Paracodina gocce e sciroppo: a cosa serve e altri dubbi comuni

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Avvertenza

Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Paracodina gocce/sciroppo sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.

 

In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

Gocce su un cucchiaino

Immagine d’archivio, le gocce raffigurate non corrispondono al flacone di Paracodina gocce (Shutterstock/Miljan Zivkovic)

A cosa serve?

Paracodina è il nome commerciale di un farmaco sedativo per la tosse, ovvero utile nel caso di tosse secca e stizzosa priva di catarro.

Il principio attivo contenuto è la diidrocodeina ed è disponibile in due forme farmaceutiche:

  • Paracodina goccce
  • Paracodina sciroppo

È una droga?

La diidrocodeina, principio attivo di Paracodina, deriva dalla codeina e rientra quindi nella famiglia degli medicinali oppiacei, anche se con effetti collaterali minori rispetto agli altri.

È compresa nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope (allegato III bis).

Serve ricetta?

Sì, per l’acquisto di Paracodina è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.

È mutuabile?

È mutuabile solo in pochi casi, definiti dalla nota 31, ovvero limitatamente a “tosse persistente non produttiva nelle gravi pneumopatie croniche e nelle neoplasie polmonari primitive o secondarie“, quindi in malattie polmonari croniche e nei tumori al polmone.

Si può dare ai bambini?

Sì, è possibile la somministrazione anche ai bambini di età superiore ai due anni, ma i possibili effetti collaterali richiedono un’attenta valutazione del rapporto rischio benefici.

NON somministrare MAI Paracodina ad un bambino se non espressamente prescritto dal pediatra.

Posologia e dosaggio

La dose raccomandata è:

  • Adulti:
    • 25-30 gocce, 3 o 4 volte al giorno
    • 1-2 cucchiaini* di sciroppo più volte al giorno
  • Ragazzi:
    • 10-20 gocce, 3 o 4 volte al giorno
    • ½ – 1 cucchiaino* di sciroppo più volte al giorno
  • Bambini di età superiore a 2 anni:
    • 5-10 gocce, 1, 2 o 3 volte al giorno.
    • ¼ – ½ cucchiaino* di sciroppo più volte al giorno
  • Pazienti anziani: la posologia deve essere attentamente determinata dal
    medico che dovrà valutare un’eventuale diminuzione delle dosi sopra
    indicate.

*Un cucchiaino corrisponde a 5 mL.

A stomaco pieno o vuoto? Prima o dopo i pasti?

Paracodina deve essere assunta a stomaco pieno con un po’ d’acqua oppure su una zolletta di zucchero.

Dopo quanto fa effetto?

Ci aspetta che inizi a sedare la tosse entro 20-60 minuti dalla somministrazione.

Cibo e bevande

È raccomandabile:

  • Non consumare alcolici.
  • Assumere Paracodina a stomaco pieno.

Effetti collaterali

I sintomi più importanti di intossicazione da oppiacei sono:

In caso di ingestione/assunzione di una dose eccessiva di Paracodina informare immediatamente il medico o rivolgersi all’ospedale più vicino.

Come tutti i medicinali, anche Paracodina può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.

Alle dosi abituali, gli effetti indesiderati più frequenti sono:

Occasionalmente sono stati descritti:

Nelle persone ipersensibili possono comparire segni più gravi di depressione nervosa e delle funzioni respiratoria e cardiovascolare.

Controindicazioni

Paracodina è controindicata in caso di:

Si ricorda infine che:

  • Paracodina può causare dipendenza.
  • Nelle persone anziane: è necessario prestare attenzione quando si utilizza questo medicinale soprattutto a dosi elevate e/o per lunghi periodi in quanto gli alcaloidi dell’oppio possono aggravare sintomi preesistenti (disturbi cerebrali, difficoltà alla minzione, …).
  • Se assunta insieme ad altri medicinali che agiscono sul sistema nervoso centrale, in particolare altri medicinali antidepressivi come sedativi, tranquillanti (ad esempio benzodiazepine), antistaminici e alcolici, aumenta il rischio di sonnolenza, difficoltà a respirare (depressione respiratoria), coma e può essere pericoloso per la vita. Per questo motivo l’uso concomitante deve essere preso in considerazione solo quando non siano possibili altre opzioni di trattamento. Può essere utile informare parenti e amici di fare attenzione ai segni e ai sintomi sopra indicat
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