Cosa fa l’auxologo? Cos’è l’auxologia pediatrica?

Ultima modifica

Cos’è l’auxologia?

L’auxologia è la branca della medicina che studia la crescita e lo sviluppo fisico dell’essere umano, dall’età fetale fino al completamento della maturazione somatica; la disciplina si concentra sull’analisi dei parametri antropometrici come peso, altezza, circonferenza cranica e proporzioni corporee, valutandone l’evoluzione nel tempo.

Il termine deriva dal greco “auxein” (crescere) e “logos” (studio).

L’auxologia nella pratica clinica permette di identificare precocemente anomalie della crescita che potrebbero essere spia di condizioni patologiche o disturbi endocrini. Attraverso il monitoraggio regolare dei parametri di crescita, è possibile intervenire tempestivamente quando necessario, migliorando significativamente la prognosi e la qualità di vita dei pazienti.

In Italia l’auxologia non rappresenta una specializzazione medica autonoma, ma è parte integrante della formazione in Pediatria ed Endocrinologia pediatrica. Il percorso formativo prevede la laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni), seguita dalla specializzazione in Pediatria (5 anni), durante la quale si acquisiscono competenze specifiche in auxologia.

Alcuni medici scelgono di approfondire ulteriormente questa disciplina attraverso master universitari dedicati o fellowship presso centri specializzati in endocrinologia pediatrica e disturbi della crescita.

Medico auxologo

Leonardo AI

L’auxologo si dedica alla valutazione, diagnosi e trattamento dei disturbi della crescita e dello sviluppo fisico. Il suo lavoro comprende:

  • Monitoraggio regolare dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenza cranica)
  • Valutazione dello sviluppo puberale e della maturazione ossea
  • Interpretazione delle curve di crescita in relazione agli standard di riferimento
  • Diagnosi di condizioni patologiche che influenzano la crescita
  • Elaborazione di piani terapeutici personalizzati
  • Follow-up a lungo termine dei pazienti con disturbi della crescita

L’auxologo collabora strettamente con altri specialisti, s conoprattutto endocrinologi pediatrici, genetisti, nutrizionisti e psicologi, per garantire un approccio multidisciplinare ai disturbi della crescita, spesso multifattoriali e complessi.

Quali patologie tratta?

L’auxologo si occupa di numerose condizioni che influenzano la crescita e lo sviluppo fisico, tra cui:

  • Bassa statura (costituzionale, familiare o patologica)
  • Alta statura patologica
  • Deficit dell’ormone della crescita (GH)
  • Pubertà precoce o ritardata
  • Sindromi genetiche associate ad anomalie della crescita (sindrome di Turner, sindrome di Noonan, sindrome di Prader-Willi)
  • Malnutrizione e disturbi dell’alimentazione con impatto sulla crescita
  • Nanismo primordiale
  • Displasie scheletriche
  • Ritardo costituzionale di crescita e pubertà
  • Obesità infantile con alterazioni della crescita

È importante sottolineare che i sintomi descritti di seguito possono avere molteplici cause e non sono necessariamente indicativi di patologie gravi. La valutazione iniziale spetta generalmente al pediatra di famiglia, che indirizzerà il paziente all’auxologo (o ad altro specialista) quando necessario.

La consulenza auxologica è raccomandata nei seguenti casi:

  • Statura significativamente inferiore rispetto ai coetanei o ai familiari (al di sotto del 3° percentile o -2 deviazioni standard)
  • Velocità di crescita rallentata o arresto della crescita
  • Statura eccessivamente elevata per l’età (sopra il 97° percentile o +2 deviazioni standard)
  • Sproporzioni corporee evidenti
  • Pubertà che inizia prima degli 8 anni nelle femmine o dei 9 anni nei maschi (pubertà precoce)
  • Assenza di segni puberali a 13 anni nelle femmine o a 14 anni nei maschi (pubertà ritardata)
  • Sospetto di sindromi genetiche con alterazioni della crescita
  • Bambini nati piccoli per età gestazionale (SGA) che non mostrano recupero di crescita

Segnali d’allarme: quando intervenire subito

  • Arresto improvviso della crescita in un bambino precedentemente in crescita normale
  • Cefalea persistente associata a disturbi visivi e rallentamento della crescita (possibile segno di patologia ipofisaria)
  • Segni di pubertà molto precoce (prima dei 6-7 anni)
  • Grave malnutrizione con compromissione della crescita

Condizioni che necessitano monitoraggio specialistico continuativo

  • Pazienti in terapia con ormone della crescita
  • Bambini con sindromi genetiche che influenzano la crescita
  • Pazienti con patologie croniche che impattano sulla crescita (malattie infiammatorie intestinali, insufficienza renale, cardiopatie)

Come prepararsi alla visita?

