Introduzione
La pelle del cuoio capelluto ha una struttura particolare, differente da quella del resto del corpo, caratterizzata ad esempio dalla presenza di follicoli piliferi densamente innervati ed una ricca rete di vasi sanguigni in grado di nutrirli.
Anche per queste ragioni, quando il cuoio capelluto prude può diventare difficile pensare ad altro, ma trovare sollievo è sicuramente possibile, ovviamente a patto di individuare la causa del fastidio.
Il prurito del cuoio capelluto è un sintomo comune e particolarmente fastidioso; spesso associato a sintomi caratteristici e tipici di dermatite seborroica o psoriasi, in altri pazienti si può presentare senza essere accompagnato da altri disturbi, rendendo la diagnosi tutt’altro che ovvia. Nonostante gli innegabili progressi nella medicina e più in particolare nella dermatologia, in questi casi il prurito al cuoio capelluto può ancora oggi rappresentare una sfida impegnativa per lo specialista, il dermatologo, a causa delle numerose cause possibili.
Può infatti derivare da malattie
- dermatologiche (specifiche della pelle):
- Dermatosi infiammatorie:
- dermatite seborroica,
- psoriasi,
- prurito senile,
- secchezza cutanea,
- dermatite atopica,
- dermatite da contatto,
- cuoio capelluto sensibile
- alopecia,
- orticaria,
- cicatrici,
- punture di insetto,
- lichen,
- lupus eritematoso discoide,
- …
- Dermatosi infettive:
- follicoliti,
- infezioni micotiche (da funghi), batteriche e virali,
- scabbia,
- pediculosi del capo (pidocchi),
- larva migrans,
- …
- Dermatosi autoimmuni:
- Neoplasie:
- linfomi,
- infiltrati leucemici della pelle;
- Dermatosi infiammatorie:
- sistemiche (che coinvolgono l’intero organismo):
- insufficienza renale cronica,
- malattia epatica colestatica (infiammazione del fegato a causa di colestasi),
- linfoma di Hodgkins e non Hodgkin,
- dermatomiosite,
- prurito indotto da farmaci,
- arterite del cuoio capelluto;
- neurologiche (del sistema nervoso):
- diabete mellito,
- nevralgia post-erpetica,
- emicrania,
- nevralgia facciale atipica,
- disestesia del cuoio capelluto,
- lesioni cerebrali e del midollo spinale,
- sindrome di Wallenberg,
- tumori cerebrali;
- e psicogene (tra i pazienti con prurito psicogeno i siti più comunemente colpiti sono proprio il cuoio capelluto e il viso), tra cui:
- Disturbi ossessivo compulsivi (DOC),
- disturbi d’ansia e depressione,
- disturbi somatoformi e dissociativi,
- allucinazioni tattili,
- parassitosi delirante,
- schizofrenia.
È necessario non farsi spaventare di fronte a questo elenco, perché ovviamente nella maggior parte dei casi la ragione rientra tra le condizioni più banali, analizzate di seguito (segui il link dall’elenco precedente per leggere il relativo approfondimento).
Dermatite seborroica
In assoluto la causa più comune di prurito in testa, la dermatite seborroica è un’infiammazione del cuoio capelluto le cui ragioni non sono ancora state del tutto chiarite. Tra le ipotesi più condivise figurano interazioni tra secrezioni sebacee (il sebo normalmente prodotto dalla pelle, in questo caso spesso in quantità eccessiva), funghi Malassezia e sistema immunitario cutaneo.
Nella maggior parte dei pazienti è possibile ottenere un ottimo controllo della condizione (e del prurito, oltre che delle crosticine e della forfora spesso presenti) mediante l’utilizzo di shampoo medicati, ad esempio allo zinco piritione.
Dermatite da contatto
La dermatite da contatto può avere origine irritativa o allergica, ma in entrambi i casi può rappresentare la reazione dell’organismo a insulti esterni; tra le ragioni più comuni prodotti per la cura dei capelli (ad esempio shampoo o balsamo) mal tollerati o, più banalmente, non adeguatamente risciacquati dal capo.
