Detox: la dieta definitiva e altri trucchi per fegato, intestino, …

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Significato di detox

Il termine detox è l’abbreviazione della parola inglese detoxification, letteralmente disintossicazione, ed è un concetto medico di grandissima importanza, ma che può fare riferimento a situazioni anche molto diverse tra loro ed è forse anche per questo che viene spesso frainteso.

Può ad esempio indicare l’eliminazione dall’organismo di sostanze tossiche, un processo che viene quasi sempre portato avanti fisiologicamente dal fegato, quando ad esempio si occupa efficacemente, ma non senza grande fatica, dell’alcool che decidi di consumare. Gli alcolici sono a tutti gli effetti un veleno per il nostro corpo, ma il fegato si fa carico del loro smaltimento al meglio delle proprie possibilità.

In altri casi la detossificazione viene condotta artificialmente, ad esempio attraverso processi come la dialisi, in cui una macchina si sostituisce al lavoro dei reni quando questi non sono più in grado di produrre l’urina. Cos’è l’urina? È semplicemente un modo per eliminare dall’organismo non solo i liquidi in eccesso, ma anche e soprattutto le sostanze di rifiuto solubili in acqua.

L’idea di base infatti è questa:

  • c’è qualcosa da eliminare in circolo nel sangue,
  • se necessario il fegato si occupa della sua trasformazione chimica in sostanze più maneggiabili, poi le riversa nuovamente nel sangue,
  • a questo punto i reni le prelevano e eliminano con le urine.

In alcuni casi gravi dobbiamo intervenire dall’esterno perché qualcosa s’inceppa:

  • possono essere i reni che per qualche ragione non funzionano più, e allora interveniamo con la dialisi,
  • ma può essere anche la terapia chelante: semplificando, in caso di gravi intossicazioni acute da metalli pesanti (mercurio, ferro, arsenico, piombo, …), somministriamo degli agenti chelanti che sono in grado di legarsi saldamente a questi metalli per poi facilitarne l’eliminazione. Sono una sorta di grande rete da pesca, che tira su un po’ tutti i metalli che trova, e che proprio per questa ragione dev’essere usata con cautela, perché può avere effetti collaterali anche importanti.

D’altra parte detox è un concetto che, devo dire soprattutto in lingua inglese, viene anche usato per indicare il percorso necessario a superare la dipendenza, fisica o psicologica, da sostanze d’abuso, come lo stesso alcool, alcuni farmaci o le droghe da strada. In questo contesto non è quindi tanto l’eliminazione della sostanza dal corpo, quando il lungo processo che porta il soggetto a superare con grande fatica la propria dipendenza.

In questo articolo ci concentreremo tuttavia solo sulla prima accezione, sulla depurazione dell’organismo da sostanze pericolose.

Hai notato? Per la prima volta ho usato la parola depurazione, perché spesso in italiano lo traduciamo così: depuriamo l’organismo da tossine e sostanze di rifiuto, ma dobbiamo stare attenti con le parole, perché spesso inconsapevolmente attribuiamo significati distorti ed ho la sensazione che questo possa facilmente prestarsi ad essere uno di quei casi.

D’altra parte chi non vorrebbe depurarsi? Depurarsi… rendere puro… questo termine che spesso usiamo anche in ambito religioso per indicare il massimo stato a cui aspirare, e allora chi non vorrebbe anche un corpo più puro? Più pulito, senza scorie… Forse il problema nasce proprio qui…

Eh sì, perché abbiamo un problema, un grosso problema con pratiche pseudoscientifiche che ci promettono di renderci più puri, di disintossicarci e detossificare soprattutto il fegato, ma la verità è che in condizioni normali fegato e reni sono in grado di disintossicarsi da soli, sono nati per farlo.

In tanti credono, o sono portati a credere, che tutte le tossine introdotte con la dieta, ma anche quelle a cui siamo esposti tutti i giorni respirando aria inquinata o anche solo bevendo acqua del rubinetto si accumulino nel nostro organismo a tempo indefinito, aggirandosi nell’intestino, nel sistema linfatico o nel sangue, ma anche in pelle e capelli, e causando infine i più svariati disturbi… ma non è così…

Non è difficile imbattersi in terapie di vario genere promosse come necessarie per il tuo benessere, grazie alla capacità detossificante, e mi riferisco a:

  • Pratiche di digiuno
  • Limitarsi a bere solo succhi o bevande specifiche
  • Mangiare solo determinati cibi
  • Ovviamente integratori alimentari di vario genere, questi non mancano mai
  • Pulizia del colon con clisteri, lassativi o idrocolonterapia
  • Ricorso sistematico alla sauna

Il problema con questi approcci non è tanto la procedura in sé, quanto l’obiettivo per cui viene promossa e praticata; si tratta spesso di metodi mutuati dalla medicina ufficiale, ma distorti, spesso semplicemente trasposti in contesti del tutto differenti da quelli che ne giustificano un corretto utilizzo, oppure più semplicemente attribuendo un’efficacia taumaturgica di cui in realtà sono privi.

