Cos’è lo streptococco?
Le infezioni streptococciche sono causate da un gruppo di batteri chiamati streptococchi; ne esistono diversi tipi e le manifestazioni che ne derivano variano da lievi mal di gola a infezioni potenzialmente mortali del sangue o che interessano interi organi.
Gli streptococchi si dividono in due gruppi principali:
- alfa-emolitici,
- beta-emolitici, costituito a sua volta da vari gruppi, tra cui gli streptococchi gruppo A e gruppo B.
Il gruppo A causa:
- Angina (o faringite) streptococcica, oggetto di questo articolo, che si presenta con gola dolente e rossa. Le tonsille possono essere gonfie e presentare chiazze bianche.
- Scarlattina, una malattia che segue la faringite streptococcica. Causa spesso un rossore diffuso (esantema) sul corpo.
- Impetigine, un’infezione della pelle.
- Sindrome da shock tossico.
- Cellulite e fascite necrotizzante (malattia dei batteri “mangia-carne”).
- Endocardite, un’infezione che colpisce il cuore.
Il gruppo B può causare infezioni del sangue, polmoniti e meningiti nei neonati, ma anche gli adulti possono contrarre infezioni, specialmente se anziani o già affetti da altri problemi di salute, come ad esempio:
- infezioni del tratto urinario,
- del sangue,
- della pelle
- e polmonite.
Un esame permette di stabilire durante la gravidanza se la donna sia portatrice a livello vaginale del batterio e, in questi casi, la somministrazione di antibiotici endovena durante il travaglio può salvare la vita al neonato.
Faringite streptococcica (mal di gola)
La faringite streptococcica (o tonsillite streptococcica o, ancora, mal di gola da streptococco) è un’infezione batterica molto contagiosa che può colpire sia gli adulti che i bambini ed è caratterizzata dai seguenti sintomi:
- mal di gola,
- dolore durante la deglutizione,
- febbre,
- tonsille rosse e gonfie,
- placche (non sempre presenti),
- ingrossamento dei linfonodi nel collo.
Nei bambini possono comparire anche sintomi meno specifici come:
- mal di testa,
- mal di stomaco,
- nausea e/o vomito.
Il contagio e la trasmissione avvengono soprattutto attraverso la respirazione di goccioline di saliva infette emesse da pazienti con cui si sia a stretto contatto.
In genere è un’infezione non pericolosa, ma che se trascurata può causare complicanze gravi. Il medico può ricorrere a un test rapido per identificare il batterio nella gola e, se il test è positivo, prescrivere antibiotici per permettere un rapido miglioramento del paziente e proteggere altri dal contagio.
I sintomi di solito migliorano in 3 – 5 giorni, anche prima in caso di rapido inizio della terapia antibiotica, che è molto importante per ridurre il rischio di complicanze e di trasmissione; i bambini possono tornare a scuola dopo 24 ore di antibiotici.
Il rischio di complicanze negli adulti è basso e la maggior parte delle infezioni streptococciche può essere efficacemente trattata e risolta con antibiotici.
Foto
Cause
Il mal di gola da streptococco è dovuto al ceppo Streptococcus pyogenes, noto anche come streptococco betaemolitico di gruppo A.
Si tratta di batteri molto contagiosi, capaci di diffondersi attraverso goccioline aeree quando un soggetto infetto tossisce o starnutisce, oltre che a seguito della condivisione di alimenti o bevande.
È infine possibile infettarsi in modo indiretto, per esempio toccando la maniglia di una porta o un’altra superficie contaminata e quindi portandosi la mano al naso, alla bocca o agli occhi.
Fattori di rischio
Il batterio viene isolato in 4-6 bambini su 20 che lamentino mal di gola, mentre negli adulti viene isolato solo in 1-3 casi su 20.
Chiunque può contrarre l’angina streptococcica, ma alcuni fattori aumentano il rischio di essere contaminati da questo microrganismo molto comune:
- Il mal di gola da streptococco è più frequente nel bambino che nell’adulto, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 5 e i 15 anni. L’infezione è invece rara nei bambini sotto i 3 anni. I genitori dei bambini in età scolare e gli adulti spesso in contatto con bambini hanno un rischio maggiore di contrarre lo streptococco rispetto al resto della popolazione adulta.
