Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Dibase sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
- Foglietto illustrativo Dibase (attenzione, il documento contiene in successione il foglietto illustrativo di tutte le referenze di Dibase)
A cosa serve?
Dibase contiene colecalciferolo, meglio conosciuto come vitamina D3.
Dibase 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione è indicato per la prevenzione e il trattamento della carenza di vitamina D.
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Dibase 10.000 gocce è necessaria presentazione ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
Sì, Dibase 10.000 gocce è mutuabile, ma nel rispetto della nota 96, che prevede che possa essere prescritto nei seguenti casi (è eventualmente possibile fare riferimento al seguente allegato, che mostra il diagramma di flusso della prescrizione):
- indipendentemente dall’esame del sangue:
- persone istituzionalizzate
- persone con gravi deficit motori o allettate che vivono al proprio domicilio
- donne in gravidanza o in allattamento
- persone affette da osteoporosi da qualsiasi causa non candidate a terapia remineralizzante (vedi Nota 79)
- previa determinazione della 25(OH)D mediante esame del sangue, nel caso di livelli:
- inferiori a 12 ng/mL e sintomi attribuibili a ipovitaminosi:
- astenia intensa,
- dolori muscolari,
- dolori diffusi o localizzati,
- frequenti cadute immotivate
- inferiori a 12 ng/mL (rilievo occasionale)
- inferiori a 20 ng/mL in terapia di lunga durata con farmaci interferenti col metabolismo della vitamina D
- inferiori a 20 ng/mL affette da malattie che possono causare malassorbimento nell’adulto
- inferiori a 30 ng/mL con diagnosi di iperparatiroidismo (primario o secondario)
inferiori a 30 ng/mL affette da osteoporosi di qualsiasi causa o osteopatie accertate candidate a terapia remineralizzante per le quali la correzione dell’ipovitaminosi dovrebbe essere propedeutica all’inizio della terapia (le terapie remineralizzanti dovrebbero essere iniziate dopo la correzione della ipovitaminosi D).
- inferiori a 12 ng/mL e sintomi attribuibili a ipovitaminosi:
Al di là delle condizioni per cui è previsto il rimborso da parte del Sistema Sanitario Nazionale (mutua), il medico può consigliare l’assunzione di Dibase come prevenzione della carenza di vitamina D:
- nei neonati (soprattutto se prematuri) e nei lattanti,
- durante l’ultimo trimestre di gravidanza,
- nelle donne che allattano alla fine dell’inverno e in primavera,
- negli anziani,
- in caso di insufficiente esposizione solare, in particolare nel bambino e nell’adolescente,
- in caso di dieta squilibrata (ad esempio povera di calcio, dieta vegetariana),
- in caso di intensa colorazione della pelle,
- in caso di malattie della pelle estese, malattie infettive (quali tubercolosi, lebbra), patologie digestive o malattie del fegato (insufficienza epatica),
- in pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici o in terapia a lungo termine con alcuni antinfiammatori.
Dosaggio e posologia
Le dosi e la durata del trattamento sono valutate dal medico in base allo stato di salute, ma nel caso di adulti e anziani:
- Prevenzione: la dose raccomandata è 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3).
In presenza di molti fattori di rischio per la carenza di vitamina D, secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3). - Trattamento: 4 gocce (pari a 1000 U.I. di vitamina D3) al giorno. Il medico stabilirà la dose adeguata e successivamente potrà prescrivere una dose più bassa. Dosi più elevate devono essere adeguate a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 16 gocce al giorno (pari a 4000 U.I. di vitamina D3).
Il medico potrebbe prescrivere analisi periodiche per controllare i livelli di vitamina D nel sangue o calcio nel sangue e nelle urine nei seguenti casi:
- trattamento con Dibase per un lungo periodo e con alti dosaggi
- età anziana e trattamento con medicinali per trattare alcune malattie del cuore (glicosidi cardiaci) o con medicinali che riducono la pressione del sangue aumentando la produzione di urina (diuretici)
- se soffre di sarcoidosi, una malattia infiammatoria che può coinvolgere tutto l’organismo e porta alla formazione di noduli.
