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Cosa sono gli anticorpi antiperossidasi?

In condizioni normali gli anticorpi sono proteine prodotte dal nostro sistema immunitario per difenderci in caso di minacce esterne in grado di ledere il nostro benessere, come infezioni o malattie. È possibile, tuttavia, che in alcuni casi si producano auto-anticorpi, cioè anticorpi diretti erroneamente contro parti sane del nostro corpo.

È questo il caso degli anticorpi antiperossidasi (detti anche anticorpi anti-TPO) , ossia auto-anticorpi diretti contro la perossidasi tiroidea.

La perossidasi tiroidea (TPO) è una glicoproteina ad alto peso molecolare, localizzata all’interno delle cellule follicolari della ghiandola tiroidea; si tratta di un enzima essenziale in numerose attività della tiroide, in particolare la produzione di ormoni a partire dallo iodio.

La presenza di anticorpi antiperossidasi, rilevato con un semplice esame di sangue, consente di fare diagnosi di malfunzionamento della tiroide su base autoimmune.

Provetta di sangue con la scritta Anti-TPO Test

iStock.com/syahrir maulana

Valori di Riferimento

Gli anticorpi antiperossidasi sono normalmente pari a

  • 0-35 UI/ml nella donna
  • 0-35 UI/ml nell’uomo

Interpretazione

Gli anticorpi antiperossidasi vengono dosati in laboratorio (solitamente insieme ad altri autoanticorpi, come ad esempio anticorpi anti-tireoglobulina e anticorpi anti-recettore TSH) per escludere la presenza di un malfunzionamento della tiroide, legato alla produzione di (auto)anticorpi diretti erroneamente contro la perossidasi tiroidea.

Questi anticorpi possono essere causa di alcune patologie della tiroide, come un’infiammazione cronica della ghiandola, ossia una tiroidite di natura autoimmunitaria.

Uno studio inglese che ha osservato per 20 anni pazienti con disfunzioni della ghiandola tiroide, ha concluso che uno dei fattori di rischio principali per lo sviluppo di un’alterazione della funzione tiroidea sia legato alla presenza di un elevato valore degli anticorpi antiperossidasi.

Gli anticorpi antiperossidasi, infatti, sono presenti

oltre che riscontrarsi in caso di

In particolare il riscontro di anticorpi antiperossidasi in pazienti con ipotiroidismo subclinico, ossia che non manifestano sintomi, è un fattore di rischio per lo sviluppo in futuro di un ipotiroidismo conclamato /con sintomi.

Un test negativo degli anticorpi antiperossidasi (con valori bassi o assenti degli anticorpi antiperossidasi) indica di norma l’assenza di una disfunzione della ghiandola tiroide di natura autoimmune; si noti tuttavia che alcuni pazienti, pur soffrendo di una malattia autoimmune della tiroide, potrebbero risultare negativi ad un primo test degli anticorpi antiperossidasi e per questa ragione si procede ad una ripetizione dell’esame dopo qualche tempo.

Valori bassi

Una concentrazione bassa o nulla di anticorpi antiperossidasi rappresenta la condizione di normalità e quindi non desta alcuna preoccupazione.

Valori alti

Valori alti possono riscontrarsi in caso di malattie autoimmuni della tiroide come:

Valori lievemente o moderatamente alti si possono riscontrare nel caso di:

Nel caso in cui un valore elevato di anticorpi antiperossidasi venga riscontrato in una donna in stato di gravidanza è bene intervenire subito, poiché tale anomalia può correlarsi con un maggior rischio di

Fattori che influenzano l’esame

Circa il 10% delle persone in buona salute presenta alti valori degli anticorpi antiperossidasi e tale percentuale aumenta in particolare nelle donne o nelle persone avanti con l’età. Pur non indicando una malattia della tiroide in corso, rappresenta comunque un fattore di rischio per lo sviluppo futuro di una una patologia della tiroide e per questo si opta in genere per periodici controlli.

Altri fattori in grado d’influenzare l’esame sono l’uso di prodotti multivitaminici o integratori a base di biotina (una sostanza usata per rinforzare unghie e capelli) il giorno prima dell’esame.

Quando viene richiesto l’esame

Il dosaggio degli anticorpi antiperossidasi può essere richiesto

  • nel caso di gozzo tiroideo, ossia ingrossamento della tiroide visibile al collo del paziente come un bozzo;
  • nel caso in cui altri esami chiesti per la valutazione del buon funzionamento della ghiandola tiroide, come FT3, FT4 o TSH, siano risultati alterati;
  • nel caso in cui il paziente riferisca sintomi che possono far pensare ad un calo (ipotiroidismo) o eccessiva (ipertiroidismo) attività della tiroide.

I sintomi più comuni di ipotiroidismo sono:

I sintomi di ipertiroidismo sono:

Il test degli anticorpi antiperossidasi è utile nella valutazione di pazienti con malattie autoimmuni della tiroide, come tiroidite di Hashimoto o morbo di Graves-Basedow.

Il medico, inoltre, può richiedere il test anche in caso di

  • pazienti che soffrono di altre malattie autoimmuni (come ad esempio LES, artrite reumatoide, anemia perniciosa) con sintomi che facciano pensare ad un coinvolgimento della tiroide;
  • in caso di sospetto di carcinomi della tiroide (solitamente associato ad altri esami, come il test degli anticorpi anti-tireoglobulina) .

Infine il test può essere richiesto nel caso di una donna in gravidanza o con storia clinica segnata da ripetuti aborti.

Preparazione

Il test degli anticorpi antiperossidasi si esegue in un laboratorio d’analisi e richiede un prelievo di sangue venoso effettuato dal braccio del paziente, preferibilmente al mattino, a digiuno.

Non è richiesta nessuna preparazione specifica.

Bibliografia

  • Interpretazione degli esami di laboratorio. Piccin Edizioni
  • Malattie del sistema endocrino e del metabolismo. edi-ermes

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