Metformina: A cosa serve? È pericolosa? Ha effetti collaterali?

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A cosa serve la metformina

La metformina è un farmaco prescritto, da solo o in combinazione con altri medicinali per trattare il diabete tipo 2, una condizione in cui l’organismo non è più in grado di gestire adeguatamente l’insulina e diventa quindi incapace di regolare efficacemente la glicemia.

Il farmaco viene prescritto solo quando la dieta e l’esercizio fisico da soli non sono stati sufficienti. È usata in particolare nei pazienti in sovrappeso.

Appartiene ad una categoria di medicinali denominata biguanidi ed è considerato un medicinale di prima linea (è cioè la prima scelta per quasi tutti i pazienti al momento della diagnosi di diabete di tipo 2).

Non può invece essere usata per trattare il diabete tipo 1, perché in questo caso l’organismo non produce più insulina.

I vantaggi

La storia della metformina inizia più di 100 anni fa, anche se l’utilizzo nella pratica clinica va fatto risalire agli anni ’50 del secolo scorso; si rivela particolarmente adatta ai pazienti in sovrappeso, ovvero la stragrande maggioranza dei soggetti a cui viene diagnosticato il diabete di tipo 2.

Fa stabilmente parte della lista di farmaci essenziali stilata dall’OMS e per certi versi è il prototipo del farmaco ideale:

  • è efficace,
  • costa poco (l’equivalente di € 2-3 a confezione, ma è ovviamente mutuabile),
  • è ragionevolmente ben tollerato,
  • di per sé non causa quasi mai ipoglicemia, un effetto collaterale potenzialmente grave di altre classi di antidiabetici,
  • può essere associata ad altri farmaci antidiabetici.

Non è ovviamente un medicinale perfetto, ha controindicazioni, effetti collaterali e nelle forme severe non è sufficiente.

Metformina senza diabete

Se il trattamento del diabete di tipo 2 è la sua indicazione classica, oggi viene usata spesso anche off-label, ovvero al di fuori delle sue indicazioni registrate, ad esempio in caso di:

  • Prediabete: In questa fase, caratterizzata da livelli glicemici elevati ma non ancora diagnosticabili come diabete, la metformina può rallentare o addirittura prevenire l’evoluzione verso il diabete conclamato (sebbene con una probabilità di successo inferiore alla modifica dello stile di vita).
  • Diabete gestazionale: Durante la gravidanza, alcune donne sviluppano temporaneamente alti livelli di zucchero nel sangue. La metformina si rivela utile nel gestire la glicemia in queste situazioni transitorie (studi recenti hanno dimostrato l’assenza di controindicazioni specifiche).
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): Questo disturbo, che colpisce prevalentemente donne giovani causando cisti ovariche multiple, irregolarità mestruali e problemi di fertilità. La terapia anti-diabetica è stata proposta sin dalla fine degli anni ’80 per il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), una condizione spesso associata con la resistenza all’insulina. Una revisione della Cochrane Collaboration ha dimostrato che la metformina migliora l’ovulazione e la fertilità, soprattutto quando prescritta in combinazione con il clomifene (Clomid). È utile anche nel favorire la perdita di peso, ma anche in questa condizione i risultati migliori si ottengono in associazione alle modifiche dello stile di vita.
  • Aumento ponderale indotto da antipsicotici: Gli antipsicotici, farmaci potenti utilizzati in psichiatria, possono causare un notevole incremento di peso. La metformina ha dimostrato di poter mitigare questo effetto collaterale in alcuni pazienti.

Altro

  • Alcune ricerche dimostrano che contribuisce all’abbassamento dei valori di colesterolo LDL, quello cattivo, e questa è una delle ragioni per cui riduce anche il rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus.
  • È poi allo studio come farmaco antinvecchiamento, sebbene sussistano alcuni dubbi. Ci sono sospetti sul fatto che in realtà il miglioramento della sensibilità all’insulina si osservi solo in caso di pazienti effettivamente prediabetici o diabetici, non in quelli sani che potrebbero addirittura veder peggiorata la propria capacità metabolica. Inoltre è stato dimostrato che interferendo con la produzione di energia all’interno dei mitocondri (le centrali energetiche della cellula) riduca la capacità aerobica e il guadagno muscolare in caso di attività fisica, riducendone così gli adattamenti positivi.
  • È inoltre oggetto di ricerca come forma di prevenzione di numerosi tumori.

La metformina fa dimagrire?

