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Tra le cause più frequenti della stitichezza ricordiamo:

  • Carenza di fibre e liquidi nella dieta: riduce il volume fecale e rallenta il transito intestinale.
  • Carenza di attività fisica (soprattutto negli anziani): diminuisce la motilità intestinale.
  • Effetti indesiderati dei farmaci: alcuni medicinali possono rallentare il transito intestinale.
  • Latte (soprattutto nei bambini): può causare stitichezza in alcuni soggetti, mentre negli adulti intolleranti al lattosio può avere l’effetto opposto.
  • Sindrome del colon irritabile: disturbo funzionale che può alternare diarrea e stitichezza.
  • Cambiamenti nella vita o nella routine quotidiana: stress e modifiche delle abitudini possono influenzare la regolarità intestinale.
  • Abuso di lassativi: può portare a dipendenza e peggioramento della funzione intestinale.
  • Ignorare sistematicamente la necessità di evacuare: indebolisce il riflesso della defecazione.
  • Disidratazione: rende le feci più dure e difficili da espellere.
  • Malattie o disturbi neurologici: possono compromettere il controllo neuromuscolare dell’intestino.
  • Problemi al colon e al retto: ostruzioni o alterazioni anatomiche possono ostacolare il transito.
  • Problemi di funzionalità intestinale (costipazione cronica idiopatica): rallentamento del transito intestinale di causa sconosciuta.

Di seguito gli approfondimenti di ciascun punto.

Ragazza che si tocca la pancia e con in mano un rotolo di carta igienica

Shutterstock/Opat Suvi

Carenza di fibre nella dieta

Chi segue una dieta ricca di fibre corre meno rischi di soffrire di stitichezza. Le cause più frequenti della costipazione, infatti, sono proprio una dieta povera di fibre ed eccessivamente ricca di grassi, contenuti ad esempio nei formaggi, nelle uova e nella carne.

Le fibre, sia solubili sia insolubili, si trovano invece negli alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, ma soprattutto legumi, frutta secca a guscio e cereali integrali) e si tratta di sostanze che l’organismo non è in grado di digerire.

  • Le fibre solubili si sciolgono facilmente nell’acqua e nell’intestino, assumendo una consistenza morbida e gelatinosa (come ad esempio i beta-glucani nell’avena).
  • Le fibre insolubili attraversano l’intestino rimanendo pressoché inalterate.

La massa e la consistenza morbida delle fibre servono per evitare che le feci diventino dure e secche e quindi difficili da espellere.

Nonostante l’Italia sia uno dei Paesi di origine della dieta mediterranea, storicamente ricca di fibre, i cambiamenti dell’alimentazione avvenuti negli ultimi anni hanno gradualmente eroso la quantità consumata giornalmente, che raramente raggiunge i 25 g consigliati dai LARN come obiettivo minimo; sia i bambini sia gli adulti assumono infatti troppi alimenti raffinati e trattati, da cui sono state rimosse le fibre.

Una dieta povera di fibre, inoltre, è uno dei principali responsabili della costipazione tra gli anziani, che possono perdere interesse nel mangiare e scegliere alimenti facili da fare o da comprare, come quelli dei fast-food o quelli confezionati, di solito poveri di fibre. Gli anziani, inoltre, possono avere difficoltà a masticare o deglutire, e quindi preferire alimenti morbidi e confezionati, di solito poveri di fibre.

Carenza di liquidi

La letteratura disponibile non è particolarmente ricca in merito a questo punto, ma l’esperienza mostra una generale riduzione dei sintomi legati alla stipsi quando si beve in modo più abbondante e regolare.

I liquidi rendono le feci presenti nel colon più fluide e con una massa maggiore, fattori che ne favoriscono l’espulsione. Chi ha problemi di stipsi dovrebbe quindi provare a bere di più ogni giorno; si ricorda però che i liquidi a base di caffeina, come il caffè e le bevande a base di cola, fanno peggiorare i sintomi causando disidratazione.

L’alcol è un’altra bevanda che provoca disidratazione, quindi è importante mantenere idratato l’organismo, soprattutto quando si consumano bevande a base di caffeina o di alcol.

