Introduzione
Un cuoio capelluto sano è la premessa indispensabile per poter vantare capelli rigogliosi e vibranti. È la tela su cui dipingiamo il nostro stile personale, e quando viene rovinata da un’antipatica sorpresa come una crosta, può essere fonte di imbarazzo e preoccupazione.
Nella maggior parte dei casi si tratta fortunatamente di condizioni dermatologiche non preoccupanti, ma è bene non sottovalutare nulla e comprendere quando possa essere necessario il supporto di un dermatologo.
Cause
La formazione di croste sul cuoio capelluto è un evento che può originare da una molteplicità di fattori, di diversa origine e natura.
Tipicamente le croste non costituiscono una patologia in sé, sono piuttosto indicative della presenza di una condizione sottostante di natura patologica e tra le più comuni figurano (clicca sul nome della condizione per leggere un approfondimento):
- Dermatite seborroica: La dermatite seborroica è una condizione cutanea relativamente comune e cronica che colpisce principalmente le aree del corpo in cui è presente un numero significativo di ghiandole sebacee, tra cui il cuoio capelluto, viso (in particolare sulle sopracciglia e ai lati del naso), parte superiore del torace e schiena. La causa esatta della dermatite seborroica non è del tutto nota, ma si ritiene che coinvolga una combinazione di fattori genetici, ambientali e microbici. Un fattore chiave che contribuisce alla patogenesi è la sovrapproduzione di sebo, un olio naturale prodotto dalla pelle, che può creare un ambiente ideale alla proliferazione di un lievito chiamato Malassezia. Si ritiene che questo lievito abbia un ruolo nell’infiammazione e nella desquamazione associate alla dermatite seborroica. Segni e sintomi comuni della dermatite seborroica includono lesioni cutanee con formazione di squame, placche, aree della pelle che si presentano grasse e oleose, formazione di scaglie della pelle (tra cui forfora bianca e desquamata o giallastra, oleosa e appiccicosa), prurito, rossore. La dermatite seborroica è una condizione cronica e, sebbene non esista una cura, può essere gestita efficacemente con vari trattamenti (shampoo medicati, creme o unguenti contenenti agenti antifungini o antinfiammatori). In alcuni casi, gli aggiustamenti dello stile di vita e l’evitare i fattori scatenanti, come lo stress e i prodotti aggressivi per la cura della pelle, possono aiutare a gestire la condizione.
- Crosta lattea: La crosta lattea è una forma di dermatite seborroica temporanea che interessa solitamente il cuoio capelluto del lattante.
- Psoriasi: La psoriasi è una malattia della pelle che causa la formazione di chiazze pruriginose o doloranti di pelle spessa e rossa, spesso con formazione di scaglie argentate. Le lesioni si osservano in genere su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, schiena, viso, palmi delle mani e piedi, ma possono comparire su altre parti del corpo. La causa si pensa che sia da ricondurre a un problema con il sistema immunitario, nei processi di turnover cellulare che regolano la formazione delle cellule che progressivamente salgono in superficie a formare gli strati più superficiali della pelle. Se normalmente questo processo richiede un mese, nei pazienti affetti da psoriasi risulta particolarmente accelerato (pochi giorni). La psoriasi può essere difficile da diagnosticare perché condivide sintomi con altre malattie della pelle. È una condizione cronica che può durare a lungo, anche tutta la vita, ma con i sintomi che vanno e vengono e sono esacerbati da infezioni, stanchezza, pelle secca, alcuni medicinali. I trattamenti comprendono creme, farmaci da assumere per bocca e trattamenti dermatologici ambulatoriali.
- Eczema e dermatite atopica: Eczema, è un termine ombrello che indica diverse condizioni dermatologiche in grado di manifestarsi sotto svariate forme; la maggior parte dei pazienti lamenta pelle secca e pruriginosa, eruzioni cutanee sul viso, all’interno dei gomiti e dietro le ginocchia, nonché sulle mani e sui piedi. Il grattamento può sostenere e peggiorare un fastidioso circolo vizioso. Non è contagiosa e la causa è tuttora oggetto di dibattito, ma si ritiene che possa essere il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. Va incontro a fluttuazioni nel tempo (può migliorare o peggiorare), ma tipicamente è una condizione cronica (di lunga durata). Le persone che ne soffrono sviluppano spesso altre condizioni di tipo allergico, come rinite stagionale e asma. Il tipo più comune di eczema è la dermatite atopica; insorge tipicamente nei neonati e nei bambini, più raramente negli adulti. Le terapie richiedono in genere un’applicazione quotidiana di emollienti, idratanti per la pelle, accompagnati se necessario da periodici cicli di cortisonici (topici o per bocca, a seconda della gravità delle manifestazioni). Possono essere tentate terapie specialistiche come la fototerapia.
- Dermatite erpetiforme: La dermatite erpetiforme è una manifestazione cutanea cronica, intensamente pruriginosa, in molti casi associata alla celiachia. Si presenta come un’eruzione cutanea, che riguarda principalmente gli adulti, caratterizzata dalla formazione di piccole papule e vescicole su gomiti, ginocchia, glutei, schiena e/o cuoio capelluto. Possono essere coinvolti anche il viso e l’inguine. Una sensazione di bruciore può precedere la formazione della lesione. Il dapsone, farmaco tipicamente usato per la cura della lebbra, può fornire un sollievo immediato dai sintomi, ma una dieta rigorosa priva di glutine è l’unico trattamento disponibile per la malattia di base. Anche con una dieta priva di glutine, potrebbe essere necessario continuare la terapia farmacologica per lunghi periodi (da pochi mesi a 2 anni).
