Dispareunia: dolore e disagio durante i rapporti sessuali

Ultima modifica

Introduzione

La dispareunia è il dolore avvertito durante l’attività sessuale ed in grado di provocare un marcato disagio.

Quando si parla di dispareunia si fa comunemente riferimento al sesso femminile, seppur sia un problema che possa interessare anche gli uomini; in questo caso il dolore è principalmente dovuto a malattie genito urinarie, soprattutto veneree, come

Altre comuni situazioni che determinano dispareunia maschile possono essere uretrite, prostatite o allergie a specifiche creme o schiume.

L’articolo si concentrerà tuttavia sulla dispareunia nel sesso femminile, condizione estremamente più frequente e che in ambito medico viene inclusa tra i “Disturbi sessuali femminili”.

La dispareunia è una condizione molto frequente, che interessa circa il 10-20% delle donne, con le cause principali che variano a seconda dell’età. È un problema che raggiunge la sua massima incidenza in età post-menopausale, con picchi che possono raggiungere anche il 40% durante questo periodo, a causa dell’insorgenza di una maggiore secchezza e alla perdita di elasticità vaginale che si verifica dopo la scomparsa del ciclo mestruale.

Il dolore durante l’attività sessuale è un disturbo che non si limita solamente all’atto in sé, ma che può avere un impatto negativo anche sulla salute mentale e fisica di una donna, sulla relazione con il partner e sugli sforzi per concepire. È quindi una condizione che non deve essere sottovalutata, seppur molto spesso si dia poca importanza a questo sintomo. Molte volte, per imbarazzo nel parlare della propria sfera intimo-sessuale con il medico, questo disturbo viene diagnosticato tardivamente rispetto alla sua insorgenza.

Può inoltre causare o essere associata ad altri disturbi della sfera sessuale femminile, tra cui

  • riduzione della libido,
  • diminuzione dell’eccitazione,
  • anorgasmia (impossibilità a  raggiungere l’orgasmo).

La dispareunia è una condizione che si accompagna spesso a vaginismo, una contrazione involontaria dei muscoli del pavimento pelvico che non permettono l’ingresso del pene nella cavità vaginale. Talvolta il vaginismo ha cause fisiche o psicologiche a sé stanti, mentre in altre donne può essere una tipica risposta inconscia alla dispareunia.

Cause

La dispareunia presenta diverse possibilità di classificazione, ma quella che più comunemente viene utilizzata prevede una suddivisione in:

  • Dispareunia superficiale (dolore durante la penetrazione): talora il dolore non permette la penetrazione e si localizza tipicamente in sede superficiale o nel primo tratto vaginale.
  • Dispareunia profonda (dolore che si verifica in seguito alla penetrazione vaginale completa).
  • Dispareunia mista, caratterizzata dalla presenza di entrambi i tipi, superficiale e profonda.

Può inoltre essere classificata in:

  • Dispareunia primaria (quando il dolore è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale)
  • Dispareunia secondaria (quando il dolore si sviluppa in seguito a una precedente attività sessuale che non era dolorosa).

Determinare se la dispareunia sia superficiale o profonda è molto utile, in quanto può portare a ipotizzare specifiche cause, mentre la distinzione tra primaria e secondaria ha meno probabilità di restringere la diagnosi differenziale.

Un’ultima classificazione che merita di essere ricordata è la seguente:

  • Dispareunia generalizzata (il dolore è presente costantemente, anche al variare dei partner).
  • Situazionale (il dolore si verifica solo in certe situazioni, con un certo tipo di stimolazione o solo con alcuni partner).

Le cause di dispareunia possono essere suddivise in cause psicologiche o fisiche.

Cause psicologiche

Le cause psicologiche più comuni sono:

  • Esperienze sessuali traumatiche, come storie di abusi.
  • Educazione familiare e/o religiosa rigida e sessuofobica (talora questo tipo di educazione rende difficoltoso il rapporto con il proprio corpo e la propria sessualità).
  • Disturbo d’ansia generalizzato (rende difficoltoso il rapporto sessuale libero e sereno e in alcuni casi può influire sulla paura di non piacere al partner o di non essere adeguata alla situazione).
  • Immaturità psicosessuale (caratteristico delle donne più giovani).