- Lo stretto contatto con un soggetto infettato dallo streptococco è il fattore di rischio più comune, per esempio la cerchia dei famigliari conviventi di qualcuno che ha contratto l’infezione spesso rimane contagiata a propria volta.
- Le malattie infettive tendono a diffondersi nei luoghi in cui tante persone si riuniscono. Situazioni affollate, come le aule scolastiche, gli asili o le caserme, aumentano il rischio di contrarre un’infezione da streptococco gruppo A.
Contagio: come si prende?
Questo batterio vive nel naso e nella gola e si diffonde facilmente tra individui, soprattutto se bambini. Quando un paziente infetto tossisce o starnutisce espelle il batterio attraverso minuscole goccioline di saliva che sono in grado di contagiare nuovi individui se vengono respirate.
È possibile infettarsi anche bevendo dallo stesso bicchiere o mangiando dallo stesso piatto di un ammalato, così come toccando una superficie contaminata e portandosi poi la mano alla bocca o al naso.
Ci si può ammalare di angina streptococcica anche toccando lesioni cutanee causate da uno streptococco gruppo A.
Il pericolo maggiore di contagio si ha quando il paziente è all’apice della sintomatologia, tuttavia può essere contagioso fino a 21 giorni dalla comparsa se non curato.
Sintomi
I sintomi iniziano da due a cinque giorni dopo l’esposizione al batterio (incubazione); in genere non è un’infezione grave, ma può sicuramente rivelarsi molto dolorosa.
I sintomi tipici del mal di gola da streptococco sono:
- mal di gola, perlopiù a insorgenza improvvisa,
- dolore durante la deglutizione,
- febbre,
- tonsille rosse e gonfie, talvolta chiazzate di bianco o con strie di pus (placche),
- puntini rossi (petecchie) sul palato (molle o duro),
- linfonodi del collo gonfi.
Possono comparire anche
- cefalea,
- dolore di stomaco,
- nausea o vomito, specialmente nei bambini.
Il soggetto con angina streptococcica può anche mostrare un esantema (diffuso arrossamento della pelle) noto come scarlattina (in genere si manifesta solo al primo contatto con il batterio, mentre in caso di successive nuove infezioni l’esantema non si manifesta più).
Invece tosse, scolo e congestione nasale, raucedine (voce sforzata ed aspra) e congiuntivite (caratterizzata dalla presenza di occhi rossi) non sono sintomi dell’angina streptococcica, ma indicano piuttosto un’origine virale della sintomatologia.
Si noti a questo proposito che la presenza di placche biancastre non indica necessariamente una natura batterica dell’infezione, in quanto lo stesso sintomo può comparire anche in occasione di infezioni virali (tra cui anche la mononucleosi).
Possono eventualmente manifestarsi sinusiti, vaginiti ed impetigine se il batterio riesce ad infettare anche i relativi distretti dell’organismo (rispettivamente seni nasali, vagina e pelle).
Durata
Se trattata con antibiotici (di norma per 10 giorni), già dopo il primo giorno di terapia la febbre si sarà abbassata e, dopo ulteriori 2-3 giorni, anche gli altri sintomi passeranno (il rientro in comunità può già avvenire a distanza di 24 ore dalla prima dose di antibiotico).
Un paziente non trattato è contagioso fino a 21 giorni, anche se i sintomi principali si fossero già risolti.
Pericoli
Il mal di gola da streptococco può essere seguito da complicanze se i batteri si diffondono ad altre parti del corpo.
Le complicazioni possono consistere in ascessi (raccolte di pus) intorno alle tonsille, linfonodi del collo ingrossati e infezioni dei seni paranasali o delle orecchie.
