Cos’è il Bacillus cereus?
Il Bacillus cereus (talvolta italianizzato come bacillo cereo) è un batterio anaerobio facoltativo che produce tossine.
Si trova comunemente nell’ambiente e può contaminare il cibo; l’ingestione della tossina prodotta è causa di intossicazioni alimentari che si manifestano principalmente con lo sviluppo di sindromi gastrointestinali.
Meno comunemente B. cereus è stato implicato anche nelle infezioni di occhi, del tratto respiratorio e delle ferite.
Contagio e trasmissione
Bacillus cereus è un batterio comune, presente ubiquitariamente nell’ambiente.
Ha la capacità di formare spore che gli permettono di sopravvivere più a lungo a temperature estreme.
In quali alimenti si trova?
Bacillus cereus è stato isolato in numerosi alimenti, ad esempio
- alimenti a base di riso, che sono la più importante fonte di malattia per l’uomo, e alimenti con amido in genere (ad esempio patate e pasta), che riguardano prevalentemente la forma emetica,
- prodotti misti come salse, zuppe, budini, sformati, preparazioni a base di carne e latte
- cibi non trattati correttamente cotti come carni, latte, verdure e pesce (che riguardano prevalentemente la forma diarroica)
- prodotti di pasticceria
- insalate ed altre verdure
- tofu.
Quanto tempo dopo aver mangiato cibo avariato si sta male?
In caso di sindrome diarroica l’esordio dei sintomi avviene solitamente entro 6-15 ore dal consumo di cibo lasciato a temperatura ambiente per più di 2 ore. La tossina associata a questa forma della malattia viene prodotta nell’intestino tenue del paziente dopo l’ingestione dei bacilli o delle spore.
In caso di sindrome emetica l’insorgenza dei sintomi avviene generalmente entro 30 minuti – 6 ore dal consumo di riso o altri cibi amidacei (pasta, patate, …) lasciati a temperatura ambiente, anche dopo essere stati riscaldati.
I sintomi: cosa provoca il Bacillus cereus?
Le manifestazioni cliniche dell’infezione da B. cereus possono essere distinte in
- sindromi gastrointestinali, ulteriormente distinte (in base alla tossina prodotta) in
- sindrome diarroica
- sindrome emetica (vomito)
- o infezioni extra-gastrointestinali.
Sindromi gastrointestinali
Sindrome diarroica
Per le malattie di tipo diarroico sostenute da Bacillus cereus i sintomi comprendono
- diarrea acquosa profusa,
- dolore addominale
- e crampi.
Raramente il paziente manifesta nausea e vomito.
Sindrome emetica
Per le malattie di tipo emetico i sintomi caratteristici comprendono nausea e vomito, raramente diarrea.
Sindromi extra-gastrointestinali
La presenza ubiquitaria di B. cereus nell’ambiente lo rende un potenziale organismo infettivo in presenza di ferite o lesioni aperte, soprattutto in pazienti fragili (immunodeficienti, abuso di farmaci per via endovenosa, neonati, …).
Sono state descritte infezioni di:
- occhi (infezione oculare pericolosa per la vista),
- sangue (batteriemia),
- cuore (endocardite, solitamente associata all’uso di farmaci per via endovenosa, a cateteri venosi centrali o alla presenza di dispositivi intracardiaci come valvole profetiche e/o pacemaker),
- tessuti molli e ossa (in caso di traumi penetranti o lesioni di qualsiasi natura, come ferite da arma da fuoco, fratture aperte, morsi di animali, ustioni, …); sono state descritte anche cellulite infettiva e infezioni necrotizzanti.
Quanto dura?
I sintomi delle forme gastrointestinali si risolvono entro 24 ore dall’esordio.
Cura
L’infezione da B. cereus è solitamente autolimitante e non richiede alcuna terapia mirata; il trattamento per la maggior parte dei pazienti consiste nella gestione sintomatica con idratazione orale (acqua e sali minerali).
La maggior parte dei pazienti guarisce entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi.
Non è necessaria terapia antibiotica, a meno di casi particolari, ma nei casi più gravi può essere necessaria l’idratazione con liquidi per via endovenosa (ad esempio nei neonati).
Le infezioni extra-gastrointestinali sono invece molto più delicate e a rischio di gravi complicazioni, tra cui la perdita della vista in caso di coinvolgimento dell’occhio. Nei casi sospetti è obbligatorio un intervento terapeutico rapido con antibiotici; tra le molecole di prima scelta figurano ad esempio cloramfenicolo, ciprofloxacina, gentamicina, levofloxacina, linezolid, moxifloxacina, rifampicina, streptomicina, tetraciclina, tigeciclina e vancomicina.
Nei casi gravi con rischio di infezione sistemica (dell’intero organismo) può essere necessaria una terapia combinata (endovenosa e intraoculare).
Prevenzione: come evitare di prendere il Bacillus cereus?
Nel caso delle infezioni gastrointestinali le precauzioni da adottare riguardano le principali norme igieniche di trattamento e conservazione del cibo, con particolare attenzione a evitare di tenere troppo a lungo i cibi a temperatura ambiente dopo la cottura.
L’EFSA raccomanda una refrigerazione a una temperatura massima di 7°.
Fonti e bibliografia
- Bacillus Cereus – Rachel H. McDowell; Evan M. Sands; Harvey Friedman.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.