Versamento pericardico (liquido intorno al cuore): sintomi e cura

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Introduzione

Un versamento pericardico consiste in una presenza eccessiva di liquido raccolto attorno al cuore, più precisamente tra la parete cardiaca ed il pericardio, la membrana che avvolge l’organo.

Le potenziali cause di versamento sono numerose e spesso sono legate a lesioni od infiammazioni subite dal pericardio, da un’emorragia causata dalla presenza di un tumore o a causa di un trauma toracico. Il rischio della condizione è conseguente alla pressione esercitata sul cuore, che può interferire con il corretto funzionamento e nei casi più gravi diventare anche fatale.

Pericardio

Shutterstock/Tsyntseus Anastasiia

 

Cause

Il pericardio è una sottile membrana che avvolge il cuore; è formata da due strati sovrapposti, al cui interno  trova posto una piccola quantità di liquido con funzione lubrificante necessaria per consentire la costante dilatazione del cuore prima di ogni battito.

Il versamento pericardico, così come la possibile infiammazione del pericardio che ne deriva (pericardite), riconoscono numerose possibili cause, ma tra le più comuni si annoverano:

Qualora non sia possibile individuare la causa scatenante la diagnosi che viene posta è quella di pericardite idiopatica, con conseguente versamento.

Alla luce dell’ampia possibile casistica non dovrebbe stupire il fatto che il versamento può quindi interessare chiunque, a prescindere da età, sesso ed altri fattori anamnestici.

A seconda della durata viene distinta in

  • acuta (esordio rapido)
  • cronica (quando superiore a 3 mesi).

Sintomi

I versamenti di minore entità potrebbero decorrere in modo del tutto asintomatico, ovvero senza sintomi, soprattutto se la quantità è ridotta e se l’accumulo avviene in modo molto graduale.

Con il progressivo aumento della quantità di liquido che si accumula attorno al cuore può venire meno la possibilità di accomodamento del pericardio, con il risultato che inizia a venire esercitata una certa pressione sulle strutture anatomiche circostanti, come ad esempio

  • polmone,
  • stomaco,
  • nervo frenico (che contiene tra l’altro fibre sensitive dirette proprio al pericardio).

Qualora il cuore perda la capacità di rilassarsi adeguatamente tra una contrazione e la successiva si sviluppa insufficienza cardiaca, ovvero la riduzione della capacità funzionale del cuore.

Nel complesso quindi il paziente che sviluppi un versamento pericardico potrebbe lamentare:

Complicazioni

La gravità della condizione dipende essenzialmente dalla causa scatenante, dalle dimensioni e dalla rapidità di accumulo del liquido, oltre ovviamente alla possibilità di trattamento (affrontare un versamento da causa infettiva è in genere più semplice di uno tumorale).

Un accumulo molto rapido di liquidi attorno al cuore può causare tamponamento cardiaco, una grave condizione causata dalla compressione esercitata sul cuore tale da comprometterne la normale capacità di funzionamento fino a diventare potenzialmente fatale (perdendo la capacità di dilatarsi a sufficienza viene meno la possibilità di un efficace riempimento delle camere cardiache). In questo caso il paziente può manifestare sintomi di shock, a causa dell’insufficiente sangue che è in grado di pompare:

Richiede un immediato drenaggio chirurgico del liquido (o sangue) accumulato.

Quando contattare il medico

Si raccomanda di rivolgersi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso in caso di dolore al petto che non si risolve entro pochi minuti, in caso di difficoltà a respirare o di svenimento prolungato.

Diagnosi

In alcuni pazienti la scoperta del versamento può avvenire in modo casuale, durante l’esecuzione di esami richiesti per altre cause.

Sebbene la condizione possa essere ipotizzata sulla base di anamnesi ed esame obiettivo (ovvero la visita medica), la diagnosi di certezza non può prescindere dall’esecuzione di esami strumentali come:

  • esami di imaging
  • Ecocardiogramma
  • Pericardiocentesi, una procedura volta al prelievo di una piccola quantità di liquido dal pericardio per una successiva analisi di laboratorio; è un esame invasivo, che tuttavia consente una più efficace caratterizzazione del versamento pericardico. Il liquido può essere
    • trasudativo, ovvero risultato di alterazioni di pressione interna
    • essudativo, quando risultato di processi infettivi (è particolarmente ricco di proteine e torbido alla vista)
    • sangue
    • ricco di agenti infettivi (batteri, virus, …) o cellule tumorali.

Cura

Il trattamento del versamento pericardico è mirato principalmente alla causa scatenante e, in caso di necessità, sul supporto vitale al paziente:

  • Farmaci (utili soprattutto come primo trattamento in assenza di rischio immediato di tamponamento)
    • Antinfiammatori per il trattamento del versamento causato da processi infiammatori (eventualmente possono essere usati a questo scopo anche farmaci cortisonici)
    • Diuretici nel caso di insufficienza cardiaca
    • Antibiotici qualora l’accumulo sia conseguenza di infezione batterica
    • Chemioterapia, radioterapia, … nel caso di disturbi tumorali
  • Procedure mediche volte alla rimozione del liquido in eccesso
    • Pericardiocentesi, volta non alla diagnosi ma alla riduzione della pressione esercitata
    • Toracoscopia, una procedura che vede l’introduzione di un endoscopio per visualizzare la cavità pericardica mediante una piccola telecamera e, quando possibile, intervenire estraendo parte del liquido
    • Apertura di una finestra pericardica, che consenta il passaggio di liquido verso la pleura (la membrana che avvolge i polmoni, la cui capacità di riassorbimento di liquidi è superiore)
    • Pericardiotomia percutanea con palloncino, procedura praticata mediante l’inserimento di una catetere con una punta a palloncino che, una volta gonfiato, consente l’apertura di una finestra nel pericardio sempre a scopo di drenaggio.
  • Chirugia a cuore aperto e/o eventuale pericardiotomia (rimozione totale o parziale del pericardio)

Fonti e bibliografia

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