuni gel da bagno, lozioni o detersivi per il bucato possono causare irritazioni che, a loro volta, possono favorire la comparsa della candidosi. Si consiglia quindi l’uso di prodotti per l’igiene intima delicati e non profumati.
Può anche essere utile indossare biancheria intima di cotone, che non intrappoli l’umidità e non impedisca la circolazione dell’aria.
Sono poi fattori di rischio abiti troppo stretti e attillati o fatti di materiali come il nylon che possono intrappolare il calore e l’umidità (come i jeans stretti, la biancheria di nylon e i collant).
Dopo il nuoto o l’esercizio fisico effettuato indossando costumi e abiti di cotone molto stretti, è importante cambiarsi velocemente il costume o l’abito umido o sudato per mettersi dei vestiti asciutti.
In alcuni casi viene consigliata una dieta povera di carboidrati, ma non ci sono prove in letteratura di reale efficacia (mentre è sicuramente condivisibile l’obiettivo di migliorare la qualità dei carboidrati assunti, riducendo/eliminando i dolci e privilegiando i farinacei integrali).
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Cos’è la candida?
Candida è il nome di un genere di funghi, microrganismi che fanno parte della normale flora batterica umana sia a livello intestinale che vaginale; quando prendono il sopravvento sulle difese dell’organismo possono diventare causa d’infezione, ad esempio in bocca, a livello vaginale o intestinale.
Come si prende?
La candidosi vaginale NON è considerata una malattia sessualmente trasmessa, anche se i rapporti sessuali possono diventare veicolo di contagio e/o fattore di rischio; l’infezione insorge nel momento in cui la proliferazione diviene eccessiva e prende il sopravvento sul sistema immunitario, questo può accadere più facilmente in caso di:
Come si manifesta?
Nella donna in genere si manifesta attraverso la comparsa perdite biancastre di consistenza simile alla ricotta, senza odore, prurito e irritazione intorno alla vagina, dolore durante i rapporti, bruciore durante la minzione.
Come si cura?
La cura della candidosi vaginale richiede in genere l’applicazione di medicinali antifungini topici (creme vaginali e/o ovuli); in assenza di risultati può essere necessario ricorrere a terapie sistemiche (per bocca).
Non è in genere necessario trattare i partner, a meno della presenza di sintomi.
Cosa fare in caso d’infezione?
Oltre alla terapia farmacologica, può essere utile praticare lavaggi con acqua tiepida e bicarbonato, asciugare sempre accuratamente i genitali dopo l’igiene intima, tamponando e non sfregando, indossare biancheria intima di cotone, preferire la doccia al bagno, astenersi dai rapporti sessuali fino a guarigione.
Anche l’uomo può venire contagiato?
Purtroppo sì, spesso si manifesta sotto forma di balanite o balanopostite.
Quanto tempo serve per guarire?
A seconda del tipo di terapia possono servire da 24 ore a qualche giorno; nel caso di assenza di risultati al termine della cura prescritta si raccomanda di rivolgersi nuovamente al medico.