Cause fisiche

Le cause fisiche di dispareunia sono moltissime e possono essere inquadrate andando a suddividere la dispareunia in superficiale, profonda o mista

  • Superficiale:
    • vaginismo (contrazione involontaria dei muscoli del pavimento pelvico che non permettono l’ingresso in vagina),
    • vulvodinia (dolore persistente nella zona che circonda la vulva, spesso descritto come una sensazione di bruciore, senza che sia riconosciuta nessuna causa apparente),
    • patologie dermatologiche (ad esempio lichen planus, lichen sclerosus o psoriasi).
  • Profonda:
    • endometriosi (presenza anomala di endometrio, tessuto che normalmente riveste la parete interna dell’utero, in altri sedi come ovaie, tube, peritoneo, vagina e intestino),
    • infezioni (come ad esempio endometriti, cistiti e malattia infiammatoria pelvica),
    • cistite interstiziale (malattia infiammatoria cronica della vescica a causa attualmente sconosciuta),
    • aderenze pelviche (il più delle volte dovute a esiti di interventi chirurgici o di radioterapia nella zona pelvica),
    • utero retroverso (condizione para-fisiologica in cui l’utero invece di essere piegato, o flesso, in avanti, è piegato all’indietro, appoggiato leggermente sull’intestino),
    • miomi uterini (tumori benigni del tessuto muscolare dell’utero),
    • radicolopatie che interessano l’innervazione profonda della vagina (patologia del sistema nervoso periferico che colpisce la radice di un nervo spinale, solitamente a causa di una sindrome da compressione nervosa, il più delle volte dovuta a ernia del disco).
  • Mista:
  • Lubrificazione vaginale inadeguata: può essere causata da un disturbo dell’eccitazione sessuale o da un disturbo di secchezza vaginale cronico. Tra le cause di disturbo di secchezza vaginale cronico possiamo trovare
  • infezioni perivaginali (come uretriti o vaginite),
  • dispareunia post-parto,
  • atrofia vaginale (condizione che si sviluppa in circa il 50% delle donne in post-menopausa a causa di livelli decrescenti di estrogeni; cmporta una maggiore secchezza e perdita di elasticità vaginale).

Diagnosi

La diagnosi di dispareunia si basa principalmente su

  • anamnesi,
  • esame obbiettivo pelvico.

L’anamnesi consiste semplicemente nella raccolta delle informazioni utili al processo diagnostico dal paziente stesso, attraverso una serie di domande mirate formulate dal medico.

L’esame obiettivo è invece la vera e propria visita medica, in questo caso tipicamente di tipo ginecologico, che permette l’osservazione diretta dell’apparato genitale della paziente alla ricerca di sintomi e segni che possano indirizzare il medico/ginecologo verso la corretta diagnosi.

A seconda della patologia che si sospetta essere causa dei sintomi potranno poi essere richiesti specifici esami laboratoristici e strumentali per giungere alla diagnosi definitiva.

Anamnesi

Durante l’anamnesi il medico analizza in dettaglio le caratteristiche della dispareunia, indagando l’eventuale presenza di altri sintomi associati. Questo è un importante passo per capire quale sia la causa che determina dolore durante l’atto sessuale.

Alla donna verrà chiesto se il dolore

  • sia superficiale o profondo,
  • insorga durante l’atto sessuale o successivamente,
  • si presenti solo in determinate situazioni e con alcuni partner o se si presenti durante tutti i rapporti.

Andranno poi indagati aspetti come l’intensità del dolore e la sua durata, la co-presenza di importanti fattori inducenti stress o disturbi psicologici come il disturbo da ansia generalizzato.

Va infine indagata l’eventuale presenza di sintomi associati come

Esame obiettivo pelvico

L’esame obiettivo inizia con un’attenta osservazione delle strutture genitali esterne, valutando l’eventuale presenza di lesioni come lichen planus o eritema.

La mucosa del canale vaginale interno andrà valutata in un secondo momento con l’utilizzo dello speculum.

Quando la donna descrive un dolore localizzato può essere utilizzato un tampone di cotone per identificare con precisione la fonte del dolore. Se all’esame viene evidenziata una secchezza generale della mucosa vaginale, questo può suggerire atrofia vaginale o disturbo di secchezza vaginale cronico.

Al contrario una anomala produzione in quantità e colore di muco vaginale potrebbe essere indice di infezione. Va infine eseguita l’esplorazione vaginale manuale, per la valutazione delle caratteristiche del dolore, discriminando tra un dolore superficiale o più profondo.

Cura

Ogni paziente che presenta dispareunia costituisce un caso a sé stante e, di conseguenza, non è possibile né auspicabile l’attuazione di interventi terapeutici generalizzati.

Per le donne in menopausa la cui dispareunia derivi da atrofia vaginale è possibile la somministrazione di estrogeni. Possono essere utili, nel caso in cui la natura della dispareunia sia psicologica, la gestione dell’ansia con tecniche di rilassamento e la psicoterapia cognitiva.

 

A cura del Dr. Alberto Carturan, medico chirurgo

Fonti e bibliografia

  • Seehusen, D. A., Baird, D. C. & Bode, D. V. Dyspareunia in women. Am. Fam. Physician 90, 465–470 (2014).
  • Rugarli C., Medicina interna sistematica 2000
  • Harrison, Principi di medicina interna, 18ª ed., Milano, CEA Casa Editrice Ambrosiana, 2012
Articoli Correlati
Articoli in evidenza