Stupor: definizione e sintomi

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Definizione

In medicina si definisce stupor un’assenza della normale reattività del paziente, seppure non così profonda quanto quella del coma; il soggetto si presenta quasi del tutto insensibile e risponde solo a stimoli molto intensi come il dolore o attraverso una stimolazione particolarmente vigorosa (venendo scosso, chiamato ripetutamente ad alta voce, per esposizione a luce intensa o a un forte rumore, …).

La parola ha origine latina e significa “intorpidimento, insensibilità”.

Nell’italiano comune stupore fa invece riferimento ad una sensazione di meraviglia e sorpresa, che in modo figurato richiama il significato latino (ad esempio “Lo stupore fu tale da togliermi la capacità di parlare e intervenire”).

Donna ricoverata in ospedale in stato di stupor

Shutterstock/Pressmaster

Sintomi

Lo stupor è di per sé un insieme di segni e sintomi, più che una malattia vera e propria; caratterizzato essenzialmente da una reazione alterata agli stimoli esterni, il paziente in stato stupor si presenta rigido, muto e solo apparentemente cosciente, poiché gli occhi sono aperti e seguono gli oggetti circostanti.

Se non stimolato esternamente, in modo intenso, il paziente appare in uno stato di profonda sonnolenza per la maggior parte del tempo, mostrando chiaramente una forma di alterazione della coscienza che appare ancora più compromessa rispetto a letargia e ottundimento.

Spesso si osservano inoltre:

  • alterazioni della frequenza respiratoria e della meccanica (che può farsi ad esempio eccessivamente profonda),
  • alterazioni dei valori della pressione del sangue (variabili in base alla causa dello stupor),
  • contrazioni muscolari anomale (ad esempio la testa potrebbe assumere una posizione atipica, inclinata indietro, con le braccia e le gambe distese, una posizione che nel complesso viene indicata come “rigidità decerebrata”), ma possono essere osservate anche contrazioni sporadiche e involontarie,
  • midriasi (una o entrambe le pupille degli occhi possono apparire dilatate e non reagire ai cambiamenti di luce, oppure miosi (la pupilla può essere piccola).

A questi si associano gli eventuali altri sintomi della condizione responsabile dello stupor.

Cause

Lo stupor può essere la conseguenza di

Complicazioni

Le principali complicazioni, che influenzano anche la prognosi, sono quelle conseguenti alla causa scatenante, ma l’incapacità di muoversi per lungo tempo, paragonabile al coma, può favorire l’insorgenza di

Più in generale costituiscono invece elementi positivi in termini di prognosi:

  • il recupero della capacità di rispondere a stimoli entro 6 ore (suoni, tocco, …),
  • il recupero, nei primi giorni, di almeno una di queste capacità:
    • eloquio (il paziente riprende a parlare, anche se in modo incomprensibile),
    • seguire un oggetto con gli occhi,
    • esecuzione di comandi semplici,
    • ripresa del tono muscolare.

Rappresenta invece un fattore negativo un’età avanzata.

Cura

Poiché lo stupor è sempre la manifestazione di un’altra condizione a monte, il trattamento è necessariamente mirato alla risoluzione (o alla gestione) di questa.

Fonti e bibliografia

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