Sì, la metformina fa dimagrire, producendo un effetto modesto ma comunque clinicamente significativo. Probabilmente si tratta dell’espressione di meccanismi d’azione che vanno al di là di quelli più noti.

La riduzione della resistenza all’insulina, comune nei soggetti obesi, è sicuramente una spiegazione, ma è possibile che si benefici anche di:

  • una certa soppressione dell’appetito,
  • alterazioni positive della flora batterica intestinale,
  • e forse anche un aumento dell’espressione del fattore di crescita e differenziazione 15 (GDF15). Le funzioni non sono ancora chiarissime, ma che sembra essere in grado di ridurre appetito e favorire l’ossidazione dei grassi accumulati.

Non si rilevano quindi effetti eclatanti come semaglutide (Ozempic®) e altri agonisti del recettore GLP-1, ma effettivamente nel suo piccolo la metformina può avere senso in pazienti selezionati, come ad esempio in pazienti obesi ad alto rischio di sviluppo di diabete, ad esempio in caso di

È importante NON aspettarsi una riduzione drammatica del peso corporeo e, soprattutto, dovranno comunque essere intreprese modifiche degli stili di vita, adottando una corretta alimentazione e la pratica regolare di attività fisica.

Pastiglie di metformina su sfondo bianco

Shutterstock/blackboard1965

Prezzo: quanto costa metformina?

Il prezzo di metformina è leggermente variabile a seconda del dosaggio e del numero di compresse contenute, ma in genere costa l’equivalente di € 2-3 a confezione (è ovviamente mutuabile).

Prima o dopo i pasti? Come e quando si assume?

La metformina è disponibile sotto forma di compresse da assumere per bocca, di solito durante o dopo i pasti, due o tre volte al giorno.

Di norma quando si inizia un trattamento con metformina si comincia somministrando 500/850 mg del farmaco subito dopo il primo pasto della giornata (colazione) e poi, se nel giro di alcuni giorni i livelli di zucchero nel sangue non fossero rientrati nei valori normali, è possibile incrementare gradualmente il dosaggio frazionando le dosi negli altri due pasti della giornata.

La dose massima giornaliera è 3000 mg, assunta in 3 dosi separate.

È molto importante che l’assunzione della metformina avvenga esattamente come prescritto, ovvero senza assumerne meno o più spesso di quanto stabilito dal medico oppure dosi differenti da quanto prescritto.

La metformina è pericolosa? Gli effetti collaterali

La metformina, come tutti i farmaci, può causare effetti collaterali. Informare il medico nel caso in cui tali sintomi siano importanti, persistenti, od anche solo intermittenti.

Tra i più comuni ricordiamo:

Gli effetti gastrointestinali interessano circa 2-3 pazienti su 10, ma in genere si risolvono in pochi giorni.

Interrompere l’assunzione di metformina e contattare immediatamente il proprio medico in caso di:

La metformina può causare in alcuni soggetti anche altri effetti collaterali, chiamare il medico nel caso compaiano problemi non usuali durante il trattamento con il farmaco.

Metformina e vitamina B12

L’uso prolungato di metformina è stato associato ad una diminuzione dell’assorbimento di vitamina B12; si raccomanda quindi di verificarne periodicamente i livelli e integrare se necessario.

Acidosi lattica

L’acidosi lattica è una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di rapido trattamento), che può insorgere in seguito ad un accumulo di metformina.

Colpisce circa un paziente su 30.000, ma i casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con il farmaco si sono verificati in particolare in pazienti diabetici con una significativa insufficienza renale.

L’incidenza dell’acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come

Diagnosi e sintomi

Si deve considerare il rischio di acidosi lattica nel caso siano presenti segni aspecifici quali crampi muscolari uniti a disturbi dell’apparato digerente, come dolore addominale e astenia grave.

Questi sintomi possono essere seguiti da

Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano

  • una diminuzione del pH nel sangue,
  • livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l,
  • aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato.

In caso di sospetta acidosi metabolica, la metformina deve essere sospesa e il paziente deve essere ricoverato immediatamente.

Controindicazioni

La metformina è principalmente controindicata in soggetti con condizioni che potrebbero aumentare il rischio di acidosi lattica, come per esempio

  • disturbi renali (definiti arbitrariamente come clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min),
  • malattie epatiche (del fegato),
  • eccessivo consumo di alcool

Secondo il foglietto informativo, l’insufficienza cardiaca (in particolare, l’insufficienza cardiaca congestizia instabile o acuta) aumenta il rischio di acidosi lattica con la metformina, tuttavia, una revisione sistematica degli studi controllati condotta nel 2007, sembra suggerire che la metformina sia l’unico farmaco anti-diabetico non associato a danni oggettivi in soggetti con insufficienza cardiaca e che possa ridurre la mortalità rispetto a qualunque altro anti-diabetico.

