Introduzione al cobalto
Il cobalto è un elemento chimico, un metallo di transizione che si trova nella tavola periodica con il simbolo Co e il numero atomico 27.
Il suo nome deriva dal tedesco “kobalt”, termine usato dai minatori medievali per indicare minerali che, nonostante l’aspetto promettente, risultavano difficili da lavorare e spesso rilasciavano fumi tossici durante la lavorazione. Questi minerali venivano attribuiti a spiriti maligni chiamati “kobolde”, da cui deriva il nome.
Il cobalto è presente nell’organismo umano in quantità minime, ma svolge un ruolo biologico fondamentale come componente essenziale della vitamina B12 (cobalamina). In questa forma il cobalto rappresenta circa il 4% della struttura molecolare della vitamina, ed è proprio grazie alla presenza di questo elemento che la B12 può svolgere le sue numerose funzioni biologiche.

Di Alchemist-hp (talk) (www.pse-mendelejew.de) – Opera propria, FAL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11530303
A cosa serve il cobalto?
Nel corpo umano il cobalto non esiste mai come elemento libero, è invece presente quasi esclusivamente come parte della vitamina B12. Pertanto, le funzioni del cobalto sono legate a doppio filo a quelle della cobalamina:
- Formazione dei globuli rossi – Il cobalto, come parte della vitamina B12, è essenziale per la corretta produzione di globuli rossi nel midollo osseo. La sua carenza può portare all’anemia megaloblastica, caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale ma funzionalmente compromessi.
- Funzionamento del sistema nervoso – La vitamina B12 contenente cobalto è necessaria per il mantenimento della guaina mielinica, il rivestimento protettivo che avvolge i nervi e permette la corretta trasmissione degli impulsi nervosi.
- Metabolismo energetico – Il cobalto, attraverso la vitamina B12, partecipa al metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, contribuendo alla produzione di energia cellulare.
- Sintesi del DNA – La vitamina B12 è coinvolta nella sintesi del DNA, processo fondamentale per la replicazione cellulare e la crescita.
È importante notare che, a differenza di quanto avviene per altri minerali come ferro o zinco, non esistono benefici documentati dall’assunzione di cobalto come elemento singolo. Qualsiasi beneficio è mediato dalla sua presenza nella struttura della vitamina B12.
Le eventuali affermazioni sui presunti benefici del cobalto elementare per la salute sono quindi prive di fondamento scientifico:
- Miglioramento delle prestazioni atletiche – Sebbene in passato il cobalto sia stato utilizzato come agente dopante per aumentare la produzione di globuli rossi (similmente all’eritropoietina), questa pratica è priva di evidenze scientifiche a supporto dell’efficacia e comporta seri rischi per la salute.
- Trattamento dell’artrite – Non esistono evidenze scientifiche che supportino l’uso del cobalto per il trattamento delle malattie articolari.
In che alimenti si trova il cobalto?
Il cobalto come elemento singolo non è presente in quantità significative negli alimenti. Ciò che è rilevante per la nutrizione umana è la presenza di vitamina B12 (cobalamina), che contiene cobalto nella sua struttura. La vitamina B12 si trova principalmente in alimenti di origine animale:
- Frattaglie
- Pesce e frutti di mare
- Carne rossa
- Uova – In particolare nel tuorlo
- Latticini
È importante notare che gli alimenti di origine vegetale non contengono naturalmente vitamina B12, a meno che non siano fortificati.
Per preservare al meglio il contenuto di vitamina B12 negli alimenti, è consigliabile:
- Evitare cotture prolungate ad alte temperature, poiché la vitamina B12 è sensibile al calore
- Conservare gli alimenti lontano dalla luce diretta, in quanto la vitamina B12 è fotosensibile
- Consumare alimenti freschi, poiché il contenuto di B12 può diminuire con il tempo
Carenza
Popolazioni a rischio di carenza
La carenza di cobalto in quanto tale non è generalmente considerata un problema nutrizionale, mentre è rilevante la carenza di vitamina B12 che lo contiene. Le popolazioni a maggior rischio di carenza di vitamina B12 includono:
- Vegani e vegetariani stretti – Poiché la vitamina B12 si trova naturalmente solo in alimenti di origine animale, chi segue diete prive di questi alimenti è a rischio di carenza se non assume integratori
- Anziani – Con l’avanzare dell’età diminuisce la capacità di assorbire la vitamina B12 a causa della ridotta produzione di fattore intrinseco, una proteina gastrica necessaria per l’assorbimento
- Persone con disturbi gastrointestinali – Condizioni come il morbo di Crohn, la celiachia, o interventi chirurgici che riducono la superficie di assorbimento intestinale possono compromettere l’assorbimento della vitamina B12
- Persone che assumono determinati farmaci – Alcuni farmaci, come gli inibitori della pompa protonica, gli antagonisti dei recettori H2 e la metformina, possono ridurre l’assorbimento della vitamina B12
Cause di carenza
Le principali cause di carenza di vitamina B12 (e quindi indirettamente di cobalto) sono:
- Apporto alimentare insufficiente
- Malassorbimento intestinale
- Anemia perniciosa (malattia autoimmune che distrugge le cellule che producono il fattore intrinseco)
- Gastrectomia parziale o totale (rimozione chirurgica di parte o tutto lo stomaco)
- Infezione da Helicobacter pylori (può ridurre l’assorbimento di B12)
Sintomi e segni di carenza
I sintomi della carenza di vitamina B12 (cobalamina) possono manifestarsi gradualmente e includono:
- Stanchezza e debolezza
- Pallore cutaneo
- Formicolio e intorpidimento agli arti (parestesie)
- Difficoltà di equilibrio e coordinazione
- Lingua gonfia e arrossata (glossite)
- Perdita di appetito e perdita di peso
- Irritabilità, depressione e cambiamenti cognitivi
- Tachicardia o palpitazioni
Conseguenze a lungo termine
Se non trattata, la carenza di vitamina B12 può portare a:
- Danni neurologici permanenti – Degenerazione del midollo spinale e dei nervi periferici
- Anemia megaloblastica – Un tipo di anemia caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale e funzionalmente compromessi
- Disturbi cognitivi – Che possono simulare la demenza, specialmente negli anziani
- Problemi cardiaci – Aumento del rischio di malattie cardiovascolari a causa dell’incremento dei livelli di omocisteina
- Infertilità – Nelle donne in età fertile
Eccesso e tossicità
Il cobalto come elemento può essere tossico se assunto in quantità eccessive, mentre la vitamina B12 è generalmente considerata sicura anche a dosi elevate poiché l’eccesso viene eliminato con le urine.
