Sudamina (miliaria) in bambini e adulti: foto e rimedi

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Introduzione

La miliaria, comunemente chiamata sudamina o più raramente sudorina, è un disturbo della pelle caratterizzato dalla comparsa di:

  • macchie, vescicole e/o pustole,
  • bianche o rosse,
  • più o meno pruriginose

e accompagnate da infiammazione cutanea.

Qualsiasi parte del corpo può essere interessata da questa patologia, sebbene le zone più colpite siano:

  • collo,
  • schiena,
  • spalle,
  • petto e solco sottomammario,
  • ascella,
  • inguine,
  • interno cosce.

L’eruzione cutanea tipica della miliaria si manifesta a seguito dell’ostruzione delle ghiandole sudoripare e dei loro dotti; tale ostruzione è causa di un ostacolo al normale deflusso del sudore all’esterno, che di conseguenza tende a ristagnare nella pelle, negli strati di epidermide o derma.

È ovviamente più comune nei climi caldi ed umidi, nei mesi estivi, ma la miliaria può colpire ugualmente persone di ogni età, sia uomini che donne, sebbene risultino più a rischio

  • i neonati ed i bambini a causa dell’immaturità dei dotti sudoripari,
  • i soggetti che hanno la tendenza a sudare molto.

Quanto dura la sudamina?

Solitamente questo disturbo della pelle si risolve in breve tempo (tipicamente pochi giorni), spontaneamente o con l’ausilio di una terapia medica.

Ghiandole sudoripare

Le ghiandole sudoripare sono diffusamente presenti nel nostro corpo, in quanto deputate alla formazione del sudore. Anatomicamente sono costituite da due porzioni:

  • una porzione glomerulare (simile ad un gomitolo) presente nel derma ed in cui avvengono gli scambi elettrolitici che portano alla formazione del sudore,
  • un dotto escretore, grazie al quale il liquido prodotto viene riversato all’esterno del corpo.
Ghiandole sudoripare, anatomia semplificata

iStock.com/ttsz

Con la produzione del sudore le ghiandole sudoripare assolvono importanti funzioni come:

  • eliminazione di sostanze quali acqua, sodio, potassio, cloro, urea, acidi grassi, colesterolo, creatinina, ammoniaca, …
  • difesa della cute da batteri ed altri patogeni, grazie al suo pH acido ed alla formazione di un film idrolipidico che forma una barriera protettiva sulla superficie della pelle,
  • termoregolazione.

Quando la temperatura corporea si innalza, il corpo umano risponde con la vasodilatazione cutanea e la produzione di sudore. Affinché il sudore raffreddi il corpo, tuttavia, è essenziale che evapori: il sudore, passando dallo stato liquido a quello gassoso, sottrae calore al corpo. L’umidità ambientale è il principale ostacolo all’evaporazione del sudore.

L’uomo possiede circa 3 milioni di ghiandole sudoripare, distribuite in tutta la superficie del corpo:

  • la maggior parte sono ghiandole sudoripare eccrine, con dotti escretori che sboccano indipendenti sull’epidermide,
  • in minima parte sono ghiandole sudoripare apocrine, con dotti escretori che sboccano nei dotti piliferi. Quest’ultime dunque sono ghiandole più rappresentate nelle zone del corpo ricoperte di peli, come ascelle e zona ano-genitale.

Cause

La sudamina è dovuta ad un’infiammazione acuta della pelle, causata dall’ostruzione dei dotti delle ghiandole sudoripare .

L’ostruzione del dotto ghiandolare può esser conseguente ad:

  • accumulo di detriti cutanei,
  • presenza di batteri come lo Staphylococcus epidermidis,
  • sudorazione eccessiva,
  • immaturità delle ghiandole sudoripare (nei neonati).

Il sudore prodotto, di conseguenza, non può liberarsi all’esterno del nostro corpo e resta intrappolato in uno strato della pelle (nell’epidermide o nel derma) in base al livello in cui il dotto si è ostruito.

In particolare l’occlusione del dotto può verificarsi al livello

  • dello strato più superficiale della pelle, detto corneo, in caso di miliaria cristallina,
  • dello strato sub-corneale, in caso di miliaria rubra,
  • della giunzione dermo-epidermica o del derma papillare, in caso di miliaria profonda.
Anatomia semplificata degli strati della pelle

iStock.com/Paladjai

L’ostruzione del dotto è causa di uno stato infiammatorio cutaneo acuto che richiama nella sede dell’ostruzione un infiltrato di cellule linfocitarie, più o meno abbondante, e determina una sovra-distensione e gonfiore delle cellule costitutive del dotto stesso che, a loro volta, contribuiscono ad occludere ulteriormente il condotto della ghiandola sudoripara stessa.

Fattori di rischio

L’eccessiva sudorazione (iperidrosi) è il fattore di rischio principale per la miliaria.