Mezzo di contrasto

La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici può portare a un’insufficienza renale, che può determinare accumulo di metformina e può esporre il paziente ad acidosi lattica.

La somministrazione di metformina viene quindi spesso interrotta prima o al momento dell’esame; inoltre non deve essere ripresa prima di 48 ore dopo l’esame, e solo dopo aver controllato se la funzione renale è tornata normale.

Chirurgia

La somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di interventi chirurgici programmati in anestesia generale, spinale o peridurale.

Il trattamento può essere nuovamente iniziato non prima di 48 ore dopo l’intervento o dopo la ripresa dell’alimentazione orale, e solo dopo che sia stato accertato che la funzione renale è normale.

Si raccomanda comunque di attenersi sempre e soltanto alle indicazioni del medico o del chirurgo, soprattutto in caso di disposizioni diverse.

Dieta e alimentazione durante la terapia con metformina

Assicurarsi di osservare tutte le raccomandazioni del medico e del dietologo inerenti l’attività fisica e l’alimentazione. È importante seguire una dieta sana per un controllo ottimale del diabete, a prescindere dall’uso dei farmaci.

Alcool: si possono bere alcolici?

Informare il medico se si bevono abitualmente alcolici o se occasionalmente se ne bevono grandi quantità in poco tempo.

L’alcool aumenta il rischio di sviluppare acidosi lattica, ma può anche causare una brusca riduzione della concentrazione di zucchero nel sangue.

Chiedere al medico quanto alcool sia possibile bere senza rischi in terapia con metformina.

Come funziona metformina?

Più avanzano gli studi su metformina, più si scoprono nuovi meccanismi di azione; tra i più noti e rilevanti figurano:

  • diminuzione della produzione di zucchero nel fegato (gluconeogenesi),
  • diminuzione dell’assorbimento intestinale dei carboidrati
  • soprattutto aumento della sensibilità all’insulina, contrastando cioè la resistenza all’insulina, quel fenomeno per cui in presenza di glicemia elevata, ovvero troppo zucchero nel sangue, l’insulina prodotta dal pancreas non è più in grado di convincere le cellule di muscoli e fegato a farsene carico.

L’effetto complessivo è quindi di abbassare efficacemente la glicemia sia dopo il pasto, sia nelle ore di digiuno grazie agli effetti che si protraggono nel tempo.

Riducendo la glicemia e migliorando la sensibilità insulinica si riduce anche la produzione di insulina e questo spiega anche gli effetti positivi nelle donne affette da ovaio policistico, che potranno beneficiare di una miglior regolazione della produzione degli ormoni sessuali che dettano i tempi del ciclo mestruale.

Metformina inoltre

  • non può quasi mai causare ipoglicemia, ovvero un eccessivo e pericoloso abbassamento della concentrazione di zucchero nel sangue, perché semplicemente ottimizza quelli che sono i processi normali,
  • per la stessa identica ragione non induce diminuzione della glicemia in persone non diabetiche, a meno che non ne vengano assunte dosi eccessive.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio chiamare subito il centro antiveleni più vicino. Nel caso si verifichi un collasso o un arresto respiratorio, chiamare subito il pronto intervento medico (112).

I sintomi di sovradosaggio possono consistere in ipoglicemia (la metformina comporta meno rischi di ipoglicemia delle sulfaniluree, benché l’ipoglicemia si sia sviluppata occasionalmente durante attività fisiche intense, deficit calorici o quando il farmaco è associato ad altri ipoglicemizzanti), ma anche:

  • stanchezza estrema,
  • debolezza,
  • malessere,
  • vomito e nausea,
  • dolore di stomaco,
  • riduzione dell’appetito,
  • respiro ansimante,
  • affanno,
  • vertigini,
  • senso di stordimento,
  • battito cardiaco accelerato o ridotto,
  • rossore della pelle,
  • dolore muscolare,
  • senso di freddo.

Fonti e bibliografia

Le domande più frequenti

Qual è il nome commerciale della metformina?

La metformina è oggi venduta anche come medicinale generico ("metformina" seguita dal nome dell'azienda, ad esempio Teva, Mylan, EG, ...); tra i tanti nomi commerciali branded il più noto è probabilmente Glucophage (letteralmente "mangiatore di zucchero").

