Introduzione
La regione inguinale è una porzione del corpo situata tra la piega di flessione delle cosce e l’addome; un dolore riferito a questo livello può essere conseguenza di molteplici condizioni cliniche di gravità differente ed essere accompagnato da sintomi di intensità sensibilmente variabile.
Individuare la causa alla base della sintomatologia consente, nella maggior parte dei casi, la risoluzione o la riduzione dei disturbi riferiti dal paziente attraverso l’adozione di un approccio terapeutico mirato.
Richiami di anatomia
L’inguine è una regione corporea compresa tra la piega di flessione della coscia e l’addome, che è possibile distinguere, anatomicamente, in due diverse aree:
- La porzione “inguino-addominale”, che comprende la parete addominale;
- La porzione “inguino-femorale”, che comprende la zona più alta e interna della faccia anteriore della coscia.
Il dolore inguinale si localizza preferenzialmente in corrispondenza di queste strutture.
La localizzazione a destra o a sinistra, che risulta importante per impostare una terapia, non ha invece molta importanza ai fini della diagnosi, perché di norma la maggior parte delle patologie in grado di causare dolore all’inguine coinvolge questa regione su entrambi i lati.
Cause
Il dolore che coinvolge l’inguine destro si presenta con una frequenza lievemente maggiore, probabilmente per l’uso più elevato dell’arto inferiore corrispondente (arto dominante nella maggior parte dei pazienti); non si segnalano invece differenze di sesso o di età.
Le possibili cause di dolore all’inguine sono ovviamente estremamente numerose e varie, ma tra quelle più comuni nella pratica clinica è possibile annoverare infortuni all’apparato muscolo scheletrico, particolarmente diffusi soprattutto tra gli sportivi:
- Contrattura muscolare: corrisponde alla contrazione involontaria e insistente di fibre muscolari localizzate a livello dell’anca, che causa una dolorabilità modesta e diffusa.
- Stiramento muscolare localizzato a livello dell’anca: causato da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari, in questo caso, il dolore è acuto, improvviso e spesso seguito da uno spasmo muscolare (che tuttavia non sempre determina la sospensione dell’attività).
- Pubalgia: è una condizione clinica caratterizzata da dolore in sede inguinale e/o pubica e/o in corrispondenza della porzione interna delle cosce che si fa risalire, generalmente, ad una serie di microtraumi perpetuati nel tempo (interessa soprattutto gli sportivi che praticano attività in cui sia richiesta un’intensa sollecitazione degli arti inferiori).
Sebbene più diffusi in chi pratica attività sportiva, queste forme di dolore possono tuttavia essere sperimentate da chiunque, per esempio a seguito di sforzi o movimenti anomali; la comparsa del dolore viene talvolta percepita a distanza di tempo, per esempio al risveglio al mattino, rendendo difficile risalire all’evento scatenante.
Altre cause comuni di dolore inguinale comprendono:
- Ernia inguinale: consiste nella fuoriuscita di una parte dell’intestino dalla sua normale sede, attraverso una porta erniaria che è compresa nella regione inguinale.
- Calcolosi renale: i calcoli sono aggregazioni di sali minerali che si formano nel tratto urinario, spesso associate ad una dieta incongrua, oltre che ad una predisposizione genetica. Possono essere causa di colica renale, provocata dal passaggio dei calcoli nelle vie urinarie, seguita da dilatazione e spasmi; si manifesta prevalentemente con dolore addominale, irradiato fino al basso inguine.
- Gravidanza: il dolore all’inguine in gravidanza è correlato allo stiramento del legamento rotondo, uno dei legamenti che mantiene l’utero nella sua posizione; durante la gestazione, infatti, questo legamento tende ad allungarsi ed assottigliarsi, causando, con il suo stiramento, la comparsa di un dolore acuto e di breve durata lungo la linea del bikini, più spesso a livello del lato destro dell’inguine
Un dolore ricorrente/persistente può invece essere il risultato di un disturbo più serio; in questi casi il fastidio si sviluppa lentamente nel tempo, senza lesioni o traumi specifici, e peggiora quando l’anca è in posizione flessa, ad esempio mentre si è seduti su una sedia bassa o quando si è alla guida. Iniziano a comparire una certa rigidità e una riduzione della capacità di movimento dell’anca, che tendono ad avere un impatto crescente sul quotidiano. Tra le possibili cause ricordiamo ad esempio
- Artrosi dell’anca (coxartrosi): è un processo degenerativo che colpisce l’articolazione dell’anca, causando l’usura delle cartilagini articolari; questa patologia si manifesta con dolore cronico riferito all’anca e alla regione inguinale, associato ad una riduzione nella fluidità dei movimenti.
- Artrite dell’anca: è una patologia di carattere infiammatorio che riguarda l’articolazione dell’anca; si associa, generalmente a dolore, rigidità articolare, gonfiore, arrossamento e ridotta capacità motoria.
Infortuni traumatici che coinvolgono l’anca comprendono invece
- Frattura dell’anca: è una condizione grave, specialmente se riguarda i pazienti più anziani e consiste, solitamente, nella rottura di una parte specifica del femore, il collo, che unisce quest’osso all’articolazione coxo-femorale.
- Lussazione dell’anca: è un infortunio dell’anca, solitamente di natura traumatica (per esempio, incidenti stradali che causino l’urto delle ginocchia contro il cruscotto), in cui la testa del femore esce dalla cavità tondeggiante dell’osso iliaco (bacino) in cui si trova.