- Lichen planus: Il lichen planus è una condizione infiammatoria cronica della pelle che può colpire la pelle, le mucose, i capelli e le unghie. Non è contagioso e può variare in gravità da un paziente all’altro. La causa esatta del lichen planus non è ben compresa, ma si ritiene che coinvolga alterazioni della risposta immunitaria. La condizione è caratterizzata dalla formazione di lesioni cutanee, che possono riguardare qualsiasi parte del corpo, coinvolgimento delle mucose (come l’interno della bocca, i genitali e talvolta la gola) e delle unghie e del cuoio capelluto (Lichen Planopilaris), dove causa perdita di capelli e formazione di cicatrici. Le opzioni di trattamento per il lichen planus mirano ad alleviare i sintomi e possono includere: cortisonici e antistaminici per controllare il prurito, farmaci immunomodulanti per i casi gravi. Il lichen planus può essere una condizione cronica e, sebbene il trattamento possa aiutare a gestire i sintomi, potrebbe non portare a una cura definitiva.
- Escoriazioni da grattamento: Qualsiasi condizione in grado di causare prurito sulla testa può favorire la comparsa di croste, come conseguenza delle escoriazioni che il paziente stesso si provoca grattando il cuoio capelluto. Tra le condizioni più comuni figurano:
- Dermatite irritativa da contatto: La dermatite irritativa da contatto è un tipo comune di eruzione cutanea responsabile di arrossamento, prurito e talvolta piccole vescicole. L’eruzione cutanea si verifica in risposta al contatto con un irritante, come ad esempio uno shampoo aggressivo od altra sostanza (ad esempio di origine professionale).
- Dermatite allergica da contatto: Condizione sostanzialmente sovrapponibile alla precedente, ma con la differenza che la reazione è di tipo allergico.
- Pidocchi: L’infestazione da pidocchi è una comune causa di prurito soprattutto durante l’infanzia.
- Prurito neuropatico: Il prurito determinato da disturbi del sistema nervoso è detto prurito neuropatico, ad esempio diversi casi di prurito senile possono avere questa origine.
- Punture d’insetto.
- Infezioni: Esistono infine numerosi processi infettivi in grado di causare la formazione di ulcerazioni o vescicole che possono poi evolvere in croste.
- Impetigine: L’impetigine è un’infezione della pelle causata da batteri. È più comune nei bambini di età compresa tra due e sei anni e in genere è conseguenza di una sovrainfezione batterica di un taglio, un graffio, un’abrasione o una puntura d’insetto.I sintomi iniziano con la comparsa di piaghe rosse o simili a brufoli circondate da un diffuso arrossamento. Può manifestarsi ovunque, ma tipicamente si tratta di viso o arti (braccia e gambe). Le piaghe si riempiono di pus, poi si aprono dopo alcuni giorni formando una spessa e caratteristica crosta. Spesso provocano prurito. Viene trattata con antibiotici locali (creme).
- Tigna: La tinea capitis è un’infezione fungina che colpisce il cuoio capelluto causando prurito, desquamazione, perdita di capelli localizzata con comparsa di caratteristiche chiazze tonde o ovali, arrossamento e infiammazione. La tinea capitis è più comune nei bambini, ma può verificarsi in persone di tutte le età. La trasmissione avviene spesso tramite il contatto diretto con persone o oggetti contaminati come pettini, spazzole, o cappelli. Il trattamento di solito richiede l’uso di farmaci antifungini applicati topicamente sotto forma di shampoo o creme.
- Varicella ed herpes zoster: Causate dal virus omonimo (herpes zoster, ma la seconda condizione è spesso popolarmente indicata come Fuoco di San Antonio), si tratta di infezioni responsabili della formazione di lesioni con vescicole che evolvono nel giro di qualche giorno a crosta. Sono tipicamente accompagnate da prurito e la differenza principale in termini di presentazione è che la varicella è caratterizzata dalla formazine di vescicole in tutto il corpo, mentre lo zoster si localizza in un punto ben preciso (e comunque raramente in testa).
Esistono ovviamente altre patologie potenzialmente responsabili della formazione di croste sulla testa, ma risultano meno comuni (ad esempio la follicolite eosinofila o la follicolite decalvans) o di chiara origine, ad esempio in seguito a traumi che abbiano comportato una lesione più o meno grande.
Si segnala infine che lo sviluppo di un’unica ulcerazione che tende a non guarire richiede una valutazione medica volta ad escludere il possibile sviluppo di una lesione cancerosa.
Rimedi
Tra i rimedi più comunemente consigliati on-line figurano prodotti naturali come Aloe vera, Tea Tree Oil e Omega 3, ma di fatto è non solo improbabile che funzionino in assenza di una diagnosi precisa, ma in alcuni casi possono risultare finanche controindicati (non fosse altro perché potrebbero ritardare una diagnosi precisa, la cui tempestività potrebbe fare la differenza ad esempio nelle infezioni).
Si raccomanda quindi di rivolgersi con fiducia al medico per una diagnosi precisa e un trattamento mirato, utilizzando nel frattempo eventuali shampoo delicati ed emollienti.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.