Si può sospendere la pastiglia della pressione?

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Ogni mattina milioni di italiani si svegliano, sbadigliano e si infilano in bocca una minuscola compressa (antipatica). È la pastiglia per la pressione, quella che “tanto la prendo da anni”, “ma ormai sto bene”, e quindi—inevitabilmente—qualcuno si chiede: posso smettere?

  • Spoiler: solo se ti piace giocare a roulette russa con la salute. Ma vediamolo con calma, dati alla mano.
  • Spoiler n. 2: la risposta è sì, forse, ma solo con grande cautela e supervisionati da un medico. E adesso vediamo come (accompagnati dall’evidenza scientifica e con il sarcasmo caricato a pallettoni).

La pressione alta: il killer silenzioso che non fa rumore (ma fa danni)

L’ipertensione arteriosa è il più subdolo degli assassini: non causa sintomi evidenti, ma intanto logora cuore, cervello, reni e vasi sanguigni. Un bel pacchetto completo, insomma.

È uno dei principali fattori di rischio per infarti, ictus, insufficienza renale e perfino demenza. Secondo l’OMS è una delle principali cause di morte prematura in tutto il mondo…

Insomma, altro che “è solo un po’ alta la pressione”.

In un mondo in cui 1,28 miliardi di adulti di età compresa tra 30 e 79 anni in tutto il mondo soffre di ipertensione, e di cui circa la metà non ne è consapevole, c’è una domanda legittima, un pizzico pericolosa, ma sicuramente interessante: ma se cambiassi vita? Potrei liberarmi della pastiglia?

La risposta, sorprendentemente, è: sì, forse. Ma devi cambiare davvero. Non “un po’”. Davvero.

Non basta mangiare due insalate e fare una camminata ogni tanto: qui si parla di rivoluzioni, non di buoni propositi da lunedì.

Il potere (serissimo) dello stile di vita

Uomo di mezza età con i capelli grigi che usa il misuratore di pressione sanguigna sorridendo felice e indicando con mano e dito

Shutterstoock/2003680337

Studi clinici hanno mostrato con chiarezza che interventi sullo stile di vita possono abbassare la pressione tanto quanto – o in certi casi più di – una pillola.

Non parliamo di magie, ma di dati solidi:

  • ? Dieta DASH: seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e povera di grassi saturi può ridurre la pressione sistolica fino a 11 mmHg e quella diastolica fino a 5,5 mmHg.
  • ? Riduzione del sale: abbassare il consumo quotidiano di sale può portare a una diminuzione della pressione di circa 5,4 mmHg (sistolica) e 2,8 mmHg (diastolica).
  • ? Attività fisica regolare: fare almeno 150 minuti a settimana di esercizio moderato può ridurre la pressione di 7,5 mmHg (sistolica) e 4,5 mmHg (diastolica).
  • ⚖️ Perdita di peso: dimagrire di soli 5 kg può portare a una riduzione di 4,4 mmHg (sistolica) e 3,6 mmHg (diastolica).
  • ? Smettere di fumare: l’astensione dal fumo può contribuire a una riduzione di circa 5 mmHg e ridurre fortemente il rischio cardiovascolare.
  • ? Aumento del potassio nella dieta (es. con banane, patate, spinaci): può abbassare la pressione di 3,5 mmHg (sistolica) e 2 mmHg (diastolica).
  • ? Limitare l’alcol: mantenere il consumo entro i limiti raccomandati può ridurre la pressione fino a 4 mmHg (sistolica) e 2,5 mmHg (diastolica).

In conclusione: sì, puoi smettere. Ma devi diventare un’altra persona.

E non parliamo di un’altra persona tipo “quella che medita ogni tanto su un’app” o “che ci prova a mangiare meno salato”. Parliamo di un essere umano rinato, con uno stile di vita realmente sano e la costanza di un metronomo.

Se ce la fai, la scienza è dalla tua parte.

Ma se pensi di smettere la pillola perché “ora la pressione va bene” mentre continui a vivere da sedentario incallito, con la saliera sul tavolo e la birretta serale come religione… allora è no. È un no secco, deciso, e possibilmente urlato.

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