A cosa serve?
L’Angelica cinese (nome botanico: Angelica sinensis), più spesso indicata come “dong quai”, è una pianta erbacea del genere Angelica; originaria delle regioni montuose della Cina, è nota soprattutto per le sue radici, che vengono raccolte e utilizzate da secoli in erboristeria e soprattutto nella medicina tradizionale cinese.
Il dong quai è spesso chiamato “il ginseng femminile” perché è tradizionalmente utilizzato per affrontare questioni legate al benessere delle donne. In particolare, è noto per il suo utilizzo tradizionale nelle seguenti aree:
- Regolazione del ciclo mestruale: Il dong quai è spesso utilizzato per alleviare i sintomi associati al ciclo mestruale, come crampi, dolore addominale, ma anche irregolarità mestruali e disturbi legati alla sindrome premestruale.
- Menopausa: Alcune donne lo usano per ridurre i sintomi della menopausa, come vampate di calore, sudorazioni notturne e sbalzi d’umore.
- Salute uterina: Si ritiene che il dong quai possa promuovere la salute dell’utero e ridurre il rischio di fibromi uterini.
- Supporto al sistema immunitario: Alcune persone utilizzano il dong quai per rinforzare il sistema immunitario.
È stato inoltre studiato anche per i suoi potenziali benefici sulla circolazione sanguigna, sulle condizioni della pelle e come tonico generale.
È tuttavia importante notare che la ricerca scientifica sull’efficacia del dong quai è ancora molto limitata e la quasi totalità dei suoi benefici sono basati su tradizioni e testimonianze aneddotiche.
Funziona?
Secondo quanto si legge nella monografia pubblicata dall’EMA, nella tradizione cinese il dang gui viene utilizzato principalmente per
- arricchire il sangue,
- attivare la circolazione sanguigna
- regolare mestruazioni,
- alleviare il dolore intestinale per effetto spasmolitico.
L’attuale letteratura disponibile potrebbe spiegare l’effetto sul sangue e probabilmente sul dolore, mentre è più difficile dimostrare un reale effetto ormonale estrogenico che possa rendere conto di eventuali benefici in termini di regolarità mestruale.
Secondo il Natural Medicine Database non ci sono ad oggi usi di dimostrata efficacia.
Cosa contiene?
La radice di Angelica sinensis contiene due gruppi di sostanze che sembrano essere le più rilevanti in termini di effetti farmacologici:
- Acido trans-ferulico, che è presente negli estratti acquosi, come gli infusi, e negli estratti alcolici. Acidi ferulici e altri principi attivi idrofili paiono essere i responsabili degli effetti antinfiammatori, antipiastrinici e antitrombotici osservati nei modelli animali.
- Gli oli essenziali, di natura lipofila, sembrano esprimere invece gli effetti antispastici responsabili del sollievo da dismenorrea (dolori mestruali) e altre forme di coliche dolorose.
Effetti collaterali
Il Dong quai è considerato ragionevolmente sicuro, almeno per dosaggi fino a 150 mg al giorno per 6 mesi; gli effetti collaterali più comuni sono di natura gastrointestinale (eruttazione e formazione di gas) e aumento della pressione del sangue.
A. sinensis potrebbe effettivamente influenzare la muscolatura uterina, per questa ragione è generalmente controindicata per le donne incinte (o che stiano pianificando una gravidanza), in quanto potrebbe potenzialmente favorire l’insorgenza di un aborto spontaneo oltre che avere effetti teratogeni.
L’Angelicae sinensis contiene una serie di furocumarine che possono indurre fotosensibilità (sensibilità al sole), per cui è consigliabile evitare l’esposizione al sole; più preoccupante è il fatto che, alcune di queste molecole, se esposte a luce UV, sono considerate cancerogene o probabilmente cancerogene, anche se non è chiaro se e in che quantità siano presenti nei prodotti finiti.
In considerazione del possibile effetto estrogenico si consiglia per il principio di cautela di evitarne l’assunzione in caso di patologie ormonosensibili, come ad esempio tumore al seno, all’utero, alle ovaie, endometriosi e fibromi uterini.
Interazioni farmacologiche
Contenendo cumarine, A. sinensis potrebbe aumentare gli effetti anticoagulanti del farmaco warfarin, esponendo la paziente al rischio di sanguinamento; per la stessa ragione serve grande cautela nel caso di assunzione contemporanea di altri estratti vegetali in grado di rallentare la coagulazione del sangue, come ad esempio il ginkgo biloba, la nattokinase, il ginseng, …
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.