Lassativi naturali, quali scegliere? Delicati, potenti o immediati?

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Cosa sono i lassativi naturali?

Sono numerose le opzioni naturali tra cui è possibile scegliere quando si cerca un lassativo efficace, ma è bene sottolineare fin da subito che naturale non è sinonimo di sicuro: anche nel caso di principi attivi di origine vegetale (o minerale) spesso si osserva che all’aumentare dell’effetto lassativo (quello che volgarmente spesso s’identifica come potenza, anche se poi in realtà in campo farmacologico non sempre il concetto ha medesimo significato) aumenta anche il rischio e l’entità di effetti collaterali indesiderati.

Possiamo quindi stilare una classificazione dei lassativi naturali dal più delicato al più aggressivo:

  1. Alimenti (frutta e verdura, cereali integrali, legumi, …).
  2. Sostanze lubrificanti naturali (come la glicerina, ad esempio in supposte).
  3. Lassativi naturali formanti massa (integratori di fibra).
  4. Lassativi osmotici naturali (come il mannitolo/mannite).
  5. Lassativi stimolanti naturali.

I primi due gruppi sono trattati in modo esaustivo nell’articolo dedicato alla fibra alimentare, mentre vale la pena soffermarci sugli altri due.

Lassativi naturali immediati e potenti

Ragazza con stitichezza di fronte a rimedi naturali

Shutterstock/Nicoleta Ionescu

I più efficaci e rapidi sono probabilmente gli stimolanti naturali (vedi dopo), ma richiedono comunque circa una notte per agire; in alternativa si possono valutare supposte di glicerina e microclismi.

Cibi lassativi

Non esistono alimenti con un vero e proprio effetto lassativo paragonabile ai farmaci più aggressivi, ma l’assunzione quotidiana di abbondanti quantità di fibra (solubile e non solubile) in associazione ad abbondante acqua è sicuramente la strategia più efficace per prevenire la stitichezza.

Sono ricchi di fibra:

  • cereali integrali (in chicchi, ma anche derivati come pane e pasta)
  • legumi
  • semi oleosi e frutta secca a guscio
  • verdura
  • frutta.

Si raccomanda infine di associare la pratica di regolare attività fisica, che è in grado di stimolare la peristalsi intestinale (movimenti).

Per quanto riguarda i rimedi della nonna ricordiamo:

  • prugne, che contengono fibra e sorbitolo, uno zucchero con blando effetto lassativo
  • mele, ricche di pectina
  • pere, contenenti fibra, sorbitolo e fruttosio
  • kiwi.

Lubrificanti ed emollienti naturali

I lubrificanti ed emollienti naturali sono una categoria di lassativi che agiscono ammorbidendo le feci e facilitandone il passaggio attraverso l’intestino. Tra questi, l’olio d’oliva ad alte dosi (non consigliabile per l’impatto calorico) e l’olio di mandorle dolci sono esempi comuni di origine naturale.

Questi oli formano una pellicola protettiva intorno alle feci, riducendo l’assorbimento di acqua e mantenendole morbide. Allo stesso tempo, lubrificano le pareti intestinali, favorendo un transito più agevole.

Di questa categoria fa parte anche la glicerina, disponibile in forma di supposte o microclismi.

Questi prodotti sono generalmente considerati delicati e possono essere utili per alleviare la stitichezza occasionale. Tuttavia, come per tutti i lassativi, è consigliabile un uso moderato e occasionale.

Lassativi naturali formanti massa

I lassativi naturali di massa, noti anche come agenti di volume, sono una categoria di lassativi che agiscono aumentando il volume delle feci.

Questi prodotti, principalmente composti da fibre vegetali come lo psyllium, la crusca o il glucomannano, assorbono acqua nell’intestino, formando una massa gelatinosa che stimola delicatamente la peristalsi intestinale. Questo processo non solo facilita il passaggio delle feci, ma contribuisce anche a regolarizzare il transito intestinale nel lungo periodo.

I lassativi di massa sono generalmente considerati sicuri per un uso regolare e possono essere particolarmente utili nel trattamento della stipsi cronica. Tuttavia, è importante assumerli con un’adeguata quantità di liquidi per evitare possibili effetti collaterali come il gonfiore addominale o, in casi estremi, fenomeni di occlusione.

Per approfondire: Fibra vegetale

Lassativi osmotici naturali

I lassativi osmotici naturali sono una categoria di rimedi che agiscono attirando acqua nel lume intestinale, ammorbidendo così le feci e facilitando il transito. Tra questi, il lattulosio (derivato dal lattosio) e il sorbitolo (estratto da frutti come prugne e pere) sono particolarmente noti, ma ne fa parte anche il mannitolo/mannite.

Questi agenti non vengono assorbiti dall’intestino e creano un effetto osmotico che aumenta il contenuto idrico delle feci.

Generalmente ben tollerati, possono essere utili per il trattamento della stitichezza occasionale o cronica.

Lassativi stimolanti naturali

I farmaci irritanti (o lassativi da contatto) sono per certi versi i più delicati; è molto importante che l’utilizzo sia limitato e occasionale (massimo 6-10 giorni consecutivi) e il fatto che spesso siano naturali (come la senna) NON significa che non possano essere pericolosi  L’utilizzo prolungato e indiscriminato può infatti essere causa di aumento della stitichezza, nonché di disidratazione a causa della perdita di elettroliti (che nei casi più gravi può compromettere la funzionalità cardiaca e neuromuscolare).

A questo gruppo appartengono per esempio la senna, l’aloe, la frangola, il rabarbaro, … piante i cui fitocomplessi agiscono per irritazione della parete intestinale, che viene quindi stimolata ad aumentare la contrattilità e favorire così il transito del cibo nell’intestino.

