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Introduzione
Nell’organismo umano in salute la temperatura corporea viene mantenuta dai centri di controllo presenti nel cervello ad un valore di circa 37° a prescindere dalle condizioni esterne, perché variazioni importanti possono avere conseguenze anche fatali.
Le condizioni causate da un eccessivo surriscaldamento del corpo, solitamente a causa di un’esposizione prolungata al caldo o di uno sforzo fisico sostenuto a temperature elevate, prendono il nome di disturbi da calore e li possiamo suddividere in base alla gravità in:
- crampi da calore,
- esaurimento da calore,
- colpo di calore
- insolazione.
La classificazione è basata su
- sintomi,
- temperatura
- entità della perdita di liquidi e sali minerali.
Normalmente il corpo si raffredda attraverso il sudore, ma questo sistema comporta inevitabilmente una certa perdita di liquidi e sali minerali; se questi non vengono recuperati bevendo, l’organismo va incontro a ipotensione (abbassamento della pressione) e crampi muscolari che interessano mani, polpacci, piedi, cosce o braccia (crampi da calore).
Diversi fattori influenzano la capacità di raffreddamento dell’organismo in un clima ostile eccessivamente caldo, per esempio quando l’umidità è elevata il sudore non è in grado di evaporare velocemente e questo impedisce al corpo di disperdere efficacemente calore.
In alcune condizioni la sudorazione non basta più e in questi casi la temperatura corporea di una persona può aumentare rapidamente (esaurimento da calore); le forme più severe (colpo di calore) sono considerate un’emergenza medica, in quanto se trascurate possono rapidamente danneggiare i più importanti organi e sistemi dell’organismo (cervello, cuore, reni e muscoli), potendo in casi estremi risultare anche fatali.
I più comuni segni e sintomi legati al colpo di calore sono:
- mal di testa,
- sensazione di malessere e stanchezza,
- vertigini,
- confusione,
- perdita di appetito,
- sudorazione eccessiva,
- pelle pallida,
- crampi alle braccia, alle gambe e allo stomaco
- aumento della velocità di respirazione (tachipnea),
- aumento della frequenza del battito cardiaco (tachicardia),
- nausea o vomito,
- svenimento,
- febbre,
- sensazione di sete intensa.
I sintomi che dovrebbero indurre a chiamare soccorsi sono:
- assenza di sudore nonostante il caldo,
- febbre oltre i 40°,
- respiro rapido e affannato,
- confusione,
- convulsioni,
- perdita di conoscenza.
Fattori di rischio
Oltre alla temperatura esterna elevata, le altre condizioni che possono limitare la capacità di regolare la temperatura e favorire la comparsa di disturbi legati al calore includono:
- età (bambini fino ai 4 anni e anziani con più 65 anni),
- obesità,
- febbre,
- disidratazione,
- malattie cardiache,
- malattie mentali,
- difficoltà di circolazione,
- ustioni,
- consumo di alcolici e caffeina.
Esistono poi diversi farmaci in grado di aumentare il rischio:
- farmaci psicotropi in grado di alterare il comportamento (come aloperidolo, clorpromazina, …),
- farmaci per il morbo di Parkinson, perché in grado di inibire la sudorazione,
- diuretici (perché aumentano l’escrezione urinaria di liquidi),
- beta bloccanti,
- antistaminici,
- …
Crampi da caldo
I crampi da calore sono dolori muscolari o spasmi che possono verificarsi durante un’attività faticosa e che di solito colpiscono
- addome,
- braccia,
- gambe,
I soggetti che sudano molto durante l’attività fisica (sportiva o professionale) sono particolarmente inclini a sviluppare crampi di calore, perché vengono persi liquidi e sali innescando la comparsa dei sintomi.
I crampi da calore possono diventare a loro volta un sintomo di esaurimento da calore.
Cosa fare?
- Interrompere l’attività e sedersi in un ambiente fresco.
- Reidratarsi con bevande per sportivi.
- Aspettare qualche ora prima di riprendere l’attività sportiva, per evitare il rischio di incorrere in un colpo di calore.
- Farsi visitare nel caso di mancato miglioramento dopo un’ora.
Esaurimento da calore
L’esaurimento da calore (o stress da calore) è una condizione patologica correlata al caldo eccessivo che può svilupparsi dopo diversi giorni di esposizione a temperature elevate e reidratazione inadeguata o non equilibrata.