Guarda, lascia che ti faccia un esempio, prendiamo la idrocolonterapia che mi ha da sempre… diciamo incuriosito…

Bevande o detox

Shutterstock/Julia Sudnitskaya

Idrocolonterapia e detox dell’intestino

L’idrocolonterapia è sostanzialmente la pulizia intestinale, la stessa che viene normalmente utilizzata in preparazione a procedure mediche come la colonscopia, dove è necessario rimuovere tutte le tracce di feci presenti nell’intestino in modo che il medico possa trovarsi nelle migliori condizioni possibili per osservare le pareti del colon alla ricerca di polipi od altre lesioni.

Ebbene, c’è chi promuove la pulizia del colon per altri scopi, come la disintossicazione: l’idea è certamente comprensibile, diamo una bella lavata in profondità, tiriamo lucido come uno specchio l’intestino ed eliminiamo così tutte le tossine presenti. E lo facciamo periodicamente, ovvio!

Ottimo, se non fosse che non è necessario… L’intestino è assolutamente in grado di farlo da solo: non so tu, ma io ne ho la prova tutte le mattine dopo il caffè.

Durante la “terapia” grandi quantità di acqua, in alcuni casi fino a 60 L, e/o altre sostanze vengono introdotte nel colon attraverso l’ano, con un simpaticissimo tubo inserito nel retto.

Serve che ti dica che non esiste alcuna prova che possa essere in qualche modo utile o benefica al di là di ristrettissimi ambiti medici del tutto estranei dalle ragioni per cui viene normalmente promossa? Sì, serve che te lo dica, soprattutto perché non è necessariamente innocua, ad esempio i medici delle cliniche Mayo ci ricordano che sono noti alcuni casi di decessi legati a clisteri di caffè (caffè?! ma dai…) oltre che vari effetti collaterali anche gravi, tra cui insorgenza di colite.

Ma più in generale con la pulizia del colon sono stati riportati casi di:

C’è chi l’ha definita un trionfo dell’ignoranza sulla scienza, ma intendiamoci, ognuno è libero di fare quello che desidera con il proprio colon e, come detto prima, ci sono effettivamente casi in cui potrebbe aver senso tentare per questa pratica, ma si tratta di eccezioni, e comunque è assolutamente controindicata in caso di pazienti con

Detox del fegato

Vogliamo parlare del fegato? Sì, parliamone.

Il fegato delle popolazioni occidentali è messo quotidianamente a dura prova… e sai come lo so? Lo so perché stiamo assistendo ad un’epidemia silenziosa, che sembra interessare quasi due miliardi di persone in tutto il mondo. Eppure è in gran parte sconosciuto alla popolazione generale, ma non solo, nonostante numeri sconcertanti se ne prevede un ulteriore aumento nei prossimi decenni.

Mi riferisco alla steatosi epatica non alcolica, magari ne hai sentito parlare come fegato grasso (sono definizioni semplificate, lo so…), ma si tratta sostanzialmente di un insieme di condizioni che all’inizio sono tipicamente prive di sintomi, ma che nell’arco di qualche decennio possono evolvere fino a causare danni irreparabili, come cirrosi epatica, insufficienza epatica e tumore del fegato.

Adesso che ci penso… effettivamente all’origine di tutto ci sono delle tossine…ma sono tossine a cui noi decidiamo di esporci… sto parlando di una dieta squilibrata, ricca di grassi di cattiva qualità e zuccheri, di alimenti ultratrasformati e sale, troppo sale, e di… troppo divano… Tutte queste “tossine” favoriscono l’insorgenza di obesità, di insulino resistenza e diabete di tipo 2, di pressione alta e colesterolo troppo alto, per non parlare del fumo… tutti fattori di rischio per lo sviluppo di steatosi epatica.

Questo è il vero rischio di intossicazione per il tuo fegato… è questo che deve preoccuparti davvero, anche perché (cito testualmente) non “non esistono attualmente terapie specifiche. È noto dalla letteratura che il cambiamento dello stile di vita, focalizzato su calo ponderale, moderazione nell’assunzione di alcolici ed esercizio fisico, determinino un’importante riduzione dell’entità della steatosi epatica e dell’insulino-resistenza. Tali misure di cambiamento dello stile di vita sono peraltro condivise per la prevenzione e il trattamento di altre patologie metaboliche, come il diabete mellito. Un problema particolarmente rilevante è rappresentato dalla [possibile] progressione […] in cirrosi, nonché il rischio di insorgenza di epatocarcinoma […]. Secondo stime recenti e in considerazione dell’efficacia dei nuovi farmaci antivirali, la [steatosi] rappresenterà la prima causa di trapianto di fegato in Europa nei prossimi anni”.