Sedentarietà

La stitichezza può essere provocata dall’inattività fisica, anche se i medici non riescono a spiegare con precisione la connessione tra i due fatti; ad esempio si può iniziare a soffrire di costipazione dopo un problema di salute o una malattia che costringono a rimanere a letto senza poter fare esercizio fisico.

È tuttavia noto che l’esercizio favorisca la motilità intestinale, ragione che potrebbe spiegare quanto osservato.

Si ritiene che la carenza di attività fisica sia uno dei motivi per cui la costipazione colpisce con maggior frequenza gli anziani.

Farmaci

Tra i farmaci in grado di provocare la stitichezza ricordiamo:

Cambiamenti della vita o della routine quotidiana

Durante la gravidanza le gestanti possono soffrire di stitichezza per via dei cambiamenti ormonali, e/o perché l’utero va a comprimere fisicamente l’intestino.

Anche l’invecchiamento può avere conseguenze negative sulla normale regolarità intestinale, perché il rallentamento del metabolismo impigrisce l’intestino e fa diminuire il tono muscolare. Si può inoltre soffrire di costipazione quando si viaggia, per via dei cambiamenti della dieta e della routine.

Abuso di lassativi

Molte persone ritengono, erroneamente, che per essere definiti sani sia necessario andare in bagno una volta al giorno, quindi ricorrono all’automedicazione con lassativi da banco (anche se naturali).

Con l’(ab)uso dei lassativi la frequenza di evacuazione aumenta sicuramente, ma con il passare del tempo sarà necessario aumentare la dose, perché l’organismo svilupperà una dipendenza dai lassativi, ecco perché l’utilizzo è consigliato solo per brevi periodi di trattamento.

Ignorare l’urgenza di andare in bagno

Chi ignora l’urgenza di andare in bagno finirà per non avvertire più la necessità di evacuare, situazione che causa stitichezza.

  • Alcune persone rinviano l’appuntamento con il bagno perché non vogliono usare i servizi quando sono fuori casa.
  • Altre, invece, ignorano l’urgenza perché sono sotto stress emotivo o perché semplicemente non hanno tempo, magari durante la propria attività professionale.
  • I bambini piccoli probabilmente rinviano l’appuntamento con il bagno perché imparare a usare il vasino è un evento stressante oppure perché non vogliono interrompere i momenti di gioco.

Patologie

Tra le patologie che possono provocare la stitichezza ricordiamo i disturbi neurologici, i disturbi metabolici ed endocrini e le patologie sistemiche (che colpiscono l’intero organismo). Queste malattie sono in grado di rallentare il movimento delle feci nel colon, nel retto e nell’ano.

Altri problemi della funzionalità intestinale

Esistono due forme di costipazione:

  • idiopatica,
  • funzionale.

La sindrome del colon irritabile (IBS) che ha la costipazione come sintomo predominante ricade in una categoria a parte.

La costipazione idiopatica è quella le cui cause non sono determinabili con esattezza e che non migliora seguendo le normali terapie.

L’espressione “costipazione funzionale”, invece, significa che l’intestino è sano ma non funziona bene. La costipazione funzionale, spesso, è causata da abitudini alimentare e da uno stile di vita poco sano. Si verifica sia nei bambini sia negli adulti, ma colpisce prevalentemente le donne.

Tra i tipi di costipazione funzionale ricordiamo:

  • l’inerzia colica,
  • il transito intestinale lento,
  • la disfunzione del pavimento pelvico.

L’inerzia colica e il transito intestinale lento sono causati dalla diminuzione dell’attività muscolare del colon; queste patologie possono colpire tutto il colon oppure essere limitate al tratto inferiore del colon, cioè al sigma.

La disfunzione del pavimento pelvico è provocata dalla debolezza dei muscoli della zona pelvica che circondano l’ano e il retto; tuttavia, poiché questo gruppo di muscoli è in parte a controllo volontario, il biofeedback può essere utile per ri-allenarli a funzionare normalmente e per migliorare il transito intestinale.

La costipazione funzionale causata da problemi strutturali dell’ano e del retto è detta disfunzione ano-rettale o anismo. Con queste disfunzioni i muscoli del retto e dell’ano che permettono l’espulsione delle feci non sono in grado di rilassarsi.

Chi soffre di sindrome del colon irritabile con stitichezza prevalente lamenta, tra gli altri sintomi, anche gonfiore e mal di pancia.

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