Introduzione
La creatinina è un prodotto di scarto del metabolismo muscolare che viene filtrato dal sangue ed eliminato attraverso i reni.
L’esame della clearance della creatinina combina la valutazione della quantità della sostanza nelle urine e nel sangue per stimare la capacità di funzionamento dei reni; risultati bassi potrebbero essere un segno di insufficienza renale.
Ad oggi è spesso considerato un esame di seconda scelta, progressivamente sostituito dalla valutazione dell’eGFR attraverso formule più semplici, che richiedano esclusivamente il dosaggio della creatinina nel sangue.
Valori normali
I valori normali della clearance della creatinina sono compresi tra
-
Uomini: 107-139 mL/min
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Donne: 87-107 mL/min
Fonte: Medscape
I valori normali sono leggermente variabili a seconda della fonte consultata, ma soprattutto “non ha intervalli di riferimento standard, pertanto i risultati del test devono essere interpretati contestualmente allo stato di salute del paziente ed alla presenza di eventuali sintomi di malattie renali.” (Fonte: LabTestOnLine.it)
Clearance della creatinina alta
Indica una funzionalità renale aumentata (la velocità di filtrazione è più rapida), condizione tipica ad esempio di donne in gravidanza e pazienti diabetici.
Clearance della creatinina bassa
La riduzione della clearance rispetto ai valori attesi potrebbe indicare la presenza di danni renali o condizioni/situazioni che ne compromettono la funzione.
Interpretazione
Per una corretta interpretazione del risultato della clearance della creatinina è necessario comprendere almeno superficialmente come viene calcolata e perché.
La creatinina è una sostanza di scarto prodotta dai muscoli, che deriva dalla degradazione della creatina a scopo energetico all’interno della cellula muscolare; una volta prodotta viene eliminata nel sangue ed il rene si occuperà della sua estrazione ed eliminazione attraverso l’urina.
È interessante notare che la produzione di creatinina avviene con velocità sostanzialmente costante, in modo cioè regolare e prevedibile, cosicché altrettanto costante è la velocità con cui viene eliminata dai reni se questi sono in buona salute.
Nel caso in cui il paziente soffra di una qualsiasi condizione in grado di disturbare il lavoro di filtrazione renale il risultato sarà un progressivo accumulo della creatinina nel sangue ed una riduzione della sua concentrazione nelle urine.
La clearance della creatinina è un valore matematico derivato da
- creatinina in circolo nel sangue (misurata con un prelievo venoso)
- creatinina eliminata nell’arco di 24 ore
Il valore numerico è tuttavia insufficiente, da solo, a porre una diagnosi od anche solo a trarre conclusioni cliniche, richiede invece sempre di essere interpretato nel più ampio contesto della condizione di salute del paziente, di eventuali sintomi e dei singoli risultati dei valori di creatinina nelle urine e, soprattutto, nel sangue.
Calcolo
La formula per il calcolo della clearance della creatinina è la seguente:
È tuttavia possibile fare riferimento ad uno dei numerosi calcolatori on-line, come ad esempio quello di MediCalc, ma esistono anche formule più complesse che tengono conto della massa muscolare del paziente (la produzione di creatinina è strettamente proporzionale alla quantità di cellule muscolari).
Sintomi
I sintomi suggestivi di una ridotta funzionalità renale tendono purtroppo a comparire solo quando il danno è in fase avanzata, grazie ai meccanismi di compenso operati dall’organismo; tra i più significativi si annoverano:
- gonfiore, percepito ad esempio a livello di gambe, caviglie e piedi, ma anche occhi, polsi e addome
- stanchezza
- alterazioni della frequenza di minzione (in genere una ridotta produzione di urina), ma anche bruciore ed altri disturbi
- aumento della pressione del sangue (ipertensione)
- perdita di appetito
- nausea
- prurito.
Alcuni pazienti possono osservare urine schiumose (segnale di presenza di proteine nelle urine) e/o color caffè (indicativo di sangue).
Quando viene prescritto
Il testa della clearance della creatinina è ad oggi richiesto soprattutto come conferma dei risultati emersi attraverso altri test di funzionalità renale, oppure in presenza di sintomi suggestivi di insufficienza renale.
È interessante sottolineare che attraverso questo esame è possibile evidenziare la presenza di disfunzioni renali prima dello sviluppo dei sintomi, ovvero in fasi meno avanzate, per questa ragione può essere usata come test di screening in pazienti ad alto rischio, ad esempio:
- diabete
- pressione alta
- familiarità per malattie renali croniche.
È inoltre utile per monitorare l’andamento della malattia nel tempo, tenendo traccia dell’evoluzione dei valori, anche eventualmente valutando la risposta a terapie.
Preparazione
Il test non necessita di una specifica preparazione né di digiuno, ma richiede un campione di sangue (prelevato in genere da una vena del braccio) e della consegna delle urine raccolte nelle 24 ore. Si consiglia esclusivamente di evitare assunzioni eccessive di carne, il cui contenuto in creatina potrebbe causare temporanei aumenti.
La raccolta delle 24 ore viene così condotta:
- Al risveglio urinare normalmente, SENZA raccolta.
- Dalla successiva minzione raccogliere tutta l’urina fino alla prima minzione del mattino successivo compresa.
È necessaria la raccolta delle 24 ore perché la concentrazione di alcune sostanze varia nell’arco della giornata e, in questo modo, se ne ottiene una buona approssimazione media.
Fattori che possono interferire
La salute renale, intesa come capacità filtrante, si riduce fisiologicamente con l’età, ed è quindi normale osservare una lenta ma progressiva diminuzione dei valori dopo i 40 anni.
Alcuni farmaci potrebbe alterare il risultato, ad esempio:
- alcuni antibiotici (aminoglicosidi e cefalosporine), cimetidina (usata per problemi di gastrite) sono ridurre il risultato,
- i diuretici sono invece responsabili di un aumento.
Si segnala infine che pazienti con un solo rene in difficoltà presentano in genere valori perfettamente normali, perché l’altro è in grado di supplire efficacemente alla mancanza del primo.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.