Cos’è il tenesmo vescicale?
Tenesmo vescicale è il termine medico che indica una sensazione d’incompleto svuotamento della vescica dopo aver fatto pipì (a prescindere dal fatto che la vescica sia effettivamente vuota o meno).
Vale la pena sottolineare che il termine tenesmo, utilizzato senza ulteriori specificazioni, si riferisce in genere al tenesmo rettale, ovvero alla sensazione di incompleto svuotamento dell’intestino dopo aver defecato.
Cause
La sensazione di aver bisogno di urinare nuovamente, anche subito dopo aver urinato, è tipicamente causata da una persistente contrazione muscolare dell’apparato urinario, che normalmente risponde alla dilatazione della vescica dovuta alla presenza di un elevato volume di urina (questo spiega ad esempio il tenesmo vescicale in presenza di un’oggettivo residuo di urina), ma che in altri casi potrebbe persistere in tensione a causa di danni ai nervi responsabili della minzione.
Più in genere le possibili cause di tenesmo vescicale sono numerose, ma tra le più comune figurano:
- cistite, ovvero l’infezione batterica della vescica, molto comune nel sesso femminile;
- patologie prostatiche, come prostatite, tumore e ipertrofia prostatica benigna, a causa della difficoltà di svuotare completamente la vescica. Questa categoria di disturbi è ovviamente propria solo del sesso maschile (le donne non hanno prostata);
- uretrite, un’infiammazione dell’uretra, il vaso che collega la vescica all’esterno e che permette quindi l’emissione dell’urina sia nell’uomo che nella donna. È tipicamente anche questa di origine infettiva, in forma di malattia sessualmente trasmessa o come conseguenza di traumi locali;
- altre infezioni sessualmente trasmissibili, come la gonorrea o l’infezione da Chlamydia;
- calcoli vescicali e renali che ostruiscono il passaggio dell’urina.
Tra le cause meno frequenti nella pratica clinica è invece possibile annoverare:
- tumore della vescica,
- stenosi dell’uretra (restringimento dell’uretra),
- presenza di corpi estranei in vescica o uretra,
- vescica ipoattiva e altre disfunzioni neurogene.
Il sintomo potrebbe essere lamentato anche in caso di patologie non necessariamente e direttamente collegato all’apparato urinario, ma anche ad esempio:
- lesioni e i traumi addominali,
- traumi della colonna vertebrale,
- interventi chirurgici intestinali,
- stitichezza,
- tumori rettali.
Nelle donne potrebbe essere conseguente infine a gravidanza, endometriosi e vaginite.
Effetti indesiderati di farmaci
Sono noti numerosi medicinali in grado di manifestare, tra i propri effetti indesiderati, anche una certa difficoltà a svuotare la vescica (con una contrazione muscolare dello sfintere che impedisce la minzione), tra cui vale la pena ricordare:
- Anfetamine: una classe di stimolanti del sistema nervoso utilizzati per trattare la narcolessia, l’obesità (in Italia non vengono più prescritte a questo scopo) e il disturbo da iperattività (ADHD).
- Antistaminici, per il trattamento delle allergie
- Farmaci per il morbo di Parkinson
- Farmaci per l’incontinenza urinaria
- Rilassanti muscolari (usati per trattare dolori muscolari, spasmi, …)
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS, come i classici antidolorifici da banco)
- Pseudoefedrina, presente nella formulazione di alcuni farmaci da banco per raffreddore e allergia (ha effetto decongestionante(
- Alcuni antipsicotici (neurolettici), usati ad esempio per trattare la schizofrenia
- Antidepressivi di vecchia generazione
- Oppioidi antidolorifici.
Sintomi
Il tenesmo vescicale è un sintomo, non una malattia, che può essere accompagnato da ulteriori manifestazioni e disturbi, tra cui i più comuni sono quelli che riguardano la minzione:
- Disuria: difficoltà a urinare, talvolta ad iniziare la minzione
- Flusso dell’urina debole e/o intermittente
- Nicturia: necessità di alzarsi di notte per urinare
- Stranguria: dolore e/o bruciore durante la minzione
- Ematuria: presenza di sangue nelle urine
- Urine torbide, scure e/o di odore sgradevole
- Pollachiuria: aumento della frequenza delle minzioni
- Ritenzione urinaria: incapacità di svuotare completamente la vescica
- Incontinenza urinaria: incapacità di trattenere l’urina
- Prurito genitale
- Secrezioni uretrali (dal pene o dalla vagina)
- Dolore addominale e/o pelvico.
Diagnosi
Un’attenta analisi dei sintomi di accompagnamento è spesso sufficiente ad orientare la diagnosi del medico, quantomeno restringendo il novero delle possibili cause; potrebbe essere necessario distinguere due diversi casi:
- soggettiva sensazione di incompleto svuotamento della vescica,
- presenza oggettiva di un abbondante residuo di urina in vescica (misurato per via ecografica), che potrebbe essere causato ad esempio dalla presenza di una qualche forma di ostruzione o blocco al passaggio dell’urina stessa.
Cura
Trattandosi di un sintomo e non di una patologia la terapia dovrebbe essere mirata alla risoluzione della causa.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.