Appartiene a questa categoria anche l’olio di ricino.

Controindicazioni ed effetti collaterali

È importante sottolineare che l’origine naturale non garantisce l’assenza di rischi. L’uso prolungato di qualsiasi tipo di lassativo, naturale o meno, dovrebbe essere supervisionato da un professionista sanitario, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti o durante la gravidanza e l’allattamento.

Le principali classi di lassativi naturali, nonostante la loro origine, possono presentare controindicazioni ed effetti collaterali anche significativi:

  • Lassativi di massa (fibre): Possono causare gonfiore, flatulenza e crampi addominali, specialmente all’inizio del trattamento. Se non assunti con sufficiente liquido, possono paradossalmente peggiorare la stitichezza o causare ostruzione intestinale.
  • Emollienti e lubrificanti naturali: Possono causare perdite anali e, se assunti in eccesso, interferire con l’assorbimento di vitamine liposolubili.
  • Lassativi osmotici naturali (es. lattulosio): Possono provocare flatulenza, crampi e diarrea. L’uso eccessivo può portare a squilibri della funzione renale e squilibri elettrolitici.
  • Lassativi stimolanti naturali (es. senna, aloe): Possono causare crampi addominali, diarrea e disidratazione. L’uso prolungato può portare a dipendenza, danni al colon e squilibri elettrolitici e, paradossalmente, stitichezza cronica.

I lassativi naturali sono sempre preferibili?

La differenziazione tra lassativi “naturali” e “di sintesi” potrebbe non essere rilevante né importante per diverse ragioni:

  1. Efficacia: Sia i lassativi naturali che quelli di sintesi possono essere efficaci. L’efficacia dipende più dal meccanismo d’azione che dall’origine del prodotto.
  2. Sicurezza: L’essere “naturale” non garantisce automaticamente la sicurezza. Anche sostanze naturali possono avere effetti collaterali o interazioni con altri farmaci.
  3. Regolamentazione: I lassativi, indipendentemente dalla loro origine, sono soggetti a controlli e regolamentazioni per garantirne sicurezza ed efficacia.
  4. Composizione chimica: Molti principi attivi “naturali” possono essere sintetizzati in laboratorio con la stessa struttura chimica, rendendo la distinzione poco significativa.
  5. Individualità: La scelta del lassativo dovrebbe basarsi sulle esigenze individuali, la condizione clinica e il consiglio medico, non sull’origine del prodotto.
  6. Dose e purezza: La standardizzazione delle dosi e la purezza possono essere più facilmente controllate nei prodotti di sintesi, ma questo non li rende necessariamente superiori.

Per quanto concerne i lassativi di origine vegetale, come quelli derivati da senna, aloe, cascara e rabarbaro, è cruciale evidenziare una recente evoluzione normativa. In seguito all’entrata in vigore della nuova regolamentazione dell’Unione Europea del 18 marzo 2021, a partire dall’8 aprile dello stesso anno è stata proibita la commercializzazione di prodotti alimentari e supplementi dietetici contenenti idrossiantraceni e i loro derivati. Questi composti, presenti nelle piante menzionate e responsabili del loro effetto purgante, sono ora considerati eccessivamente rischiosi per il benessere degli individui, con potenziali danni che superano i vantaggi offerti. Tale decisione riflette una crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza di questi principi attivi di origine naturale nell’ambito della salute pubblica.

In sintesi, è più importante concentrarsi sull’appropriatezza, l’efficacia e la sicurezza del lassativo per il singolo paziente, piuttosto che sulla sua origine naturale o sintetica.

Ti serve davvero un lassativo?

Da quanto abbiamo visto, i lassativi possono agire in modi differenti, aumentando la massa delle feci, rendendole più morbide e facili da eliminare, stimolando i movimenti intestinali, aumentando la quantità di acqua nell’intestino….tutte cose che possiamo fare anche agendo sullo stile di vita (o, quando possibile, agendo sulle cause della stitichezza).

  • I lassativi aumentano la quantità di acqua nell’intestino?…..magari sarebbe sufficiente bere un po’ di più
  • stimolano i movimenti intestinali? Sì, ma lo fanno in modo “artificiale” e spesso provocando dolore. L’attività fisica raggiungerebbe lo stesso scopo in modo più fisiologico e certamente innocuo
  • aumentano la massa delle feci? esattamente ciò che fanno le fibre alimentari

C’è spesso un paradosso nelle nostre abitudini quotidiane: mangiamo cibi raffinati, privati della parte integrale…..e poi prendiamo integratori di fibre perché soffriamo di costipazione.

Poi, se il cambio di stile di vita non sortisce effetto – o non nei tempi desiderati – allora possiamo ricorrere all’aiuto di farmaci e integratori alimentari, ma questo non dovrebbe costituire la nostra prima scelta.

Ricordiamoci che i lassativi, anche se sono disponibili come farmaci da banco e quindi acquistabili senza presentazione della ricetta medica, andrebbero utilizzati solo all’occorrenza e per brevi periodi di tempo, altrimenti il corpo si abitua a non fare più “da solo” e si rischia di perdere la normale funzionalità intestinale – diventando dipendenti dal lassativo.
L’abuso di lassativi, peraltro, può provocare diarrea e squilibri elettrolitici, con perdita eccessiva di liquidi e problemi di malassorbimento: un transito accelerato non dà il tempo all’intestino di assorbire i nutrienti introdotti col cibo – ci priviamo così di componenti essenziali per la nostra salute.

In definitiva – lo ripetiamo – i lassativi non sono farmaci innocui e spesso non sarebbero nemmeno necessari, se riuscissimo a intervenire sulle nostre abitudini quotidiane (alimentazione integrale, buona idratazione, attività fisica regolare), con beneficio non solo intestinale ma di tutto l’organismo.

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