Ehrlichiosi: cause, sintomi, pericoli e cura

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Introduzione

Le ehrlichiosi sono un gruppo di malattie infettive di essere umani ed altri mammiferi causate da batteri dei generi Ehrlichia ed Anaplasma e trasmesse dalla puntura di zecche.

I sintomi più comuni comprendono

  • febbre,
  • brividi,
  • mal di testa,
  • dolori muscolari
  • occasionalmente mal di stomaco.

La doxiciclina, un antibiotico, rappresenta il trattamento di elezione per adulti e bambini.

Se diagnosticata e trattata tempestivamente, l’ehrlichiosi generalmente risponde bene, con un miglioramento sintomatico che si ottiene già entro 24-48 ore; in caso di complicazioni, magari dettate da un quadro di salute già precedentemente compromesso, oppure in caso di ritardo nel trattamento, la malattia può tuttavia diventare grave o addirittura fatale.

Fonti dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che mentre negli Stati Uniti l’ehrlichiosi è considerata una malattia infettiva emergente, in Italia la situazione è più tranquilla, almeno nell’essere umano, mentre più comune è invece l’infezione nei cani.

Zecca

By John Tann from Sydney, Australia – Tick, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38232247

Cause

La responsabilità della malattia è da ascrivere all’inoculo, da parte di una zecca, di batteri del genere Ehrlichia ed Anaplasma, organismi in grado di replicarsi sia nella zecca che nell’ospite infetto (oltre agli esseri umani, anche cani, bovini, pecore, capre, roditori e cervi).

Il contagio non può invece avvenire tra uomo e uomo e nemmeno tra cane e uomo.

Sebbene sia estremamente raro, la trasmissione può avvenire anche attraverso

  • trasfusioni di sangue,
  • dalla madre al feto durante la gravidanza,
  • attraverso il contatto diretto con un animale macellato infetto.

Tempo d’incubazione

I sintomi in genere iniziano una o due settimane dopo una puntura di zecca, tipicamente verso i nove giorni.

Sintomi

I pazienti con infezioni da Ehrlichia presentano tipicamente i seguenti sintomi:

Più raramente possono comparire sintomi gastrointestinali, come

Lo sviluppo di un’eruzione cutanea in forma di macchie rosse o puntini è più comune nei bambini e in genere si manifesta dopo cinque giorni di malattia, mentre tosse e sintomi respiratori sono più comuni negli adulti.

Complicazioni

Similmente alle infezioni da rickettsie, il coinvolgimento del sistema nervoso centrale può verificarsi in una minoranza dei pazienti, ad esempio in forma di meningite e meningoencefalite.

In alcuni pazienti i sintomi possono invece progredire verso la sindrome da distress respiratorio od una presentazione simile a una sepsi o ad uno shock, con coinvolgimento cardiovascolare e disturbi della coagulazione.

La mortalità complessiva è in ogni caso molto più bassa nell’ehrlichiosi rispetto alla malattia da rickettsie, che i CDC americani stimano essere compresa tra 1-3% (tuttavia i numeri effettivi potrebbero essere inferiori, considerando che con buona probabilità molte infezioni non vengono diagnosticate e si risolvono spontaneamente).

Pazienti immunocompromessi, anziani o che abbiano ricevuto un pre-trattamento con antibiotici sulfamidici sono i più predisposti allo sviluppo di complicazioni che, soprattutto, in questi casi, possono comprendere anche

Diagnosi

Poiché un riconoscimento e trattamento tempestivi della malattia possono sensibilmente migliorare la prognosi, è importante non sottovalutare eventuali sintomi, soprattutto quando manifestati a seguito della frequentazione di aree endemiche o a rischio (in particolare nei mesi estivi, quando l’attività delle zecche è maggiore e lo sviluppo di sintomi parainfluenzali meno comune). È importante ricordare che le punture di zecca sono generalmente indolori e quindi molte persone non ricordano nemmeno di essere state punte..

Clinicamente, le infezioni da Ehrlichia condividono molti sintomi (e distribuzione geografica) con le infezioni da rickettsia, rendendo quindi necessaria un’attenta diagnosi differenziale in aree endemiche per entrambe le infezioni.

I risultati di laboratorio possono mostrare tra l’altro

Nella maggior parte dei centri specializzati la diagnosi di ehrlichiosi avviene mediante reazione PCR, è quindi importante che il prelievo avvenga prima dell’inizio del trattamento antibiotico (se possibile senza ritardare significativamente la terapia).

Cura

L’ehrlichiosi si cura con terapia antibiotica e la doxiciclina rappresenta la prima scelta (anche in considerazione del fatto che è efficace anche con l’infezione da rickettsie); la risposta clinica è in genere relativamente veloce, con una riduzione della febbre che si osserva entro 48 a 72 ore dall’inizio della terapia, che viene in genere protratta complessivamente per 5-7 giorni, in base alla gravità della malattia.

Non esiste ad oggi alcun vaccino di prevenzione.

Fonti e bibliografia

  • CDC
  • Ehrlichiosis – Jessica Snowden; Marc Bartman; Erwin L. Kong; Kari A. Simonsen.
  • ISS
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