Definizione
Circa 10 donne ogni 100 soffrono di ovaio multifollicolare (detto anche multicistico), una condizione caratterizzata dalla presenza all’interno dell’ovaio di cisti follicolari.
Queste cisti, contenenti gli ovuli, possono essere
- di dimensione variabile, da 4 a 10 mm o più,
- di numero variabile, solitamente da 6 a 10.
L’ovaio multifollicolare può non dare alcun disturbo, per cui la donna viene a conoscenza d’esserne affetta solo in seguito ad un controllo di routine dal ginecologo, oppure manifestarsi con sintomi variabili (ad esempio alterazioni del ciclo mestruale).
Ovaio multifollicolare o policistico?
L’ovaio multifollicolare viene spesso confuso con l’ovaio policistico, ma si tratta in realtà di due condizioni cliniche distinte.
Ovaio Multifollicolare | Ovaio Policistico | |
Dimensione dell’ovaio | normali o lievemente aumentate | aumentate |
Numero delle cisti follicolari | 6-10 | ≥10 |
Dimensione delle cisti follicolari | piccole e grandi 4-10 mm | piccole, sempre <10 mm |
Sede delle cisti follicolari | sparsi in tutto l’ovaio | concentrati nella zona periferica dell’ovaio |
Stroma ovarico (trama del tessuto) | normale | aumentato |
Nell’ovaio multifollicolare, dunque, a differenza dell’ovaio policistico, è presente un numero inferiore di cisti, ma di dimensioni maggiori e sparse in tutto l’ovaio.
Inoltre, a differenza dell’ovaio policistico, in caso di ovaio multifollicolare la donna non è interessata da complicanze come
- disturbi metabolici (insulinoresistenza e diabete, sindrome metabolica, deficit tiroidei, …),
- disturbi cardiovascolari,
- disturbi del sonno,
- sbalzi d’umore,
- e maggior rischio di sterilità
condizioni associate ad uno squilibrio ormonale, legate soprattutto ad un eccesso di produzione di estrogeni ed androgeni tipico della sindrome dell’ovaio policistico.
Cause
Il motivo per cui all’interno dell’ovaio si formano le cisti follicolari non è ancora del tutto noto.
Probabilmente la formazione è influenzata dagli ormoni e questo spiegherebbe perché a soffrire di questa condizione siano soprattutto giovani donne in età fertile, a causa della maggiore produzione notturna di gonadotropina tipica della pubertà.
Anche per questa ragione la presenza di ovaio multifollicolare non viene considerata una vera e propria malattia, bensì una condizione che tende generalmente a scomparire dopo qualche tempo, senza la necessità di farmaci.
In fase adulta, di contro, l’ovaio multifollicolare è più raro e tra i principali fattori scatenanti che ne favoriscono lo sviluppo , ricordiamo:
- aumenti di prolattina (iperprolattinemia),
- mancanza di ovulazione (anovulazione),
- mancanza di ciclo mestruale (amenorrea),
- iperstimolazione delle ovaie,
- sospensione dell’uso di contraccettivi orali (pillola) o della spirale intrauterina ormonale.
La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi che in condizioni fisiologiche serve a stimolare la produzione di latte nel periodo che segue il parto (puerperio); un aumento fisiologico di prolattina si può verificare anche durante il sonno, l’esercizio fisico, l’orgasmo ed in caso di stress e allattamento.
Un’iperprolattinemia patologica, invece, può manifestarsi in presenza di piccoli tumori benigni dell’ipofisi (detti adenomi) producenti prolattina. Altre cause, più rare, sono:
- tumori dell’ipotalamo,
- tumori della mammella o formatosi nel petto,
- insufficienza renale cronica,
- cirrosi epatica,
- ridotta funzione della tiroide (ipotiroidismo),
- acromegalia,
- assunzione di farmaci, come antidepressivi e tranquillanti,
- sindrome dell’ovaio policistico.
L’anovulazione consiste nel mancato rilascio di ovuli fecondabili da parte dell’ovaio e conseguentemente assenza formazione del corpo luteo; può essere causata da un deficit dell’asse di controllo ormonale ipotalamo-ipofisi-ovaie oppure da:
- disturbi della tiroide (ipotiroidismo, ipertiroidismo),
- iperprolattinemia,
- sindrome di Cushing,
- alti livelli di stress,
- obesità,
- infezioni,
- tumori,
- perdita di peso eccessivo e repentino,
- malattie genetiche,
- farmaci,
- complicanze post-chirurgiche.