Metformina e diarrea: cosa fare?

La diarrea è un effetto avverso tra i più comuni quando si inizia la terapia con metformina per il diabete di tipo 2, ma in genere si risolve entro qualche giorno. Sono stati segnalati solo pochi casi di diarrea cronica, che persiste per mesi o anni di assunzione.

Guarisce il diabete?

La metformina permette di controllare il diabete di tipo 2, ma di per sé non lo guarisce. Si raccomanda quindi di continuare a usare il medicinale anche se ci si sente bene, non interrompendone l'assunzione senza il preventivo parere del medico.

Serve ricetta?

Sì, per acquistare metformina è necessaria la presentazione di ricetta medica.

Dose dimenticata: cosa fare?

Assumere la dose dimenticata appena possibile; se tuttavia è quasi l'ora della dose successiva, non assumere la compressa saltata e riprendere il proprio schema terapeutico abituale.
Non assumere una dose doppia per compensare quella dimenticata.

Pillola anticoncezionale: ci sono controindicazioni?

Metformina non interagisce con la pillola contraccettiva, ma alcune pazienti potrebbero necessitare di un aggiustamento della dose del farmaco antidiabetico, perché la pillola può leggermente alterare le modalità di utilizzo dello zucchero nell'organismo.

Causa ipoglicemia nel paziente NON diabetico?

In genere no, a meno di dosi eccessive metformina non induce ipoglicemia.
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Domande e risposte
  1. è realistico che la metformina abbia come effetto collaterale anche la perdita o calo della potenza sessuale?, se si cosa bisogna fare per contrastare questo problema?, esiste altro farmaco analogo che non abbia questa controindicazione?.
    Grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non mi risulta.

  2. da quando assumo la Metformina (1750 al di, Diabete 2 dal 2010) subisco, non ogni giorno ma regolarmente una forte stanchezza pomeridiana (durata fra 15-60 min) quale trascorro su divano. Poi dopo mi sento rimesso in sesto. Tale stanchezza è accompagnata da sentimenti cupi (l’avvenire, esperienze spiacevoli attuali e del passato). Inoltre, da quando assumo la Metformina, subisco attacchi di sudore, in tutte le stagione (età 59). Aggiungo che, nel 2005 ho subito Tiroidectomia (assumo Eutirox 150 al di).

    Grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Uomo o donna?

    2. Uomo,
      Grazie

    3. Uomo non fumatore dal 2008, no alcool da due decenni. Peso aumentato dal 2008 (smesso di fumare: forse +3kg, forse altre +3kg per via della assunzione di Metformina dal 2010) fermo a 89kg da incirca 2013, altezza di 1.75m.
      Grazie

    4. Dr. Roberto Gindro

      La metformina in linea di massima è più probabile che faccia dimagrire.

      Il TSH è nella norma?

    5. devo frugare fra i documenti, torno.
      Grazie

    6. Salve Dottore,

      TSH= 0,206 (2015) valori di referenza utilizzati [0,4 – 3,4]

      D’accordo l’endocrinologo curante con tiroidectomia l’TSH deve stare sotto il valore minimo di referenza. Ha aggiustato il valore apposto attraverso l’dosaggio del Eutirox.

      Grazie

    7. Dr. Roberto Gindro

      Nemmeno la tiroide dovrebbe essere causa dei sintomi descritti; potrebbe quindi essere un fattore esclusivamente nervoso o legato a una digestione difficile (attenzione a non mangiare troppo e/o troppo pesante), ma raccomando di verificare con il medico.

    8. infatti una Dott.ssa specializzato in malattie del fegato mi ha consigliato (oltre a dieta adatta ecc) di assumere DEURSIL 300 per qualche mese per contrastare eventuali dispepsie che potrebbero a punto causare anche la stanchezza descritta. Poi seguito da una ‘fibroscan’ del fegato. Se vuole commentare – siete sempre benvenuto!

      Grazie ancora

    9. Dr. Roberto Gindro

      Ottimo, nulla da aggiungere, ma se mi tiene al corrente mi fa piacere.

  3. Da più di 1anno assumo metformina 750mg al giorno non subito ma con il tempo ogni 3-4 mesi soffro di disturbi gastro intestinali in particolar modo tanta aria che non riesco ad espellere e diarrea é normale o devo pensare ad altro??

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo sono gli effetti collaterali più comuni associati al farmaco; in alcuni casi può valere la pena provare a cambiare marca (stessa sostanza stessa dose, ovviamente), ma se persistesse lo segnali al medico.

