Gambe gonfie? Ecco quando andare subito al Pronto Soccorso

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Avere le gambe gonfie è un fastidio comune, soprattutto in estate o dopo una giornata in piedi.

Ma quando il gonfiore è persistente, asimmetrico o associato ad altri sintomi, può essere il segnale di una malattia sistemica importante, e non va sottovalutato.

Sotto quella che sembra solo “ritenzione idrica” si nascondono a volte problemi di cuore, reni, fegato o sistema linfatico: ecco quando è ora di rivolgersi al medico.

Le cause più comuni (e innocue)

Il gonfiore (o edema) si verifica quando troppi liquidi si accumulano negli spazi interstiziali tra le cellule dei tessuti. In molte persone il gonfiore alle gambe è:

  • Bilaterale (coinvolge entrambe le gambe), lieve, serale (peggiora alla fine della giornata)
  • Associato a caldo, postura prolungata, ciclo mestruale o gravidanza
  • Più frequente in chi è sedentario o in sovrappeso

In questi casi è fastidioso ma non pericoloso, e migliora con:

Quando preoccuparsi: i segnali d’allarme

Vene varicose

Shutterstock/2615969433

Chiama il medico o vai al pronto soccorso se il gonfiore è:

Inoltre:

  • Se il gonfiore non migliora durante la notte
  • Se ci sono vene varicose, ulcerazioni, pigmentazioni cutanee
  • Se si associa a dolore, febbre, arrossamento

non aspettare, serve una valutazione clinica approfondita da parte del tuo medico.

Quando è colpa del cuore

Il gonfiore da scompenso cardiaco è causato da un cuore che non riesce a pompare sangue in modo efficace. La pressione venosa aumenta e i liquidi ristagnano, soprattutto a livello delle gambe e del sacco addominale.

Segni tipici:

  • Edema bilaterale, molle, che lascia il segno (fovea)
  • Peggiora durante il giorno, migliora (parzialmente) sollevando le gambe
  • Spesso si associa a respiro corto, tachicardia, affaticamento, aumento di peso in pochi giorni

Quando sono i reni a non funzionare

I reni regolano il bilancio idrico e salino del corpo. Quando qualcosa non va, i liquidi si accumulano.

Possibili quadri:

Attenzione: in questi casi non c’è solo “ritenzione”, ma un vero squilibrio del metabolismo idrosalino. Servono esami del sangue e delle urine, e una diagnosi precoce può fare la differenza.

E se fosse il fegato?

Un fegato malato (es. in caso di cirrosi epatica) non produce abbastanza albumina, una proteina fondamentale per mantenere i liquidi all’interno dei vasi. Questo porta a:

  • Edema alle gambe, molle e bilaterale
  • Ascite (accumulo di liquidi nell’addome)
  • Astenia, ittero, vene dilatate sull’addome

Anche qui la diagnosi si fa con esami del sangue (transaminasi, albumina, bilirubina), ecografia e visita internistica o epatologica.

E se non è il cuore, né i reni, né il fegato?

Ci sono altre possibili cause sistemiche o locali:

  • Ipotiroidismo: può dare edema pastoso, non foveante
  • Farmaci: calcio-antagonisti, antinfiammatori, cortisonici, antidepressivi
  • Linfedema: blocco o malformazione del drenaggio linfatico (tipico dopo interventi oncologici, come nella mastectomia con linfonodi asportati)
  • Trombosi venosa profonda: un’emergenza da riconoscere subito
  • Insufficienza venosa cronica: la causa più comune e spesso sottovalutata

Cosa fare se hai le gambe gonfie

Dipende tutto dalla causa. Ma mai ignorare un edema che compare improvvisamente, che è asimmetrico o che non regredisce con le normali misure.

Il tuo medico valuterà:

Le gambe gonfie non sono sempre un problema banale.

Se il gonfiore è lieve, simmetrico e occasionale, può dipendere da caldo, sedentarietà o piccoli problemi circolatori. Ma se è persistente, associato ad altri sintomi o di origine poco chiara, potrebbe essere un campanello d’allarme di qualcosa che coinvolge cuore, reni, fegato o sistema linfatico.

Ascoltare il tuo corpo – e agire per tempo – può fare una differenza enorme.

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