Sebbene il dolore ai testicoli e il dolore all’inguine siano diversi, una condizione d’infiammazione testicolare può talvolta generare un dolore riflesso all’inguine, per esempio in seguito a:
- Torsione testicolare: è determinata dalla rotazione del testicolo sul suo funicolo spermatico, movimento che blocca il flusso di sangue al testicolo stesso; si manifesta con dolore intenso e improvviso e, successivamente, tumefazione del testicolo coinvolto.
- Varicocele: è una patologia varicosa che interessa i vasi del testicolo, caratterizzata da incontinenza e dilatazione delle vene testicolari, deputate a drenare il sangue al testicolo.
- Orchite: infezione dei testicoli, spesso causata da un virus come la parotite; il testicolo è gonfio e doloroso e il dolore si irradia all’inguine.
- Epididimite: processo infiammatorio a carico dell’epididimo, una porzione dell’apparato genitale maschile; può esordire con dolore inguinale.
- Tumore del testicolo: neoplasia maschile non particolarmente frequente; è caratterizzata dalla presenza di un nodulo duro e indolore a livello testicolare, aumento del volume testicolare, senso di pesantezza scrotale; può essere causa di un dolore inguinale sordo, talvolta esteso fino alla parte bassa dell’addome.
Spostando l’attenzione sull’organismo femminile ricordiamo invece:
- Cistite: è definita come una patologia infiammatoria che riguarda la mucosa della vescica e colpisce sia uomini che donne (quest’ultime con una percentuale maggiore); tra i sintomi ricordiamo dolore all’inguine, difficoltà ad urinare, sensazione di pesantezza o pressione nella regione sovrapubica, sangue nelle urine, aumento del numero di minzioni.
- Sindrome dell’ovaio policistico: disturbo endocrino femminile, caratterizzato dalla presenza di cicli anovulatori, oligo-ovulazione e aumento degli ormoni androgeni; può presentarsi, tra i vari sintomi, anche con dolore all’inguine.
- Cisti ovariche: sono particolarmente frequenti, ma generalmente asintomatiche; solo in alcuni casi possono causare disturbi quali dolore all’inguine, senso di fastidio addominale, dolore durante l’atto sessuale o irregolarità nel decorso del ciclo mestruale.
Cause meno comuni comprendono:
- Sindrome del piriforme: è causata dalla compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme (un muscolo piatto delle natiche, localizzato a livello dell’anca); determina dolore alle natiche e, alcune volte, sciatalgia.
- Ingrossamento ed infiammazione dei linfonodi inguinali, generalmente da ascrivere ad un’infezione locale (come una malattia sessualmente trasmessa).
- Osteocondrosi della testa del femore: è il risultato di un processo patologico dovuto ad un insufficiente apporto di sangue che causa morte del tessuto osseo e degenerazione articolare; il dolore, irradiato alla regione inguinale, è spesso il sintomo di esordio.
Sintomi
Il dolore riferito all’inguine può presentarsi sia a destra che a sinistra ed essere:
- Acuto: compare in maniera improvvisa, anche in soggetti in buono stato di salute, e può presentarsi in modi diversi (come senso di oppressione, bruciore insopportabile o pugnalata trafittiva).
- Cronico: è un dolore che si protrae nel tempo (generalmente, per alcuni mesi) ed è percepito come continuo e ricorrente; talvolta può interferire con lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Può talvolta estendersi e coinvolgere anche glutei, ginocchio, all’arto o alla coscia.
I sintomi associati, variabili a seconda della causa sottostante, comprendono fra l’altro
- Debolezza muscolare
- Riduzione della mobilità, ad esempio con difficoltà a piegarsi o a mantenere nel tempo la posizione seduta
- Intorpidimento muscolare
- Bruciore
- Senso di oppressione.
Diagnosi
Essendo un sintomo decisamente non specifico (può cioè essere espressione di una grande quantità di condizioni cliniche differenti tra loro), la diagnosi del dolore inguinale richiede l’esecuzione di accertamenti specifici, a seconda dei casi.
Il medico, una volta raccolta l’anamnesi e dopo un’accurata visita, può avvalersi se necessario di ulteriori esami utili a chiarificare la diagnosi, come:
- Esami del sangue;
- Esami strumentali, come ad esempio
Cura
Il trattamento varia in base alla patologia sottostante; la cura della malattia che è causa del dolore inguinale riferito dal paziente, consente infatti la riduzione o la remissione dei del quadro clinico, nella maggior parte dei casi.
Tra i rimedi utili a contrastare questo tipo di disturbo nella maggior parte dei casi ricordiamo::
- Riposo;
- Astensione dall’attività sportiva: su indicazione medica, può essere consigliato, specialmente in caso di dolore riconducibile a sforzi fisici, astenersi dagli allenamenti per un periodo di circa due settimane;
- Applicazioni di ghiaccio sulla zona inguinale dolorante: specialmente in causo di traumatismi muscolari, come contusioni o traumi muscolo-scheletrici, l’applicazione di ghiaccio aiuta a diminuire la percezione del dolore, poiché l’ipotermia a cui va incontro la pelle della zona trattata, riduce la trasmissione degli impulsi dolorosi. L’applicazione prolungata a basse temperature, dovrebbe tuttavia essere evitata, in quanto non esente da complicazioni.
Autore
Dr.ssa Chiara Russo
Medico ChirurgoIscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Latina n. 4203
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