I pazienti più esposti a questo rischio sono
- le persone anziane,
- chi soffre di pressione alta
- e chi lavora in un ambiente caldo.
Sintomi
I sintomi sono generalmente comuni ad adulti e bambini, ma quest’ultimi possono più facilmente manifestare anche letargia (sonnolenza eccessiva).
Tra i sintomi tipici dell’esaurimento da calore ricordiamo:
- aumentata ed eccessiva sudorazione,
- pallore,
- crampi muscolari,
- stanchezza,
- debolezza,
- vertigini,
- mal di testa,
- nausea o vomito,
- svenimento.
La pelle può essere fresca e umida, ma
- il battito cardiaco è accelerato e debole,
- la respirazione rapida e superficiale (tachipnea).
In assenza di trattamento la condizione può progredire, peggiorando fino a trasformarsi in un colpo di calore.
Rimedi e cura
- Reidratarsi con bevande fresche e non alcoliche.
- Riposo.
- Rinfrescarsi con una doccia, un bagno o spugnature fresche.
- Cercare un ambiente climatizzato.
- Indossare abiti leggeri.
Colpo di calore
L’ipertermia, o colpo di sole/calore, è la più grave condizione correlata al calore; si verifica quando il corpo diventa incapace di controllare la propria temperatura, cosicché questa aumenta rapidamente e la sudorazione non è più in grado di raffreddare l’organismo.
La temperatura corporea può salire a 41° e oltre in 10-15 minuti e se non curato il colpo di calore può causare disabilità permanente e morte.
Sintomi
I sintomi di un colpo di sole/calore possono variare da un soggetto all’altro e comprendere:
- temperatura corporea estremamente elevata (superiore a 41°),
- pelle rossa, calda e secca (perché priva di sudorazione),
- battito cardiaco rapido ed intenso,
- cefalea severa,
- vertigini,
- nausea,
- perdita di appetito,
- sete,
- confusione,
- convulsioni nei bambini,
- incoscienza.
La differenza tra colpo di sole e colpo di calore è che il primo può essere causato solo dal sole ed è quindi spesso caratterizzato da lesioni cutanee (eritema solare e/o ustioni); da notare che l’alterazione dello stato mentale causa spesso ostilità e irritabilità, rendendo talvolta complicati anche i soccorsi.
Con l’aumentare della temperatura gli organi interni smettono di funzionare e, in assenza di cure mediche d’emergenza, sopraggiungono coma e morte.
Cosa fare?
In presenza di uno o più sintomi di ipertermia chiamare immediatamente i soccorsi, perchè si tratta di una condizione di emergenza che se non curata può condurre a morte.
Nell’attesa comportarsi come segue:
- Portare la vittima in un’area ombreggiata e fresca.
- Rimuovere i vestiti per favorire la dispersione termica.
- Raffreddare rapidamente la vittima, utilizzando qualsiasi metodo possibile, come ad esempio
- immergendola in una vasca d’acqua fresca (il metodo può essere controproducente se l’acqua fosse troppo fredda e l’organismo va comunque costantemente monitorato),
- sottoporla a una doccia fresca,
- spruzzare la vittima con acqua fresca da una pompa da giardino,
- effettuare spungnature con acqua fredda,
- se l’umidità è bassa, avvolgere la vittima in un lenzuolo fresco e bagnato.
- Controllare la temperatura corporea e continuare con i tentativi di abbassamento fino a raggiungere una temperatura inferiore ai 39°.
- Evitare il consumo di alcool, mentre è utile reidratare la vittima con acqua e bevande isotoniche.
Eritema da calore (o eritema da scaldino)
L’eritema da calore è un’irritazione cutanea causata da sudorazione eccessiva in presenza di tempo caldo e umido; può verificarsi a a qualsiasi età, ma è più comune nei bambini piccoli.
L’eruzione cutanea è un eritema reticolato, talvolta con piccole bolle, e occasionalmente associato a prurito.
Si manifesta spesso su
- collo,
- torace,
- inguine,
- sotto i seni,
- nelle pieghe del gomito.
Cura e rimedi
L’approccio più efficace è spostare il paziente in un ambiente fresco e con ridotta umidità.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.