Se non trattato, o in caso di abbandono precoce della terapia, ci si espone al rischio di gravi conseguenze:
- febbre reumatica (con possibili danni permanenti),
- scarlattina,
- quarta malattia,
- infezioni del sangue,
- impetigine,
- danni renali (glomerulonefrite post-streptococcica),
- sindrome da shock tossico streptococcico,
- sindrome PANDAS,
- mastoidite.
iGAS
Tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023 diversi stati europei (ed anche gli Stati Uniti) stanno segnalando un aumento dei casi di infezioni iGAS, invasive Group A Strep, ovvero infezioni invasive; si tratta di condizioni molti gravi e potenzialmente anche fatali derivanti dall’invasione di tessuti normalmente sterili (sangue, muscoli, tessuto adiposo, polmoni, …), ad esempio in forma di:
- batteriemia e sindrome da shock tossico,
- polmonite,
- infezione della pelle (cellulite)
- infezione delle ossa (osteomielite),
- infezione dei muscoli profondi (fascite necrotizzante).
È tuttavia improbabile che una faringite streptococcica si trasformi in iGAS, mentre i bambini con infezioni virali (come la varicella o l’influenza) sono a maggior rischio di sviluppare un’infezione da iGAS.
Tampone
In genere non è possibile diagnosticare con certezza l’angina streptococcica con la sola osservazione della gola e, poiché il mal di gola può essere causato da numerosi virus e batteri, è molto importante stabilire se la causa sia o meno lo streptococco gruppo A, attraverso un test rapido o un esame colturale della gola.
Tampone rapido
Il tampone faringeo (test rapido) può essere facilmente eseguito in ambulatorio, attraverso un dispositivo che consente la diagnosi entro pochi minuti; nei casi dubbi è invece possibile ricorrere al tampone faringeo classico, eseguito nei laboratori di analisi e che per questo richiede diversi giorni per l’ottenimento della risposta.
Il test rapido richiede un tampone della gola su cui eseguire l’esame per vedere se la sintomatologia è dovuta allo streptococco gruppo A.
- Se il test è positivo, il medico può prescrivere antibiotici (farmaci che uccidono i batteri).
- Se il test è negativo, ma il quadro clinico depone comunque per un’angina streptococcica, il medico ricorrerà a un esame colturale sul tampone della gola per verificare la presenza di batteri.
Il tampone rapido è da poco disponibile per la libera vendita in tutte le farmacie, oltre che on-line; per approfondire si rimanda alla scheda dedicata.
Tampone classico
Il test colturale richiede più tempo, ma può essere determinante nei bambini e negli adolescenti perché questi soggetti sono a rischio di sviluppare la febbre reumatica se l’infezione non viene trattata adeguatamente. Negli adulti, in genere non è necessario eseguire una coltura dopo test rapido negativo, perché a basso rischio di contrarre la febbre reumatica.
L’esecuzione dell’esame è relativamente semplice e indolore, benché possa risultare fastidiosa; un piccolo cotton-fioc viene delicatamente inserito nella gola del paziente, fino a raccogliere per strofinamento cellule ed essudato presenti a livello tonsillare, per essere analizzato (in ambulatorio o in laboratorio) con appositi reagenti o specifici terreni di coltura. Non è necessaria alcuna specifica preparazione al test.
Poiché lo streptococco è presente in una discreta percentuale di pazienti senza per questo essere causa di malattia, il test non viene usato a scopo di screening salvo casi eccezionali.
Negli anni ha gradualmente perso di importanza che l’esame del TAS, titolo anti-antistreptolisinico; un TAS anche molto elevato da solo non ha particolare significato clinico, perché potenzialmente indicativo di precedenti infezioni (e non necessariamente di infezione in corso).
Quando l’antibiotico?
Contrariamente ai mal di gola causati da virus, l’angina da streptococco richiede di essere trattata con antibiotici. I farmaci di prima scelta sono la penicillina o l’amoxicillina-acido clavulanico (Augmentin), ma nei soggetti non allergici alle penicilline (per cui esistono valide alternative).
Gli antibiotici
- aiutano a guarire più velocemente (anche se il decorso sarebbe comunque rapido),
- impediscono la diffusione della malattia in comunità
ma soprattutto prevengono le complicanze come la febbre reumatica.
La terapia antibiotica dovrebbe idealmente iniziare entro 9 giorni dalla comparsa del mal di gola e degli altri sintomi e durare per tutto il tempo previsto dalle linee guida (10 giorni nel caso di amoxicillina-acido clavulanico).