Tumore… trapianto… capisci?

Se l’obesità e il diabete predispongono al rischio di queste complicazioni, beh, quello che ci vuole è allora una bella dieta detox, che ne dici?

Dieta detox

Dieta detox… dieta detossificante… il nome suona rassicurante e poi tutti consigliano di mangiare più frutta e verdura… anch’io non perdo occasione per ricordartelo…

Quindi una dieta disintossicante è perfetta, giusto?

Beh, quantomeno dipende… dipende da come è strutturato il regime alimentare proposto…

L’idea alla base di tante diete disintossicanti è quella di rinunciare temporaneamente a determinati tipi di alimenti che si ritiene contengano tossine, purificandosi ed eliminando dal corpo tutte le cose “cattive”.

Potrebbe trattarsi di digiuno, magari accompagnato dal consumo di speciali bevande e tisane detox, d’altra parte pensa a tutti gli studi sul digiuno intermittente, quelli sono seri, giusto? Sì, giusto, li seguo anch’io con interesse, ma ad essere sbagliato è soprattutto il concetto di fondo, l’obiettivo perseguito se si sta parlando di detox.

Facciamo un esempio estremo: molto spesso mi senti consigliare di privilegiare il consumo di pesce azzurro di piccola taglia per minimizzare l’esposizione al mercurio, un metallo pesante che tende davvero ad accumularsi nell’organismo e può arrivare a creare problemi di salute anche molto gravi, ma nessuna dieta detox è in grado di liberartene.

Mi dispiace.

Come dici?

“Perché allora tanti si trovano così bene? Eh? Non è prova di efficacia?”

Premesso che la scienza non funziona così, non stento a credere che spesso ci si senta più energici o più in generale “meglio”, perché normalmente mangiamo così tanto e così male che un po’ di digiuno insieme a qualche verdura in più sono davvero una boccata d’aria per il tuo organismo, ma il punto non è questo, il punto non è optare per tre giorni di “qualsiasi cosa basta che sia meno peggio della tua solita alimentazione fatta di hamburger e farine raffinate”, il punto è mettere nelle condizioni il fegato, i reni, l’intestino e tutti gli altri organi di funzionare il meglio possibile, per fare in modo che facciano quello per cui si trovano all’interno del tuo corpo bistrattato, eliminare da soli quello che c’è da eliminare, quello che vale effettivamente la pena di eliminare, quello che si può davvero eliminare.

Un esempio su tutti: una dieta che sia persistentemente e quotidianamente fondata su un abbondante consumo di frutta e verdura tenderà nell’arco di poche settimane a modificare sensibilmente il tuo microbiota intestinale, quello che una volta si chiamava flora batterica. Si modificheranno molti equilibri, ci saranno specie che prima non c’erano, alcune diminuiranno altre spariranno, ma nel complesso godrai di una serie di benefici che si rifletteranno su tutto l’organismo. Ma serve qualche settimana e soprattutto serve poi mantenere le nuove abitudini alimentari, per evitare di tornare alla situazione di partenza altrettanto rapidamente.

Altro esempio: aumentando il consumo di cereali integrali e legumi inizierai ad introdurre molta più fibra. La fibra non viene assorbita, però ci aiuta a selezionare gli stessi batteri di cui ti parlavo prima, ma ha anche un altro effetto molto importante, è in grado di trascinare fisicamente con sé residui indigeriti, assorbire le tossine ed eliminarle con la defecazione…

E mi venga un colpo se questo non è una vera e propria detossificazione dell’intestino…

Potrei continuare per ore, ma quello che vorrei davvero che ti rimanesse dalla lettura di questo articolo è che l’unico modo per perseguire quello che chiami detox è uno stile di vita sano e attivo, non solo non ti serve altro, ma non c’è altro di nemmeno lontanamente altrettanto efficace. Vuoi qualche indicazione pratica? Possiamo rifarci ai suggerimenti messi a punto dai ricercatori della John Hopkins, che stilano una dieta che promette di combattere i radicali liberi ed eliminare le tossine, a beneficio di cervello, cuore, polmoni e reni, pelle e sistema immunitario.

Suona bene, no?

