Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Cardicor sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
A cosa serve?
Cardicor è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo bisoprololo, molecola che appartiene al gruppo dei medicinali denominati betabloccanti. Questi agiscono influenzando la risposta dell’organismo a determinati impulsi nervosi, specialmente nel cuore.
Più nel dettaglio Cardicor
- rallenta la frequenza cardiaca
- e rende il cuore più efficiente nel pompare il sangue in tutto il corpo (grazie a un rilassamento dei vasi sanguigni).
L’insufficienza cardiaca è una condizione caratterizzata da un cuore debole e incapace di pompare il sangue in quantità sufficiente a coprire le necessità dell’organismo.
Cardicor può essere utilizzato nel trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile, in associazione con altri medicinali (quali gli ACE-inibitori, i diuretici e i glicosidi cardioattivi).
Viene talvolta prescritto (ma non rientrano tra le indicazioni registrate) anche per il trattamento di:
- pressione alta,
- angina,
- fibrillazione atriale e altre alterazioni del battito cardiaco (aritmie),
In commercio è possibile trovare i seguenti dosaggi:
- Cardicor 1.25 mg
- Cardicor 2.5 mg
- Cardicor 3.75 mg
- Cardicor 5 mg
- Cardicor 7.5 mg
- Cardicor 10 mg
Cardicor abbassa la pressione?
Sì, il bisoprololo (principio attivo di Cardicor) abbassa i valori di pressione del sangue.
Cardicor e ansia
I farmaci beta-bloccanti sono talvolta prescritti a basso dosaggio per alleviare forme d’ansia caratterizzate da
- battito cardiaco accelerato,
- aumento della sudorazione,
- tremore.
Si tratta di un utilizzo off-label, ovvero non previsto dalle indicazioni registrate, anche se relativamente comune.
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Cardicor è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
Sì, Cardicor è mutuabile.
Esiste generico?
Sì, essendo scaduto il brevetto sul bisoprololo (principio attivo di Cardicor) esiste oggi farmaco generico.
Dosaggio e posologia
Il trattamento con bisoprololo va iniziato a basse dosi, che vengono gradualmente aumentate.
Il medico deciderà come incrementare la dose, di solito nel modo seguente:
- 1,25 mg di bisoprololo una volta al giorno per una settimana
- 2,5 mg di bisoprololo una volta al giorno per una settimana
- 3,75 mg di bisoprololo una volta al giorno per una settimana
- 5 mg di bisoprololo una volta al giorno per quattro settimane
- 7,5 mg di bisoprololo una volta al giorno per quattro settimane
- 10 mg di bisoprololo una volta al giorno per la terapia di mantenimento (a lungo termine).
Spesso può essere sufficiente una dose di mantenimento inferiore ai 10 mg di bisoprololo, che è comunque la dose massima raccomandata giornaliera.
A seconda di come viene tollerato il medicinale, il medico può decidere di prolungare l’intervallo tra gli aumenti di dose. Se la condizione peggiora o se non si tollera più il farmaco, può essere
necessario ridurre di nuovo la dose o interrompere il trattamento.
Le compresse con linea d’incisione possono essere divise in due dosi uguali
Qualora sia necessario interrompere completamente il trattamento, il medico consiglierà di ridurre la dose gradualmente, altrimenti la condizione potrebbe peggiorare.
Dopo quanto fa effetto?
Il bisoprololo inizia a funzionare entro circa 2 ore in termini di riduzione della pressione alta, ma possono essere necessarie dalle 2 alle 6 settimane per raggiungere un pieno effetto.
Prima dei pasti o dopo? Mattino o sera?
La prima dose potrebbe causare un leggero senso di vertigine e viene quindi talvolta assunta quando non sia necessario uscire di casa, dopodiché, da un punto di vista generale, sarebbe preferibile che l’assunzione avvenisse sempre al mattino.
Prendere le compresse con un po’ d’acqua al mattino, senza frantumare né masticare la compressa.
Per quanti giorni si può prendere?
Il trattamento con Cardicor viene condotto di solito a lungo termine.
Si può bere alcol?
È preferibile sospendere l’assunzione di alcolici con l’inizio della terapia e quando si aumenta la dose, per ridurre il rischio di effetti indesiderati.
Doping
L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare dunque positività ai test antidoping.
Effetti collaterali
In caso di malattia polmonare cronica o asma meno gravi informare immediatamente il medico in caso di manifestazione di nuove difficoltà nella respirazione, tosse, respiro sibilante dopo l’esercizio fisico, ecc quando si utilizza Cardicor.
I sintomi di un sovradosaggio possono comprendere
- battito cardiaco lento,
- gravi difficoltà respiratorie,
- capogiri
- e tremori (dovuti alla diminuzione della glicemia).
Come tutti i medicinali, anche Cardicor può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Per prevenire le reazioni gravi rivolgersi immediatamente al medico se un effetto indesiderato è grave, compare improvvisamente o peggiora rapidamente.
Gli effetti indesiderati più gravi sono a carico della funzione cardiaca:
- rallentamento della frequenza cardiaca (può interessare più di 1 persona su 10)
- peggioramento dell’insufficienza cardiaca (può interessare fino a 1 persona su 10)
- battito cardiaco lento o irregolare (può interessare fino a 1 persona su 100).
In caso di comparsa di capogiri, debolezza o problemi respiratori, rivolgersiil più presto possibile al medico.
Di seguito, sono elencati altri effetti indesiderati, a seconda della frequenza con la quale si presentano:
- Comune (può interessare fino a 1 persona su 10):
- stanchezza, sensazione di debolezza, capogiri, mal di testa
- sensazione di freddo o di insensibilità alle mani o ai piedi
- bassa pressione arteriosa
- problemi gastrici o intestinali quali nausea, vomito, diarrea o stipsi.
- Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100):
- disturbi del sonno
- depressione
- capogiri nel passaggio alla posizione eretta
- problemi respiratori nei pazienti con asma o malattia polmonare cronica
- debolezza muscolare, crampi muscolari.
- Raro (può interessare fino a 1 persona su 1.000):
- problemi dell’udito
- rinorrea allergica (naso che cola)
- ridotto flusso lacrimale
- processo infiammatorio del fegato che può determinare ingiallimento della pelle o della sclera dell’occhio (ittero)
- risultati di determinati esami del sangue per la funzionalità epatica o livelli dei grassi che differiscono dal normale
- reazioni simil-allergiche quali prurito, vampate, eruzioni cutanee. Si dovrebbe consultare immediatamente il medico in caso di reazioni allergiche più gravi, che possono comportare
- gonfiore del viso, del collo, della lingua, della bocca o della gola (angioedema)
- o difficoltà respiratorie.
- difficoltà di erezione
- incubi, allucinazioni
- svenimento.
- Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10.000):
- irritazione e arrossamento degli occhi (congiuntivite)
- perdita di capelli
- comparsa o peggioramento di un’eruzione cutanea desquamante (psoriasi) o eruzione similpsoriasica.
Controindicazioni
Cardicor NON deve essere assunto in caso di:
- allergia (ipersensibilità) al bisoprololo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti
- asma grave
- gravi problemi circolatori delle estremità (quali la sindrome di Raynaud), che possono causare formicolio o alterazioni della colorazione delle dita (pallide o blu) di mani e piedi
- feocromocitoma non trattato, un raro tumore della ghiandola surrenale
- acidosi metabolica, una condizione caratterizzata da troppo acido nel sangue.
- uno dei seguenti problemi cardiaci:
- insufficienza cardiaca acuta (Cardicor si usa in caso di insufficienza cardiaca stabile)
- peggioramento dell’insufficienza cardiaca che richiede l’iniezione di medicinali per via endovenosa, che aumenta la forza di contrazione del cuore
- bassa frequenza cardiaca
- bassa pressione arteriosa
- determinate condizioni cardiache che causano una frequenza cardiaca molto bassa o battito irregolare
- shock cardiogeno, una grave condizione cardiaca acuta che causa una bassa pressione arteriosa e scompenso circolatorio.
È necessaria una preventiva e attenta valutazione del medico in caso di:
- diabete
- digiuno stretto
- determinate malattie cardiache, quali i disturbi del ritmo cardiaco o dolore toracico grave a
riposo (angina di Prinzmetal) - problemi renali o epatici
- problemi circolatori meno gravi delle estremità
- malattia polmonare cronica o asma meno gravi
- storia di eruzioni cutanee desquamanti (psoriasi)
- tumore della ghiandola surrenale (feocromocitoma)
- disordine tiroideo.
L’uso di Cardicor non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti.
Interazioni
Valutare preventivamente con il medico l’eventuale necessità di:
- una terapia desensibilizzante (ad esempio, per la prevenzione della febbre da fieno), perché Cardicor può facilitare una reazione allergica o renderla più grave
- anestesia (ad esempio per un intervento chirurgico), perché Cardicor può influenzare la reazione dell’organismo a questa situazione.
Non assumere i seguenti medicinali assieme a Cardicor senza speciali istruzioni da parte del medico:
- determinati medicinali usati nel trattamento del battito cardiaco irregolare o anomalo (medicinali antiaritmici di classe I, quali chinidina, disopiramide, lidocaina, fenitoina,
flecainide, propafenone) - determinati medicinali usati nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, dell’angina pectoris o del battito cardiaco irregolare (calcioantagonisti, quali verapamil e diltiazem)
- determinati medicinali usati nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, quali clonidina, metildopa, moxonidina, rilmenidina. Tuttavia, non interrompere l’assunzione di questi medicinali senza aver prima consultato il medico.
Segnalare al medico l’assunzione di qualunque medicinale e in particolare:
- determinati medicinali usati nel trattamento dell’ipertensione arteriosa o dell’angina pectoris (calcioantagonisti del tipo della diidropiridina, quali felodipina e amlodipina)
- determinati medicinali usati nel trattamento del battito cardiaco irregolare o anomalo (medicinali antiaritmici di classe III, quali l’amiodarone)
- betabloccanti applicati localmente (quali colliri contenenti timololo per il trattamento del glaucoma)
- determinati medicinali usati nel trattamento, ad esempio, della malattia di Alzheimer o nel trattamento del glaucoma (parasimpaticomimetici quali tacrina o carbacolo) o medicinali usati per trattare problemi cardiaci acuti (simpaticomimetici quali isoprenalina e dobutamina)
- medicinali antidiabetici, inclusa l’insulina
- agenti anestetici (ad esempio durante gli interventi chirurgici)
- digitale, usata nel trattamento dello scompenso cardiaco
- medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS), usati nel trattamento dell’artrite, del dolore o dell’infiammazione (ad esempio ibuprofene o diclofenac)
- qualsiasi medicinale che può abbassare la pressione arteriosa come effetto desiderato o indesiderato, quali gli antipertensivi, determinati medicinali per la depressione (antidepressivi triciclici quali imipramina o amitriptilina), determinati medicinali usati nel trattamento dell’epilessia o durante un’anestesia (barbiturici quali fenobarbital) o determinati medicinali usati per il trattamento di disturbi mentali caratterizzati dalla perdita di contatto con la realtà (fenotiazinici quali levomepromazina)
- meflochina, usata nella prevenzione e nel trattamento della malaria
- medicinali per il trattamento della depressione denominati inibitori delle monoaminossidasi (eccetto gli inibitori delle MAO-B), quali moclobemide.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.