Il soggetto con mal di gola da streptococco in genere non è contagioso già dopo 24 ore o più di corretta terapia antibiotica.
Altri farmaci
A giudizio del pediatra (o del medico) è possibile associare all’antibiotico medicinali antidolorifici e/o antipiretici (per la febbre), come
- paracetamolo (Tachipirina),
- ibuprofene,
in grado di dare sollievo ai sintomi locali (mal di gola) e sistemici (come la febbre e il senso di malessere diffuso).
Portatore sano
Un soggetto asintomatico ma con il test positivo è noto come “portatore”.
I portatori in genere non richiedono antibiotici. Hanno meno probabilità di contagiare altre persone ed è molto improbabile che sviluppino complicanze. Se un portatore ha mal di gola a seguito di un’infezione virale, il test rapido può risultare positivo anche se la malattia in realtà non è causata dallo streptococco. Il fatto che un soggetto continui ad ammalarsi di angina dopo un test positivo e una cura antibiotica valida può indicare che la persona è in realtà un portatore.
Si raccomando di consultarsi con il medico se si sospetta che il proprio figlio possa essere un portatore streptococcico.
Prevenzione
Lo streptococco può essere contratto più volte, quindi il fatto di aver avuto l’infezione non protegge da eventuali recidive. Non esistono vaccini per prevenire l’angina streptococcica, ma esistono misure cautelative per difendere sé stessi e gli altri.
Se affetti da angina streptococcica, si dovrà rimanere in casa astenendosi da lavoro, scuola o asilo, finché non si sia sfebbrati o non si siano assunti antibiotici per almeno 24 ore, in modo da evitare di diffondere l’infezione.
Il miglior modo di evitare di contrarre o diffondere lo streptococco è lavarsi spesso le mani, specialmente dopo aver tossito o starnutito e prima di toccare cibi o mangiare. Una buona igiene richiede le seguenti misure:
- coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce,
- gettare il fazzoletto usato nel cestino dei rifiuti,
- tossire o starnutire in una manica o nel gomito, in assenza di fazzoletti,
- lavarsi le mani spesso con acqua e sapone per almeno 20 secondi,
- usare un disinfettante alcolico in assenza di acqua e sapone,
- lavare anche bicchieri, posate e piatti usati da un soggetto ammalato. Una volta lavate, queste suppellettili possono essere riusate senza rischi.
Fonti e bibliografia
Le domande più frequenti
Quali sono i sintomi del streptococco?
Quanti giorni dura lo streptococco?
Cosa fare in caso di streptococco?
Chi ha lo streptococco può uscire?
Come riconoscere lo streptococco senza fare il tampone?
Che differenza c'è tra streptococco e scarlattina?
Qual'è l'antibiotico più indicato per lo streptococco?
Come eliminare lo streptococco in modo naturale?
Quanti giorni è contagioso lo streptococco?
Perché ti viene lo streptococco?
Come capire se un bambino ha lo streptococco?
Quanto è il periodo di incubazione dello streptococco?
Cosa non mangiare con lo streptococco?
Cosa succede se non ti curi lo streptococco?
Perché gli adulti non prendono la scarlattina?
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Cos’è lo streptococco?
Gli streptococchi sono un genere di batteri capaci di causare infezioni nell’uomo; tra i più studiati troviamo lo streptococco beta-emolitico di gruppo A, responsabile di mal di gola streptococcico e scarlattina (soprattutto bei bambini).
Come si prende/contrae/trasmette?
Il contagio da streptococco beta-emolitico avviene respirando minuscole goccioline emesse da pazienti infetti, oppure portando inconsapevolmente alle mucose le stesse goccioline raccolte da superfici contaminate.
Quanti giorni di antibiotico sono necessari?
In genere vengono prescritti 10 giorni di terapia con amoxicillina-acido clavulanico; il paziente non è più contagioso già dopo le prime 24 ore.
Quanto dura il mal di gola?
Se la febbre tende a risolversi già dopo il primo giorno di antibiotico, per il mal di gola può essere necessario attendere fino a 2-3 giorni.