Ecco come praticarla, con qualche mia piccola modifica per trasformarla in 15 regole pratiche:

  1. Mantieniti idratata bevendo regolarmente liquidi e principalmente acqua. Questo aiuterà il tuo corpo ad eliminare le tossine.
  2. Elimina lo zucchero, le bevande zuccherate e i carboidrati raffinati dalla tua dieta. Sostituiscili con la frutta (e ho detto di eliminare i carboidrati raffinati, non i carboidrati in toto!).
  3. Consuma frutta e verdura dai colori vivaci, minimo cinque porzioni al giorno.
  4. Limita l’assunzione di alimenti trasformati e affumicati, piatti pronti, salse e condimenti salati/grassi.
  5. Consuma proteine ​​da fonti magre, ad esempio carni bianche, ma soprattutto pesce e legumi.
  6. Privilegia metodi di cottura gentili, evitando fritture e grigliate.
  7. Perdi il peso in eccesso scegliendo cibi/bevande a basso contenuto calorico, pasti equilibrati e praticando regolare esercizio fisico. Alzati sempre da tavola con un pizzico di appetito residuo.
  8. Previeni la stitichezza scegliendo cibi ricchi di fibre, come legumi, cereali integrali, frutta fresca e verdura.
  9. Inserisci nella tua routine alimentare cibi ricchi di antiossidanti, come semi, frutta secca a guscio, frutta, verdura e tè verde.
  10. Limita il consumo di alcolici.
  11. Se ti piace, concediti tranquillamente qualche caffè durante il giorno, ma non esagerare,  perché tra le altre cose quantità eccessive di caffeina possono favorire la disidratazione.
  12. Evitare il fumo, sia attivo che passivo
  13. Concediti il riposo necessario e fai in modo di godere non solo delle ore di sonno necessarie, ma che queste siano anche di qualità.
  14. Impara a gestire lo stress e sii socialmente attivo.
  15. Evita integratori o farmaci non espressamente prescritti da un medico.

Queste sono abitudini che possono davvero avere un impatto sulla tua vita e ricordati che, come diciamo sempre,

  • anche solo un piccolo passo in questa direzione è meglio di niente,
  • meglio tardi che mai,
  • ma soprattutto punta alla costanza: un digiuno depurativo di 3 giorni accompagnato da tisane detox non avrà mai un impatto neanche lontanamente paragonabile a quello garantito da uno stile di vita sano.

Non pensare di compensare con una scorciatoia abitudini poco salutari, perché purtroppo non funziona così… un protocollo detox non è meglio di niente, di solito è niente, ma anche un consiglio di buon senso come una qualche ora di digiuno e qualche frutto in più è inutile se rimane una goccia nel mare.

Ma adesso passiamo ad altro…

Tisane detox

Le tisane detox sono in genere estratti vegetali con cui si preparano infusi e decotti che dovrebbero esercitare un’azione depurativa sull’organismo: sai cosa ti dico? Perché no? Se ti aiutano a bere un po’ di più, se le acquisti con un po’ di buon senso e soprattutto se sei consapevole che di miracoloso non hanno nulla, perché no?

Io preferisco andare sul classico… ibisco, tè verde e tè bianco, kombucha che è sostanzialmente tè nero fermentato o anche l’intramontabile acqua, salvia e limone, ma se preferisci altro non c’è alcun problema.

Non possono in alcun modo sostituirsi allo stile di vita, ma per alcuni estratti vegetali qualche evidenza di utilità c’è: sono la classica ciliegina sulla torta.

Ovviamente non sono detox, come avrai capito è un termine che ha poco senso, ma sono eccellenti fonti di antiossidanti ed altri preziosi fitonutrienti.

Acqua detox

Un classico intramontabile… Acqua detox… detox water se vuoi fare la sofisticata… anche qui parliamoci chiaro. Di miracoloso non c’è nulla, non ti aiuteranno ad eliminare chissà quali tossine, ma se ti piace bere acqua, limone e zenzero, o acque aromatizzate con frutta e verdura, perché no?

Niente zuccheri, please, evita anche formulazioni commerciali con ingredienti dai nomi strani e sii consapevole che stai semplicemente bevendo acqua… ma, ehi? Il litro e mezzo di acqua al giorno dobbiamo pure raggiungerlo in qualche modo, no?

Cerotti detox

Concludiamo con una chicca… non li conoscevo e non ci potevo credere… i cerotti detox per i piedi, che promettono di estrarre le tossine dal corpo durante il sonno… vengono infatti applicati sulla pianta del piede e lasciati per la notte.

Inutile dire che non esiste alcuno studio che ne dimostri una qualche efficacia quindi, come per tutte le cose troppo belle per essere vere, affrontiamole con spirito critico e prima di investire tempo e denaro rimaniamo in attesa di prove più solide.

Fonti e bibliografia

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