  4. Anch’io ultimamente dopo anni di metformina e dissenterie varie ora iniziato anche insulina ,feci ancora piu liquide tipo acqua possibile che sia metformina anche perche da 2 portata a 3 pastiglie da 1000 al giorno grazie x la risposta

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo sì, è possibile.

    2. Grazie

  5. Salve Dottore sono una ragazza di 22 anni da due giorni assumo metformina per l’ovaio policistico e per intolleranza al glucosio in quanto nella curva glicemica i valori a digiuno erano 92 e dopo due ore dell’assunzione di zucchero erano 90. Però è tutto il giorno che ho una forte nausea è normale?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo nei primi giorni è un effetto collaterale che si manifesta comunemente.

  6. sta assumendo la metformina perché ingrassa pur stando a dieta ma anche a dosaggio basso le succede spesso di vomitare ed avere mal di pancia..quale analisi è oppotruno far controllare?grazie

    1. vedo che non è evidenziata la prima parte del messaggio in cui dicevo che mia nipote ha 15 anni e che fa il farmaco da 1 anno

    2. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, la metformina può dare manifestazioni gastroenteriche del genere, ma è necessario sentire i medici che la seguono per capire se deve continuare la terapia e/o fare dei controlli specifici. saluti

    3. Salve ho 38 anni. Ho partorito 7 mesi fa.
      Durante la gravidanza il mio ginecologo mi ha fatto fare la curva da carico glicemica e avevo 76, 92,46. Non mi ha consigliato la metformina ma mi ha suggerito di tenere sotto controllo la glicemia, che più o meno si era mantenuta costante.
      La cosa strana é che, se assumo molti zuccheri, amidi o carboidrati inizio ad avere molta sete e, durante la notte sudo tantissimo.( ad es. Ieri sera ero a cena da amici e subito dopo aver mangiato ho iniziato a sentire caldo, lo stomaco gonfio e un forte calore alle gambe.. ho misurato la glicemia ed era a 120).
      Solgitamente all’indomani peso fino a 2kg in più. Il medico dice che gli zuccheri mi provocano una forte ritenzione idrica.
      Infatti se non sto bene attenta e non evito zuccheri , carboidati e amidi, ingrasso a dismisura, dopodicche basta allontanare dalla dieta quanto detto e dimagrisco tanto.
      Leggendo tra i commenti ho letto che anche l’ovaio policistico a che fare con la glicemia, ed io ho questo problema fin da adolescente.
      Secondo lei dovrei assumere la metformina?

    4. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      No , non mi sembra che ne abbia necessità in quanto i valori glicemici erano nella norma, ma qualsiasi farmaco deve essere prescritto da un medico. saluti

  7. Salve.
    Prendo la metformina a 1000 da qualche anno ed ho spesso diarrea liquida che mi impedisce di svolgere una vita sociale normale. Ne ho parlato con il mio medico curante,esprimendo il sospetto che la causa dei miei disturbi fosse la metformina ma lui lo ha escluso senza specificarne la ragione.
    La mia domanda è questa:
    Si può verificare se la causa è davvero la metformina?Come?
    Aggiungo che ho 67 anni ed affetta da diabete mellito.
    Grazie .

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Salve, no esiste un test o un analisi in gradi di verificarlo, se poi la diarrea non è iniziata in concomitanza o subito dopo l’inizio dell’assunzione della metformina la escluderei come causa. Il medico non ha ipotizzato nient’altro come possibile causa invece?

  8. È possibile che la metformina di una marca mi causi di diarrea e quella di un’altra no? Non dovrebbero essere uguali?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Principio attivo (metformina) e dose identici, ma possono cambiare gli eccipienti e le confermo che per esperienza con la metformina in particolare (che è un farmaco che annovera tra gli effetti collaterali proprio la diarrea) è comune tollerare meglio alcune marche più di altre.
      Oltre a poter dare fastidio alcuni eccipienti di per sé, possono subentrare differenza di biodisponibilità, assorbimento, …

  9. Cos’è il Glucophage Unidie? Che differenza c’è con quello normale?

    1. Dr. Roberto Gindro

      L’Unidie è concepito per rilasciare gradualmente nel tempo il farmaco, anziché tutto insieme; è utile soprattutto quando il normale causa effetti collaterali persistenti a stomaco e soprattutto intestino.

  10. Ieri mia sorella mi ha detto che il ginecologo le ha prescritto la metformina, pur non essendo diabetica, ma non ho ben capito il perché e non mi sono osata fare troppe domande. Sa aiutarmi a capire?