Cos’è la galattorrea?
La galattorrea non puerperale è una condizione caratterizzata dalla comparsa di secrezioni di latte dal seno, al di fuori del fisiologico contesto dell’allattamento materno.
Si tratta di un sintomo, non di una malattia, e può colpire anche uomini e bambini.
Cause
La manifestazione di galattorrea è fortemente suggestiva di iperprolattinemia, ovvero un’eccessiva produzione di prolattina (l’ormone normalmente responsabile della produzione di latte nel post-gravidanza); tra le cause principali:
- prolattinoma (tumore benigno dell’ipofisi),
- effetti collaterali di alcuni farmaci (antidepressivi, pillola anticoncezionale, antipsicotici, antipertensivi, oppiacei, antiulcera, antinausea, …),
- eccessiva stimolazione del seno/capezzolo (durante l’attività sessuale, per un eccesso di scrupolo in termini di frequenza di valutazione di autopalpazione, esami, abiti stretti, …),
- lesioni all’ipofisi,
- altre patologie (insufficienza renale cronica, ipotiroidismo, cirrosi, epilessia).
Anche lo stress può essere causa di un aumento dei livelli circolanti di prolattina ed esistono infine casi di galattorrea apparentemente senza causa (idiopatica).
Uomo
Sebbene più comune nelle donne, la comparsa di una secrezione lattescente può essere talvolta osservata anche nell’uomo, in genere come conseguenza di
- un aumento della quantità circolante di prolattina per le stesse cause viste in precedenza,
- una riduzione del testosterone (spesso accompagnata da ginecomastia).
Neonati
Lo sviluppo di galattorrea nei neonati è in genere legata ad un’elevata quantità di estrogeni che hanno superato la placenta ed hanno così raggiunto la circolazione del neonato.
Si tratta tipicamente di una condizione temporanea e destinata a risolversi rapidamente ed in modo spontaneo.
Fattori di rischio
La galattorrea è più comune nelle donne di età compresa tra 20 e 35 anni e in quelle con parti alle spalle.
Sintomi
La galattorrea è essa stessa un sintomo e non una malattia; è caratterizzata dalla produzione di una secrezione lattescente dalle mammelle al di fuori dell’allattamento.
La perdita può essere
- spontanea o provocata (ad esempio per stimolazione del capezzolo),
- monolaterale o bilaterale (ovvero interessare solo un seno o entrambi).
Essendo di norma associata ad un’eccessiva produzione di prolattina è spesso associata ai relativi sintomi tipici, come ad esempio:
- secchezza vaginale, amenorrea (mancanza di mestruazioni) od oligomenorrea (mestruazioni irregolari) nella donna
- disfunzione erettile e riduzione del desiderio nell’uomo,
- mal di testa,
- disturbi della visione,
- infertilità.
Pericoli e prognosi
La prognosi è strettamente dipendente dalla causa scatenante; limitandoci all’osservazione del sintomo la galattorrea spesso tende a risolversi senza trattamento, ma si raccomanda di segnalare comunque al medico eventuali episodi per una diagnosi esatta del disturbo.
L’osservazione di una secrezione non lattiginosa (sanguinante, giallastra, …) richiede immediata attenzione per escludere la possibilità che sia espressione di un tumore al seno.
Diagnosi
La diagnosi delle cause di galattorrea in genere prevede uno o più dei seguenti step:
- visita medica (anamnesi ed esame obiettivo)
- test di gravidanza
- analisi del liquido prodotto
- esami del sangue (prolattina, TSH, testosterone, …)
- ecografia e/o mammografia del seno
- risonanza magnetica cerebrale o TAC (in caso di sospetto di prolattinoma).

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Come si cura?
Poiché la produzione di latte è un segno e non una malattia, la cura viene in genere indirizzata alla patologia di base, almeno quando nota; nei casi di un’eccessiva produzione di prolattina è possibile ad esempio ricorrere alla somministrazione di medicinali in grado di contrastarne l’aumento.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.