Introduzione
La nefrite interstiziale è una delle cause più comuni di danno renale acuto, ovvero grave e improvviso; è una condizione caratterizzata dall’infiammazione dei tessuti che circondano i tubuli renali, strutture con funzione di filtro, che riduce la capacità dei reni di purificazione del sangue e produzione dell’urina. Causata nella maggior parte dei casi da effetti collaterali di farmaci assunti per altre ragioni, se non risolta può causare lesioni permanenti ai reni e in ultimo insufficienza renale.
Cause
Esistono due tipi di nefrite interstiziale:
- Nefrite interstiziale acuta, in assoluto la più comune, che ha durata limitata nel tempo;
- Nefrite interstiziale cronica, che può protrarsi per settimane, mesi o addirittura anni.
I farmaci sono la causa più comune di nefrite interstiziale acuta in tutte le fasce di età e le molecole più spesso responsabili comprendono:
- antibiotici (penicilline, cefalosporine, ciprofloxacina, rifampicina)
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS, tra cui i normali antinfiammatori da banco),
- inibitori della pompa protonica (usati per gastrite, ulcera e reflusso),
- 5-aminosalicilati (prescritti per le malattie infiammatorie dell’intestino, ad esempio colite ulcerosa, la proctite e la malattia di Crohn),
- allopurinolo (usato per il trattamento della gotta),
- aciclovir (antivirale).
In teoria qualsiasi farmaco può far precipitare la salute renale e l’elenco dei farmaci considerati a rischio è costantemente cresciuto nel tempo.
Ricordiamo in ultimo le altre condizioni di salute che possono predisporre all’infiammazione renale (in genere di tipo cronico), come
- sarcoidosi,
- malattie autoimmuni come la sindrome di Sjogren e il lupus eritematoso sistemico
- infezioni ad esempio da:
- Batteri (E. coli, Campylobacter, Salmonella, streptococchi) e spirochete (leptospirosi, sifilide)
- Virus (HIV, citomegalovirus, virus di Epstein-Barr, morbillo, parotite, polyomavirus, virus dell’herpes simplex)
- Parassiti (ad esempio responsabili di toxoplasmosi e leishmaniosi)
- Funghi (ad esempio responsabili di istoplasmosi, coccidioidomicosi).
Quando non sia possibile risalire alla causa scatenante si parla di nefrite interstiziale idiopatica.
Sintomi
Quando causato da farmaci, il periodo di latenza tra l’esposizione al medicinale e l’insorgenza dell’insufficienza renale potrebbe essere di diverse settimane o addirittura mesi, ma dopo un primo episodio un’eventuale seconda esposizione al farmaco può indurre a sviluppare manifestazioni renali molto più rapide, nel giro di pochi giorni.
Più in generale il paziente affetto da nefrite interstiziale potrebbe essere privo di sintomi o manifestare disturbi poco specifici, come nausea, vomito, malessere generale e dolore al fianco, mentre possono essere utili a fini di diagnosi i disturbi più caratteristici correlati alla causa scatenante (sintomi tipici della malattia/infezione, oppure reazione di tipo allergico con rash cutaneo, febbricola ed eosinofilia, sebbene siano solo raramente presenti contemporaneamente).
Tra gli altri possibili sintomi possono essere osservati i classici disturbi legati alla difficoltà renale:
- Sangue nelle urine
- Febbre
- Sensazione di stanchezza o confusione
- Gonfiore alle mani, ai piedi o in altre parti del corpo
- Aumento di peso (dovuto alla ritenzione di liquidi)
- Pressione alta
Complicazioni
Il rischio più grande è insito nel possibile sviluppo di lesioni permanenti renali, responsabili di un peggioramento della funzione che persista anche dopo il recupero del paziente.
Diagnosi
Se per la diagnosi definitiva di nefrite interstiziale è necessaria una biopsia (prelievo di un piccolo frammento di tessuto renale per la successiva analisi di laboratorio), i segni che possono indurre al sospetto il medico annoverano:
- piuria sterile (presenza di pus nelle urine, ma privo di microrganismi)
- proteine nelle urine
- sangue nelle urine.
Cura
Il cardine del trattamento non può che essere rappresentato dalla risoluzione/gestione della causa scatenante, che nel caso dei farmaci corrisponde all’immediata sospensione del medicinale.
Non esistono invece linee guida unanimi per il supporto alla funzione renale (se l’insufficienza renale è grave, può essere necessaria una terapia di supporto con dialisi, in genere temporanea); spesso si procede alla somministrazione (per bocca o endovena) di farmaci cortisonici per spegnere l’infiammazione.
Nel caso di nefrite interstiziale cronica è necessario spostare l’attenzione sulla causa ed eventualmente ricorrere a farmaci che contribuiscano a limitare le manifestazioni dovute all’insufficienza renale, come medicinali contro la pressione alta, ma anche una dieta a ridotto consumo di sodio e proteine.
Se hai insufficienza renale da nefrite interstiziale avrai bisogno di dialisi o di un trapianto di rene.
Fonti e bibliografia
- Interstitial Nephritis – Ruchi H. Naik; Pavan Annamaraju
- KidneyFund.org
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.