Tossicità del cobalto elementare
L’esposizione a livelli elevati di cobalto elementare può verificarsi principalmente in contesti industriali o attraverso l’uso di alcuni dispositivi medici, come le protesi d’anca in lega metallica contenente cobalto. I sintomi di tossicità da cobalto possono includere:
- Cardiomiopatia (malattia del muscolo cardiaco)
- Problemi respiratori
- Ipotiroidismo (ridotta funzionalità della tiroide)
- Danni neurologici
- Dermatiti da contatto
- Danno epatico
Un caso storico di tossicità da cobalto si verificò negli anni ’60, quando alcune birrerie aggiunsero sali di cobalto alla birra per migliorarne la stabilità della schiuma, causando una condizione nota come “cardiomiopatia del bevitore di birra” che portò a numerosi decessi.
Limiti di sicurezza
Non esistono linee guida ufficiali per l’assunzione di cobalto elementare come integratore, poiché non è considerato un nutriente essenziale in questa forma.
Per quanto riguarda la vitamina B12, non è stato stabilito un limite superiore di assunzione poiché non sono stati osservati effetti avversi anche con dosi elevate.
Avvertenze
È importante sottolineare che:
- Non esistono indicazioni per l’assunzione di integratori di cobalto elementare
- Qualsiasi integrazione di vitamina B12 dovrebbe essere discussa con un professionista sanitario
- L’auto-somministrazione di cobalto come elemento è potenzialmente pericolosa
Interazioni
Il cobalto, principalmente nella forma di vitamina B12, può interagire con diversi fattori:
Interazioni farmacologiche
- Inibitori della pompa protonica e antagonisti H2 – Farmaci come omeprazolo, pantoprazolo, ranitidina e famotidina riducono l’acidità gastrica, potendo compromettere l’assorbimento della vitamina B12
- Metformina – Questo farmaco antidiabetico può ridurre l’assorbimento della vitamina B12 con l’uso a lungo termine
- Colchicina – Utilizzata per la gotta, può interferire con l’assorbimento della vitamina B12
- Antibiotici – Alcuni antibiotici possono alterare la flora intestinale, influenzando indirettamente l’assorbimento della vitamina B12
Interazioni con altri nutrienti
- Acido folico – Un’integrazione di acido folico può mascherare i sintomi ematologici della carenza di vitamina B12, mentre i danni neurologici continuano a progredire
- Vitamina C – L’assunzione simultanea di grandi dosi di vitamina C può degradare la vitamina B12 in integratori o alimenti
- Calcio – È necessario per l’assorbimento della vitamina B12, quindi una carenza di calcio potrebbe compromettere l’utilizzo della B12
Interazioni con condizioni mediche
- Malattie autoimmuni – L’anemia perniciosa, una condizione autoimmune, compromette gravemente l’assorbimento della vitamina B12
- Patologie gastrointestinali – Morbo di Crohn, celiachia, sindrome dell’intestino irritabile possono ridurre l’assorbimento della vitamina B12
- Insufficienza renale – Può alterare il metabolismo della vitamina B12
Miti o credenze comuni sul cobalto
- Mito: “Il cobalto è un nutriente essenziale che dovrebbe essere integrato”
Realtà: Il cobalto è essenziale solo come componente della vitamina B12. Non esiste alcuna evidenza scientifica che supporti l’assunzione di cobalto elementare come integratore. - Mito: “Il cobalto migliora le prestazioni atletiche”
Realtà: Sebbene il cobalto possa stimolare la produzione di globuli rossi in modo simile all’EPO, il suo uso come agente dopante è pericoloso e può causare gravi effetti collaterali, inclusi danni cardiaci. - Mito: “Le piante contengono vitamina B12 sufficiente per i vegani”
Realtà: Le piante non producono vitamina B12 (e quindi non contengono cobalto in forma biologicamente attiva). Alcune alghe e piante fermentate possono contenere analoghi della B12 che non sono biologicamente attivi per gli esseri umani. I vegani devono assumere integratori di B12 o alimenti fortificati. - Mito: “Il cobalto può trattare l’artrite e i dolori articolari”
Realtà: Non esistono evidenze scientifiche che supportino l’uso del cobalto per il trattamento delle malattie articolari. Al contrario, l’esposizione al cobalto da protesi articolari può causare problemi di salute.