Nel caso in cui i suoi livelli di vitamina D o di calcio fossero elevati, il medico potrebbe decidere di ridurre la dose o interrompere il trattamento.
Sovradosaggio
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Dibase avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
In caso di sovradosaggio possono verificarsi aumento dei livelli di calcio nel sangue e nelle urine, i cui sintomi comprendono:
- nausea e vomito,
- sete,
- aumentata quantità di urina escreta (poliuria),
- stitichezza
- e disidratazione.
Dosaggi eccessivi cronici possono portare a depositi di sali di calcio nei vasi del sangue e negli organi.
L’uso di una dose eccessiva di vitamina D i primi 6 mesi di gravidanza può provocare dei gravi danni al feto e al neonato.
Prima dei pasti o dopo? A stomaco pieno o vuoto?
Si raccomanda di assumere Dibase durante i pasti.
Si può bere alcol?
L’assunzione di elevate quantità di alcol per molto tempo (alcolismo cronico) diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Dibase può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati segnalati con l’uso della vitamina D sono i seguenti:
- reazioni allergiche
- debolezza, perdita di appetito (anoressia), sete
- sonnolenza, stato confusionale
- mal di testa
- stitichezza, emissione di gas (flatulenza), dolore alla pancia, nausea, vomito, diarrea, gusto metallico, secchezza della bocca
- eruzione della pelle, prurito
- eccessivo deposito di calcio nei reni (nefrocalcinosi), aumentata quantità di urina escreta (poliuria), sete intensa (polidipsia), malattia dei reni (insufficienza renale)
- livelli aumentati di calcio nel sangue (ipercalcemia) e nelle urine (ipercalciuria).
Controindicazioni e avvertenze
Dibase 10000 è controindicato in caso di:
- allergia al colecalciferolo (vitamina D3) o a uno qualsiasi degli eccipienti
- livelli elevati di calcio nel sangue (ipercalcemia) o nelle urine (ipercalciuria).
- calcoli renali (nefrolitiasi) o di depositi di calcio nei reni (nefrocalcinosi).
- malattia grave dei reni.
In caso di una riduzione della funzionalità dei reni da lieve a moderata (insufficienza renale lieve o moderata), se il medico ritiene che il trattamento con Dibase sia assolutamente necessario, verranno prescritte analisi periodiche per controllare i livelli di calcio e fosfato nel sangue. Nel caso di livelli elevati, il medico ridurrà la dose o interromperà il trattamento.
Informare il medico in caso di:
- assunzione di medicinali utilizzati per il trattamento dell’epilessia (anticonvulsivanti o barbiturici);
- assunzione di cortisonici, medicinali per trattare l’infiammazione;
- assunzione di medicinali per ridurre i grassi nel sangue come colestipolo, colestiramina e orlistat;
- assunzione di antiacidi contenenti alluminio, medicinali per trattare una eccessiva presenza nello stomaco di acido che può risalire anche nell’esofago;
- obesità;
- malattie della digestione (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);
- malattia del fegato (insufficienza epatica).
Informare il medico in caso di assunzione di alimenti e altri prodotti che contengono già vitamina D (cibi addizionati con vitamina D, latte arricchito con vitamina D, …) in modo che possa tenere conto della dose totale di vitamina D.
Interazioni
Segnalare al medico l’assunzione (o la recente assunzione) qualsiasi medicinale e in particolare di:
- medicinali utilizzati per il trattamento dell’epilessia (anticonvulsivanti o barbiturici);
- medicinali per ridurre i grassi nel sangue come colestipolo, colestiramina e orlistat;
- antiacidi contenenti alluminio, medicinali per trattare una eccessiva presenza nello stomaco di acido che può risalire anche nell’esofago;
- cortisonici, medicinali per trattare l’infiammazione.
L’assunzione dei seguenti farmaci potrebbe richiedere l’esecuzione di ulteriori esami:
- diuretici tiazidici, medicinali per trattare la pressione del sangue alta, aumentando la produzione di urina;
- digitale, medicinale per trattare alcuni disturbi del cuore;
- preparati contenenti magnesio;
- warfarin, medicinale per rendere il sangue più fluido.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.