Condizioni di caldo ed umido oppure febbre alta possono associarsi alla comparsa di episodi di sudamina, così come una delle seguenti situazioni predisponenti :

  • uso di abbigliamento troppo succinto o pesante,
  • applicazione di cerotti transdermici,
  • pseudoipoaldosteronismo di tipo I,
  • esercizio fisico intenso,
  • farmaci,
  • creme corpo dense,
  • sovrappeso,
  • allettamenti o ospedalizzazione per periodi prolungati.

Le prime due condizioni sfavoriscono la normale traspirazione della pelle, a causa dell’occlusione dei condotti delle ghiandole sudoripare , e così ostacolano la normale eliminazione del sudore dal corpo.

I pazienti con pseudoipoaldosteronismo di tipo I mostrano una resistenza verso i mineralcorticoidi (ormoni responsabili dell’equilibrio idrosalino) che è causa di perdita di sodio attraverso le ghiandole sudoripare e si associa a miliaria rubra.

Alcuni farmaci possono indurre una sudorazione eccessiva e scatenare la miliaria, come ad esempio

Classificazione

Esistono 3 diversi tipi di miliaria, distinti in base al quadro clinico in:

  • Miliaria rubra: è la forma più comune di sudamina. Frequente nei neonati, specie nelle prime settimane di vita. Può interessare gli adulti in una percentuale di circa il 30%, in particolare chi vive in zone particolarmente caldo-umide. È caratterizzata dalla comparsa di tante piccole vescicole rossastre e pruriginose che coprono un’area circoscritta della pelle, rendendola ruvida al tatto ed arrossata.
  • Miliaria cristallina: Colpisce fino al 9% dei neonati nelle primissime settimane di vita. Può manifestarsi anche negli adulti che vivono o si sono trasferiti in paesi dal clima caldo ed umido. In questa forma di miliaria compaiono vescicole puntiformi, non accompagnate da rossore e prurito.
  • Miliaria profonda: È la forma meno comune di miliaria. Interessa quei soggetti che soffrono di miliaria rubra ricorrenti o che si sono esposti recentemente a nuovi climi caldo-umidi. Si tratta di una forma grave di miliaria, causata da un’ostruzione dei dotti delle ghiandole sudoripare negli strati più profondi della pelle. Si manifesta con papule di grosse dimensioni, urenti o dolenti.

Sintomi

I sintomi tipici della sudamina consistono in

  • piccole eruzioni cutanee rosse (papule),
  • irritazione,
  • prurito.

Sebbene possa comparire in qualsiasi parte del corpo, è più comune su

  • collo,
  • schiena,
  • spalle,
  • petto e solco sottomammario,
  • ascella,
  • inguine,
  • interno cosce.

Miliaria rubra

Nelle forme di miliaria rubra, la più comune, si osserva in particolare la formazione di papule e vescicole di colore rosso e pruriginose. Il prurito tende ad essere più intenso durante la sudorazione.  Se sono presenti pustole, la miliaria rubra viene chiamata miliaria pustulosa e ciò può indicare la co-presenza di un’infezione batterica. Le aree del corpo più comunemente coinvolte sono:

  • inguine, ascella e collo nei neonati,
  • tronco , braccia e gambe sono tipicamente colpite nel caso degli adulti.

Il volto è generalmente risparmiato.

Miliaria cristallina

Le forme di miliaria cristallina sono caratterizzate dalla formazione di vescicole sulla superficie della cute, piccole, di dimensione compresa tra 1 a 2 mm, simili a goccioline d’acqua sulla pelle che facilmente si rompono.

È la forma più leggera, tanto che la cute attorno non appare arrossata e di norma nemmeno pruriginosa.

Il tronco, il collo e la testa sono i siti più colpiti sia negli adulti che nei neonati. Le vescicole compaiono di solito entro pochi giorni dall’esposizione a fattori di rischio (quali il caldo) e si risolvono in breve tempo.

Miliaria profonda

Si tratta della forma meno comune, ma potenzialmente più severa di sudamina; si osserva la formazione di papule confluenti, grandi, color carne. L’eruzione può essere estremamente pruriginosa. Il tronco è la sede più comune negli adulti, ma anche le braccia e le gambe possono essere coinvolte.

Non è raro rilevare bruciore o dolore e rilevare la formazione di piaghe cutanee.

Foto e immagini

Miliaria rubra sul petto di un uomo

Miliaria rubra sul petto di un uomo, by Sentient PlanetOwn work, CC BY-SA 3.0, Link

Miliaria sul petto

By JurfeldOwn work, CC BY 4.0, Link

Prognosi

La sudamina è una malattia della pelle a decorso generalmente benigno, che di solito si risolve spontaneamente, in tempi brevi, soprattutto evitando tutti i fattori predisponenti a partire dagli ambienti caldo-umidi.

