Introduzione
L’enotera (Enagra comune o Oenothera biennis) è una pianta originaria delle Americhe, ma che oggi cresce anche in tutta Europa (Italia compresa) oltre che in alcune parti dell’Asia; i suoi fiori, di un caratteristico giallo, si aprono al tramonto e si chiudono durante il giorno.
È una pianta biennale che
- al primo anno produce una rosetta di foglie,
- al secondo il fusto, ma soprattutto fiori e semi.

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È una piante in gran parte commestibile e dal sapore delicato:
- le radici possono essere consumate crude (soprattutto quando giovani), oppure cotte come le patate;
- le foglie possono essere consumate crude in insalata o cotte come gli spinaci o nelle zuppe;
- le tribù Anishinaabe preparano tradizionalmente il tè dalle foglie di enotera (attribuendo proprietà toniche).
Possiede una lunga tradizione per quanto riguarda l’utilizzo fitoterapico: i nativi americani ne facevano impiastri per il trattamento di lividi e ferite e usavano i succhi estratti da stelo e foglie come rimedi topici per le infiammazioni della pelle. Le foglie venivano invece assunte per via orale per il sollievo dai disturbi gastrointestinali e mal di gola.
Nel XVII secolo l’olio di enotera divenne poi un rimedio popolare anche in Europa, dov’era conosciuto come “la panacea del re”.
Ad oggi, gli integratori (principalmente in forma di olio, eventualmente racchiuso in perle) sono promossi per il trattamento di:
- dermatite atopica e altre condizioni della pelle,
- artrite reumatoide,
- condizioni legate alle fluttuazioni ormonali nella donna, come
Cosa contiene
L’olio dei semi di enotera contiene in particolare acidi grassi omega-6, tra cui l’acido gamma-linolenico (GLA); altre sostanze di grande interesse sono
- mucillagini,
- fitosteroli,
- alcol cerilico,
- flavonoidi
- e tannini.
Funziona?
Ad oggi la letteratura disponibile non supporta l’utilizza dell’olio di enotera per il trattamento delle condizioni più comunemente associate alla pianta:
- l’assunzione per via orale non ha dimostrato di essere utile per alleviare i sintomi della dermatite atopica, essendo risultata sostanzialmente sovrapponibile al placebo;
- quando valutata per alleviare il dolore al seno non ha dimostrato di essere di sollievo, così come per altre condizioni come sindrome premestruale e disturbi della menopausa;
- neuropatia diabetica (per trattamenti a lungo termine della durata di 6-12 mesi),
- disturbi della menopausa: la letteratura non è particolarmente ricca. Alcuni studi preliminari hanno ripreliminari, è comunque ragionevole pensare di provare personalmente l’integratore (soprattutto se consigliato dallo specialista, ad esempio un ginecologo), seppure con la consapevolezza delle scarse evidenze a
Effetti collaterali e controindicazioni
L’olio di enotera è considerato ragionevolmente sicuro alle dosi raccomandate, può tuttavia aumentare il rischio di emorragia nei pazienti a rischia (in terapia con anticoagulanti, emofiliaci, …). Per la stessa ragione è consigliabile sospenderne l’utilizzo in prossimità (2 settimane) di interventi chirurgici.
Tra gli effetti collaterali possibili si segnalano in particolare
Si raccomanda cautela nei pazienti con storia clinica di convulsioni e schizofrenia o altre forme di mania, così come nelle donne incinte o in allattamento.
Potrebbe interagire con i farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4) e con il lopinavir, un antivirale usato per la terapia dell’HIV.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.