Orticaria colinergica: cause, sintomi e cura

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Introduzione

L’orticaria colinergica è una forma di orticaria acuta scatenata da fattori fisici (temperatura corporea che aumenta e sudorazione) e si manifesta con lo sviluppo di piccoli pomfi molto pruriginosi ed arrossamento.

Il singolo episodio ha durata limitata a poco più di un’ora al massimo, ma sono ovviamente molto frequenti le recidive; può impattare in modo significativo sulla qualità di vita, diventando un grosso limite all’attività fisica, ma fortunatamente in molti pazienti tende ad una lenta risoluzione nell’arco degli anni.

Orticaria colinergica su di un braccio

By PKeMcG – IE, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22989809

Cause

L’orticaria è una patologia infiammatoria della pelle caratterizzata dall’improvvisa comparsa di un’eruzione cutanea in forma di pomfi, lesioni in rilievo e spesso accompagnati da prurito.

Esistono numerose forme di orticaria, spesso classificate in base al fattore scatenante; se le cause più comuni risiedono negli alimenti, è possibile imbattersi in manifestazioni indotte da elementi anche molto diversi tra loro e l’orticaria colinergica ne rappresenta una delle tante possibilità. È provocata da stimoli di tipo fisico; se apparentemente può sembrare il calore, in realtà è il sudore ad essere la vera causa precipitante.

A livello specialistico viene classificata in:

  • Orticaria colinergica con occlusione dei pori
  • Orticaria colinergica da ridotta capacità di sudorazione (ipoidrosi/anidrosi)
  • Orticaria colinergica con allergia al sudore
  • Orticaria colinergica idiopatica (senza causa apparente).

Più in generale il meccanismo scatenante prevede un aumento della temperatura corporea, che induce l’organismo ad aumentare la produzione di sudore per disperdere il calore in eccesso; in questo senso è quindi possibile individuare diverse situazioni considerate a rischio, come ad esempio

Pazienti con precedenti di orticaria e soggetti atopici in genere (affetti da più condizioni allergiche, ad esempio asma e dermatite atopica) sono più a rischio della popolazione generale di sviluppare il disturbo; questo suggerisce peraltro una probabile origine allergica della condizione.

Può colpire entrambi i sessi, ma sembra più comune negli uomini; tende a comparire per la prima volta ad un’età compresa tra 10 e 30 anni.

Influenza della temperatura

Un punto importante da comprendere è come NON sia l’effettiva temperatura esterna della pelle, né quella interna, a determinare l’insorgenza dei disturbi, quanto piuttosto la variazione (aumento o diminuzione) della temperatura corporea media.

Alcuni pazienti ad esempio lamentano episodi di orticaria colinergica esclusivamente nei mesi invernali, come risposta ad un aumento della temperatura corporea (ad esempio indotta da attività fisica) in ambiente freddo.

Sintomi

L’eruzione cutanea ha esordio molto rapido, generalmente entro pochi minuti dall’inizio della sudorazione; il sintomo caratterizzante è per definizione una manifestazione orticarioide che può comparire in qualsiasi parte del corpo, ma che spesso coinvolge in particolare tronco e braccia (palmi delle mani, piante dei piedi ed ascelle sono invece tipicamente risparmiate).

Il paziente può avvertire una sensazione di calore che precede di poco lo sviluppo dei pomfi sulla pelle, ciascuno delineato da un colore rosso vivo e che può ingrandirsi fino a confluire con quelli adiacenti a formare un lesioni di dimensioni maggiori.

Ad accompagnare la manifestazione cutanea spesso si rileva

La durata è di norma compresa tra 30 minuti a più di un’ora, prima di risolversi senza ulteriori complicazioni.

Complicazioni

L’orticaria colinergica in genere persiste per un certo numero di anni prima di diventare progressivamente meno grave o addirittura scomparire del tutto nell’arco di alcuni anni; è tuttavia difficile indicare un decorso tipico, che è variabile da un soggetto all’altro.

Il rischio di sviluppare uno shock anafilattico è reale, ma fortunatamente non comune (trattasi di una reazione allergica così grave da poter diventare potenzialmente fatale).

Poco comuni, ma possibili soprattutto nelle forme più gravi, sintomi sistemici come

La condizione può tuttavia avere conseguenze sulla qualità di vita del paziente, che può essere drasticamente limitato nelle sue attività dal rischio di sviluppare i sintomi; i sintomi dell’orticaria colinergica sono infatti abbastanza fastidiosi da indurre molti pazienti a modificare le proprie abitudini al solo scopo di prevenzione di nuovi attacchi.

Diagnosi

La diagnosi è prettamente clinica ed ovviamente l’anamnesi (raccolta di informazioni mediante una serie di domande mirate) riveste in questo senso un ruolo assolutamente imprescindibile.

Il modo più affidabile per riprodurre l’eruzione cutanea da orticaria colinergica è far sudare il paziente, ad esempio riproducendo condizioni di sforzo fisico su un tapis roulant.

Entra in diagnosi differenziale con altre forme di orticaria.

Cura

Come per tutte le malattie allergiche l’evitamento delle condizioni responsabili è la strategia di elezione per prevenire gli episodi, ma è chiaro di come possa essere particolarmente complicato oltre che frustrante.

In alcuni casi è possibile bloccare lo sviluppo di un attacco mediante una rapida esposizione al freddo, ma per la maggior parte dei pazienti si opta quindi per un’assunzione regolare di antistaminici, farmaci assunti per bocca ed in grado di ridurre la sensibilità al sudore.

In alcuni pazienti si sono dimostrati utili anche i beta-bloccanti come il propranololo, farmaci normalmente usati per ridurre la frequenza del battito cardiaco e della pressione arteriosa.

Nei pazienti dove non si ottenga in questo modo un adeguato controllo dei sintomi è possibile valutare farmaci più specialistici, come iomalizumabanticorpo monoclonale anti-IgE (sebbene si sia dimostrato più efficace per altre forme di orticaria fisica, come l’orticaria solare e l’orticaria da freddo).

Dal punto di vista dietetico è utile semplicemente limitare alimenti e bevande in grado di indurre sensazione di calore, come alcolici e cibi piccanti.

Fonti e bibliografia

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