Cosa significa “endemica”?
Endemica è un aggettivo usato per indicare malattie infettive che siano costantemente presenti in una determinata regione o popolazione, senza la necessità di soggetti portatori che arrivino dall’esterno.

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In una malattia endemica prevalenza e incidenza tipicamente possono fluttuare leggermente, spesso a causa della variazione del numero di soggetti suscettibili o per ragioni di stagionalità.
- Prevalenza: numero di persone malate in un dato momento
- Incidenza: numero di nuove diagnosi in uno specifico periodo di tempo
Una malattia endemica è meno dannosa? No, questo è un diffuso equivoco; la parola non denota necessariamente un’infezione lieve, significa solo relativamente stabile e prevedibile.
Sempre per varie ragioni, ad esempio stagionali, possono anche presentarsi limitati focolai epidemici limitati nel tempo e/o nello spazio:
- Raffreddore ed influenza stagionale sono endemici, ovvero costantemente presenti sul territorio, ma vanno incontro a focolai epidemici nella stagione fredda.
Per epidemia si intende quindi un aumento, spesso improvviso, del numero di casi di una malattia, che si diffonde quindi in modo sensibilmente superiore a quanto normalmente previsto in quella popolazione in quella zona.
Il passo successivo è infine una pandemia, termine che si usa per indicare un’epidemia che si è diffusa in diversi paesi o continenti, colpendo solitamente un gran numero di persone.
È in ogni caso importante notare che si tratta spesso di situazioni fluide, in grado di mutare nel tempo e nello spazio in base a numerosi fattori; una pandemia può diventare un’endemia, ma si può anche verificare il percorso inverso (come l’influenza suina nella stagione 2009-2019).
COVID-19: endemico significa innocuo?
La parola “endemica” è diventata una delle più abusate dai media nel pieno della pandemia da COVID-19, quando ancora la situazione era grave, probabilmente alla ricerca di una qualche speranza, tuttavia
una malattia può essere endemica, diffusa e mortale. (Fonte: Nature)
Affermare che un’infezione diventerà endemica non fornisce informazioni precise sul tempo necessario a a raggiungere questo stato di equilibrio, né quanti saranno i casi a regime (“endemico” significa che il numero di casi è più o meno costante nel tempo, non che questi siano in numero ridotto) o che la malattia non possa essere comunque mortale, nè le fasce di popolazione interessate, …
Lo stesso virus può causare infezioni endemiche, epidemiche o pandemiche in base alle complesse interazioni risultati tra comportamento sociale, suscettibilità e diffusione dell’immunità nella popolazione, oltre all’eventuale comparsa di varianti virali in grado di innescare nuove ondate di epidemie.
Più un virus ha la possibilità di diffondersi e replicarsi e maggiori sono le probabilità che insorgano nuove varianti problematiche ed è quindi una mera conseguenza statistica il fatto che in molti casi questo succeda in regioni geografiche a scarso tasso di vaccinazione.
Associare la possibile evoluzione endemica della COVID-19 con un impatto necessariamente lieve è stato quindi un errore per definizione, perché si tratta solo di una delle diverse possibilità (benché fortunatamente si sia rivelata corretta); diversi autori prospettano comunque che possa verificarsi il seguente quadro:
Sempre più persone diventeranno immuni al virus ed è probabile che questa diventi una di quelle malattie che incontri fin dall’infanzia, sviluppando una risposta moderata e corretta all’infezione, non fuori controllo come succede nella popolazione anziana. (Fonte: European Commission, già nel gennaio 2021)
Perché allora con la diffusione di Omicron si è parlato di transizione verso l’endemia, se si trattava di una variante più contagiosa delle precedenti? Proprio a causa di un’enorme diffusione del virus, responsabile di una percentuale sempre crescente di popolazione infetta (parallelamente all’impatto della vaccinazione) è andata aumentando di conseguenza anche la diffusione dell’immunità di popolazione (verso la cosiddetta immunità di gregge, che tuttavia non è detto che si riesca a raggiungere), tendenza che favorisce la transizione verso l’endemicità.
Solo una cosa è certa, l’incertezza… SARS-CoV-2 fa ormai parte della vita sulla Terra ed è imprevedibile.
Altri esempi
- La varicella è endemica in Italia, perché è regolarmente presente (a livelli bassi); grazie alla diffusione della vaccinazione sono sempre più rari i focolai infettivi, ciononostante si registra comunque un certo numero di casi annui.
- L’AIDS è “endemico” in alcuni paesi, nel senso che si trova in un’area, questo è un uso della parola nella sua forma etimologica, piuttosto che epidemiologica o ecologica.
- La malaria NON è endemica in Italia; nonostante ogni anno ci sia qualche centinaio di diagnosi, queste sono sempre conseguenti a viaggiatori proveniente da zone in cui la malattia è endemica.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.