Per ottimizzare la visita auxologica il genitore/tutore del minore può:

  • Raccogliere la documentazione medica precedente, inclusi esami del sangue, radiografie, consulti specialistici
  • Portare il libretto pediatrico con le misurazioni di peso e altezza effettuate nel tempo
  • Preparare informazioni sulla crescita e sviluppo dei genitori e dei fratelli (altezza attuale, età del menarca nelle madri, età dello sviluppo puberale)
  • Annotare l’età di comparsa dei primi denti, dell’inizio della deambulazione e di altre tappe dello sviluppo
  • Compilare un diario alimentare di 3-7 giorni se richiesto (particolarmente utile nei casi di malnutrizione o obesità)
  • Portare foto del bambino a diverse età, utili per valutare l’evoluzione delle caratteristiche fisiche nel tempo

È consigliabile che il bambino indossi abiti comodi e facilmente rimovibili per facilitare le misurazioni antropometriche.

Come si svolge la visita?

La visita auxologica tipica è sostanzialmente una visita medica pediatrica che approfondisce specifici aspetti legati alla crescita e agli eventuali sintomi/disturbi:

  1. Raccolta dell’anamnesi dettagliata, con particolare attenzione alla storia familiare, perinatale e dello sviluppo
  2. Misurazione accurata dei parametri antropometrici (peso, altezza in piedi e da seduto, circonferenza cranica, apertura delle braccia)
  3. Valutazione delle proporzioni corporee e dei rapporti segmentari
  4. Esame obiettivo completo, con particolare attenzione ai segni di sindromi genetiche o endocrinopatie
  5. Valutazione dello stadio puberale secondo la classificazione di Tanner
  6. Inserimento dei dati nelle curve di crescita standardizzate e calcolo della velocità di crescita
  7. Valutazione della statura target genetica in base all’altezza dei genitori
  8. Discussione dei risultati e pianificazione degli eventuali approfondimenti diagnostici

Gli esami diagnostici che potrebbero essere prescritti includono:

Sottospecializzazioni e differenze con altre figure correlate

L’auxologia si interseca con diverse specialità mediche, ma mantiene caratteristiche distintive:

  • Auxologo vs Endocrinologo pediatrico: L’endocrinologo pediatrico ha una formazione più ampia sui disturbi ormonali dell’infanzia, mentre l’auxologo è più specificamente focalizzato sui parametri di crescita. Nella pratica clinica, spesso queste figure coincidono, poiché molti disturbi della crescita hanno base endocrinologica.
  • Auxologo vs Pediatra: Il pediatra monitora la crescita come parte della valutazione generale della salute del bambino, mentre l’auxologo possiede competenze specialistiche per la diagnosi e il trattamento dei disturbi della crescita più complessi.
  • Auxologo vs Genetista clinico: Il genetista si concentra sull’identificazione delle cause genetiche dei disturbi della crescita, mentre l’auxologo valuta principalmente il fenotipo e l’evoluzione dei parametri antropometrici. La collaborazione tra queste figure è essenziale nella gestione di sindromi genetiche con impatto sulla crescita.
  • Auxologo vs Nutrizionista pediatrico: Il nutrizionista si focalizza sull’alimentazione e il suo impatto sulla crescita, mentre l’auxologo valuta la crescita in modo più globale, considerando anche fattori endocrinologici, genetici e ambientali.

In alcuni centri specializzati esistono ambulatori dedicati a specifici disturbi della crescita, come cliniche per la bassa statura, per i disturbi puberali o per sindromi genetiche specifiche, dove l’auxologo lavora in team multidisciplinari altamente specializzati.

Articoli Correlati
Articoli in evidenza