Si osserva anche a seguito dell’applicazione di trattamenti sui capelli, ad esempio la tinta, ed è spesso accompagnata da rossore ed infiammazione del cuoio capelluto.
Per una completa risoluzione è in genere sufficiente evitare nuovi contatti con la sostanza responsabile (in caso di necessità è possibile condurre prove allergiche per individuare la singola sostanza responsabile della reazione).
Pidocchi
Parassitosi tipica dei bambini, può colpire anche gli adulti. La presenza di pidocchi causa un insistente prurito che potrebbe concentrarsi sulla nuca e dietro le orecchie. Si cura attraverso la corretta applicazione di specifici antiparassitari (si raccomanda di ripetere l’applicazione a distanza di due settimane per colpire eventuali parassiti nati da uova non colpire dalla prima somministrazione).
Tinea capitis
La tigna dei capelli è un’infezione fungina che interessa il cuoio capelluto che colpisce principalmente (ma non solo!) i bambini. È contagiosa e causa la graduale comparsa di chiazze rotonde in cui si osserva la perdita dei capelli.
Risponde bene a trattamenti antimicotici locali (creme, lozioni, shampoo, …).
Dermatite atopica
Soffrire di dermatite atopica, una condizione che provoca secchezza della pelle secca, prurito e infiammazione, può predisporre allo sviluppo di prurito sul capo accompagnati da arrossamenti e squame.
Viene gestita attraverso la scelta di prodotti dermatologici delicati specifici (emulsioni, creme, shampoo, …).
Psoriasi del cuoio capelluto
Sono numerosi i pazienti interessati da psoriasi, condizione che provoca arrossamento della pelle, irritazione e spesso lo sviluppo di caratteristiche placche, che lamentano anche prurito al cuoio capelluto, soprattutto in corrispondenza delle lesioni.
Viene in genere trattata con prodotti dermocosmetici e farmaci locali (creme, lozioni, …), nei casi più severi a base di cortisone (possibilmente solo per brevi periodi).
Alopecie cicatriziali
Condizioni su cui non esiste ancora completa unanimità di definizione, sono accomunate da un interessamento del follicolo pilifero e/o della pelle, ma in cui l’esito finale è sempre la distruzione del follicolo pilosebaceo con perdita di capelli definitiva (attenzione, esistono altre condizioni che si presentano con perdita di capelli per cause differenti e che non sono invece definitive).
Prurito neuropatico
Il prurito neuropatico del cuoio capelluto, derivante cioè da lesioni occorse ai nervi, viene spesso osservato in conseguenza di malattie con interessamento nervoso, tra le più comuni diabete mellito ed herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). Sono noti in letteratura casi di pazienti in cui la lamentela di prurito confinato al cuoio capelluto si è rivelata essere causata da un inconsapevole diabete, che una volta inquadrato e corretto ha permesso la risoluzione del prurito.
La nevralgia post-erpetica, condizione persistente a seguito di herpes zoster, è stata storicamente associata al dolore, tuttavia dati recenti indicano che tra i possibili sintomi residui figura anche il prurito.
Tumori
Condizione fortunatamente non comune, ma di cui si deve essere consapevoli; eventuali lesioni cutanee tumorali possono essere accompagnate da prurito. Inutile dire che in caso di dubbio è raccomandabile l’immediato parere di un medico.
Relativamente comuni sono ad esempio le lesioni da cheratosi attinica, considerati potenzialmente in grado di esprimere un’evoluzione maligna.
Cuoio capelluto sensibile
Condizione difficile da descrivere in modo sistematico, si osserva in presenza di lamentele soggettive di disagio in assenza di riscontro oggettivi come irritazione e risposta immunitaria. Può essere accompagnata da perdita dei capelli.
Fonti e bibliografia
- AAD
- The Itchy scalp – scratching for an explanation – Ghada A. Bin saif, MD, Marna E. Ericson, PhD, and Gil Yosipovitch, MD
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.