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Cos’è l’ipertricosi?

L’ipertricosi è una condizione caratterizzata dalla crescita eccessiva di peli sul corpo.

Diversi artisti circensi tra il XIX ed il XX secolo hanno fatto di questo disturbo un tratto peculiare e caratteristico delle loro performance.

Classificazione

L’ipertricosi può essere

  • generalizzata, quando si verifica in tutto il corpo,
  • localizzata, se limitata a singoli distretti corporei.

Può essere

  • congenita, se presente sin dalla nascita,
  • acquisita, se viene a manifestarsi successivamente.

In base al tipo di pelo può infine essere distinta tra

  • vellus, quando i peli sono corti, sottili, morbidi di colore chiaro e appena percettibili (i capelli vellus sono quelli che si sviluppano tipicamente nell’infanzia, sostituendo la cosiddetta lanugine),
  • terminale, ovvero caratterizzata da peli/capelli propriamente detti.

Ipertricosi o irsutismo?

Può interessare sia uomini che donne e proprio in questo senso va distinto dall’irsutismo, termine riservato alle donne che mostrino un’abbondante presenza di peli in siti corporei androgeno-dipendenti (mento, labbro superiore, petto, pube, cosce), ad esempio in caso di ovaio policistico.

Cause

Le cause alla base dello sviluppo di fenomeni di ipertricosi sono estremamente numerose, tra le più importanti si annoverano:

  • Sindromi ereditarie rare, causa di ipertricosi generalizzata congenita; gli errori genetici presenti possono provocare una disfunzione delle proteine ​​coinvolte nello sviluppo del follicolo pilifero, esitando in ipertricosi generalizzata, oppure manifestarsi in forma più localizzata (tipica di condizioni autosomiche dominanti) che riguardano ad esempio palmi delle mani e piante dei piedi, padiglione auricolare, naso. È interessante notare come di una specifica forma, ipertricosi lanuginosa congenita, si contino circa 50 segnalazioni in totale a partire dell’età medioevale, mentre la relativamente più comune forma ipertricosi terminale congenita sia all’origine del mito dell’uomo-lupo del XIX secolo.
    Esistono ipotesi che correlano l’utilizzo di alcuni farmaci in gravidanza (ad esempio minoxidil) ed il successivo sviluppo della sindrome.
  • L’ipertricosi prepuberale è collegata a livelli troppo elevati di testosterone in circolo.
  • Traumi cranici, ipotiroidismo giovanile, dermatomiosite giovanile, acromegalia, malnutrizione ed infezione avanzata da HIV sono altre possibili cause di ipertricosi generalizzata acquisita.
  • L’ipertricosi lanuginosa acquisita è considerata un fenomeno paraneoplastico, tanto da essere in alcuni casi la prima manifestazione chiara della presenza di un tumore (tumori del polmone, del colon e della mammella.
  • I nevi melanocitici congeniti sono spesso associati a ipertricosi che si manifesta durante il periodo infantile dell’infanzia.
  • L’ipertricosi localizzata acquisita è causata da traumi ripetuti, causa di continuo attrito, irritazione od infiammazione (ad esempio nella parte posteriore del collo in chi pratica regolarmente sollevamento pesi). Viene talvolta osservato nei siti di vaccinazione e nelle cicatrici residue della varicella, di verruche od in seguito ad epilazione laser.
  • Tra i farmaci che annoverano l’ipetricosi generalizzata acquisita tra i possibili effetti indesiderati si annoverano ad esempio:
    • Antibiotici come la streptomicina
    • Farmaci antinfiammatori come benoxaprofene e corticosteroidi
    • Vasodilatatori (diazossido, minoxidil, alprostadil)
    • Diuretici (acetazolamide)
    • Anticonvulsivanti (fenitoina)
    • Immunosoppressori (ciclosporina, micofenolato mofetile)
    • Psoraleni (metossipsoraleni, trimetilpsoraleni)
    • Agenti antisettici (esaclorobenzene)
    • Chelanti (penicillamina)
    • Interferone-alfa
    • Fenoterolo
    • Inibitori dell’EGFR (farmaci usati per la cura del tumore al polmone)
  • L’ipertricosi localizzata iatrogena (da farmaci) può invece essere conseguente all’utilizzo di
    • terapia PUVA (associazione di raggi UV-A a seguito di applicazione di psoraleni)
    • cortisonici topici (crema, pomata, …),
    • tacrolimus (immunosoppressore),
    • analoghi della prostaglandina F-2 alfa (latanoprost, bimatoprost*).

*Il bimatoprost è un principio attivo nato per la cura del glaucoma e che tuttavia, proprio in virtù di questo possibile effetto collaterali, è stato declinato anche come farmaco espressamente venduto per conseguire un allungamento ed infoltimento delle ciglia (Latisse®).

Cura

La prognosi dell’ipertricosi varia a seconda della natura del disturbo:

  • Quando la causa della crescita sia da riferire all’effetto indesiderato di un farmaco è in genere sufficiente la sospensione per osservare una regressione della manifestazione.
  • In caso di sindromi genetiche invece in genere si tratta di una sintomatologia permanente, per cui purtroppo non esiste cura.

Quando necessario le terapie sostanzialmente si sovrappongono agli approcci usati in campo estetico per il trattamento dei peli superflui, ovvero:

  • depilazione laser (Nd:Yag, laser Alexandrite e laser a diodi),
  • creme depilatorie,
  • elettrolisi.

Approcci recenti come quello laser consentono di ottenere effetti molto più duraturi e gravati in minor misura dagli effetti indesiderati tipici di approcci che necessitino trattamenti più frequenti (depilazione con rasoio, crema, ceretta, …), come cicatrici, dermatiti e reazioni da ipersensibilità in genere.

È particolarmente importante distinguere l’ipertricosi dall’irsutismo, che richiede in genere il trattamento delle alterazioni ormonali responsabili.

Fonti e bibliografia

  • Hypertrichosis – Dahlia Saleh; Siva Naga S. Yarrarapu; Christopher Cook.
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