Elettroforesi proteica: a cosa serve e quando preoccuparsi

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Introduzione

L’elettroforesi proteica è un esame utile a valutare le proteine presenti nel sangue; la procedura di laboratorio che segue il prelievo è infatti in grado di separare le proteine sfruttando la diversità in termini di massa e carica elettrica.

Tra gli utilizzi più comuni, ad esempio, spicca la possibilità di evidenziare la presenza di proteine M, segno suggestivo della presenza di mieloma multiplo, un tumore che colpisce le plasmacellule, cellule del sistema immunitario che derivano dai linfociti B (un sottotipo di globuli bianchi) e hanno il compito di produrre gli anticorpi.

Trova tuttavia applicazione anche in numerosi altri contesti non necessariamente tumorali, tra cui ad esempio:

È una procedura di screening economica e facile da eseguire.

Interpretazione

I risultati ottenuti mediante elettroforesi delle proteine possono variare ampiamente a seconda di fattori quali età, sesso, storia clinica e altri fattori (i valori di riferimento possono inoltre cambiare tra laboratori differenti).

Le proteine sieriche evidenziate con l’esame sono così distinte:

  • albumina, la proteina più presente nel sangue,
  • globuline:
    • alfa (α) o alfaglobuline, suddivisa a sua volta in due bande:
      • alfa1: alfa1-antitripsina, alfa1- glicoproteina acida, alfa-fetoproteina.
      • alfa2: aptoglobina, alfa2-macroglobulina, alfa2-antiplasmina, protrombina, ceruloplasmina, colinesterasi.
    • beta (β) o betaglobuline: transferrina, lipoproteine a bassa densità (LDL), complemento C3
    • gamma (γ) o delle gammaglobuline (anticorpi): immunoglobuline (IgA, IgD, IgE, IgG e IgM) e paraproteine.

Utile notare che la proteina C-reattiva (un importante marker d’infiammazione) si trova nell’area tra i componenti beta e gamma.

In genere sul referto sono presenti sia gli esiti numerici (la concentrazione delle diverse proteine) sia i risultati in forma grafica, rappresentati con tracciato simile a quello della figura seguente.

Elettroforesi proteica

Shutterstock/extender_01

L’altezza della curva può essere immaginata come la quantità relativa di quello specifico tipo di proteine.

L’elettroforesi separa le proteine ​​sieriche in base alle loro proprietà fisiche e identifica i modelli morfologici in risposta a infiammazioni acute e croniche, vari tumori maligni, insufficienza epatica o renale e disordini proteici ereditari; ad esempio è possibile individuare i seguenti tipi di tracciati:

Interpretazione dell'elettroforesi delle proteine

Di .cecco (msg) – Laboratorio, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20354348

L’interpretazione di questo risultato non è quindi immediata né semplice; l’albumina rappresenta la principale componente proteica del siero, è prodotta dal fegato in condizioni fisiologiche normali. Le globuline costituiscono una frazione molto più piccola del contenuto totale e i diversi sottoinsiemi sono l’obiettivo principale dell’interpretazione dell’elettroforesi delle proteine sieriche.

  • Albumina
    • Il livello di albumina è ridotto in circostanze in cui si verifichi una riduzione nella produzione, oppure un aumento della perdita o nei processi di smaltimento. Malnutrizione, una sofferenza del fegato, una ridotta capacità di recupero delle proteine a livello renale (ad esempio in caso di sindrome nefrosica), terapie ormonali e gravidanza possono spiegare un basso livello di albumina. Anche le ustioni gravi possono causare una riduzione della banda.
    • I livelli di albumina sono invece aumentati nei pazienti con una relativa riduzione della frazione acquosa del sangue (tipicamente disidratazione).
  • Frazione alfa:
    • Tumori e processi infiammatori acuti possono aumentare la banda alfa-1, che si riduce invece in caso di carenza di alfa1-antitripsina (tipicamente in seguito a mutazione genetica ereditaria) o della diminuzione della sua produzione a causa di una malattia del fegato.
    • La ceruloplasmina, l’alfa2-macroglobulina e l’aptoglobina (i livelli sono ridotti nelle anemie emolitiche) contribuiscono alla banda alfa-2, che può aumentare durante la fase acuta dell’infiammazione.
  • Frazione beta:
  • Frazione gamma: Gran parte dell’interesse clinico dell’elettroforesi è focalizzato sulla regione gamma dello spettro delle proteine ​​sieriche, perché rappresenta la quantità di anticorpi in circolo (proteine del sistema immunitario). Questi possono aumentare in caso di:
    • Malattie infiammatorie croniche
    • Artrite reumatoide
    • Lupus
    • Cirrosi ed altre malattie croniche del fegato
    • Infezioni
    • Immunizzazioni recenti
    • Tumori
    • Mieloma multiplo
    • Linfoma
    • Macroglobulinemia di Waldenstrom
    • Gammopatia monoclonale di incerto significato

È importante comprendere che l’elettroforesi delle proteine orienta il sospetto verso varie patologie, ognuna delle quali associata ad un modello di bande caratteristico, ma da solo l’esame non consente la formulazione di una diagnosi certa; l’esempio più importante è quello realativo alla comparsa di una banda ben visibile nella regione gamma, che può suggerire la presenza di mieloma multiplo (una condizione in cui si osserva la produzione di quantità elevate di un singolo tipo di immunoglobuline, che migrano in questa regione).

Quando viene prescritto

Per alcuni pazienti la prescrizione è semplicemente volta ad uno screening generale, ma tra i sintomi più specifici che potrebbero indurre il medico alla richiesta dell’esame figurano:

Preparazione

L’esame consiste in un normale prelievo di sangue dal braccio e non richiede alcuna preparazione particolare, né digiuno.

Fonti e bibliografia

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