Nei casi in cui l’eruzione cutanea tenda a persistere, senza segni di miglioramento, è bene consultare un dermatologo per escludere altre eruzioni cutanee più gravi che possono imitare la miliaria (vedi diagnosi differenziale).

Complicanze

La miliaria profonda può complicarsi con la formazione di piaghe cutanee.

Altra complicanza è lo sviluppo di un colpo di calore, che è caratterizzato da

dovuti al deficit della termoregolazione corporea causato dall’assenza della sudorazione (detta anidrosi) .

Un’altra complicanza delle forme di miliaria rubra o profonda consiste nello sviluppo d’infezioni; in questi casi le vescicole cutanee appariranno più gonfie, rosse e dolenti ed inizieranno a rilasciare pus. Può comparire febbre ed un ingrossamento dei linfonodi del collo, ascella e/o inguine.

Come riconoscerla

La diagnosi di sudamina è essenzialmente clinica e si basa su un’attenta valutazione della pelle e dell’eruzione cutanea. In particolare il medico di famiglia (o meglio il dermatologo) deve annotare

  • sede e dimensioni delle vescicole o delle papule (macchie rosse),
  • presenza/assenza di eritema (arrossamento cutaneo),
  • presenza di altri sintomi associati (bruciore, dolore, prurito).

L’uso del dermatoscopio può essere utile per favorire un’occhiata più da vicino della pelle, specialmente nel caso di pazienti con la pelle più scura.

Gli esami di laboratorio sono poco utili per la diagnosi di miliaria, ma possono consentire l’esclusione di altre malattie della pelle quando c’è un sospetto diagnostico.

Una biopsia cutanea o esami strumentali (quali TAC o RMN), possono essere richiesti in rari casi dubbi.

Diagnosi differenziale

La miliaria va distinta da altre malattie della pelle che si possono manifestare con eruzioni cutanee simil-vescicolari, come ad esempio:

  • morsi di artropodi, come ragni, scorpioni, acari, millepiedi, …
  • infezioni da virus, come herpes simplex o varicella,
  • infezioni fungine da Candida Albicans o altri agenti fungini,
  • follicolite, batterica o da funghi (ad esempio malassezia),
  • eruzioni cutanee da droghe,
  • acne neonatale od eritema tossico neonatale,
  • malattia di Grover,
  • tumori benigni (ad esempio linfocitoma cutaneo o pseudolinfoma cutaneo a cellule T).

Cosa fare? I rimedi più efficaci

La miliaria cristallina non richiede particolari cure: si tratta di una forma di miliaria che tende a guarire spontaneamente nel giro di qualche giorno.

La miliaria rubra richiede un trattamento con pomate a base di ossido di zinco o lanolina anidra, oppure lozioni a base di calamina per ridurre il prurito e l’infiammazione. Utile anche la somministrazione di farmaci antistaminici per calmare il prurito.

Le polveri mentolate, utili per alleviare il prurito, tendono anche ad ostruire ulteriormente gli sbocchi delle ghiandole sudoripare, per cui andrebbero evitate od utilizzate con moderazione.

I corticosteroidi (cortisone) andrebbero somministrati con cautela e per breve tempo, nonché solo in caso di papule e pustole gravi e particolarmente infiammate. In caso di sovra-infezioni è richiesta una cura antibiotica topica, ad esempio con pomate a base di clindamicina.

È importante inoltre evitare tutte quelle condizioni che possano favorire la produzione di sudore od impedirne la sua evaporazione dalla pelle, trattenendo dunque il calore corporeo. In particolare si consiglia di:

  • mantenere fresca ed asciutta la zona del corpo colpita dall’eruzione cutanea, tamponando la pelle con un asciugamano di cotone morbido per assorbire il sudore,
  • indossare abiti larghi e leggeri in cotone o lino, meglio se di colore chiaro,
  • fare un bagno con acqua tiepida con l’aggiunga di un cucchiaio di bicarbonato, amido di riso o di avena, dall’effetto emolliente e lenitivo sulla cute. Asciugarsi all’aria, senza l’uso di accappatoi,
  • utilizzare saponi neutri per l’igiene personale,
  • soggiornare in ambienti freschi e ben ventilati,
  • effettuare frequenti ricambi d’aria negli ambienti della casa o al lavoro, in generale nei luoghi in cui si trascorre più tempo o far uso di condizionatori/ventilatori,
  • evitare creme corpo troppo dense ed occludenti la pelle,
  • indossare un abbigliamento adeguato e traspirante durante l’attività fisica e comunque non praticare attività sportive fino a regressione della miliaria,
  • non coprire troppo neonati e bambini.

Deodoranti all’allume di potassio (conosciuto anche come allume di Rocca) possono essere un rimedio efficace per prevenire l’eccessiva sudorazione ed il cattivo odore.

Fonti e bibliografia

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