L’amenorrea è più frequente nelle donne in sottopeso a causa di diete troppo restrittive, stress o eccessiva attività fisica (tipica delle atlete); questa condizione è invece fisiologica in alcuni momenti della vita come infanzia, gravidanza, allattamento e menopausa.
Un’iperstimolazione delle ovaie si verifica, infine, quando una donna desiderosa di prole si sottopone a trattamenti medici per restare incinta.
Sintomi
In alcuni casi è il ginecologo in corso di un controllo medico di routine ad informare la donna della presenza di un ovaio multifollicolare, perché in molti casi si tratta di una condizione priva di sintomi.
In altri casi, invece, è accompagnata da altri disturbi come:
- alterazioni del ciclo mestruale:
- polimenorrea: cicli mestruali abbondanti e ravvicinati nel tempo (inferiore ai 28 giorni),
- amenorrea: assenza di ciclo mestruale,
- oligomenorrea: scarsità di sangue durante i giorni di ciclo mestruale e allungamento del tempo tra un ciclo e l’altro (oltre i 30 giorni).
- acne diffusa,
- irsutismo con comparsa di peluria nel viso, seno, pancia.
Complicazioni
La presenza di un ovaio multifollicolare di norma non rende una donna sterile.
Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di una condizione molto comune e passeggera, che tende a risolversi spontaneamente una volta superata la pubertà, senza conseguenze sul benessere fisico della ragazza colpita.
Difficoltà nel concepimento possono invece insorgere in caso di alterazioni permanenti del ciclo mestruale, causate per esempio da elevati livelli di stress o per mancata risoluzione della patologia di base che ha causato lo sviluppo dell’ovaio multifollicolare e/o responsabile dei cicli anovulatori (senza ovulazione).
Diagnosi
La diagnosi dell’ovaio multifollicolare è essenzialmente ecografica.
Ad un’ecografia pelvica possono sottoporsi anche bambine ed adolescenti, in quanto si tratta di un esame di facile esecuzione, non invasivo, e scevro da effetti collaterali.
L’ecografia pelvica può essere eseguito secondo 2 vie:
- transaddominale: la sonda viene applicata sulla pancia, dopo applicazione di un gel e dopo aver fatto bere alla paziente circa ½ litro d’acqua; la vescica piena, infatti, funge da “finestra acustica” e consente una migliore visione degli organi riproduttivi durante l’esame;
- transvaginale: la sonda viene posta all’interno della vagina, non occorre bere ma non può essere praticata nelle bambine e nelle pazienti virgo.
L’esame solitamente viene richiesto in presenza di:
- irregolarità del ciclo mestruale,
- assenza di ciclo mestruale,
- sanguinamenti vaginali anomali,
- dolore al basso ventre persistente,
- palpazione alla visita medica di masse anomale in addome,
- sospetto di malformazioni dei genitali esterni, dell’utero e/o delle ovaie.
Il medico, infine, può richiedere un prelievo di sangue ed un esame delle urine per il controllo di eventuali alterazioni ormonali.
Al fine di completare il quadro diagnostico viene inoltre condotta un’accurata anamnesi durante la visita ginecologica, che comprenda la raccolta di informazioni quali:
- eventuali irregolarità del ciclo mestruale o altri disturbi
- farmaci assunti, come pillola anticoncezionale od antidepressivi
- eventuali malattie note
- valutazione del peso corporeo (eccessivo dimagrimento? obesità?).
Cura
L’ovaio multifollicolare è nella maggior parte dei casi un comune disturbo che si manifesta durante la pubertà e che scompare naturalmente con il passare degli anni, senza richiedere terapia. In questi casi è semplicmente utile uno stile di vita sano, che preveda tra l’altro una dieta varia e sana.
In altri casi, specie se associato a disturbi come alterazioni del ciclo mestruale, il ginecologo può consigliare una terapia medica dopo aver stabilito la causa d’origine dell’ovaio multifollicolare.
In particolare l’uso della pillola anticoncezionale può essere consigliato per
- tenere a riposo le ovaie,
- prevenire la formazione di nuove cisti follicolari
- e regolarizzare il ciclo mestruale.
Questa terapia inoltre previene la possibile degenerazione dell’ovaio multifollicolare in ovaio policistico e le complicanze ad esso correlate.
Autore
Dr.ssa Tiziana Bruno
Medico ChirurgoIscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trapani n. 3439